Album di stampe della Belle Epoque (1 Viewer)

baleng

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Due pagine normali della rivista (1893) in cui si vede come l'uso della riproduzione fotografica tout-court (tramite zincografia*) si alternasse all'epoca con l'uso del disegno (riprodotto in stereotipia*) (la stereotipia consiste in una xilografia da cui, tramite formella d'argilla, vengono ricavate, con fusione, altre matrici uguali in metallo, che permettono di stampare "a nastro" in grandi quantità e con tecnica tipografica.
* sono due riproduzioni, ma non ho in mano le pagine originali, dunque non posso essere certo della tecnica usata


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baleng

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Questa, invece, pagina inserita nel testo (sempre L'Art), è un'acquaforte di Lalauze che riproduce interpretandolo un quadro di Ward (il tutto si trova scritto in basso, nella "lettera".
Per sopportare l'ampia tiratura, l'acquaforte è acciaiata (con procedimento elettrolitico).
Può essere difficile distinguere un'acquaforte acciaiata da una che non lo è. In generale, si può dire che dopo l'acciaiatura il risultato diviene più duro, più freddo. Però direi che solo sperimentati specialisti possano pronunciarsi. Se ci riescono.

Si noti in basso il timbro ovale della Bibliothèque Nationale. Personalmente, possedendo una incisione non importante che ha lo stesso timbretto, presa da un mercante, ne ho dedotto che la B.N. usi anche vendere o scambiare esemplari e fogli in soprannumero.

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Loryred

Forumer storico
A proprosito di Art Nouveau ho acquistato sicuramente saranno riproduzioni recenti di un gruppo di stampe/fotolito presumo in bianco e nero c.a. 30 x 40 a 3 Euro in cui ho individuato tra gli altri
Aubrey Beardsley

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William Bradley
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Anche loro mi sembrano autori interessanti, erano soggetti piacevoli e non ho resistito... vedremo quando mi arrivano.

Scorrendo i post mi sono resa conto di non avervi aggiornato su questo acquisto, preso più per curiosità che altro, visto che spedizione inclusa il tutto è costato meno di 10 Euro.
In realtà si tratta di 5-6 fotografie in formato gigante stampate su carta lucida e vecchiotte, data la consistenza ed il colore ingiallito sul retro, piuttosto datate, forse anni '60 ed in perfetto stato sembrano pseudo-poster forse da negozio di parrucchiere... non c'è scritto nulla e non ho alcun'idea. :mmmm:
 

vecchio frank

could be worse...
Si noti in basso il timbro ovale della Bibliothèque Nationale. Personalmente, possedendo una incisione non importante che ha lo stesso timbretto, presa da un mercante, ne ho dedotto che la B.N. usi anche vendere o scambiare esemplari e fogli in soprannumero.

Perdonami la digressione, ma cosa ne pensi dell'abitudine che avevano alla Pinacoteca Ambrosiana (chissà se ce l'hanno ancora) di timbrare con un numero progressivo tutte le stampe di cui venivano in possesso come in questa di Rembrandt?
Possibile che a nessuno sia mai venuto in mente di timbrarle sul retro? :rotfl:
Chissà se era pratica diffusa o solo... ambrosiana.

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baleng

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Perdonami la digressione, ma cosa ne pensi dell'abitudine che avevano alla Pinacoteca Ambrosiana (chissà se ce l'hanno ancora) di timbrare con un numero progressivo tutte le stampe di cui venivano in possesso come in questa di Rembrandt?
Possibile che a nessuno sia mai venuto in mente di timbrarle sul retro? :rotfl:
Chissà se era pratica diffusa o solo... ambrosiana.

Vedi l'allegato 394945
E allora i mercanti francesi che segnavano il prezzo a matita, con forte e spesso ineliminabile pressione, sul davanti, e spesso dentro la battuta?
Sono abitudini vecchie, di quando non si era ancora capito il senso di rispettare il pezzo (e indirettamente il suo autore). Il perfettinismo esagerato di oggi esagera quando pretende istericamente che non vi sia neppur la minima menda, o anche solo variante, sull'opera, tipo una lito di, che so, De Chirico con i bordi bianchi un poco rifilati: apriti cielo!
Poi, però, va detto che le cattive abitudini di cui sopra sono relative ad epoche in cui talora sussisteva lo schiavismo, in cui i diritti umani erano in gran parte latitanti, si sfruttava biecamente il lavoro minorile ecc. Perciò non vi è da stupirsi se neanche l'arte riceveva il dovuto rispetto. Le litografie di Lunois che andai a visionare alla Bibl. Nationale a Parigi sono tutte incollate su pagine di un enorme librone :sad::sad:

Ciò non toglie che certamente in futuro i nostri posteri avranno da criticarci aspramente per motivi simili, tipo "Ma ... mangiavano gli animali?" o "Incorniciavano la grafica" :piazzista:, o magari "Ma ... usavano davvero la poltrona di Le Corbusier, così consumandola" oppure "Buttavano via i fumetti di ... " :wall:

:daisy:
 

baleng

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Société des amis de l'eau-forte 1897
Si tratta di un gruppo di un centinaio di amatori che commissionava opere in cento copie (una per societario) agli artisti.

Tra gli artisti anche una donna, Angèle Delasalle — Wikipédia (La Forge), 1904



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Donald Shaw Mac Laughlan (d'origine canadese, Donald Shaw MacLaughlan Biography | Annex Galleries Fine Prints ) partecipò nel 1907 con Le pont Neuf

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Quest'altro suo Pont Neuf è dell'anno precedente, e non fa parte delle opere edite per La Société des amis de l'e.f. Si percepisce l'influenza di Whistler.

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e ancora, la sua Ruelle du Pecheur (1902) non c'entra con la Société, ma ne ho un paio di copie :pollicione:

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baleng

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Avendone trovato delle tavle da un compravendo, posto anche qui notizia del magnifico album di Habert-Dys del 1887 Fantaisies décoratives, gravées et éditées par Charles Gillot, Rouam, Paris, in seguito ristampata da Gilbert Wood, Londra, 1886-1887, 48 fogli , una specie di manifesto dell'Art Nouveau parigina. L'Art Nouveu voleva inglobare la decorazione entro l'arte, elevarla al livello nobile, per così dire. Questo maestro della decorazione artistica fu anche creatore di vetri e insegnante

Jules Habert-Dys, nato il 23 settembre 1850 a Fresnes (Loir-et-Cher) e morto l'8 marzo 1930, pittore disegnatore e grafico francese fu professore all'École nationale supérieure des arts décoratifs fino al 1927.

Ho trovato l'album sul mercato a 1000 € o a 1700. Non credo sia molto raro. Le stampe sembrano cromolitografie, ma essendo opera di Gillot, per quanto non Firmin, ma il figlio, probabilmente sono create a gillotage con il sistema appunto inventato dal padre e perfezionato dal figlio nel 1877
tradotto con google traditore:

Inventato nel 1850 da Firmin Gilot, questo era un processo ormai obsoleto in cui una lastra litografica è stato trasformato in un blocco di sollievo. Un disegno litografica stato effettuato o trasferita a zinco e spolverato con resina che attaccato alle parti disegnate e ha agito come un acido-resistere quando il piatto è stato immerso in acido, come nel processo di incisione. Il blocco sollievo ottenuto è stato poi firmato e stampata da. Molti di litografie di Daumier furono trasformati in questo modo prima che fossero stampati in giornali, illustrazioni rilievo essendo perfettamente compatibile con i blocchi di tipo utilizzati.
Alcune delle 48 tavole:

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baleng

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Un altro stupendo lavoro, questo però tedesco, fu, di Anton Seder Anton Seder – Wikipedia
Anton Johann Nepomuk Seder (* 11. Januar 1850 in München; † 1. Dezember 1916 in Straßburg)[1] fu professore d'arte e direttore della Kunstgewerbeschule in Straßburg.[2]

Die Pflanze in Kunst und Gewerbe. formato in-folio, cioè piuttosto grande del 1886

con molte tavole in litografia, fotolitografia ecc. Personalmente ne ho conservata qualcuna, ma delle qui riprodotte solo la prima.


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baleng

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Posto qui la mia cromolito sul Circo

Vedi l'allegato 421581
Molto bella. Ho anch'io una cromolito di questo Sturm, magari della stessa serie, vai a cercare ...

NO
mi correggo
ne ho anche un pacchettino :rolleyes:
vengono da Dekorative Vorbilder. Jahrgang XXVII.: Verlag Julius Hoffmann,, Stuttgart, - Studio Bibliografico Benacense qui a 650 €

Descrizione:
Cartella di cm. 35, pp. (12) di testo esplicativo + 80 splendide tavole a colori a fogli sciolti entro cartella editoriale in tela rossa. Perfetto stato di conservazione. Rara annata di questa rivista d'arte decorativa pubblicata in anni mitici per lo sviluppo artistico europeo ed illustrata da grandi nomi del tempo. Codice inventario libreria 39250
 
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