Alerion (ARN) alerion clean power,una small che è già BIG (1 Viewer)

e anche oggi 32.000 azioni scambiate. poco o nulla...
sciamani ,indiani, simmuccine, multishorts da 4 soldi.

si brucierannnnoo.. eccome..

mallanema echivemmmm
 
Spero che il Cda di Alerion
reagisca con iper attività anche per dimostrare che il prezzo di 9.2 euro da parte di F2I non era per fare un piacere a nessuno, ma perché davvero Alerion realizza e centra gli obiettivi.

Infatti piu’ è distante il valore dell’azione da 9.2 euro e piu potranno pensare che fu un piacere fatto chissà a chi e perché da parte del fondo.

 
In Italia bisogna tassare la CO2 ed introdurre una Carbon Tax e tasse verdi per stimolare e finanziare la rivoluzione Verde basata su smart cities, su fonti rinnovabili , e su eff energetica. Il Governo deve emanare norme con urgenza per la RIVOLUZIONE VERDE,il settore è ANTICICLICO e da Lavoro-


L'Australia approva la Carbon Tax per ridurre l'inquinamento


La carbon tax è una tassa sulle risorse energetiche che emettono biossido di carbonio nell'atmosfera. è classificata come tassa Pigouviana, dal nome di Arthur Cecil Pigou che per primo propose una soluzione al problema dei costi pubblici. La carbon tax, a causa del legame col riscaldamento . L'Unione europea ha discusso una carbon tax per i suoi stati membri, oltre ad una emissions trading sul carbonio che è iniziata nel Gennaio 2005.

L’errore sin qui commesso da tutti gli STATI è che i sistemi di emissions trading non costituiscono una tassa Pigoviana in quanto

(a) il pagamento per le emissioni non è riscosso da un organo di governo, e

(b) il prezzo per unità di emissione non è fissato come nei sistemi si tassazione, ma piuttosto come un prezzo di mercato che fluttua.

Invece bisogna evitare che sia fluttuante ma deve essere un costo per preciso, per esempio in alcuni STATI è di 20 euro a tonnellata di CO2.E ci deve essere un organo ad HOC che deve incassarle. E afre solo questo.
Nella teoria economica, l'inquinamento è considerato un'esternalità negativa, perché ha un effetto negativo su una o più parti non direttamente coinvolte nella transazione. Un'esternalità negativa rappresenta parte del costo sociale di produzione che non è compreso nel costo privato dei produttori. Come risultato le aziende considererebbero meno costoso inquinare che trovare altri mezzi di produzione perché non tutti i costi di produzione sono stati "internalizzati".
Si dice che se la Carbon Tax viene introdotta,le produzioni vanno verso i Paesi che non la hanno.Cioè in USA non c’è ma se fosse adottata come voleva Bill Clinton, si obietto’ che le prod andavano verso i Paesi in via di sviluppo.Produzioni di alluminio, automobilistiche,cementiere, di centrali a carbone. Insomma BALLE, FROTTOLE.
La settimana scorsa:
L'Australia è tra i maggiori responsabili delle emissioni di CO2 al mondo a causa della sua pesante dipendenza dalle centrali elettriche a carbone. Esporta anche milioni di tonnellate di carburante ogni anno alle società elettriche asiatici (soprattutto cinesi) nonché ai colossi dell'acciaio (come Arcelormittal). La carbon tax è una misura necessaria per porre un freno all'inquinamento, ma rischia di avere effetti disastrosi sull'economia del Paese. Martedì 14 giugno la società di consulenza economica Acil Tasmania ha reso noto che una ecotassa sulle emissioni di carbonio si tradurrebbe in un costo per l'economia australiana pari a 22 miliardi di dollari australiani (23 miliardi di dollari Usa.
Finlandia: è stato il primo Paese al mondo ad introdurla nel 1990. Inizialmente la tassa esentava solo poche industrie e pochi combustibili. Nel 2010 l'aliquota sul carbonio è stata pari a 20 euro per tonnellata di CO2 emessa. L'imposizione tiene conto sia del contenuto energetico delle emissioni che dei conseguenti effetti negativi per la salute.
Paesi Bassi: è prevista una tassa generale per le emissioni derivanti da tutti i carburanti fossili. Sono esentati i combustibili utilizzati come materie prime. Le aliquote fiscali sono calcolate sia sul contenuto di energia che sugli effetti delle emissioni.
Svezia: Stoccolma si è dotata della carbon tax nel 1991. Ciò ha permesso di tagliare le emissioni di CO2 del 9% tra il 1990 e il 2006.
Norvegia: Anche qui esiste dal 1991. Tuttavia, a differenza della vicina Svezia, le emissioni di carbonio sono nettamente aumentate.
Danimarca: emanata nel 1992, la carbon tax si applica a tutti i settori utilizzatori di energia. Le industrie sono però tassate diversamente a seconda del comparto a cui appartiene, e si riduce se la società ha stipulato un accordo volontario per l'applicazione di misure sull'efficienza energetica. Le emissioni pro capite di CO2 sono diminuite di quasi il 15% nel periodo 1990-2005.
India: nel 2010 ha introdotto un prelievo sulle estrazioni di carbone. Il governo prevede di incassare 535 milioni di dollari dalla tassa, destinati a finanziare programmi di carattere sociale.
Svizzera: esiste dal 2008. Il prelievo include tutti i carburanti fossili. Le imprese svizzere possono essere esentate se partecipano ad un piano di emission trading. Nel complesso, le emissioni di gas serra in Svizzera sono rimaste stabili fra il 1990 e il 2007.

L’utilizzo delle tasse a fini ambientali è stato in Italia poco
efficace e piuttosto modesto. Esso ha determinato soprattutto un
maggiore carico fiscale per i contribuenti, già abbastanza tartassati,
piuttosto che risolvere i problemi connessi all’ambiente. Le ragioni
di ciò vanno ricercate, da un lato, nel fatto che le politiche di intervento
per l’ambiente sono state in Italia più all’insegna del risanamento
del danno ambientale che dell’incentivo a non inquinare e,
dall’altro, nell’opposizione da parte di molti soggetti a nuove forme
impositive, anche se con obiettivi di tutela ambientale (40).
Il risultato è stato che in Italia il numero delle tasse ambientali,
intese come tasse con finalità di tutela ambientale o il cui gettito
serve a finanziare spese ambientali, è piuttosto limitato; la maggior
parte di quelle esistenti hanno funzione di finanziamento (depurazione
acque, smaltimento rifiuti, disinquinamento); a questo tipo di
tasse se ne aggiungono poche altre di carattere incentivante.
In Italia le forme di tassazione ambientale più diffuse sono
quelle per i servizi ambientali (acqua, rifiuti) in genere di competenza
degli enti locali; una tipologia di tassa ambientale caratteristica
del nostro sistema sono i contributi ai Consorzi Obbligatori per
incentivare la raccolta ed il riciclaggio di determinate materie (vetro,
plastica, alluminio, batterie al piombo, olii usati). Questa forma
impositiva piuttosto particolare è stata introdotta alla fine degli anni
’80, ma già dopo qualche anno ha mostrato evidenti limiti sia per i
criteri di gestione che per la reale capacità di supportare l’attività
degli enti preposti al recupero e riciclaggio (41).
(40) SERAFINI G., Le tasse ambientali, ISTAT, Contabilità Ambientale, anno 125,
Serie X, vol. 13, Roma, 1996, p. 362.
(41) Tale forma d’imposizione ambientale presenta diversi elementi che ne rendono
controversa la classificazione, tra cui il fatto che i Consorzi Obbligatori non si configurano
come parte dell’Amministrazione Pubblica; i contributi ai Consorzi vengono quindi
considerati tra le tasse ambientali in senso lato. SERAFINI, op. cit., p. 362.
244 Giulio Favini
In definitiva non esiste a tutt’oggi nel nostro Paese un elenco
di veri e propri “tributi ambientali”, il parametro di riferimento è
quello stabilito dalla Commissione europea. Infatti possiamo classificare
in tale elenco solamente alcune tasse sulle emissioni, e più
precisamente: la tassa sulle emissioni di anidride solforosa (SO2), la
tassa sulle emissioni di Ossido di azoto (Nox), e la recentissima
tassa sulle emissioni di biossido di carbonio (CO2), la cd carbon tax.
Da sottolineare che la tabella che è stata denominata, “Tributi del
nostro Paese riferibili alla protezione dell’ambiente”, elenca diversi
«strumenti fiscali» a protezione dell’ambiente, contenuti in provvedimenti
di legge emanati dal ns. legislatore, che non rientrano
nella definizione teorica di «tributo ambientale» data dalla Commissione
europea.
 
Per chi come me e molti credetemi,molti, si guarda con giusto distacco le quotazioni di Borsa di alerion ,senza euforie e ne entusiasmi e/o depressioni, nota uno scambio rarefatto ..per esempio circa quotidiano di 35.000 azioni..le vecchie 350.000 azioni ante raggruppamento,che appunto fra MM e simmuccine indiane...

è anche importante notare come

F2I. la vicenda Gamberale è una bufala colossale. la legge 231 non intacca ne f2i e ne alerion

La Romania vede alerion in prima linea per sviluppo eolico e questo paese ha da 5 gg raddoppiato i cert verdi

Per lItalia si aspettano i decr attuativi per eolico e biomasse ed il governo parla benisismo di carbon tax e fdo kyoto

le scuse che i managers non hanno esercitato i 2.100.000 warrants perchè sapevano che la società non valeva 4.77 euro strike price. è curioso perchè prima dell'esercizio il titolo fece 4.75 euro di massimo e da li scese.

Insomma sempre piu convinti che una mano perenne e nemica è sul titolo...

Cosa importa evdere:

a) 75.000.000 di euro in cassa al 31/1/2012 come verranno impegati.
b) a chi verranno date le az di fonsai e milano e dominic bunford , fuori dal patto dal 19/3/2012
c) se il mps che è l unico che puo salire fino al 15% nel patto, a parte f2i, salirà dal 6% che ha e perchè.


per il resto..(Questo messaggio è nascosto perché apuo è nella tua lista ignorati.
) che dire... la frase di M Costanzo è sempre valida..ieri oggi domani e sempre.

il resto è fuffa

se qualcuno pensava e pensa. che si mollano...ahahha con sta min...che si mollano.
a 0.10 come a 20 non cambia, pareri personali.

in-util
 
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Lo scarso controvalore medio degli scambi per il titolo, rende purtroppo poco affidabile la qualità di analisi ...
 
Per chi come me e molti credetemi,molti, si guarda con giusto distacco le quotazioni di Borsa di alerion ,senza euforie e ne entusiasmi e/o depressioni, nota uno scambio rarefatto ..per esempio circa quotidiano di 35.000 azioni..le vecchie 350.000 azioni ante raggruppamento,che appunto fra MM e simmuccine indiane...

è anche importante notare come

F2I. la vicenda Gamberale è una bufala colossale. la legge 231 non intacca ne f2i e ne alerion

La Romania vede alerion in prima linea per sviluppo eolico e questo paese ha da 5 gg raddoppiato i cert verdi

Per lItalia si aspettano i decr attuativi per eolico e biomasse ed il governo parla benisismo di carbon tax e fdo kyoto

le scuse che i managers non hanno esercitato i 2.100.000 warrants perchè sapevano che la società non valeva 4.77 euro strike price. è curioso perchè prima dell'esercizio il titolo fece 4.75 euro di massimo e da li scese.

Insomma sempre piu convinti che una mano perenne e nemica è sul titolo...

Cosa importa evdere:

a) 75.000.000 di euro in cassa al 31/1/2012 come verranno impegati.
b) a chi verranno date le az di fonsai e milano e dominic bunford , fuori dal patto dal 19/3/2012
c) se il mps che è l unico che puo salire fino al 15% nel patto, a parte f2i, salirà dal 6% che ha e perchè.


per il resto..(Questo messaggio è nascosto perché apuo è nella tua lista ignorati.
) che dire... la frase di M Costanzo è sempre valida..ieri oggi domani e sempre.

il resto è fuffa

se qualcuno pensava e pensa. che si mollano...ahahha con sta min...che si mollano.
a 0.10 come a 20 non cambia, pareri personali.

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vamossssssssssssssss
 

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