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Washington sta portando il mondo verso la guerra finale



25 mar 2015

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Washington sta portando il mondo verso la guerra finale

di Paul Craig Roberts
Con il suo efficace modo di scrivere e il suo solido impegno con l’integrità, John Pilger, è il tipo di giornalista ben informato che già è raro trovare nei media occidentali. In questa corsa, senza dubbio , lui è uno dei migliori.
In un articolo pubblicato il mese scorso, Pilger ha fornito una importante quantità di informazioni impressionanti su uno dei tanti argomenti che a me interessano di più, la creazione di una realtà artificiale da parte di Washington e dei suoi vassalli della NATO, una realtà in cui Washington ha immerso tutto il mondo occidentale mentre quello di fuori si ispira ad entrare a far parte dello stesso. Tuttavia questa realtà nella sua totalità consiste nella propaganda. Vedi: Perché l’ascesa del fascismo è di nuovo il problema – John Pilger

Gli occidentali vivono in una realtà simile a quella del film di Matrix, e gli organismi mediatici prostituiti al potere lo mantengono sotto questa cappa di finzione. The New York Times, Wall Street Journal, NPR ed i canali delle TV come CNN, ABC, Sky News, Fox News, ecc. svolgono il ruolo di agenti (come nel film Matrix) che tentano di sopprimere attivamente qualsiasi indizio della realtà fattuale.
Gli occidentali non hanno alcuna nozione di quelle che sono state le vere ragioni dell’intervento assassino di Washington nella ex Jugoslavia, nel Medio Oriente, in Afghanistan, in Ucraina, in Indonesia o in America Latina. L’opinione della gente, troppo ignorante per poter riconoscere le menzogne, viene alimentata con le menzogne più ovvie. Le menzogne sono costate un gran numero di morti e di feriti, e stanno conducendo l’Occidente direttamente verso una guerra con la Russia e la Cina.
Probabilmente è troppo tardi per fermare questa guerra. La guerra è inevitabile, perchè la dottrina dell’egemonia mondiale di Washington non permette l’esistenza di altri paesi forti con delle politiche estere indipendenti. A meno che il “castello di carta” dell’economia statunitense vada a franare, l’unica opzione che gli rimane alla Russia ed alla Cina per evitare una guerra è quella di accettare il signoraggio di Washington.
Lo stesso John Pilger parla del crescere in Matrix allo stesso modo che tutti noi:
“Sono cresciuto in una scena cinematografica della gloria statunitense, quando quasi tutta quella era una manipolazione. Non avevo neppure idea del fatto che era stata l’Armata Rossa quella che aveva distrutto la maggior parte della macchina da guerra nazista del 3°Reich”.
Dubito che persino i più decisi di noi ritornino qualche volta completamente liberi dalla disinformazione in cui siamo stati indottrinati. Lo stesso Pilger ancora dimostra tracce di quella quando assume che fu Hitler ad iniziare la Seconda Guerra Mondiale con la sua invasione, quando in realtà furono la Gran Bretagna e la Francia quelli che iniziarono la Seconda Guerra Mondiale allorche’ dichiararono la guerra alla Germania. L’invasione di Hitler fu una risposta a questa dichiarazione di guerra. Dal primo giorno , la propaganda segnalò che la Germania aveva iniziato la Seconda Guerra Mondiale ed aveva fatto coinvolgere in quella gli Eserciti del Regno Unito e della Francia in quella guerra. Questa menzogna fu consacrata nel 1946 nella direttiva del Tribunale di Norimberga che riconobbe la Germania come colpevole per “il crimine internazionale supremo di aver iniziato la guerra”.
I regimi di Clinton, di George W. Bush e di Obama sono più colpevoli del “crimine internazionale supremo” che non la Germania nazionalsocialista di allora. Oggi gli psicopatici bellicosi di Washington stanno portando il paese verso la guerra con la Russia.
Questi patetici statunitensi i quali credono che il loro governo sia “tanto buono e puro” che solo commette offese per errore e che mai “uccide la sua stessa gente” devono ricordare la risposta che diede l’alto comando statunitense all’informativa che indicava che i prigionieri statunitensi di guerra si trovavano concentrati a Nagasaki: “Gli obiettivi previamente assegnati per il Centerboard (la bomba atomica) rimangono senza cambiamenti”. A Washington non interessava ne’ dei propri soldati ne’ dei civili innocenti di un paese il cui governo stava già trattando disperatamente la resa. Se voi avete un qualche dubbio del fatto che tutta la Storia degli Stati Uniti è una storia di assassinii e di caos, è necessario leggersi la storia della gente degli Stati Uniti scritta da Howard Zinn.
I nazisti sono tornati. Loro si sono installati nel Governo degli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Germania. I nuovi nazisti si sono assicurati che in tutti gli anni di questo secolo ci sia una nuova guerra.
* Il dr. Paul Craig Roberts è stato segretario aggiunto al Tesoro degli USA ed editore associato al Wall Street Journal. Roberts è stato analista della rivista Business Week, Scripps Howard News Service e Creator Syndacate. Inoltre ha tenuto conferenze in varie Università ed autore di varie pubblicazioni fra cui Failure of Laissez Faire Capitalism, Economic Dissolution of the West y How America Was Lost.
Fonte: Paul Craig Roberts
 

mototopo

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parti la guerra dopo la nazionalizzazione della reisch bank. c'e sempra la manina di lor signori.......gli innocenti ci vanno di mezzo ,ma lor signori mai
 

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Washington, Washington Consensus, Washington DC, Zbigniew Brzezinski
La guerra delle petrovalute

marzo 25, 2015 Lascia un commento

Gulam Asgar Mitha (Canada) Oriental Review 22 marzo 2015 La segretaria di Stato Hillary Clinton, nel 2007 chiese all’ex-primo ministro australiano Kevin Rudd “come imporsi ai propri banchieri?”, preoccupata per i crescenti potere e presa della Cina sulle finanze USA, e secondo Wikileaks Rudd disse a Clinton di usare la forza come ultima risorsa. I cinesi si fidano degli USA? Da superpotenze, sono diffidenti. Per gli USA è sempre stata questione di affari, non di amicizia o interesse altrui, ma dei propri. Ciò è comprensibile. Sull’arroganza statunitense, una volta lessi da qualche parte che tale arroganza era piovuta dall’eroe greco di qualche tragedia classica. Entriamo in una nuova epoca, quella della guerra valutaria che metterà alla prova la forza dell’economia statunitense e del dollaro contro la forza dell’economia cinese e dello yuan. La corda nel tiro alla fune sarà il greggio. L’egemonia economica statunitense è contestata dalla Cina e di conseguenza è naturale che gli Stati Uniti cerchino di mantenere la loro posizione geopolitica e finanziaria globale. Tra tali giganti, il sistema finanziario globale potrebbe essere completamente ridefinito con una guerra devastante in Medio Oriente. Qualche anno fa lessi il libro “Petrodollar Warfare” di William Clark, pubblicato nel 2005, quando l’euro era una moneta in crescita e lo yuan un sogno lontano. Clark scrisse che la logica dell’intervento (in Iraq) non era solo il controllo dei giacimenti petroliferi, ma anche dei mezzi con cui il petrolio viene scambiato sui mercati mondiali. Sadam fu deposto dagli Stati Uniti e dai loro alleati arabi (che avevano i dollari come valuta di riserva) perché si rifiutava di vendere petrolio in dollari USA. La stessa sorte fu inflitta alla Libia di Gheddafi. Ora l’Iran è nel mirino degli USA non perché svilupperebbe la bomba nucleare che la CIA nega, ma perché vende il petrolio in diverse valute nella sua borsa sull’isola di Kish. La Cina compra petrolio nei mercati internazionali da Paesi che accettano lo yuan. Secondo l’US Energy Information Agency (EIA), la Cina nel 2013 è diventata la seconda importatrice di petrolio con 6,2 milioni di barili/giorno (MMBOPD), leggermente dietro gli Stati Uniti a 6,6 MMBOPD. Sempre per l’EIA, la Cina diverrà il maggiore importatore di petrolio nel 2014-15. Non solo, ma la produzione di petrolio della Cina tramite l’acquisizione di azioni all’estero è aumentata dai pochi 150000 barili al giorno del 2005 ai 2,7 MMBOPD nel 2013. La Cina importa il 52% del petrolio greggio dal Medio Oriente (10% dall’Iran e 20% dall’Arabia Saudita), mentre al contrario gli Stati Uniti hanno ridotto le proprie importazioni dall’Arabia Saudita al 16%, mentre le importazioni dal Canada sono in costante aumento. Nel 2010 la produzione di petrolio degli Stati Uniti era 9,7 MMBOPD e il consumo del 19,2 MMBOPD. Tale equilibrio è cambiato nel 2014, la produzione di petrolio è aumentata a 13,4 MMBOPD grazie allo scisto, mentre il consumo è diminuito a 18,7 MMBOPD grazie all’energia alternativa e all’efficienza dei carburanti. Le importazioni nette, quindi, sono ulteriormente diminuite nel 2014 di 1,3 MMBOPD (fonte: EIA)
Da oltre 40 anni il dollaro degli Stati Uniti ha goduto della posizione di rendita di valuta di riserva globale. Nel 1971, il presidente Richard Nixon ordinò la cancellazione della convertibilità diretta del dollaro degli Stati Uniti in oro per via dell’inflazione causata dalla guerra del Vietnam, dal deficit commerciale e dall’aumento del prezzo del petrolio che svalutò il dollaro rispetto al prezzo dell’oro stabilito a Bretton Woods, che legava indirettamente tutte le altre valute (tra cui la sterlina inglese) al gold standard, con cui le banche centrali commerciavano l’oro sulla base del rapporto di 35 dollari USA per oncia. Subito dopo, Nixon negoziò con l’Arabia Saudita affinché i prezzi del petrolio, in futuro, fossero denominati in dollari USA scollegando l’oro del gold standard dallo standard dell’oro nero, in cambio di armi e protezione. Tutti i tredici Paesi OPEC, tra cui l’Iran, adottarono la vendita del petrolio in dollari USA. Ciò permise agli Stati Uniti di esportare gran parte della propria inflazione. Nel gennaio 2015, la Banca dei regolamenti internazionali (BRI) ha pubblicato un documento intitolato Credito globale in dollari: collegamenti tra politica monetaria e di leva indicando “che dalla crisi finanziaria globale (del 2008), banche e investitori obbligazionari hanno aumentato la circolazione creditizia in dollari statunitensi, presso mutuatari non bancari al di fuori degli Stati Uniti, da 6000 miliardi di dollari a 9 trilioni (erano 2000 miliardi dollari nel 2001). Tale incremento dovuto al quantitative easing (QE) della Federal Reserve Bank ha implicazioni sulla comprensione della liquidità globale e la trasmissione della politica monetaria“. Il rapporto analizza l’entità impressionante e sconvolgente del debito globale in dollari USA. Nel linguaggio profano il debito è il risultato diretto della stampa di dollari statunitensi dal 2008. Secondo SWIFT (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication) lo yuan cinese è diventato una delle primi cinque valute di pagamento del mondo, nel novembre 2014, superando il dollaro canadese e il dollaro australiano. I pagamenti globali in yuan sono aumentati del 20,3 per cento nel dicembre 2014. CIPS (China International Payments System) avvicinerà lo yuan alle altre principali valute mondiali come dollaro statunitense, yen, sterlina ed euro. E’ possibile che in pochi anni lo yuan condivida la stessa posizione con il dollaro quale petrovaluta e che il prezzo del petrolio sarà sia in yuan che in dollari. Ciò causerà una massiccia migrazione di dollari negli Stati Uniti da Paesi e investitori stranieri con conseguente iperinflazione. Dopo aver spiegato l’impatto dello yuan in pochi anni e la dipendenza del debito globale a causa delle politiche di QE degli Stati Uniti, rivolgiamo la nostra attenzione al nuovo CIPS che sarà lanciato entro la fine del 2015 in alternativa a SWIFT, collegando oltre 9000 istituzioni finanziarie in 200 Paesi, agevolando le transazioni valutarie globali. Secondo Reuters del 9 marzo 2015 “il lancio di CIPS eliminerà uno dei maggiori ostacoli all’internazionalizzazione dello yuan e dovrebbe aumentare notevolmente l’uso globale della valuta cinese, tagliando costi e tempi delle transazioni“. Secondo Reuter “CIPS diverrà la superstrada dello yuan”.
In questi scenari, i 40 anni di matrimonio di convenienza politica ed economica tra Arabia Saudita e Stati Uniti probabilmente cambieranno. L’Iran potrebbe emergere come superpotenza regionale in Medio Oriente e stretto alleato dei cinesi e russi nella Shanghai Cooperation Organization (SCO). Una nuova OPEC con le testate nucleari, come suggerito dal professor David Wall sul Journal of International Affair di Matthew Brummer, Shanghai Cooperation Organization e Iran: una potente unione. Ciò potrebbe portare alla 3.za guerra mondiale, che la storia potrebbe chiamare “La guerra delle petrovalute”? Gulam Asgar Mitha è un ex-ingegnere della sicurezza. Ha collaborato con diverse compagnie petrolifere e gasifere nordamericane e internazionali ed ha lavorato in Libia, Qatar, Pakistan, Francia, Yemen ed Emirati Arabi Uniti. Attualmente vive a Calgary, in Canada, ed ama leggere e seguire le attuali questioni politiche globali. In esclusiva per Oriental Review.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora


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La guerra al contante dell'occidente. "Ce lo chiede la lotta al terrorismo"... vi dicono
Pubblicato su 26 Marzo 2015 da FRONTE DI LIBERAZIONE DAI BANCHIERI - CM in ECONOMIA
"Sono politiche di governi in bancarotta e sistemi bancari illiquidi"

Le Parisien non ha usato giri di parole: “La chasse au cash est lancee”. La caccia al contante in Francia è partita e si sfrutta l'onda emotiva della sicurezza e della lotta al terrorismo, chiaramente. Esattamente come avvenuto negli Stati Uniti.

Il ministro delle finanze del paese, Michel Sapin, ha annunciato otto nuove restrizioni con lo scopo di minimizzare l'uso del contante. Tra queste anche il divieto di fare pagamenti oltre i mille euro (rispetto ai 3 mila precedenti) e l'impossibilità di prelievi mensili superiori ai 10 mila euro, senza un controllo rigido delle autorità di polizia. E ancora, trasportare oro nel paese, anche se da servizi professionisti, deve essere ora dichiarato e riportato alle dogane del paese. Anche gli Stati Uniti, sottolinea Martin Armstrong, si stanno muovendo nella stessa direzione: il Dipartimento di Giustizia richiede che le banche facciano rapporto alla polizia in caso di prelievo superiore ai 5 mila dollari. Ma anche quelli superiori ai 3 mila vengono selezionati all'IRS.

Certo il tutto serve a combattere il terrorismo, perché solo i terroristi usano il contante, ironizza Simon Black sul suo blog. Ma è chiaro, prosegue l'esperto americano, come queste restrizioni servano solo ad un obiettivo: mantenere i risparmi delle persone nella trappola (dittatura) del XXI secolo: il sistema bancario. I tassi d'interesse in molti paesi europei sono ormai negativi e questo trend si acuirà nei prossimi mesi. In poche parole: per i correntisti il privilegio di mantenere i soldi in banca ha un costo, ma non esistono ormai alternative. Per la lotta al terrorismo, chiaramente.

Il principio fondante il moderno settore bancario è che gli istituti utilizzino il 97% dei depositi per le loro scommesse, speculazioni finanziarie, vale a dire rischiosi prestiti o acquisti di bond di paesi in bancarotta. Mantengono solo il 3% in riserve. Tutto il resto è alchimia finanziaria e questo significa che se i clienti richiedano i loro soldi indietro, prosegue Black, si creerebbe un'immenso fallimento bancario e il controllo dei capitali.

L'obiettivo di queste misure applicate in Francia è di eliminare ogni alternativa alle persone di poter gestire i propri risparmi al di fuori del sistema bancario. Ma per molti un sistema che ti impone di tenere i pochi risparmi a tassi negativi è ancora considerato libero e democratico. Ma queste non sono certe politiche di governi con posizioni finanziarie forti e sistemi bancari stabili. Sono politiche di governi in bancarotta e sistemi bancari illiquidi.

Si usa la lotta al terrorismo, sottolinea correttamente Armstrong, come una scusa per nascondere la guerra al contante. “Stanno cercando di eliminare il denaro. Non c'è nessuna riforma contemplata, solo l'obiettivo di aumentare le tasse. Non c'è nessuna fine del gioco che prevederà la conservazione della nostra libertà”.

Tratto da:http://www.lantidiplomatico.it





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Che cosa si nasconde dietro la strage degli olivi salentini?

Pubblicato su 26 Marzo 2015 da FRONTE DI LIBERAZIONE DAI BANCHIERI - CM in ECOLOGIA
Tanker Enemy - STOP CHEMTRAILS!: Che cosa si nasconde dietro la strage degli olivi salentini?
Che cosa si nasconde dietro la strage degli olivi salentini? Alberi spesso secolari sono sradicati, bruciati, nel migliore dei casi scapitozzati per tentare di arginare la diffusione del batterio ...
http://www.tankerenemy.com/2015/03/che-cosa-si-nasconde-dietro-la-strage.html




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AMBIENTIAMOCI COI CINESI: NON SONO MALACCIO

Pubblicato su 26 Marzo 2015 da FRONTE DI LIBERAZIONE DAI BANCHIERI - CM in POLITICA
Ma i giornali che da giorni urlano e si stracciano le vesti per la “svendita” di Pirelli ai cinesi sono gli stessi che stappavano champagne e gioivano quando abbiamo regalato Alitalia agli emiri? Sì sono gli stessi.
Gli stessi che da anni ripetono un logoro e vergognoso copione per cui se si svende qualcosa agli arabi si fa un’operazione “lungimirante e,alla lunga, profittevole per il Paese” (come no…), ma se si vende ad ottimo prezzo ai russi o agli orientali si fa qualcosa di moralmente sbagliato e ci si fa “colonizzare” dai cattivi.
Così, dopo la fobia nei confronti di giapponesi e coreani pompata dai mezzi di stampa negli anni ’80 e ’90 (che danno ci hanno poi fatto nipponici e coreani?) adesso è scattata la sinofobia, che poi è l’unica fobia ammessa e incentivata da una Unione Europea che punisce per legge ogni altra paura.
Pechino- scrivono i “sapienti”- compra le nostre aziende per condizionare le nostre scelte strategiche e colonizzarci politicamente.
In che senso? Le nostre scelte non sono già ampiamente eterodirette da altri a Bruxelles?
E gli stessi giornali che parlano di Cina colonizzatrice non sono quelli che ci raccontano, da anni e in chiave critica, che i cinesi in Africa fanno accordi a tutto spiano proprio perché non impongono alcuna condizione di stampo politico ai loro partner? E quindi perché le imporrebbero a noi?
Se proprio dovessimo preoccuparci allora dovremmo farlo guardando a quel che è già successo in Francia e Gran Bretagna dove i cospicui investimenti arabi hanno portato un corollario di permessi per la costruzione di moschee e sedicenti “centri culturali” finanziati dall’estero e troppo spesso legati ad ambienti estremisti.
E che dire della questione dei diritti umani? Si urla contro le “svendite” alla Cina che non rispetta il presunto “diritto” al voto dei giovani borghesi di Hong Kong (che peraltro non garantiva nemmeno la Corona britannica) ma nessuno si scandalizza per gli affari con paesi arabi che prevedono, tanto per dirne un paio, la pena di morte per i gay, la lapidazione per le adultere e una vita da schiavi per milioni di immigrati asiatici impiegati come muli da soma nei mestieri più duri. Tutto documentato dalle stesse ONG che se parlano male della Cina vengono riprese in prima pagina dai mass-media,ma se “disturbano” le petro-autocrazie non fanno notizia.
D’altra parte qualche giorno fa la stampa era piena di giusto sdegno nei confronti della Corea del Nord che a quanto pare cederebbe come schiavi alcuni suoi cittadini al Qatar, ma non trovava nulla da rimproverare agli acquirenti che con quella e altra forza lavoro ridotta in schiavitù stanno edificando gli stadi dove il mondo democratico andrà senza problemi a giocare i prossimi mondiali di calcio.
Due pesi, due misure dunque, per poi sconfinare nella barzelletta: le gomme di Pirelli vendono definite un “asset strategico incedibile” mentre nulla si è detto ai tempi delle svendite delle linee telefoniche, televisive e della compagnia area nazionale che forse erano un pelino più strategiche dei copertoni dei camion peraltro già prodotti per il 90% all’estero.
Noi, per finire, rimaniamo convinti che, dovendo scegliere, le sinergie con i cinesi siano oggi e in prospettiva le migliori,le più reciprocamente proficue e le meno invasive possibili e la storia recente ma già ricca di acquisizioni e di fusioni ce ne dà sicura conferma.
Max Ferrari per lombardiacina.it
Tratto da:http://iltalebano.com





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A FEBBRAIO, ALTRA CATASTROFE DEL MANCATO EXPORT IN RUSSIA: DANNI PER 236 MILIONI DI EURO (PIU' 1,25 MLD DA AGOSTO 2014)

Pubblicato su 26 Marzo 2015 da FRONTE DI LIBERAZIONE DAI BANCHIERI - CM in ECONOMIA
Le esportazioni di prodotti Made in Italy in Russia sono crollate del 29 per cento nel mese di febbraio, per una perdita di circa 236 milioni di euro. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat sul commercio extra Ue.
Dai dati è evidente - precisa la Coldiretti - che le tensioni politiche hanno avuto riflessi anche sugli scambi non colpiti direttamente dall'embargo, ma particolarmente significativi per l'Italia.
Resta pesante - sottolinea la Coldiretti - il bilancio per i prodotti interessati direttamente dal blocco scattato dal 7 agosto che ha sancito il divieto all'ingresso di una lista di prodotti agroalimentari che comprende frutta e verdura, formaggi, carne e salumi, ma anche pesce.
Ai danni diretti - evidenzia la Coldiretti - vanno aggiunti quelli indiretti determinati dalla diffusione sul mercato russo di imitazioni low cost dei prodotti italiani che rischiano di scalfire l'immagine dei prodotti originali nel tempo, dal parmesan al provolone, dalla mozzarella al salame.
Lo stop alle importazioni di frutta, verdura, salumi e formaggi dall'Italia ha infatti provocato in Russia - ricorda la Coldiretti - un vero boom nella produzione locale di prodotti Made in Italy taroccati, dal salame Italia alla mozzarella "Casa Italia", dall'insalata "Buona Italia" alla Robiola Unagrande, ma anche la mortadella Milano o il parmesan Pirpacchi tutti rigorosamente realizzati nel Paese di Putin.
Solo nel 2014, tra embargo e tensioni politiche, l'Italia - conclude la Coldiretti - ha perso oltre 1,25 miliardi di export in Russia, con un crollo dell'11,6 per cento rispetto all'anno precedente.
Ora, si aggiungono alri 236 milioni di euro di danni all'economia italiana per colpa delle sanzioni volute dalla Ue ma imposte dall'amministrazione Obama, che a tutti i costi le ha pretese da Bruxelles.
L'Istat ha anche comunicato - oggi - altri dati relativi all'export italiano: nel mese di febbraio, i mercati di sbocco piu' dinamici sono stati gli Stati Uniti (+49,3% che si riduce a +24,8% al netto dei mezzi di navigazione marittima) e Turchia (+10,7%), mentre le vendite verso Russia (-28,5%) e paesi MERCOSUR (-17,6%) sono in marcata flessione, come appunto Coldiretti ha segnalato. Anche leimportazioni da paesi OPEC (-24,7%) e Russia (-23,3%) sono in forte calo.
Tratto da: Il Nord - I fatti e le opinioni del Nord - ilnord.it





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I punti critici: il collegamento tra Bill Gates, Monsanto scie chimiche e vaccini...

Pubblicato su 26 Marzo 2015 da FRONTE DI LIBERAZIONE DAI BANCHIERI - CM in ECOLOGIA
Roger Landry (TLB)
thelibertybeacon
tradusiu de
[FONT=Verdana, sans-serif]Sa Defenza[/FONT]

Nota TLB (TheLibertyBeacon): Il video contenuto in questo articolo ha molti punti di vista sui fatti riguardanti la Monsanto, gli OGM, i vaccini, le scie chimiche, Bill Gates e le loro connessioni. Molti di noi che sono consapevoli e sanno o sospettano vi sia una connessione (del quadro), ma mancano i punti di aggancio. Il video, a fondo pagina, fornisce alcuni punti di aggancio vitali e il possibile movente! Il video non è molto dettagliato, ma dà riferimenti alla possibile ricerca (in modo da essere pronti a premere il tasto 'pausa'). Abbiamo l'inferno fuori di noi, ma giudicate voi stessi ...
L'attività dell'alluminio sembra giocare un ruolo vitale nell'interrompere lo sviluppo del sistema immunitario nei neonati e nei bambini. I vaccini contengono alluminio. Perché mettere una sostanza che danneggia il sistema immunitario nei vaccini?
Le scie chimiche saturano il terreno di alluminio. C'è uno sforzo concertato da Monsanto in collaborazione con altre (collaborative) aziende, producono piante OGM resistenti all'alluminio, una sostanza rara nel terreno.
Il Fluoruro facilita la circolazione di metalli teneri nel sangue e fa superare la barriera per infiltrarsi nostro tessuto cerebrale. Il fluoro aumenta nelle ossa il tasso di cancro. Il cancro è un affare da 500 miliardi di dollari l'anno per il settore medico.
Il Giudice della Corte Suprema Clarence Thomas è noto che è stato un avvocato difensore della Monsanto. Ma, Si rifiuta di ricusare se stesso nei casi che coinvolgono la Monsanto ...
Questo significa stare insieme a questo e ad altro legame ...


Oggi l'America è la società più malata su questo pianeta ... è stata resa in queste condizioni in sole tre generazioni. E' un caso che siamo anche i più esposti - a Geo-ingegneria, Vaccini, OGM, fluoro ed è una società intossicata-. Ognuno di questi soggetti ha la capacità di devastare, nel tempo, la nostra salute... Ora immaginate quale impatto disastroso ha sulla nostra salute l'uso simultaneo, di questi additivi... è esponenziale!
"Se le persone lasciano che sia il governo a decidere quali cibi si devono mangiare e quali farmaci si devono usare, i loro corpi saranno come le anime di coloro che vivono sotto la tirannia" Thomas Jefferson
Ecco i link dei brevetti ...

Brevetto 3899144 (Powder Contrail Generation):

www.freepatentsonline.com/3899144.html

Brevetto 5003186 (Welsbach Seeding):

www.freepatentsonline.com/5003186.html

Brevetto 7582809 (Aluminum Resistant Seeds):

www.patents.com/us-7582809.html
Tratto da:Sa Defenza







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Toscano: se gli euro-delinquenti temono persino la Grecia

Pubblicato su 25 Marzo 2015 da FRONTE DI LIBERAZIONE DAI BANCHIERI - CM in EUROPA
In Europa esistono fondamentalmente due posizioni nei confronti del governo guidato da Tsipras. Da una parte ci sono gli europeisti ordo-liberisti alla Jean-Claude Juncker che cercano di salvaguardare le politiche di austerità insieme all’unità della zona euro; dall’altra ci sono gli ordo-liberisti a trazione più spiccatamente neonazista come Wolfang Schaeuble che spingono la Grecia fuori dall’euro pur di non mettere minimamente in discussione le politiche in voga nel resto d’Europa. Draghi, affiliato presso la Ur-Lodge “Der Ring”, officina massonica che esprime proprio l’attuale ministro delle finanze tedesco nella qualità di “maestro venerabile”, è schierato dalla parte degli “intransigenti”. Domanda: come mai due figuri nefasti del calibro di Schaeuble e Draghi, architetti che sovraintendono la distruzione della civiltà occidentale, stanno facendo di tutto per rompere nei fatti il tabù riguardante la presunta irreversibilità della moneta unica? Forse perché a loro dell’euro, quale momento prodromico per la successiva realizzazione degli Stati Uniti d’Europa, non gliene frega nulla?
Lo volete capire o no che, al di là delle tecnicalità maniacali che albergano nella mente di qualche aspirante intellettuale, è la politica che muove e cesella la realtà usando alla bisogna i diversi strumenti di cui dispone? L’euro è solo uno strumento, usato fino ad oggi come arma contundente per bastonare contemporaneamente e su larga scala. Ma l’euro, proprio perché potenzialmente in grado di coprire un campo vasto, potrebbe in teoria rimediare ai danni compiuti con la stessa rapidità con la quale sono stati creati. Se Draghi, anziché iniettare i soliti miliardi nel corpo putrido di un sistema finanziario autoreferenziale, usasse la liquidità di cui dispone per offrire a tutti i governi dell’area euro la copertura di un programma per la piena occupazione, valido cioè dal Portogallo alla Lettonia, la crisi non finirebbe in un batter di ciglia? E perché Draghi non considera neppure una opzione di questo tipo? Forse perché tale scelta risulterebbe incompatibile con il rispetto dello Statuto o dei Trattati, così per come vanno ripetendo i soliti tromboni?
Lo Statuto e i Trattati non si scrivono né si interpretano da soli, limitandosi a cristallizzare giuridicamente le posizioni di potere imposte dai gruppi prevalenti. E quindi, nel caso in cui i rapporti di forza dovessero mutare, finirebbero con il cambiare in automatico anche le leggi, i trattati e i regolamenti firmati e pensati al fine di legittimare ex post decisioni già prese in sede politica e non giuridica. Tutto chiaro fin qui? I neonazisti ora al potere in Europa non possono correre il rischio di dover ripensare a breve le politiche dell’austerità, magari a causa della rapida e diffusa ascesa di partiti desiderosi di offrire a tutti i cittadini del Vecchio Continente un paradigma orientato per davvero al rilancio della crescita, dell’occupazione e della giustizia sociale. Con l’obiettivo evidente di allontanare un simile spauracchio, quindi, i “venerabili maestri” Draghi e Schaeuble scelgono di gettare la maschera, invitando coerentemente e in modo spiccio i non allineati a tornare a battere una moneta nazionale. Voi credete per davvero che i neonazisti tecnocratici che governano ora i processi politici in Europa non sappiano che l’Europa sia sul punto di implodere? Non sappiano cioè che il giochino “taglio della spesa più riforme strutturali” non incanti più nessuno?
Dall’impasse i padroni possono uscire in sintesi in due modi: o cambiando le politiche europee in profondità, che vuol dire emissione di eurobond finalizzati al lancio di un grande piano di investimenti, Bce prestatrice di ultima istanza costretta a comprare per legge tutti i titoli emessi da un auspicabile Tesoro europeo, nonché immediata attuazione di un programma finanziato a deficit per realizzare la piena occupazione; o incentivando e cavalcando la tigre di un nazionalismo di ritorno che serve per spostare l’obiettivo e per garantire la prosecuzione di politiche classiste da imporre ora, non più con il consenso carpito con l’inganno, ma con la forza bruta che deriva dall’uso sapiente di manganello e olio di ricino. In Italia, per esempio, la posizioni economiche di chi pensa di risolvere tutto uscendo dall’euro sono chiaramente anti-keynesiane. Salvini insegue il mito di Rebushka, noto discepolo di Friedman, mentre i grillini sembrano ancora suggestionati da pulsioni antisprechi e pro-decrescita. Entrambi, rimanendo su posizioni simili, possono di sicuro contare sul tacito sostegno delle logge più reazionarie e perverse del pianeta.
(Francesco Maria Toscano, “Vi siete chiesti perché i nazisti tecnocratici Draghi e Schaeuble spingano la Grecia fuori dall’euro?”, dal blog “Il Moralista” del 13 marzo 2015. Toscano è co-fondatore, con Gioele Magaldi, del “Movimento Roosevelt”).
Tratto da: libreidee.org





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La guerra al contante dell'occidente. "Ce lo chiede la lotta al terrorismo"... vi dicono
Pubblicato su 26 Marzo 2015 da FRONTE DI LIBERAZIONE DAI BANCHIERI - CM in ECONOMIA
"Sono politiche di governi in bancarotta e sistemi bancari illiquidi"

Le Parisien non ha usato giri di parole: “La chasse au cash est lancee”. La caccia al contante in Francia è partita e si sfrutta l'onda emotiva della sicurezza e della lotta al terrorismo, chiaramente. Esattamente come avvenuto negli Stati Uniti.

Il ministro delle finanze del paese, Michel Sapin, ha annunciato otto nuove restrizioni con lo scopo di minimizzare l'uso del contante. Tra queste anche il divieto di fare pagamenti oltre i mille euro (rispetto ai 3 mila precedenti) e l'impossibilità di prelievi mensili superiori ai 10 mila euro, senza un controllo rigido delle autorità di polizia. E ancora, trasportare oro nel paese, anche se da servizi professionisti, deve essere ora dichiarato e riportato alle dogane del paese. Anche gli Stati Uniti, sottolinea Martin Armstrong, si stanno muovendo nella stessa direzione: il Dipartimento di Giustizia richiede che le banche facciano rapporto alla polizia in caso di prelievo superiore ai 5 mila dollari. Ma anche quelli superiori ai 3 mila vengono selezionati all'IRS.

Certo il tutto serve a combattere il terrorismo, perché solo i terroristi usano il contante, ironizza Simon Black sul suo blog. Ma è chiaro, prosegue l'esperto americano, come queste restrizioni servano solo ad un obiettivo: mantenere i risparmi delle persone nella trappola (dittatura) del XXI secolo: il sistema bancario. I tassi d'interesse in molti paesi europei sono ormai negativi e questo trend si acuirà nei prossimi mesi. In poche parole: per i correntisti il privilegio di mantenere i soldi in banca ha un costo, ma non esistono ormai alternative. Per la lotta al terrorismo, chiaramente.

Il principio fondante il moderno settore bancario è che gli istituti utilizzino il 97% dei depositi per le loro scommesse, speculazioni finanziarie, vale a dire rischiosi prestiti o acquisti di bond di paesi in bancarotta. Mantengono solo il 3% in riserve. Tutto il resto è alchimia finanziaria e questo significa che se i clienti richiedano i loro soldi indietro, prosegue Black, si creerebbe un'immenso fallimento bancario e il controllo dei capitali.

L'obiettivo di queste misure applicate in Francia è di eliminare ogni alternativa alle persone di poter gestire i propri risparmi al di fuori del sistema bancario. Ma per molti un sistema che ti impone di tenere i pochi risparmi a tassi negativi è ancora considerato libero e democratico. Ma queste non sono certe politiche di governi con posizioni finanziarie forti e sistemi bancari stabili. Sono politiche di governi in bancarotta e sistemi bancari illiquidi.

Si usa la lotta al terrorismo, sottolinea correttamente Armstrong, come una scusa per nascondere la guerra al contante. “Stanno cercando di eliminare il denaro. Non c'è nessuna riforma contemplata, solo l'obiettivo di aumentare le tasse. Non c'è nessuna fine del gioco che prevederà la conservazione della nostra libertà”.

Tratto da:L'Antidiplomatico





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<LI id=menu-item-11778 class="menu-item menu-item-type-taxonomy menu-item-object-category menu-item-11778">Giappone <LI id=menu-item-11769 class="menu-item menu-item-type-taxonomy menu-item-object-category menu-item-11769">Imperialismo <LI id=menu-item-11775 class="menu-item menu-item-type-taxonomy menu-item-object-category menu-item-11775">Storia <LI id=menu-item-11774 class="menu-item menu-item-type-taxonomy menu-item-object-category menu-item-11774">Tecnologia <LI id=menu-item-11777 class="menu-item menu-item-type-taxonomy menu-item-object-category menu-item-11777">Varie Un test degli USA avrebbe distrutto l’aereo della Germanwings

marzo 26, 2015 Lascia un commento

EU Times 25 marzo 2015 Il Ministero della Difesa russo (MoD) segnalava che dispacci della Flotta del Nord (NF) sembravano indicare che l’abbattimento del Volo 4U9525 della Germanwings, nel sud della Francia sia il “risultato diretto” di un fallito test dell’US Air Force con il suo High Energy Liquid Laser Area Defense System (HELLADS) nel tentativo di abbattere un veicolo di rientro di un ICBM, ma che invece ha distrutto l’aereo civile uccidendo i 150 passeggeri a bordo. Secondo il rapporto del MoD, la Flotta del Nord, già in allerta, fu avvertita dell’incidente dalla nave antisom Severomorsk, attualmente operativa nel Mediterraneo, che aveva riferito di diffuse anomalie elettriche atmosferiche rilevate sul sud della Francia, l’Italia occidentale e il sud-ovest della Svizzera. La zona di tali rilevazioni del Severomorsk, riporta la nota, è anche l’aera operativa del 510 Fighter Squadron dell’US Air Forces operante dalla base aerea di Aviano, in Italia. Curiosamente, la nota del MoD nota inoltre che tali anomalie, verificatesi nella zona operativa del 510th Fighter Squadron del sud della Francia, avvenne nello stesso lasso di tempo in cui i sistemi radar civili inglesi andavano in black out, come affermato da un post su Flight Emergencies: “Facendo delle osservazioni su MAN, vedo un A380 passare avanti subito dopo il BA, ma nulla sul radar? Hmm.” La nota del MoD chiarisce che i sistemi radar di USA-UK-UE spesso si spengono al decollo/atterraggio dei bombardieri B-1, e nel caso dell’incidente segnalato a Manchester (MAN), probabilmente coincise con lo schieramento in Inghilterra di un bombardiere B-1 Lancer, alcuni dei quali potrebbero utilizzare l’HELLADS dell’US Air Forces. Il MoD rileva inoltre che la struttura militare USA-UK-EU compromette spesso i voli civili con le esercitazioni nel continente, come l’anno scorso quando circa 50 aerei scomparvero temporaneamente dai radar di Austria, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, tra il 5 e il 10 giugno. I servizi del traffico aereo slovacchi ammisero tale blackout radar, al momento: “La scomparsa di oggetti dagli schermi radar era collegata a un’esercitazione militare pianificata in varie parti d’Europa… il cui obiettivo era l’interruzione delle frequenze delle comunicazioni radio. Questa attività ha anche causato la scomparsa temporanea di alcuni obiettivi sul display del radar, mentre nel frattempo gli aerei erano in contatto radio con i controllori del traffico aereo e continuavano il volo normalmente“. Quanto siano pericolose tali esercitazioni militari occidentali per gli aerei civili, la nota continua, fu evidenziato il 3 marzo, quando, in una misteriosa simulazione della scomparsa del Volo 9525 della Germanwings, quando l’US Air Force si preparava al fallito test sulla Francia meridionale, il Volo LH1172 della Lufthansa, un Airbus A321 che volava a una normale quota, discese di quota in pochi minuti come testimoniano i grafici radar. La spiegazione della rapida discesa del Volo LH1172 della Lufthansa nel sud della Francia, solo due settimane fa, possiamo leggerla nell’articolo di Reporter AirlinerCatching a Lufthansa Airbus A321’s Rapid Descent Live” che dice: “Ci sono stati alcuni momenti in cui ho pensato che forse assistevo in tempo reale a un incidente di qualche tipo, da migliaia di chilometri di distanza. Per fortuna, i piloti furono rapidi e si diressero verso un aeroporto vicino. Lufthansa confermò ad AirlineReporter.com che LH1172 aveva 151 passeggeri a bordo e il capitano decise di fermarsi a Nantes (NTE), Francia, “a causa di un caso medico (passeggero malato)”. Fu confermato che non vi fu alcuna emergenza e che l’aereo era atterrato in modo sicuro“. A differenza del Volo LH1172 della Lufthansa, tuttavia la nota del MoD continua, il Volo 9525 della Germanwings, non poté riprendersi dalla rapida discesa… frantumandosi in decine di migliaia di pezzi di metallo e carne umana sul una montagna nel sud della Francia. Ciò che ha causato tale distruzione completa del Volo 9525 della Germanwings, afferma la relazione, fu per la prima volta evidenziato il 3 febbraio, quando un test dell’HELLADS dell’US Air Force mirò a un vecchio satellite meteo, spazzato via dall’orbita con un’esplosione causata da surriscaldamento interno. Tuttavia, gli esperti del MoD in questo rapporto dicono che i sistemi laser chimici, come ad esempio il sistema HELLADS dell’US Air Forces che ha abbattuto il Volo 9525 della Germanwings e quasi schiantato il Volo LH1172 della Lufthansa, è notoriamente estremamente difficile da puntare contro obiettivi distanti, dato che gli “effetti” tendono a diffondersi su tutta l’atmosfera che il raggio attraversa. Lo scenario esatto della distruzione del Volo 9525 della Germanwing, secondo gli esperti del MoD, era un tentativo occidentale di abbattere un “veicolo di rientro di prova” simulante una testata nucleare della Federazione russa. Lo specifico “veicolo di rientro di prova” utilizzato nel fallito test missilistico degli USA, secondo il rapporto, fu lanciato il giorno prima da un missile balistico intercontinentale (ICBM) lanciato da una base dell’US Air Force in California, che il regime di Obama ha definito “messaggio al mondo sulla capacità nucleare di Washington“. Tale “messaggio al mondo”, tuttavia secondo la nota del Ministero della Difesa, era invece rivolto direttamente alla Federazione russa per aver paralizzato l’USS Theodore Roosevelt con l’avanzata tecnologia del “Magrav” e che, oltre all’eliminazione della portaerei nell’esercitazione di poche settimane prima, aveva disattivato l’USS Donald Cook nel Mar Nero, lo scorso anno. Purtroppo, la nota afferma cupa, che quasi 37 aerei della NATO presero parte al test missilistico degli Stati Uniti, e un solo jet militare italiano commutò il transponder sul codice di emergenza #7700 dopo aver visto il Volo 9525 della Germanwings precipitare. Mentre molti piloti tedeschi si rifiutano di volare per via di tali esercitazioni degli Stati Uniti contro la Federazione russa, la nota conclude che la probabilità che agli occidentali sia raccontata la verità sul Volo 9525 della Germanwings è la stessa di quella sul Volo MH17 della Malaysia Airlines, cui foto satellitari ne dimostrano l’abbattimento da parte di un caccia ucraino, cioè… Zero. E se gli occidentali volessero sapere la verità sulle innumerevoli vite distrutte dai loro capi militari in guerre simulate? Nessuno saprebbe
 

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marzo 26, 2015 Lascia un commento

EU Times 25 marzo 2015 Il Ministero della Difesa russo (MoD) segnalava che dispacci della Flotta del Nord (NF) sembravano indicare che l’abbattimento del Volo 4U9525 della Germanwings, nel sud della Francia sia il “risultato diretto” di un fallito test dell’US Air Force con il suo High Energy Liquid Laser Area Defense System (HELLADS) nel tentativo di abbattere un veicolo di rientro di un ICBM, ma che invece ha distrutto l’aereo civile uccidendo i 150 passeggeri a bordo. Secondo il rapporto del MoD, la Flotta del Nord, già in allerta, fu avvertita dell’incidente dalla nave antisom Severomorsk, attualmente operativa nel Mediterraneo, che aveva riferito di diffuse anomalie elettriche atmosferiche rilevate sul sud della Francia, l’Italia occidentale e il sud-ovest della Svizzera. La zona di tali rilevazioni del Severomorsk, riporta la nota, è anche l’aera operativa del 510 Fighter Squadron dell’US Air Forces operante dalla base aerea di Aviano, in Italia. Curiosamente, la nota del MoD nota inoltre che tali anomalie, verificatesi nella zona operativa del 510th Fighter Squadron del sud della Francia, avvenne nello stesso lasso di tempo in cui i sistemi radar civili inglesi andavano in black out, come affermato da un post su Flight Emergencies: “Facendo delle osservazioni su MAN, vedo un A380 passare avanti subito dopo il BA, ma nulla sul radar? Hmm.” La nota del MoD chiarisce che i sistemi radar di USA-UK-UE spesso si spengono al decollo/atterraggio dei bombardieri B-1, e nel caso dell’incidente segnalato a Manchester (MAN), probabilmente coincise con lo schieramento in Inghilterra di un bombardiere B-1 Lancer, alcuni dei quali potrebbero utilizzare l’HELLADS dell’US Air Forces. Il MoD rileva inoltre che la struttura militare USA-UK-EU compromette spesso i voli civili con le esercitazioni nel continente, come l’anno scorso quando circa 50 aerei scomparvero temporaneamente dai radar di Austria, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, tra il 5 e il 10 giugno. I servizi del traffico aereo slovacchi ammisero tale blackout radar, al momento: “La scomparsa di oggetti dagli schermi radar era collegata a un’esercitazione militare pianificata in varie parti d’Europa… il cui obiettivo era l’interruzione delle frequenze delle comunicazioni radio. Questa attività ha anche causato la scomparsa temporanea di alcuni obiettivi sul display del radar, mentre nel frattempo gli aerei erano in contatto radio con i controllori del traffico aereo e continuavano il volo normalmente“. Quanto siano pericolose tali esercitazioni militari occidentali per gli aerei civili, la nota continua, fu evidenziato il 3 marzo, quando, in una misteriosa simulazione della scomparsa del Volo 9525 della Germanwings, quando l’US Air Force si preparava al fallito test sulla Francia meridionale, il Volo LH1172 della Lufthansa, un Airbus A321 che volava a una normale quota, discese di quota in pochi minuti come testimoniano i grafici radar. La spiegazione della rapida discesa del Volo LH1172 della Lufthansa nel sud della Francia, solo due settimane fa, possiamo leggerla nell’articolo di Reporter AirlinerCatching a Lufthansa Airbus A321’s Rapid Descent Live” che dice: “Ci sono stati alcuni momenti in cui ho pensato che forse assistevo in tempo reale a un incidente di qualche tipo, da migliaia di chilometri di distanza. Per fortuna, i piloti furono rapidi e si diressero verso un aeroporto vicino. Lufthansa confermò ad AirlineReporter.com che LH1172 aveva 151 passeggeri a bordo e il capitano decise di fermarsi a Nantes (NTE), Francia, “a causa di un caso medico (passeggero malato)”. Fu confermato che non vi fu alcuna emergenza e che l’aereo era atterrato in modo sicuro“. A differenza del Volo LH1172 della Lufthansa, tuttavia la nota del MoD continua, il Volo 9525 della Germanwings, non poté riprendersi dalla rapida discesa… frantumandosi in decine di migliaia di pezzi di metallo e carne umana sul una montagna nel sud della Francia. Ciò che ha causato tale distruzione completa del Volo 9525 della Germanwings, afferma la relazione, fu per la prima volta evidenziato il 3 febbraio, quando un test dell’HELLADS dell’US Air Force mirò a un vecchio satellite meteo, spazzato via dall’orbita con un’esplosione causata da surriscaldamento interno. Tuttavia, gli esperti del MoD in questo rapporto dicono che i sistemi laser chimici, come ad esempio il sistema HELLADS dell’US Air Forces che ha abbattuto il Volo 9525 della Germanwings e quasi schiantato il Volo LH1172 della Lufthansa, è notoriamente estremamente difficile da puntare contro obiettivi distanti, dato che gli “effetti” tendono a diffondersi su tutta l’atmosfera che il raggio attraversa. Lo scenario esatto della distruzione del Volo 9525 della Germanwing, secondo gli esperti del MoD, era un tentativo occidentale di abbattere un “veicolo di rientro di prova” simulante una testata nucleare della Federazione russa. Lo specifico “veicolo di rientro di prova” utilizzato nel fallito test missilistico degli USA, secondo il rapporto, fu lanciato il giorno prima da un missile balistico intercontinentale (ICBM) lanciato da una base dell’US Air Force in California, che il regime di Obama ha definito “messaggio al mondo sulla capacità nucleare di Washington“. Tale “messaggio al mondo”, tuttavia secondo la nota del Ministero della Difesa, era invece rivolto direttamente alla Federazione russa per aver paralizzato l’USS Theodore Roosevelt con l’avanzata tecnologia del “Magrav” e che, oltre all’eliminazione della portaerei nell’esercitazione di poche settimane prima, aveva disattivato l’USS Donald Cook nel Mar Nero, lo scorso anno. Purtroppo, la nota afferma cupa, che quasi 37 aerei della NATO presero parte al test missilistico degli Stati Uniti, e un solo jet militare italiano commutò il transponder sul codice di emergenza #7700 dopo aver visto il Volo 9525 della Germanwings precipitare. Mentre molti piloti tedeschi si rifiutano di volare per via di tali esercitazioni degli Stati Uniti contro la Federazione russa, la nota conclude che la probabilità che agli occidentali sia raccontata la verità sul Volo 9525 della Germanwings è la stessa di quella sul Volo MH17 della Malaysia Airlines, cui foto satellitari ne dimostrano l’abbattimento da parte di un caccia ucraino, cioè… Zero. E se gli occidentali volessero sapere la verità sulle innumerevoli vite distrutte dai loro capi militari in guerre simulate? Nessuno saprebbe
 

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gil ti metto ,questa,,, gli europei con la cina si stanno postando verso oriente e nn piace a lor signori ..................mah
 

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VISCO E LA BAD BANK PER GLI AMICHETTI: COLLETTIVIZZARE LE PERDITE DEI BANCHIERI PRIVATI (non performing loans parte 2)

Pubblicato su 26 Marzo 2015 da FRONTE DI LIBERAZIONE DAI BANCHIERI - CM in ECONOMIA
Facciamo seguito alla parte prima del presente articolo, intitolata “Italia: non performing loans” segnalando che anche ieri Ignazio Visco, il Governatore della Banca d’Italia, è tornato a ripetere un mantra che a quelli curiosi come me, sinceramente, fa davvero paura:


“liberiamo le banche dalle sofferenze”!
Dunque, prima si privatizzano le banche, affinché siano più efficienti e svincolate dal controllo politico. Esse, pertanto, cessano di creare moneta sul territorio secondo le esigenze dell’economia locale per diventare aziende private che debbono fare utili e creare ricchezza per gli azionisti.
Al fine di aumentare la redditività dei bilanci bancari si concede loro di operare in modo speculativo, rimpendo il secolare tabù delle banche commerciali rispetto alle banche d’investimento, senza riguardo per l’entità dei rischio assunto. Di fatto si consente al management di perseguire la massima redditività (elevata ed immediata) onde soddisfare le esigenze non del semplice capitalismo ma di quello finanziario (le borse).
Il tutto, piano piano, genera sconquassi a livello di sistema bancario d’inenarrabile dimensione.
E quale soluzione t’inventano i geni della nazione? Vaticinano l’intervento dello stato per risolvere il problema: far ripartire misere assunzioni, spesso sottopagate, rende ONESTO ED INTELLETTUALMENTE MORALE SCARICARE SULLE TASSE LE PERDITE PRIVATE GENERATE DAL SISTEMA.
Troppo facile caro Governatore! Lei e i suoi predecessori sapevate tutto! Non serviva un pezzo del FMI per sapere che:


intere regioni, la cui economia non era competitiva già al tempo della lira, una volta entrate in euro sarebbero definitivamente collassate a causa dell’assenza dei trasferimenti nord-sud caratteristici dell’OCA IMPERFETTA (per la sopravvivenza delle comunità come noi le abbiamo sempre conosciute).
Creare una bad bank dove scaricare i NON PERFORMING LOANS, che sappiamo esser all’incirca il 30% dei prestiti concessi alle aziende italiane dal sistema bancario, di fatto significa COLLETTIVIZZARE LE PERDITE evitando che paghi chi ha creato il danno.
Ad esempio, sempre il FMI, segnala che tra le banche peggio messe come NPL abbiamo guarda caso il MPS, frutto di quel ABBIAMO UNA BANCA di PIDDINA


memoria:


I Non Performing Loans sono cresciuti del 20% l’anno dal 2008, raggiungendo la ragguagliabile cifra di 333 miliardi di euro a giugno 2014 (il 24% del PIL e il 16.8% dei prestiti totali).


La peggior categoria dei NLP, le SOFFERENZE, sono cresciute di più ed ora registrano più di metà del totale dei Non Performing Loans. Comparando i dati italiani con quelli europei in italia l’indice NLP è QUATTRO VOLTE PIU’ GRANDE E VELOCE IN ITALIA RISPETTO ALLA MEDIA UE.


E ora cosa vorrebbe fare il FMI, che poi è quanto desidera VISCO per i suoi amichetti?
Una bad bank che PAGHI con denaro pubblico (ovvero tasse) il costo della ristrutturazione del sistema bancario, questo è il senso del suo “Lo stato intervenga per liberare le banche dalle sofferenze”!.
Dov’erano lui ed i suoi predecessori quando il sistema creava crediti dubbi (elargendo prestiti a piene mani ad amici, amici degli amici e in zone assolutamente NON PERFORMANTI causa Euro)?
Noi contribuenti dovremmo sopportare nuove tasse e/o colossali tagli per accollarci i rischi di una nuova realtà in cui il sistema scarica tutta la melma che l’EURO ha determinato. Il tutto, ovviamente, a fronte della remota possibilità di continuare con la CRESCITA A DEBITO (grazie al credito erogato ad imprese e aziende)?
I Bancari (non banchieri…..bancari) sbagliano e i cittadini pagano? Ma nel capitalismo non vigeva la regola del “chi sbaglia paga” e della “selezione naturale” delle imprese sul mercato? Ah gia! Nel capitalismo finanziario in realtà le cose sono leggermente differenti! Nel capitalismo finanziario il sistema è semplice, perde il pubblico e vince sempre il privato. Essendo il sistema NON REGOLABILE da una scrivania (come quella di Visco), Bankitalia NON E’ IN GRADO di salvare il sistema bancario (anzi, forse non sarebbe in grado di salvare neanche una qualunque banchetta, si pensi alla BPS) e poiché i tassi sui mercati saliranno quando il Q.E. avrà riportato l’inflazione al 2% medio in eurozona ci sarà da ridere circa i costi della provvista bancaria SE continueremo con la difesa ad oltranza dell’EURO (che ricordiamo è una moneta interbancaria)! Visco l’ha capito e siccome sa che IN ALTO TIRA VENTO, ha pensato bene di correre ai ripari per tempo !
AD MAIORA
Maurizio Gustinicchi
Tratto da:VISCO E LA BAD BANK PER GLI AMICHETTI: COLLETTIVIZZARE LE PERDITE DEI BANCHIERI PRIVATI (non performing loans parte 2) | Scenarieconomici.itScenarieconomici.it
 

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