ai Tedeschi non piace più l'euro (2 lettori)

tontolina

Forumer storico
DEUTSCHE BANK E LA DEPRESSIONE ITALIANA!
Scritto il 23 maggio 2018 alle 07:35 da icebergfinanza
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Ieri qualcuno mi ha chiesto il motivo di tanto accanimento verso la voragine con la banca intorno, in fondo è una tempesta in un bicchiere d’acqua per loro, troppo grande per fallire, ma allo stesso troppo importante e sistemica per non essere nazionalizzata aggiungo io.

Prima di parlare del nostro Paese, vorrei ricordare a tutti cosa accadde nel luglio del 2011, Icebergfinanza unico in Italia ad avervi raccontato la vera storia di quanto accadde durante l’attacco speculativo di un’estate qualunque, che ha riportato in depressione economica il nostro Paese…

DATEMI UNA LEVA E…VI DISTRUGGERO’ IL MONDO! | icebergfinanza
Ricordo a tutti che la trimestrale di Deutsche Bank viene pubblicata il giorno 26 luglio del 2011, quel giorno si scopre che Deutsche Bank si è liberata di quasi sette miliardi di BTP , più o meno l’intero portafoglio con la scusa che l’Italia non cresce, il debito pubblico, il governo Berlusconi e via dicendo, cose che si sapevano da tempo e nulla era cambiato. La notizia esce ben prima, ancora nel mese di giugno, poi arriva anche Black Rock a dire che l’Italia è più a rischio di Ungheria ed Irlanda,Questa è l’opinione degli analisti del fondo americano Blackrock che crea appositamente un indice sul rischio sovrano farlocco.

Qui sotto la situazione al 30 di giugno del 2011 tratta dalla timestrale ufficiale di DB…

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Non sto qui a stressarvi con i risultati degli stress test della BCE del 2010, ma qualcuno mi dovrebbe spiegare per quale motivo DB non ha azzerato le esposizioni a Paesi ben più pericolosi come Grecia, Spagna, Portogallo e Irlanda. Normali dinamiche di mercato dicono loro, liberi di credere quello che volete!

Uno dei motivi ve lo lascio qui sotto, a pensare male si fa peccato ma…

Così l’Italia ha regalato 3 miliardi alla tedesca Deutsche Bank
Spuntano i derivati fatti dal Tesoro italiano con l’istituto di credito. Tutti in perdita. Con tanto di beffa: un contratto del 2004 è stato ristrutturato più volte con nuove clausole capestro
In questi anni segnati dalla crisi lo Stato italiano ha perso una cifra superiore a tre miliardi di euro in una serie di scommesse finanziarie ad altissimo rischio effettuate con Deutsche Bank

E voi cosa fate di bello, pensate ai mercati poverini come soffrono, o magari avete i risparmi in qualcuno di questi gioielli speculativi, terrorizzati o spaventati nel sostenere invece una banca del vostro territorio sana, al netto di delinquenti o psicopatici che hanno amministrato alcune banche italiane fallite?
Una delle più fantasiose leggende metropolitane della narrativa di sistema di questi ultimi anni è che il nostro Paese ha agganciato una spettacolare ripresa economica globale, che le riforme hanno contribuito a migliorare la situazione economica del Paese.Tralascio per carità di Patria, gli spettacolari risultati prospettati ed ottenuti dal ministro Padoan in materia di debito pubblico, con l’ultimo record assoluto che ci porta a superare i 2300 miliardi …

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A marzo nuovo record per il debito pubblico a quota 2.302 miliardi
…andando direttamente a condividere l’analisi degli amici di Alhambra, da sempre fonte di ricerca e studi spettacolari che in questi anni ci sono stati di grande aiuto, in mezzo all’incompetenza e all’ignoranza di analisti ed economisti alla corte del pensiero unico.
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Come riporta il nostro Mike, Alhambra Investments ha pubblicato una serie di grafici e commenti interessanti in Italy Went Boom A Long Time Ago (and that’s the point)
Il punto di vista del consenso generale e quello che la BCE di Mario Draghi, non dimentichiamo, un medico che ha sbagliato clamorosamente diagnosi e prevenzione e che ora si vanta di aver inventato una cura miracolosi, dicevo un consenso generale che ama narrare che il nostro Paese sta vivendo una forte ripresa economica. Un’ispezione ravvicinata mostra che la tesi è un’illusione.

Zombie Banks

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Le banche italiane hanno quasi cessato del tutto i prestiti; è incredibilmente notevole assistere alla tendenza dei prestiti italiani nell’arco di circa un intero decennio, vederlo come una linea retta quasi perfetta che ricorda solo l’innaturale.

Ricordo solo per i più distratti che questa dinamica è il risultato della scellerata a dir poco, imposizione da parte dell’Europa e della BCE del programma di austerità che ha letteralmente devastato il nostro Paese, attuato dal governo Monti, distruzione della domanda interna, deflazione salariale, demolizione del mercato immobiliare e dei risparmi degli italiani, attraverso l’imposizione di tasse e patrimoniali, per non parlare della demenziale riforma Fornero che sta togliendo respiro ai giovani senza lavoro, costretti a fuggire all’estero.

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Il progetto di distruzione della domanda interna è stato dichiarato esplicitamente dal signor Monti in una intervista esclusiva alla CNN, di cui vi riporto qui sotto un fotogramma.

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Non solo, la distruzione del mercato del lavoro e la deflazione salariale è stata imposta dalla BCE di Mario Draghi, un nome Mario, una maledizione per il nostro Paese…

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Come potete vedere su Icebergfinanza noi documentiamo tutto quello che raccontiamo, perchè la verità è figlia del tempo dalle nostre parti.

Il primo stadio della zombificazione era costituito dalla preferenza per la liquidità. Le banche italiane non hanno smesso di espandere la dimensione del loro bilancio complessivo, è che per lo più, lo hanno fatto acquistando più che potevano il debito del governo italiano (quasi tutto del governo centrale).

Quando le autorità italiane l’anno scorso hanno finalmente autorizzato l’opzione “bad bank”, le banche italiane avevano ormai accumulato 200 miliardi di euro di crediti inesigibili. (…) ci sono altri 120 miliardi di NPL che possono essere facilmente classificati come improbabili.

E’ chiaro il concetto, a questa situazione ci siamo arrivati grazie alla demenziale austerità imposta dall’Europa che ora si dimostra preoccupata e che non perde tempo quotidianamente per ricordare che abbiamo da fare i compiti a casa, si quelli che servono a mantenere inutili burocrati parassiti con i nostri contributi, non dimenticatevi che siamo contribuenti attivi dell’Europa, ovvero versiamo più di quanto l’unione europea ci restituisce.

Il PIL reale sta crescendo di nuovo, ed è stato positivo per quindici trimestri consecutivi, poco meno di quattro anni. (…) Eppure, gli italiani hanno optato per un cambiamento radicale nel loro governo a seguito delle elezioni parlamentari tenutesi all’inizio di quest’anno. Un governo totalmente populista ha generato quasi totale condanna generale .

Non potrebbero gli italiani avere ottime ragioni per essere arrabbiati con l’UE?

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Qualcosa è davvero sbagliato

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Facendo riferimento alle parole del giornale preferito dal pensiero unico predatorio, il FAINAncial Times, il quale ha bollato come dilettante il nuovo premier designato Giuseppe Conte, gli amici di Alhambra suggeriscono che

Un politico novizio e populista responsabile della terza più grande economia europea non è un improbabile incubo.

L’incubo è stato l’ultimo decennio sotto il segno di ciò che è completamente ed irrimediabilmente convenzionale.
Perché non provare qualcosa di molto diverso, qualcosa forse di meno corrotto?

Quello che sta accadendo in Italia non è unico né è davvero così lontano nell’estremo. Questo è il punto.

Puoi liquidare la sua politica, ma puoi farlo solo negando la chiara realtà economica.

Finché questo continua, e non sembra diminuire, piuttosto intensificando la negazione, diventerà solo più problematico.

Tempo scaduto!

Si, il tempo è scaduto e gli italiani se ne sono accorti. Ieri è arrivato anche il ministro di un Paesino insignificante come il Lussemburgo a mettere in guardia l’Italia dal rispettare gli impegni, si il ministro di una colossale bisca fiscale, il Paese di Juncker, l’ubriacone che guida le istituzioni europee, dove elusione ed evasione ai danni degli altri Paesi europei, sono di casa.

Io ringrazio il cielo di aver a disposizione questo ultimo piccolo spazio di libertà, per cercare di esprimere la verità, il più corrispondente possibile alla realtà, uno spazio che ieri ha visto un autentico boom di visite, senza dimenticare che in questi anni abbiamo superato oltre i 20 milioni di visite e condivisioni, un risultato eccezionale del quale vi sono grato, per la stima e l’affetto che dimostrate ogni giorno, con la Vostra preziosa presenza. migliaia e migliaia di visite, un crescendo entusiasmante che dimostra che non siamo solo, siamo in tanti e il cambiamento è possibile!



La verità è figlia del tempo, sua sorella la Consapevolezza!
 

tontolina

Forumer storico
Germania: “Italia ci ricatta sul debito”
24 maggio 2018, di Alessandra Caparello
La situazione politica italiana preoccupa i mercati e anche tra gli altri paesi membri dell’Ue affiorano perplessità. Su tutti la Germania accusa ora l’Italia di “ricatto sul debito”.

La coalizione di governo guidata da Angela Merkel è in preda al panico nei confronti dell’Italia con i partiti tedeschi che hanno attaccato Roma. In particolare il consiglio economico della conservatrice CDU ha messo in guardia in merito ad un gioco di prestigio nella zona euro e ha affermato che la politica di Angela Merkel ha portato a una situazione in cui i debitori sono ora in grado di ricattare i creditori.


Eckhard Rehberg, membro dell’ala conservatrice del partito di Angela Merkel, non usa mezzi termini:

“L’Italia sta giocando con il fuoco e sta mettendo in pericolo la zona euro. Il paese dovrebbe trarre le giuste conclusioni dalla recente crisi del debito sovrano in Europa. Non può ignorare la propria realtà finanziaria”.

Così anche il capogruppo della CSU del Bundestag, Alexander Dobrindt, ha chiesto che in nessun caso la Germania paghi per il programma di indebitamento dell’Italia.

“La nuova coalizione del debito in Italia è un avvertimento per tutta l’Europa. Il principio di stabilità dell’Ue, per noi non è negoziabile. La Germania non intende pagare per il nuovo programma del debito in Italia”.

A dargli manforte anche l’economista Clemens Fuest, uno dei più autorevoli in Germania, capo dell’Ifo Institute di Monaco che intervistato da Focus.de, ha messo in dubbio le competenze economiche degli esponenti di Lega e M5S.

“La richiesta di una cancellazione[che nessun governo ha mai fatto anche perchè in Italia non cè ancora il governo] del debito detenuto dalla Bce è un’assurdità.
Se gli altri Stati dell’eurozona dovessero farsi carico delle perdite della Bce, il conto per il contribuente tedesco sarebbe scandalosamente alto: la Germania dovrebbe pagarne il 34%, vale a dire 86 miliardi di euro, pari a oltre mille euro per ogni cittadino tedesco. Questo dovrebbe essere sufficiente a chiarire che il governo federale tedesco non accetterà mai un così pessimo affare”.
 

tontolina

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Berlino, non Salvini, vuole uscire dall'Euro e riavere 923 miliardi dalla Bce di Draghi
Berlino, non Salvini, vuole uscire dall'Euro e riavere 923 miliardi dalla Bce di Draghi


Fuest, Sinn e Schmidt, economisti vicini alla Cancelliera Merkel, pubblicamente ipotizzano un piano B di uscita della Germania dall'Euro. E chiedono un nuovo articolo dei Trattati Ue per escutere il credito da 923 miliardi della Bundesbank verso la Bce in caso uscita tedesca dall'Euro.
E nessuno dice nulla.
Al contrario, tutti attaccano l'ex capo ufficio studi di Bankitalia Paolo Savona come pericoloso sovversivo quando chiede un piano A di riforma dei Trattati Ue, e, nel contempo ipotizza un piano B di uscita dall'Euro qualora Berlino si opponga a tale riforma.
Due pesi e due misure!


Ora, il probabile futuro governo Cottarelli, abbandonerà ogni proposta italiana di piano A e piano B.
Rimarrà solo l'ipotesi tedesca di uscita da Euro. Vediamo nel merito.

Ad aprile,
in un discorso pubblico durante una cena organizzata dal World Gold Council e dalla NYU Stern Business School, l'ex Presidente della FED Alain Greenspan, ha lanciato l'allarme sulla rottura dell'Euro partendo proprio dal credito della Germania verso la BCE cui corrisponde il debito di Spagna e Italia verso la stessa BCE.

Il 19 marzo, Clemens Fuest, presidente dell'IFO, l'istituto per la ricerca economica, in un'intervista al Corriere della Sera, ha ribadito che la "zona Euro ha bisogno di una clausola di uscita, non solo per la Germania ma potenzialmente per ogni paese".

E il 13 marzo, Cristoph Schmidt, Hans Werner Sinn e Karl Konrad, hanno ipotizzato pubblicamente un piano per gestire l'uscita dall'Euro in un convegno dal titolo "Is the Euro sustainable – and what if not?" organizzato dall'università privata ESMT e dal Max-Planck-Institut. Holger Zschaepitz, in un articolo su Die Welt, ha riportato l'intenzione di questi economisti di uscire dall'Euro e assicurare alla Bundesbank i suoi 923 miliardi di credito verso la BCE.


I tedeschi, giustamente attenti alle procedure giuridiche, vogliono un nuovo quadro giuridico dei Trattati Ue che consenta ad un paese l'uscita dall'Euro e la sua permanenza nella Ue.
Oggi l'articolo 50 del Trattato Ue prevede solamente l'uscita dalla Ue. Le affermazioni di Fuest, Schmidt, Sinn sono importanti perché Schmidt è il presidente del Consiglio Germanico degli Esperti Economici, e, Sinn, dal 1999 al 2016, è stato presidente dell'IFO (ora presieduto da Fuest). Tutti e tre sono molto vicini alla Cancelliera Merkel. Vediamo ora come la politica monetaria della BCE abbia abbassato lo spread BTP-BUND, e nel contempo, creato il credito tedesco verso la BCE di 923 miliardi e indebitato Spagna e Italia.


Dati BCE: Se si rompe Euro Italia deve 442 miliardi a BCE, Spagna deve 381 miliardi, GERMANIA ha un credito di 923 miliardi

Il sistema TARGET2 è la piattaforma gestita dalla BCE che le banche private dell'Eurozona utilizzano per gestire i pagamenti in entrata e in uscita nei confronti di altre banche, delle amministrazioni pubbliche o dell'Eurosistema. Fino all'inizio della crisi del 2008 il sistema Target 2 non aveva forti squilibri. Dopo la crisi del 2008, la BCE, prima presieduta da Trichet e poi da Draghi, vara operazioni di politica monetaria il cui ultimo esempio è il QE (Quantitative Easing): esso abbassa lo spread tra titoli di stato del Nord Ue e titoli di stato del Sud Ue. Formalmente la Germania si è opposta al QE di Draghi. Sostanzialmente Berlino ha accettato tale operazione a patto che aumentasse il credito della Bundesbank verso BCE e indebitasse Spagna e Italia.



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ECB
Osserviamo la tabella dei Target 1-2 elaborata con i dati BCE di Spagna, Italia e Germania aggiornati a maggio 2018: il saldo negativo della Spagna (linea azzurra) è decuplicato da -35 miliardi nel 2008 a -381,4 miliardi. E il saldo positivo della Germania (linea blu) è esploso da +115,3 miliardi nel 2008 a +923,5 miliardi. Il saldo dell'Italia (linea verde) è +54,8 miliardi nel 2009, si riduce a +3,4 miliardi nel 2010, e, sprofonda a -191 miliardi nel 2011, e, a -255 miliardi nel 2012. Risale fino ai -208 miliardi del 2014. Da allora aumenta in modo tendenzialmente costante (a eccezione di giugno-luglio 2017) fino al saldo negativo attuale di -442,5 miliardi. Vediamo le ragioni in due passaggi cruciali.

Italia passa da un credito di 54 miliardi nel 2009 a un debito di 255 miliardi nel 2012 verso BCE causa operazioni monetarie di Draghi e Trichet

Dopo il 2008, la BCE ha approvato le seguenti operazioni di rifinanziamento: SMP (Securities Markets Programme), OMT (Outright Monetary Transactions), LTRO (Long Term Refinancing Operations), T-LTRO (Targeted Long Term Refinancing Operations), Quantitative Easing e PSPP (Public Sector Purchase Programme). Le date in cui BCE vara tali misure sono fondamentali per capire: il primo programma, il SMP, viene approvato dalla BCE di Trichet il 14 maggio 2010, anno nel quale esplode il saldo negativo italiano nel Target 2 (passa dal +54,8 miliardi del 2009 al –191 miliardi del 2011). Cosa stava accadendo? Le banche tedesche vendevano BTP e i Bonos, i titoli di debito pubblico italiani e spagnoli. Perché? Ufficialmente non si fidavano del debito degli stati del Sud Ue. Secondo l'on. Renato Brunetta di Forza Italia le banche tedesche vendevano i loro BTP per far salire lo spread BTP-BUND e far dimettere l'allora governo Berlusconi inviso a Merkel. Operativamente, poiché le banche tedesche vendevano i BTP, la BCE era costretta a intervenire tramite le LTRO: le banche del Sud Ue hanno pagato i loro debiti alle banche del Nord Ue e hanno acquistato i titoli dei loro Stati presenti nei bilanci delle stesse banche Nord Europee. Il Sole24Ore titolò "Fate presto" il 10 novembre 2011? La BCE prestò soldi all'1% di interesse alle banche italiane che acquistarono i BTP posseduti dalle banche tedesche che rendevano il 4-5% annuo. I rischi dei debiti pubblici furono nazionalizzati, e i rischi delle banche tedesche, che avevano erogato prestiti alle banche Sud-Europee, furono europeizzati. Tale operazione, formalmente abbassò lo spread, sostanzialmente trasformò il nostro credito di 54 miliardi nel 2009 verso la BCE in un debito di 255 miliardi nel 2012.

Causa QE di Draghi debito dell'Italia verso BCE sale da 208 miliardi nel 2014 a 442 miliardi oggi

Come accennato il debito italiano verso BCE era sceso a 208 miliardi nel 2014. Nel gennaio 2015 inizia il QE e la BCE presta liquidità alle banche centrali nazionali per l'acquisto di titoli pubblici dei rispettivi governi: quando la Banca d'Italia compra i succitati BTP da una banca tedesca le risorse sono state trasferite direttamente in Germania senza passare per l'Italia; quando la Banca d'Italia compra i BTP da banche, imprese e privati italiani, la liquidità immessa è reinvestita dal settore privato non finanziario in fondi ed azioni estere. Che significa?

Prima, con le suddette LTRO, la BCE presta i soldi alle banche italiane affinché acquistino BTP dalle banche tedesche. Poi, tramite il Quantitative Easing, la BCE presta i soldi alla Banca d'Italia affinché compri dalle banche italiane gli stessi BTP prima rastrellati dalla banche tedesche. Qual è l'esito? La negazione della condivisione del rischio, ovvero la sua nazionalizzazione: i titoli di debito sovrano, prima acquistati dalle banche private, ora sono depositati negli attivi delle Banche centrali nazionali. Tutto ciò avvantaggia la Germania, il venditore-finanziatore: negli anni 2000 le banche tedesche (e quelle francesi) prestarono soldi alle banche private sud Europee le quali a loro volta avevano prestato quei soldi ai meridionali europei per i loro acquisti a rate. Così la VolksWagen potè vendere suoi veicoli ai cittadini greci che avevano avuto il prestito (per acquistare a rate il veicolo tedesco) dalle banche greche le quali a loro volta aveva ottenuto prestiti dalle banche tedesche. Quando la crisi del 2008 portò i suoi effetti dagli Usa nella Ue il sistema finanziario tedesco si cautelò tramite le succitate operazioni della BCE. Nel contempo, poiché l'aumento dello spread BTP-BUND ha aumentato il costo del denaro per le imprese italiane rispetto a quelle tedesche, tante aziende italiane sono fallite o hanno tagliato il costo del lavoro. Tardivamente l'intervento della BCE ha abbassato lo spread ma ci ha indebitato di 442 miliardi.

 

tontolina

Forumer storico
Der Spiegel attacca gli italiani: “Sono degli scrocconi aggressivi”
La comunità internazionale guarda con sospetto e timore agli sviluppi della politica italiana. Un articolo al vetriolo dell’edizione online del Der Spiegel ha sparato a zero sul tentativo di dare vita al poi irrealizzato governo Conte.
POLITICA
Pubblicato il 29 MAGGIO 2018, alle ore 11:11

Quello contro l’Italia è un vero e proprio assedio mediatico dal quale è sempre più difficile venirne fuori. La formazione di un nuovo esecutivo si protrae, e mette in allarme le cancellerie straniere che non possono che guardare al nostro paese con fondato timore. Medesimo atteggiamento si può riscontrare anche nei quotidiani stranieri, sempre più ostili e insofferenti al nostro lungo iter di formazione del governo.


Gli ultimi ad aver mostrato la loro contrarietà alla formazione del naufragato governo M5S-Lega sono stati i giornalisti tedeschi del “Der Spiegel”. Nell’edizione online della rivista settimanale teutonica, gli italiani sono stati definiti degli “scrocconi aggressivi”.
L’articolo al vetriolo, più che condannare alcuni tipici malcostumi tricolori, sembra aver voluto offendere un intero popolo, conosciuto per non essere in grado di mantenere la parola data in quanto nullafacente ed evasore.

L’accusa scritta da Jan Fleischhauer è quindi di quelle pesanti: “Come si dovrebbe definire il comportamento di una nazione che prima chiede qualcosa per lasciarsi finanziare il suo proverbiale dolce far niente e poi minaccia coloro che dovrebbero pagare, se questi insistono sul regolamento dei debiti? Chiedere l’elemosina sarebbe un concetto sbagliato. I mendicanti almeno dicono grazie, quando gli si dà qualcosa. Scrocconi aggressivi si avvicina di più“.

Proprio la mancanza di serietà renderebbe il nostro Paese particolarmente pericoloso: questo atteggiamento andrebbe a discapito della Germania, nazione che rischierebbe di perdere tutto quanto investito per mantenere in vita l’euro. “Per questo la Grecia rispetto all’Italia è una “bazzecola“. Ma il giornalista non ha risparmiato strali nemmeno per Mario Draghi, l’uomo delle operazioni di quantitative easing, che di fatto ha fornito l’arma agli italiani per minacciare la Germania direttamente dalla sede di Francoforte.


Alla luce di quanto contenuto in questo articolo, degli italiani si ricava una descrizione non certo idilliaca. Gli abitanti della Penisola sarebbero infatti niente altro che degli inaffidabili ed arroganti parassiti, mentre la Germania la nazione che dovrebbe correre per sistemare le falle create dalla politica italiana.
 

tontolina

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"Italiani scrocconi aggressivi": cittadino querela Der Spiegel
La cifra che verrà chiesta quale risarcimento sarà di un euro per ogni cittadino italiano: "Se ne ricaveremo qualcosa sarà devoluto"

Giorgia Baroncini - Mer, 30/05/2018 - 12:51

Così un cittadino trevigiano ha incaricato il suo legale di procedere contro il giornale tedesco che ha pubblicato l'articolo incriminato.

A firmare l'accusa contro gli italiani è stato Jan Fleischhauer. "Come si dovrebbe definire il comportamento di una nazione che prima chiede qualcosa per lasciarsi finanziare il suo proverbiale 'dolce far niente' e poi minaccia coloro che dovrebbero pagare se questi insistono sul regolamento dei debiti? Chiedere l’elemosina sarebbe un concetto sbagliato. I mendicanti almeno dicono grazie, quando gli si dà qualcosa. Scrocconi aggressivi si avvicina di più" al Belpaese, ha scritto il giornalista.


Il settimanale è noto per le sue stoccate all'Italia. Ma questa volta qualcuno ha deciso di querelare il giornale e farsi risarcire. La cifra che verrà chiesta sarà di un euro per ogni cittadino italiano. "Se ne ricaveremo qualcosa sarà devoluto a quelle famiglie che in questa crisi hanno perso tutto", ha spiegato il legale, l'avvocato Andrea Codognotto, al Gazzettino.

Il legale
"Ho accettato il mandato del cliente – ha raccontato il legale – perché condivido totalmente il suo pensiero. Perché quanto riportato in quell’articolo è offensivo nei confronti di tutti gli italiani. Ma come si permette di darci degli scrocconi, dei mendicanti, di persone che non hanno voglia di lavorare? È come se io dicessi che tutti i tedeschi sono nazisti. Ovvio che non lo farei mai, prima di tutto perché non lo penso e non lo credo, poi appunto perché non si può generalizzare. Qui entra in campo pure la deontologia professionale, che non è stata rispettata. Come si può dare dello scroccone o del mendicante a quelle centinaia di famiglie che hanno vissuto la crisi sulla loro pelle? Con uomini e donne che si sono ritrovati senza lavoro e si sono dovuti ingegnare per riuscire a mandare avanti la famiglia?".

"Italiani scrocconi aggressivi": cittadino querela Der Spiegel
 

tontolina

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Deputato tedesco: “Troika dovrebbe invadere Roma”
31 maggio 2018, di Alessandra Caparello

Dopo le parole del commissario europeo per il bilancio e le risorse umane, Gunther Oettinger che aveva sentenziato su come i mercati insegneranno agli italiani a votare, un altro tedesco spara a zero sulla situazione italiana.

“Lo scenario peggiore sarebbe quello dell’insolvenza dell’Italia. Poi la troika dovrebbe invadere Roma e prendere in mano il ministero delle Finanze”.
A dirlo il deputato europeo della Csu tedesca, Markus Ferber, parlando alla Tv tedesca Zdf evocando la possibilità che la Troika arrivi a Roma per attuare il salvataggio finanziario. Ferber è sembrato escludere che il fondo salva-Stati ESM (European Stability Mechanism) abbia risorse sufficienti per salvare l’Italia.

“Il debito italiano è aldilà delle nostre capacità europee“.

Qualche giorno fa anche la cancelliera Angela Merkel era intervenuta fornendo la sua visione sul caos politico venutosi a creare nel nostro paese paragonando in un certo senso l’Italia alla Grecia.

“Ci saranno dei problemi, anche all’epoca, con la Grecia di Tsipras, ci furono problemi, e poi ci siamo accordati. Lavorammo per molte, molte notti fino ad arrivare ad un accordo. Ne vale la pena”.

Dal canto suo anche il governo greco ha espresso timori per i problemi italiani che potrebbero ricadere proprio su Atene.

“Ci preoccupiamo quando è instabile (l’Italia) e ci sarà un impatto sulla nostra posizione finanziaria che, forse, potrebbe creare ulteriori problemi”.

Così ha dichiarato il ministro degli Esteri greco Nikos Kotzias martedì a Berlino, dopo un incontro con il suo omologo tedesco, il socialdemocratico Heiko Maas. Intanto ieri anche Washington ha manifestato segnali di attenzione per l’Italia con il segretario al Tesoro Usa Steven Mnuchin che si augura che l’Italia resti in Europa.

“Sarebbe meglio se l’Italia e gli altri paesi dell’area euro risolvessero le cose all’interno di Eurolandia senza grandi cambiamenti. Sicuramente l’Italia ha l’occasione per farlo”.
 

tontolina

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“Governo Lega-5Stelle? O sta in riga o la Ue vi butterà fuori dall’euro”
“Governo Lega-5Stelle? O sta in riga o la Ue vi butterà fuori dall’euro” –

Ieri mattina ho partecipato alla trasmissione Omnibus su La7, condotta da Frediano Finucci .
Puntata vivace, in cui ho polemizzato con Udo Gümpel e durante la quale, invece, la collega di Repubblica Tonia Mastrobuoni mi ha dato ragione riguardo alle ipocrisie della Germania sulle banche.


Ma il passaggio più significativo è quello che vi propongo in questo breve video, in cui Riccardo Perissich esprime un giudizio drastico e inquietante sul governo legastellato. Perissich è l’ex direttore generale della Commissione europea e naturalmente oggi esprime opinioni a titolo personale ma, sebbene non sia più in carica, appartiene per mentalità e cultura all’establishment europeo.
Infatti il messaggio che ha reiterato durante la trasmissione è che il governo Lega-5 Stelle non deve farsi illusioni e, se si comporterà bene, potrà sperare di strappare al massimo qualche lieve concessione ovvero dovrà comportarsi come Letta, Monti, Renzi e Gentiloni.
Poi alla fine del programma, quando ho affermato che Salvini e Di Maio non possono permetterselo perché altrimenti verrebbero puniti pesantemente dagli elettori, Perissich si è lasciato andare formulando una sorta di ultimatum: o l’Italia sta in riga o “si metterà nelle condizioni di essere mandata via dall’euro”.
E’ la prima volta che sento formulata questa minaccia, che peraltro contraddice la narrativa ufficiale sull’irreversibilità della moneta unica. Vuoi vedere che il Piano B, a scopo intimidatorio o per dare una lezione agli altri membri, che potrebbe tradursi in un’espulsione disordinata e punitiva dell’Italia (come sempre con l’ausilio dei mercati), lo sta preparando proprio l’Unione europea?

Ma quanto sono terrorizzati a Bruxelles? La democrazia, quella vera, evidentemente sconvolge.
 

tontolina

Forumer storico
Saverio Berlinzani
Saverio Berlinzani
Saverio Berlinzani
·
Siccome da settimane si legge che se l'Italia uscisse dall'Euro, dovrebbe pagare alla Bce circa 400 miliardi di Euro, ci tengo a scrivere qualche riga relativamente a quanto viene sostenuto. Ringrazio anticipatamente Maurizio Mazziero e Nunzio De Sanctis, due grandi amici nonchè eccellenti professionisti per avermi aiutato e sostenuto in questa piccola ricerca.

Il Target 2 è un sistema di pagamenti interbancario per l'elaborazione in tempo reale dei bonifici transfrontalieri in tutta l'Unione europea. Il Target 2 ha sostituito il sistema Target (Trans-European Automated Real-Time Gross Settlement Express Transfer System) nel novembre 2007.
Di fatto è semplicemente un sistema di clearing senza il netting, quello che invece avviene sul mercato dei cambi quando due istituti di credito compiono una transazione tra di loro. Se la banca A compra 10 milioni di EurUsd spot dalla banca B a 1.2000. la banca A riceverà per valuta spot 10 milioni di euro sul proprio conto Euro mentre la Banca B riceverà 12 milioni di dollari sul proprio conto Usd. Se le due banche insieme fanno 10 operazioni su Eurusd in un giorno tra di loro, non vi saranno 10 transazioni per valuta spot, ma verrà fatto da un ente centralizzato, il netting, ovvero il saldo aritmetico delle operazioni e solo quello verrà saldato.
Contabilmente rimarranno registrate le 10 operazioni, ma solo il netting verrà saldato fisicamente.

Il target 2 fa la stessa cosa eccetto il fatto che non fa alcun netting. Rimangono solo i saldi contabili.
Nel target due va dentro tutto. Se un italiano compra 100 mila euro di Bund, sul conto della banca di Italia verrà registrato un addebito di 100 mila euro mentre in quello della Bundesbank un credito di 100 mila. E così per tutte transazioni commerciali.
Ora quel che vorrei capire è come può configurarsi come un debito dello stato italiano se uscissimo dall’euro.
Per me è un nonsense.
Quel cliente che ha 100 mila euro in Bund ha in mano un titolo di fronte ad un pagamento effettuato.
Se per ipotesi uscissimo dall’euro e questo cliente vendesse il Bund, tale debito contabile si estinguerebbe immediatamente annullando di fatto il debito. Ma anche se tenesse il titolo, perché la banca di Italia dovrebbe rimborsare la Bundesbank visto che questo non è un debito reale ma è denaro a fronte di un titolo ?

A me pare che il target 2 sia una rappresentazione più o meno fedele della bilancia dei pagamenti infraeuropea, che guarda caso, sto cercando da settimane su internet e che stranamente non riesco a trovare. Tanto è vero che quando Draghi racconto’ che se l’Italia fosse uscita dall’Euro avrebbe dovuto dare 356 miliardi di euro per sanare il debito del target 2, dalla Germania si levò qualche battuta ironica riferita al fatto che allora alla Germania sarebbe convenuto uscire visto che il target 2 mostra un credito di 900 miliardi di euro.
Anche alcune testate italiane. questa settimana, hanno riportato che, osservando il target 2 questa settimana sarebbero usciti 38 miliardi dall’Italia, ovvero ci sarebbe stata una fuga di capitali per 38 miliardi. Non è vero cari amici, perché questi 38 miliardi potrebbero principalmente essere investimenti verso asset esteri, o transazioni commerciali a fronte di ricevimento di merci e servizi, il che non significa assolutamente fuga di capitali, perché chi ha comprato titoli esteri l’ha fatto dalle banche italiane ma il denaro fisicamente è rimasto in Italia.

il sistema Target 2, come abbiamo scritto sopra, è un sistema di pagamenti che, purtroppo, non prevede un netting periodico e questo è il difetto. Siamo di fronte a due branch della medesima banca centrale, es. Banca d'Italia e Deutsche BundesBank e quindi non vi è nessuno scompenso a livello centrale.

Quando acquisto un'Audi i miei soldi vanno dalla mia banca alla Banca d'Italia e lì si fermano. Contemporaneamente da Deutsche BundesBank vanno all'Audi. Sono questioni contabili interne al sistema BCE. Se davvero lo Stato Italiano maturasse così un debito verso lo Stato tedesco, dovremmo fare causa per impropriazione indebita, in quanto i soldi dal mio conto sono stati tolti.

Di fatto quindi nessun pagamento sarebbe dovuto in caso di uscita dall'euro, questo deve essere chiaro.

E perchè la Bce non fa il netting ?
Forse perchè pensavano che il processo di convergenza alla lunga avrebbe pareggiato gli squilibri, così invece non è.

E qui cade a fagiolo ciò che dal mio piccolo osservatorio, ho sempre pensato. L'Europa è una anomalia, l'euro tedesco e' svalutato di un 30 40 per cento rispetto all'euro italiano, si sa ma non si può dire. E dico di più. Il fatto stesso che vi sia una disposizione della Ue, o raccomandazione (non so di preciso), che invita i paesi con enormi surplus a comprate titoli dei paesi in debito, è la dimostrazione e l'ammissione sottintesa, da parte della stessa Ue, che questo Euro crea enormi distorsioni. E anche qui il silenzio prevale, per non dire di più.

Questa Europa va modificata, senza se e senza ma.

Chi volesse capire meglio, potrebbe leggere l'osservatorio di Maurizio Mazziero a pagina 30 e 31.


 

tontolina

Forumer storico
Poi immagino che questo target 2 sia una rappresentazione più o meno fedele della bilancia dei pagamenti infraeuropea, che guarda caso, sto cercando da settimane su internet e che stranamente non riesco a trovare.
Perdonatemi ma c’è qualcosa di realmente poco chiaro.
Tanto è vero che quando Draghi racconto’ che se l’Italia fosse uscita dall’Euro avrebbe dovuto dare 356 miliardi di euro per sanare il debito del target 2, dalla Germania si levò qualche battuta ironica riferita al fatto che allora alla Germania converrebbe uscire visto che il target2 mostra un credito di 900 miliardi di euro.
È chiaro ed evidente quindi che sia non solo una boutade per spaventarci ma è assai poco credibile.
Forse una parte di questi 356 miliardi saranno debiti reali ma non certo quella cifra.
Come i giornali italiani che questa settimana hanno scritto la sciocchezza che, osservando il target2 questa settimana sarebbero usciti 38 miliardi dall’Italia ovvero fuga di capitali per 38 miliardi. Sciocchezza cari amici, perché questi 38 miliardi potrebbero principalmente investimenti verso asset esteri, per proteggersi da un investimento a rischio, il che non significa assolutamente fuga di capitali, perché chi ha comprato titoli esteri l’ha fatto dalle banche italiane ma il denaro fisicamente è rimasto in Italia. Ora qualcuno avrà magari anche spedito i soldi fuori, aprendo un conto all'estero, ma dubito fortemente che 38 miliardi di euro siano usciti dalle banche italiane.



il sistema Target 2, come hai detto correttamente, è un sistema di pagamenti che, purtroppo, non prevede un netting periodico e questo è il difetto.
Siamo di fronte a due branch della medesima banca centrale, es. Banca d'Italia e Deutsche BundesBank e quindi non vi è nessuno scompenso a livello centrale.

Quando acquisto un'Audi i miei soldi vanno dalla mia banca alla Banca d'Italia e lì si fermano. Contemporaneamente da Deutsche BundesBank vanno all'Audi.
Sono questioni contabili interne al sistema BCE.
Se davvero lo Stato Italiano maturasse così un debito verso lo Stato tedesco, dovremmo fare causa per impropriazione indebita, in quanto i soldi dal mio conto sono stati tolti.
A pagg. 30 e 31 dell'Osservatorio di fine 2016 trovate meglio spiegata la cosa
https://www.mazzieroresearch.com/.../Italia-economia-a...
 

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