In età
preislamica l'edificio (più piccolo dell'attuale) era dedicato al culto della
divinità maschile di
Hubal, per poi essere successivamente identificata dall'Islam come il primo tempio dedicato al culto monoteistico fatto discendere da
Dio direttamente dal
Paradiso.
[1]
La tradizione islamica ricorda come il primitivo edificio fosse stato distrutto dal
Diluvio Universale,
[2] non prima che se ne fosse messo in salvo un pezzo: la
Pietra Nera, nascosta nelle viscere di una montagna presso La Mecca ed estratta per la sua opera di riedificazione da
Ibrāhīm (l'Abramo biblico) aiutato dal figlio
Ismāʿīl (l'Ismaele biblico), che collocarono la
Pietra Nera all'altezza di circa 1 metro e mezzo dal suolo, nell'angolo di Sud-Est dell'edificio, dove è poi rimasta incastonata dopo i danni subiti in un successivo incendio.
La Kaʿba nel 1910
Secondo le medesime tradizioni (le uniche in nostro possesso che parlino non fuggevolmente dell'edificio) i Banu
Quraysh della Mecca avrebbero però aperto le porte del santuario a un gran numero di altre divinità venerate in tutta l'
Arabia, così da promuovere alla sosta i mercanti provenienti per i loro affari nella città e richiamare altri pellegrini, traendone i relativi lucrosi vantaggi.
Maometto (Muḥammad in arabo), che avrebbe partecipato da giovane ad uno dei restauri della Kaʿba, eliminò ogni idolo dal suo interno al momento della sua conquista della Mecca nel
630, sanzionando con un pellegrinaggio il rituale da seguire in futuro per il
hajj, che alla Mecca ha per l'appunto uno dei suoi punti di preghiera collettiva più imponenti, qualificati e belli.
Dopo Maometto
Il sito della Kaʿba nel 1880
La Kaʿba nel 1907
La Kaʿba ha subito diversi danneggiamenti e restauri nel corso dei secoli
preislamici, in cui la povertà dei materiali e delle malte portava sovente al diroccamento della struttura in occasione degli improvvisi per quanto rari rovesci di pioggia, che gonfiavano i letti dei torrenti (
wādī) e che scaricavano poi le loro impetuose acque nell'avvallamento in cui sorgeva il santuario.
Dopo la morte di
Maometto, la struttura è stata danneggiata da incendi per tre volte: la prima volta, domenica 31 ottobre 683, l'incendio fu responsabilità delle truppe dell'anti-califfo
ʿAbd Allāh b. al-Zubayr che erano
assediate a
Mecca nel corso della
Seconda Fitna che si opponevano al
califfo omayyade ʿAbd al-Malik b. Marwān.
Ibn al-Zubayr provvide alla riparazione, che non fu meramente conservativo ma che ne modificò l'assetto, sì da includere il
hatīm.
[3] Agì in tal modo sulla base di tradizioni
[4] secondo cui il
hatīm era un residuo della fondazione della Kaʿba abramitica e che Maometto stesso aveva desiderato restaurare il tempio così da includerlo.
La Kaʿba fu bombardata con pietre nel
secondo assedio di Mecca del 692, quando l'esercito califfale omayyade era comandato da
al-Ḥajjāj b. Yūsuf, governatore di
Kufa. La caduta della città e la morte di Ibn al-Zubayr permisero finalmente agli Omayyadi di riunificare il califfato al termine di un lungo confronto civile in cui era entrato anche
al-Mukhtār. Nel 693, ʿAbd al-Malik b. Marwān rase al suolo ciò che rimaneva della Kaʿba di ʿAbd Allāh b. al-Zubayr, e la riedificò sulle fondamenta tracciate dai
Quraysh.
[5] La Kaʿba tornò alla sua dimensione cubica che aveva al tempo di Maometto, anche se non tutti gli studiosi concordano su ciò.
Durante il
Ḥajj del 930, i
Carmati attaccarono Mecca, riempirono il pozzo di
Zemzem coi cadaveri dei pellegrini uccisi da loro e rubarono la
Pietra Nera, portandola nella regione
arabica orientale di
al-Aḥsāʾ, in cui essa rimase finché gli
Abbasidi non la riscattarono nel 952. L'aspetto e la struttura della Kaʿba non furono più cambiate da quell'epoca.
[6]
Dopo forti precipitazioni e inondazioni del 1629, le mura della Kaʿba crollarono e il
Masjid fu danneggiato. Lo stesso anno, durante il regno del
Sultano ottomano Murad IV, la Kaʿba fu ricostruita con massi di
granito grigio-verde della regione stessa di Mecca e il Masjid fu restaurato.
[7] L'aspetto della Kaʿba, da allora, non è più mutato.
Caratteristiche
Schema della Kaʿba: (1)
Pietra Nera; (2) porta della Kaʿba; (3)
mizāb, gronda per l'acqua piovana; (4) base della Kaʿba; (5)
al-Hatīm; (6)
al-Multazam, muro posto tra l'ingresso alla Kaʿba e la Pietra Nera; (7)
Maqām Ibrāhīm, ossia la Stazione di Abramo; (8) angolo della Pietra Nera; (9) angolo dello Yemen; (10) angolo della Siria; (11) angolo dell'Iraq; (12)
Kiswa, telo che copre la Kaʿba; (13) striscia di marmo che segna l'inizio e la fine dei giri intorno all'edificio; (14) La stazione di Gabriele.
Pianta della Kaʿba con le dimensioni.
Dimensioni
Misura 11,30 × 12,86 metri di lato, per un'altezza di 13,10 metri. Prima dell' avvento dell'Islam era di misure assai più contenute, con un ingresso sopraelevato e senza tetto.
[8]