Analisi fondamentale Forex (1 Viewer)

Fibo Group

Forumer attivo
Nelle ultime 24 ore, l'AUD è diminuito del 6,23% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 0,6474 dollari. Sul fronte dei dati macro, il Westpac-Melbourne Institute Index of Consumer Sentiment è rimbalzato del 16,4% (dopo il crollo del 17,7% di aprile) a 88,1 punti dai 75,6 punti precedenti (91,9 punti in marzo). Come nota RttNews, sebbene il recupero sia stato il più netto da quando si era iniziato a elaborare la statistica quasi 50 anni fa, il dato è il secondo peggiore registrato dallo scoppio della crisi dei mutui subprime.

Durante la sessione asiatica, la coppia di valute AUD/USD è stata quotata di 0,6474$, in leggero aumento rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 0.6427$ seguito da 0.6381$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 0,6528$ seguito da 0,6583$.

Nelle ultime 24 ore, l'USD è diminuito del 2,66% rispetto allo JPY, chiudendo a 107,22 dollari. Sul fronte dei dati macro, la Bank of Japan ha comunicato che in aprile i prestiti erogati dagli istituti di credito del Sol Levante sono saliti del 3,0% annuo (a quota 553.486 miliardi di yen, pari a 4.768 miliardi di euro al cambio attuale), in accelerazione rispetto al 2,0% di marzo (2,1% in febbraio). Escludendo i trust la crescita dei prestiti è stata del 3,1% annuo, contro il 2,2% di febbraio e marzo (2,0% in gennaio). Mentre, il surplus delle partite correnti del Giappone ha registrato in marzo un crollo di quasi il 31% annuo (dopo il precedente balzo del 21%) attestandosi a 1.971 miliardi di yen, contro i 3.169 miliardi di febbraio (612 miliardi in gennaio). Il dato si confronta con i 2.211 miliardi attesi dagli economisti e segna comunque il sessantanovesimo mese consecutivo in surplus per le partite correnti del Sol Levante.

Durante la sessione asiatica, la coppia di valute USD/JPY è stata quotata di 107,20$, in leggera diminuzione rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 106,98$ seguito da 106,77$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 107,52$ seguito da 107,85$.
 

Fibo Group

Forumer attivo
DAZ.png
Ciao, guardando DAX credo che continueremo il rialzo verso l'area di resistenza 10700
 
Ultima modifica:

Fibo Group

Forumer attivo
Nelle ultime 24 ore, il greggio è cresciuto del 7,59% chiudendo a 27,64 dollari al barile. Sul fronte dei dati macro, AIE ha stimato che il calo della domanda di petrolio a maggio sarà nell'ordine di 8,6 milioni di barili al giorno, meno dei 9,3 milioni previsti, mentre la domanda per l'intero 2020 è stimata a 91,2 milioni di barili giornalieri, contro i 100 milioni dello scorso anno. A sostenere intanto le quotazioni del petrolio è anche l'attesa per le prossime mosse dell'Opec+ che avrebbe intenzione di proseguire i tagli produttivi in vigore ad oggi, oltre la scadenza di giugno. Il cartello aveva concordato ad aprile di ridurre la produzione di 9,7 milioni di barili al giorno a maggio e giugno, per poi scendere a 7,7 milioni fino alla fine del 2020. Per cui il livello del taglio da 9,7 milioni di barili giornalieri potrebbe essere prolungato nella prossima riunione OPEC+ di giugno. Lunedi scorso l’Arabia Saudita ha comunicato di voler ampliare i tagli il prossimo mese di 1 milione di barili al giorno. I produttori dell’OPEC del Golfo, Emirati Arabi Uniti e Kuwait, si sono uniti all’Arabia Saudita e hanno promesso nuovi tagli per la loro produzione di giugno di un totale di 180.000 barili al giorno.

Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 27,55$, in diminuzione dello 0,33% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 25,86$ seguito da 24,17$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 28,60$ seguito da 29,65$.
 

Fibo Group

Forumer attivo
Nelle ultime 24 ore, l'EUR è diminuito dello 0,12% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 1,0804 dollari. Sul fronte dei dati macro, in Germania l'Ufficio di Statistica Destatis ha comunicato che nel mese di aprile l'Indice dei Prezzi alla Produzione è diminuito dello 0,7% su base mensile risultando anche inferiore alle attese (pari a -0,6%) ma superiore alla rilevazione precedente pari a -0,8%. Su base annuale il PPI e' diminuito dell'1,9%, a fronte di un calo atteso dell'1,8% ma inferiore alla rilevazione precedente pari al -0,8%. In Francia l'Ufficio di Statistica Insee ha pubblicato i dati finali sull'inflazione, riportando ad aprile una variazione nulla su base mensile, pari alle attese ma superiore alla rilevazione precedente, fissata a -0,1%. Su base annua l'inflazione è cresciuta dello 0,3% risultando inferiore alla rilevazione precedente (+0,7%) e alle attese (+0,4%). Nel mese di aprile l'indice armonizzato dei prezzi al consumo è rimasto invariato su base mensile ed è aumentato dello 0,3% su base annuale, in forte rallentamento rispetto al mese precedente (+0,7%).

Durante la sessione asiatica, la coppia di valute EUR/USD è stata quotata di 1.0804$, in leggero aumento rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.0779$ seguito da 1.0755$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1,0824$ seguito da 1,0845$.
 

Fibo Group

Forumer attivo
Nelle ultime 24 ore, l'USD è diminuito del 2,61% rispetto allo JPY, chiudendo a 107,27 dollari. Sul fronte dei dati macro, secondo quanto comunicato dalla Bank of Japan (BoJ), in aprile i prezzi alla produzione sono calati in Giappone del 2,3% annuo, contro il declino dello 0,4% di marzo (0,8% il progresso di febbraio) e la flessione dell'1,6% del consensus. Su base sequenziale l'indice è invece sceso dell'1,5% contro il ribasso dello 0,9% atteso dagli economisti per una lettura invariata rispetto a marzo (0,4% la contrazione di febbraio). Inoltre, ieri il governatore della Bank of Japan (BoJ) Haruhiko Kuroda ha detto che non c'è alcuna modifica all'obiettivo del 2% l'inflazione. Anche se ci vorrà un tempo lungo per arrivarci, visto che l'impatto sull'economia dell'epidemia di coronavirus e il crollo dei corsi del greggio indeboliranno ulteriormente i prezzi. Per Kuroda, riporta RttNews, la priorità è proteggere l'occupazione, le imprese e i mezzi di sussistenza delle famiglie fino a quando la diffusione del Covid-19 non verrà contenuta.

Durante la sessione asiatica, la coppia di valute USD/JPY è stata quotata di 107.32$, in aumento dello 0,05% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 106.92$ seguito da 106.53$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 107,57$ seguito da 107,83$.
 

Fibo Group

Forumer attivo
Nelle ultime 24 ore, il greggio è aumentato del 7,20% chiudendo a 29,43 dollari al barile di venerdi. I prezzi del petrolio hanno toccato oltre 30$ al barile per la prima volta da marzo, poiché i produttori di petrolio negli Stati Uniti e in altri paesi hanno continuato a ridurre gli sforzi di produzione. I tagli stanno dimostrando di aiutare a riequilibrare il mercato petrolifero che ha sofferto di un eccesso di offerta dovuto all'aumento della produzione nelle ultime settimane e alla diminuzione della domanda dovuta alle chiusure del coronavirus negli ultimi mesi. Il numero di impianti di perforazione negli Stati Uniti è diminuito per la nona settimana consecutiva la scorsa settimana a livelli mai visti in oltre dieci anni. Le scorte presso la struttura di stoccaggio di Cushing, in Oklahoma, si sono contratte per la prima volta da febbraio, il che ha ridotto la preoccupazione che gli Stati Uniti stessero esaurendo lo spazio di immagazzinamento. Secondo i rapporti di Bloomberg, gli analisti prevedono che i prezzi del petrolio rimarranno fermamente nel range di 30$ al barile nel breve termine e difficilmente scenderanno di nuovo sotto i 20 $ al barile a meno che non vi siano gravi seconde ondate di infezione.

Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 30,66$, in rialzo del 3,48% rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 28.46$ seguito da 26.27$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 31,84$ seguito da 33,03$.

Nello stesso tempo, l'XAU/USD è cresciuto dello 0,79% chiudendo a 1753,50 dollari l'oncia. Dopo aver appreso che 3 milioni di americani in più hanno presentato richieste di sussidi di disoccupazione la scorsa settimana, gli investitori sono tornati a comprare oro, uno dei beni sicuri più richiesti per gli investimenti. L'oro è uscito da un modello di consolidamento di più settimane con un forte slancio rialzista lo scorso venerdì e oggi, raggiungendo un nuovo prezzo elevato di 7 anni a 1774$. Le probabilità sono a favore di prezzi ancora più alti.

Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1773.40$, in aumento dell'1,13% rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di discesa, la quotazione dell'oro potrebbe trovare un supporto a 1748.47$ seguito da 1723,53$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1786,67$, seguito da 1799,93$.
 

Fibo Group

Forumer attivo
Nelle ultime 24 ore, l'EUR è aumentato dello 0,13% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 1,0818 dollari di venerdì. Sul fronte dei dati macro, il Dipartimento del Commercio ha reso noto che le vendite al dettaglio hanno evidenziato nel mese di aprile un calo del 16,4% m/m, in ulteriore forte riduzione rispetto alla lettura precedente (-8,3%) e alle attese fissate su un decremento del 12%. L'indice escluso il comparto auto è diminuito del 17,2% dopo la variazione negativa del 4% della rilevazione precedente (consensus -8,6%). La Federal reserve di New York ha comunicato che l'indice Empire State Manufactoring (che misura l'andamento dell'attività manifatturiera di New York) si attesta nel mese di maggio a -48,5 punti da -78,2 punti di aprile, risultando superiore alle attese degli analisti fissate su un indice pari a 63,5 punti. La Federal Reserve ha reso noto che nel mese di aprile la Produzione Industriale ha evidenziato un forte calo dell'11,2% rispetto al mese precedente. Il dato è risultato però superiore alle aspettative (--11,5%) dal -4,5% della rilevazione precedente (rivisto da -5,4%). Il tasso di utilizzo della capacita' produttiva si e' attestato al 64,9% dal 73,2% precedente, risultando superiore alle attese (+64%). Gli esperti dell'Universita' del Michigan e di Reuters hanno pubblicato la lettura finale dell'indice sulla fiducia dei consumatori statunitensi. Nel mese di maggio l'indice si è attestato a 73,7 unti, risultando superiore al consensus pari a 68 punti e in ripresa dalla lettura di aprile fissata a 71,8 punti. L'indice sulle aspettative future è sceso a 67,7 punti da 70,1 punti precedenti (consensus 71,8 punti).

Durante la sessione asiatica, la coppia di valute EUR/USD è stata quotata di 1.0825$, in aumento del 0,06% rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.0792$ seguito da 1.0760$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1,0854$ seguito da 1,0884$.
 

Fibo Group

Forumer attivo
Nelle ultime 24 ore, l'USD è diminuito del 2,69% rispetto allo JPY, chiudendo a 107,19 dollari. Sul fronte dei dati macro, secondo quanto comunicato su base preliminare dall'Ufficio di Gabinetto nipponico, il Pil del Giappone è calato del 3,4% annuo nel primo trimestre 2020, contro il crollo del 7,3% della lettura finale relativa al precedente periodo (0,5% l'incremento del terzo trimestre 2019) ma sopra alla flessione del 4,8% del consensus di Quick. Due periodi consecutivi di contrazione (quella del quarto trimestre era dovuta all'aumento dell'imposta sui consumi dall'8% al 10% introdotto a inizio ottobre) che portano il Sol Levante in recessione. Su base sequenziale l'economia nipponica ha segnato invece un calo dello 0,9% contro il precedente declino dell'1,9% (0,1% l'incremento del terzo trimestre 2019) e il ribasso dell'1,2% atteso dagli economisti. Le spese in conto capitale delle aziende del Giappone hanno registrato un calo dello 0,5% sequenziale nel primo trimestre 2020, contro il crollo del 4,8% della lettura finale relativa al precedente periodo (0,5% il rialzo del terzo trimestre 2019) e la flessione dell'1,5% del consensus.

Durante la sessione asiatica, la coppia di valute USD/JPY è stata quotata di 107.12$, in diminuzione dello 0.07% rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 106.86$ seguito da 106.61$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 107,37$ seguito da 107,63$.
 

Fibo Group

Forumer attivo
Nelle ultime 24 ore, l'EUR è aumentato dello 0,85% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 1,0916 dollari. Sul fronte dei dati macro, negli Stati Uniti e' stato reso noto che l'Indice del Mercato Immobiliare NAHB (National Association of Home Builders) è salito di 37 punti nel mese di maggio a 30 punti, risultando superiore al consensus, fissato a 35 punti.

Durante la sessione asiatica, la coppia di valute EUR/USD è stata quotata di 1.0903$, in diminuzione dello 0,12% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.0826$ seguito da 1.0750$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1.0953$ seguito da 1.1004$.

Nelle ultime 24 ore, la GBP è diminuita del 6,38% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 1,2197 dollari. Sul fronte dei dati macro, nel trimestre gennaio-marzo il tasso di disoccupazione nel Regno Unito si e' attestato al 3,9%, inferiore alla rilevazione precedente e al consensus, fissati rispettivamente al 4% e al 4,4%. Ad aprile il numero di persone che hanno richiesto sussidi di disoccupazione e' aumentato di 865.500 unita' (le aspettative erano fissate su un incremento di 675.000 unità).Nel mese di marzo le persone che hanno richiesto sussidi erano aumentate di 5.400 unita'. Invece, l'Indice di retribuzione media con bonus è salito del 2,4%, risultando inferiore alla rilevazione precedente e alle attese fissate rispettivamente al 2,8% e al 2,7%. Lo stesso indice, calcolato escludendo i bonus, e' cresciuto del 2,7% (consensus +2,6%), dal +2,9 della rilevazione precedente.

Durante la sessione asiatica, la coppia di valute GBP/USD è stata quotata di 1,2190$, in diminuzione dello 0,06% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.2112$ seguito da 1.2035$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1,2247$, seguito da 1,2305$.
 

Fibo Group

Forumer attivo
Nelle ultime 24 ore, il greggio è cresciuto dell'8,50% chiudendo a 33,3 dollari al barile. A incoraggiare i corsi del greggio contribuiscono gli allentamenti delle misure restrittive in giro per il mondo (negli Stati Uniti, per esempio, e anche in Italia) con i relativi positivi effetti sulla domanda. Non meno importanti i segnali su ulteriori tagli della produzione da parte di Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Kuwait. Anche gli Stati Uniti starebbero riducendo l'output del petrolio più rapidamente delle attese.

Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 32,38$, in diminuzione del 2,76% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 30.72$ seguito da 29.06$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 33,74$, seguito da 35,10$.

Nello stesso tempo, l'XAU/USD è diminuito dell'1,99% chiudendo a 1734,70 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1739.60$, in aumento dello 0,28% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di discesa, la quotazione dell'oro potrebbe trovare un supporto a 1720.67$ seguito da 1701.73$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1767,17$ seguito da 1794,73$.

Contemporaneamente, l'XAG/USD è sceso dello 0,68% chiudendo a 17,44$ dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'argento è stata di 17,45, in leggero aumento rispetto alla chiusura di ieri. In caso di discesa, la quotazione dell'argento potrebbe trovare un supporto a 17.07$ seguito da 16,69$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 17,91$ seguito da 18,37$.
 

Users who are viewing this thread

Alto