"Afonia" Dal Nuovo Mondo (2 lettori)

kiappo

Forumer storico
Bellissimi resoconti...mi ricordano un po' la "penna vagabonda" di, credo, Guidi...lettura da antologia scolastica di 55 e passa anni fa..:(...comunque, ben tornato tra noi poveri Padani bianchicci e senza chiche o senoritas...
 

baleng

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Ennesimo ritorno. In sintesi, mentre gli effetti dell'epoca Trump iniziano a farsi sentire (turisti USA latitano), il nuovo presidente Miguel Diaz Canel, su spinta di Raul, che rimane il grande controllore, inizia a rivedere la Costituzione creando apposita istituzione. Per ora si capisce che intende ribadire l'indirizzo socialista-comunista, anzi, a rendere l'opzione irrevocabile, il che non è quasi mai una scelta felice, visto che non è bello togliere questa libertà ai propri pronipoti, e il problema finisce sempre (quasi) per creare moti, ribellioni e morti. Immagino che questa novità sia piuttosto una forma di risposta politica al nuovo atteggiamento degli USA. Poi, le incognite restano molte.
Detto questo, l'apparenza di maggiore benessere in giro dovrebbe risultare alla lunga solo un'apparenza, destinata ad abbassare le ali per mancanza di entrate turistiche. Qualcuno parla di grossa crisi in vista.

Non essendovi novità di rilievo da parte di Carlos (sta facendo di tutto, musica compresa, ma non l'ho incontrato), posto alcune foto relative ad una inaugurazione in una nuova galleria. Si trattava di mostra di lavori creati da bambini (da cui la presenza di tutte quelle mamme), con premi e segnalazioni. Su questo ultimo punto sono totalmente in disaccordo, i bambini 1) non fanno arte, si esprimono. Arte potranno crearne solo dopo una certa età (almeno 14 anni) con la solita e magari relativa eccezione dei geni precoci alla Mozart. 2) non vanno premiati perché ognuno esprime il proprio essere, non, come detto, una visione artistica. Solo più tardi potranno davvero interessarsi alla cosa quale la intendiamo noi.

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baleng

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Per le strade di Santiago girano dei giovani mascherati da pupazzi, con la testa pesantemente coperta da un casco che rappresenta un bimbo-immagine piuttosto odioso. Teoricamente dovrebbero divertire i bambini, e magari ci riescono. Però sono un mezzo di indottrinazione politica, in quanto quella testa porta la scritta del 26 luglio, rievocante l'assalto alla caserma Moncada del 26/7/1953, assalto fallito ma che fu considerato l'inizio della rivoluzione. E' un po' come se girassero per le strade da noi degli omini-Michelin con stampato sul petto 25 aprile. In pratica, una strumentalizzazione dell'infanzia.
Se trovo foto le aggiungo poi (non mi fidavo a fotografarli, chi c'è sotto? magari sono della polizia segreta). Intanto offro al godimento del forum la foto di tre nanetti (sembrano tre Gongolo) che, a pugno chiuso, inneggiano al Comunismo :grinangel: nel parco di una gelateria

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baleng

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Incredibilmente esiste a Cuba anche una rivista satirica. La quota di irrispettosità permessa è comunque, come si può intuire, piuttosto modesta. Se la cosa non fosse già chiara, la rivista viene venduta direttamente presso gli uffici postali dello stato (a Cuba non esistono edicole). Si chiama P A L A N T E, che non significa nulla, a meno che non vi sia un gioco di parole che mi sfugge (un dizionario on line dice trattarsi di "para adelante"). Chiaramente l'italiano pensa subito ad un "parlante" cui sia stata mozzata la lingua e pertanto smorzata la R. :d: :rolleyes:

La rivista viene venduta a 50 centesimi di peso cubano (moneda national). 25 pesos fanno un peso convertibile, assimilato al dollaro, pertanto ogni copia costa un cinquantesimo di dollaro, cioè 0,02 dollari, due centesimi di dollaro, qualcosa meno in euro :eek:. Anche qui, non credo si coprano i costi, se non con l'assistenza dello stato, che così si finanzia il proprio simulacro di critica. Sarebbe interessante scoprire se esistono anche fogli clandestini.

Con un notevole sforzo economico :eplus: sono venuto in possesso di tre differenti copie. Essendo le quali più grandi della luce nella stampante con cui scansiono i testi e le foto, dovrò fotografarne alcune parti con lo smartphone per pubblicarle qui nei prossimi giorni, in prima assoluta, penso, per l'Europa. :eeh:

La rivista ricorda per formato (e stile) il vecchio glorioso Charlie Hebdo francese, formato 35x30 cm all'incirca, tipo pagine di quotidiano sciolte, carta ugualmente tipo quotidiano, un colore (rosso) talora aggiunto.
 
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baleng

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Riporto le prime pagine dei tre numeri, tutti di quest'anno. L'uscita è quindicinale.
Nel primo: Di cosa si meravigliano, i pantaloni rotti non sono forse di moda?
Nel secondo: E' un edificio stile cubista? No, l'han fatto senza livella né filo a piombo
Terzo: Ho una squisita ricetta di tortilla con patate.
Questa critica all'eccessivo affollamento dei mezzi pubblici pare costante quanto innocua (il governo fa quel che può ...)
Per me la prima è più carina (anche qui soggetto abusato).
Faccio notare comunque che il livello estetico dei disegnatori è molto buono.
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RedArrow

Forumer storico
Ennesimo ritorno. In sintesi, mentre gli effetti dell'epoca Trump iniziano a farsi sentire (turisti USA latitano), il nuovo presidente Miguel Diaz Canel, su spinta di Raul, che rimane il grande controllore, inizia a rivedere la Costituzione creando apposita istituzione. Per ora si capisce che intende ribadire l'indirizzo socialista-comunista, anzi, a rendere l'opzione irrevocabile, il che non è quasi mai una scelta felice, visto che non è bello togliere questa libertà ai propri pronipoti, e il problema finisce sempre (quasi) per creare moti, ribellioni e morti. Immagino che questa novità sia piuttosto una forma di risposta politica al nuovo atteggiamento degli USA. Poi, le incognite restano molte.
Detto questo, l'apparenza di maggiore benessere in giro dovrebbe risultare alla lunga solo un'apparenza, destinata ad abbassare le ali per mancanza di entrate turistiche. Qualcuno parla di grossa crisi in vista.

Non essendovi novità di rilievo da parte di Carlos (sta facendo di tutto, musica compresa, ma non l'ho incontrato), posto alcune foto relative ad una inaugurazione in una nuova galleria. Si trattava di mostra di lavori creati da bambini (da cui la presenza di tutte quelle mamme), con premi e segnalazioni. Su questo ultimo punto sono totalmente in disaccordo, i bambini 1) non fanno arte, si esprimono. Arte potranno crearne solo dopo una certa età (almeno 14 anni) con la solita e magari relativa eccezione dei geni precoci alla Mozart. 2) non vanno premiati perché ognuno esprime il proprio essere, non, come detto, una visione artistica. Solo più tardi potranno davvero interessarsi alla cosa quale la intendiamo noi.

Vedi l'allegato 476166 Vedi l'allegato 476167

Vedi l'allegato 476168 Vedi l'allegato 476169

Vedi l'allegato 476170
Va detto però che si ricava una impressione di relativa tranquillità. Non dico libertà perchè ovviamente non è così. Intendo dire cioè che rispetto ad altri regimi comunisti a Cuba è possibile andare e tornare con le foto, trascorrere del tempo senza avere fastidi (immagino, non credo che ti hanno imprigionato per sapere perchè eri lì). So, correggimi se sbaglio, che c'è di fatto una doppia circolazione di moneta cioè oltre alla valuta locale accettano il dollaro (ritenuta ovviamente valuta pregiata).
Niente di paragonabile alla Corea del Nord, dove i turisti stranieri possono fare solo gite controllatissime nei luoghi da visitare, o all'Unione Sovietica non dico di Stalin ma nemmeno di Breznev.
Sbaglio?
 

kiappo

Forumer storico
Probabilmente il tutto è mitigato dal clima, e il carattere degli abitanti, oltre che dall'evoluzione politica...vediamo se, gradualmente, si aprirà anche la Nord Corea..spero di si, per la popolazione...mi viene in mente il parallelo Nord Corea / Romania ai tempi di Ceausescu, quando era un lusso per la classe operaia avere qualche ala o zampa di gallina da far bollire...Per quanto riguarda le vignette, quei disegni mi ricordano un po' Jacovitti...voi ve lo ricordate?
 

baleng

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Va detto però che si ricava una impressione di relativa tranquillità. Non dico libertà perchè ovviamente non è così. Intendo dire cioè che rispetto ad altri regimi comunisti a Cuba è possibile andare e tornare con le foto, trascorrere del tempo senza avere fastidi (immagino, non credo che ti hanno imprigionato per sapere perchè eri lì). So, correggimi se sbaglio, che c'è di fatto una doppia circolazione di moneta cioè oltre alla valuta locale accettano il dollaro (ritenuta ovviamente valuta pregiata).
Niente di paragonabile alla Corea del Nord, dove i turisti stranieri possono fare solo gite controllatissime nei luoghi da visitare, o all'Unione Sovietica non dico di Stalin ma nemmeno di Breznev.
Sbaglio?
Cuba è il paese del Centro-Sud America dove il turista è più tranquillo, altrove rischia molto di più. Non so se vi sia ricercato il dollaro, mi pare di no, anche perché viene penalizzato nel cambio rispetto alle altre monete. Ci fu un tempo in cui era una specie di moneta salvagente, ma poi fu creata la doppia moneta cubana, che consiste in pesos cubani (CUP) e pesos convertibili (CUC), corrispondenti al dollaro e al cui cambio sono legati.
Si compra un CUC con 25 CUP e 24 CUP con un CUC. Pare un artificio ininfluente, invece corrisponde al fatto che le merci prodotte a Cuba costano un prezzo in CUP relativamente moderato, mentre le importazioni hanno spesso un costo esorbitante per la popolazione, che riceve gli stipendi in CUP. In tal modo la valuta importata si converte in CUC che poi passano per poche mani e lentamente si espandono, lasciando vivere il mercato "povero" dei CUP ma permettendo a qualcuno qualche "lusso". Non sono affatto rari, anzi, stipendi di 20/25 CUC al mese, però pagati in CUP, quindi 5/600 CUP - un medico guadagna il doppio).
Molti si arrangiano con mezzi lavori per integrare il poco ricevuto, ma è chiaro che, in assenza di valuta, si rischierebbe il circolo vizioso, un po' come quel paese in cui tutti fanno il barbiere.
Si spiega così come alcuni prodotti abbiano prezzi per noi inverosimili, ridicoli: si va dal taglio del barbiere a 10 CUP (35/40 cent di €) al "pastel", una specie di brioche, a 2 CUP, otto cent, alla matita - ottima! e con gomma - a 1,3 CUP, 5 cent, all'ottimo spazzolino da denti a 10 CUP, o la pizzetta per strada a 5 CUP (18 cents), o la lunga treccia d'aglio a 25 CUP, meno di un euro. Si potrebbero paragonare questi prezzi a quelli in lire di un tempo, moltiplicando il CUP per 100: si ottengono mille lire per un taglio di capelli, 130 per la matita ecc. E lo stipendio, però, sarebbe di 60 mila, non di 600, qui sta la differenza.
Poi esiste un sistema di distribuzione di beni primari (carne, uova, pane ...) da parte dello stato a prezzo ridotto e con tesserino, cioè limitati relativamente al numero dei famigliari: spesso ciò provoca lunghe code in luoghi che a noi, da fuori, sembrano anonimi o addirittura squallidi: dentro c'è la distribuzione statale (peraltro, mi dicono, sempre più insufficiente)
 

baleng

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Probabilmente il tutto è mitigato dal clima, e il carattere degli abitanti, oltre che dall'evoluzione politica...vediamo se, gradualmente, si aprirà anche la Nord Corea..spero di si, per la popolazione...mi viene in mente il parallelo Nord Corea / Romania ai tempi di Ceausescu, quando era un lusso per la classe operaia avere qualche ala o zampa di gallina da far bollire...Per quanto riguarda le vignette, quei disegni mi ricordano un po' Jacovitti...voi ve lo ricordate?
Credi, Kiappo, più che Jacovitti, disegnatore di una certa rigidità, questi ricordano le vignette di Charlie Hebdo, certo, senza la sua corrosività, come vedremo.

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