Affari e scoperte: mercatini, negozi, aste, eredità ... (8 lettori)

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Sono di più i pezzi di cui so poco o nulla di quelli che al contrario conosco. I quali consistono in una bella e grande lito paesaggio di Ajmone, 10 €, e sugli stessi prezzi una acquatinta di Strazza quasi quadrata del 1970 (gora sul bordo bianco in alto), un Brindisi :wall: grande non brutto , nonché una bella litografia di Steinlen a colori pagata 5 €, anche perché bucata. Solo che i buchi (esterni al disegno) sono quelli che ho già visto usare per indicare i bon-à-tirer, dunque non solo è buona anche se su carta un po' così (ma ben conservata), ma addirittura è quella che ha ricevuto l'approvazione del maestro (stavolta la parola la posso ben usare) anche se è firmata solo in lastra.
Ma nulla so di altra lito a colori firmata della serie di cui sopra, poco ancora di un foulard di Sonia Delaunay esemplare 612/900 "edito" (si può dire? :D ) da Artcurial (10 €), di una bella acquaforte italiana primo 900 in cornice d'epoca (25) e infine di 5 acquaforti che per ora mi sembrano dei Fattori in tiratura ultrapostuma. (30 € in tutto)
Che dire? Tutta la notte non posso lavorarci su, speriamo che domani il sole non riveli il mio corpo afflosciato sulla tastiera che russa poderosamente (lo dico per Lory, tranquilla, non è il terremoto quello che senti ...)
 

mambor1

Forumer attivo
Sono di più i pezzi di cui so poco o nulla di quelli che al contrario conosco. I quali consistono in una bella e grande lito paesaggio di Ajmone, 10 €, e sugli stessi prezzi una acquatinta di Strazza quasi quadrata del 1970 (gora sul bordo bianco in alto), un Brindisi :wall: grande non brutto , nonché una bella litografia di Steinlen a colori pagata 5 €, anche perché bucata. Solo che i buchi (esterni al disegno) sono quelli che ho già visto usare per indicare i bon-à-tirer, dunque non solo è buona anche se su carta un po' così (ma ben conservata), ma addirittura è quella che ha ricevuto l'approvazione del maestro (stavolta la parola la posso ben usare) anche se è firmata solo in lastra.
Ma nulla so di altra lito a colori firmata della serie di cui sopra, poco ancora di un foulard di Sonia Delaunay esemplare 612/900 "edito" (si può dire? :D ) da Artcurial (10 €), di una bella acquaforte italiana primo 900 in cornice d'epoca (25) e infine di 5 acquaforti che per ora mi sembrano dei Fattori in tiratura ultrapostuma. (30 € in tutto)
Che dire? Tutta la notte non posso lavorarci su, speriamo che domani il sole non riveli il mio corpo afflosciato sulla tastiera che russa poderosamente (lo dico per Lory, tranquilla, non è il terremoto quello che senti ...)

vino.jpg
 

baleng

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Intanto, primo accenno di risultati sul folulard di Sonia Delaunay



Delaunay | Foulard Pink Squares - Artsper

Non è lo stesso, ma a 900 copie anch'esso e si parla di 590 €. Forse non è stato sbagliato chiedere alla venditrice di foulards se ne avesse con immagini di pittori :fiu:

Sarà contento anche cassettone, che non si tratta, per una volta, di carta :-o

Qui non è un foulard, è alto 1 cm e più grande (il mio è circa 90x160 cm) , ma lo riporto per confronti di prezzo; inoltre il disegno è in qualche modo simile al mio (strisce curve di colore)

Delaunay | Le Chale. Damiers - Artsper


Lot 208
DELAUNAY-TERK Sonia, 1885-1979 (France)
Titre : Pink Square
Date :


Categorie : Textiles, Tapis
Média :
drap_2.gif
: silk

drap_1.gif
: soie
image.aspx


Estimation : 75 EUR - 100 EUR
 
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baleng

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I "Fattori" sembrano buoni (pubblico le foto da internet, le mie sono tutte un po' più scure). Giovanni Malesci era il discepolo più caro di Fattori, e ne divenne l'erede - non solo artistico, anche legalmente.


.
Fattori_Via alle cascine_16x16_1970_acquaforte (Copia).jpg

Via alle cascine
Lastra (16x16 cm) Foglio (64x46cm)
Certificata da Anna Malesci.
Tiratuta Vallerini del 1970.
Pubblicazioni:
A. Baboni, Giovanni Fattori. L'opera incisa, Edizioni Over, 1983, Milano, p. 370.
R. Chiappini a cura di, Giovanni Fattori, Catalogo Mostra (Lugano 14 settembre – 30 novembre 2003), Skira editore, 2003, Milano, p. 199.
L. Servolini, 177 Acqueforti di Giovanni Fattori, Editrice IGIS, 1968, Milano, Tav. 111.

Fattori_Cavalleggeri%20in%20marcia_1970_acquaforte_21x15%20(light).jpg

Cavalleggeri in marcia
Lastra (21x15 cm)
Certificato da Anna Malesci.
Tiratura Vallerini 1970..
Pubblicazioni
A. Baboni, Giovanni Fattori. L'opera incisa, Edizioni Over, 1983, Milano, p. 364.
R. Chiappini a cura di, Giovanni Fattori, Catalogo Mostra (Lugano 14 settembre – 30 novembre 2003), Skira editore, 2003, Milano, p. 196.

fattori_bovi-aggiogati_1970_acquaforte_15x19-light-jpg.399003

Bovi aggiogati
Lastra (15x19 cm) Foglio (25x35 cm)
certificata da Anna Malesci.
Tiratura Vallerini 1970.
Pubblicazioni
A. Baboni, Giovanni Fattori. L'opera incisa, Edizioni Over, 1983, Milano, p. 374.
R. Chiappini a cura di, Giovanni Fattori, Catalogo Mostra (Lugano 14 settembre – 30 novembre 2003), Skira editore, 2003, Milano, p. 201.

L'ultima è doppia, ed è senz'altro la peggiore. Sembra rappresentare due animali domestici, tipo gatti. Non trovata su internet.

Fattori gatti 001.jpg


Comunque, dalla carta si può vedere (anche qui sopra) che trattavasi di cosa relativamente recente.
Resta che non ho ancora trovato quanto possono costare le opere di questa edizione del 1970. Chissà se qualche :angel: di buona volontà lo farà per me :consolare:

Ma per stanotte, assez! son passate le due. :ciao:

Fattori_Bovi aggiogati_1970_acquaforte_15x19 (light).jpg


Fattori_Bovi aggiogati_1970_acquaforte_15x19 (light).jpg
 
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baleng

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Non riesco a cancellare gli ultimi bovi :mmmm:

Qui spiegata la faccenda

Per quanto riguarda le tirature, quando Giovanni Fattori era ancora in vita, esse non furono mai regolari ed egli non fece eseguire mai serie numerate. Inoltre, la firma compare spesso incisa nella lastra e solo raramente a matita o ad inchiostro, Agli inizi stampò soprattutto da solo, utilizzando un piccolo torchio regalatogli da Cristiano Banti, allo scopo di verificare i risultati del proprio lavoro. Sappiamo però che dagli anni Ottanta iniziò a fare eseguire tirature più regolari e che nell’ultimo decennio del secolo, avendo ormai raggiunto un certa fama, si servì soltanto di tipografie qualificate. Fattori, inoltre, dietro alla spinte dei riconoscimenti ottenuti, raccolse in un album un gruppo di acqueforti da mostrare ai possibili acquirenti.

Più intensiva è stata l’attività di tiratura delle incisioni dopo la morte di Giovanni Fattori, tanto da portarlo ad essere finalmente riconosciuto dalla critica e dal pubblico, come uno dei maggiori incisori italiani dell’Ottocento, anche se, risulta ancora oggi difficile ricostruire gli sviluppi di queste stampe in ordine cronologico.
Ancora una volta protagonista dell’attività promozionale del suo grande Maestro fu Giovanni Malesci, il quale, dopo aver esposto 25 acqueforti, insieme ai dipinti portati presso la Galleria Excelsior di Parigi, decise di dare alle stampe 164 lastre (per un totale di 166 fogli, perchè due incise anche sul verso) nel 1925 in occasione del centenario dalla nascita di Giovanni Fattori. Le 164 lastre giudicate meglio conservate, furono scelte tra le 178 ritrovate nello studio di Fattori stesso. Così furono eseguite 2 tirature da 50 esemplari presso l’editore Benaglia di Firenze, a seguito delle quali le matrici furono donate al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi.
Nel 1958, dietro al permesso di Malesci, fu eseguita una nuova tiratura, in 10 cartelle, delle 164 lastre ad opera della Calcografia Nazionale di Roma, in occasione del cinquantenario della morte di Giovanni Fattori. A queste fu aggiunta anche la tiratura di 10 lastre inedite, rimaste escluse nel 1925 perchè giudicate troppo rovinate.
Di queste 10 matrici inedite fece seguito un’ulteriore tiratura nel 1970, in 30 cartelle numerate, ad opera dell’editore Vallerini di Pisa, sotto la promozione ed il controllo della vedova Malesci, Anna Allegranza Malesci. Le 10 lastre furono poi annullate e consegnate presso il Gabinetto dei Disegni e Stampe degli Uffizi di Firenze, anch’esse con il divieto di ristampa, come le precedenti.

In pratica si tratta delle lastre più rovinate, di cui però esistono solo 40 copie edite postume.
A me sono state vendute come riproduzioni. :ciapet:
 
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mantegna

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Non riesco a cancellare gli ultimi bovi :mmmm:

Qui spiegata la faccenda

Per quanto riguarda le tirature, quando Giovanni Fattori era ancora in vita, esse non furono mai regolari ed egli non fece eseguire mai serie numerate. Inoltre, la firma compare spesso incisa nella lastra e solo raramente a matita o ad inchiostro, Agli inizi stampò soprattutto da solo, utilizzando un piccolo torchio regalatogli da Cristiano Banti, allo scopo di verificare i risultati del proprio lavoro. Sappiamo però che dagli anni Ottanta iniziò a fare eseguire tirature più regolari e che nell’ultimo decennio del secolo, avendo ormai raggiunto un certa fama, si servì soltanto di tipografie qualificate. Fattori, inoltre, dietro alla spinte dei riconoscimenti ottenuti, raccolse in un album un gruppo di acqueforti da mostrare ai possibili acquirenti.

Più intensiva è stata l’attività di tiratura delle incisioni dopo la morte di Giovanni Fattori, tanto da portarlo ad essere finalmente riconosciuto dalla critica e dal pubblico, come uno dei maggiori incisori italiani dell’Ottocento, anche se, risulta ancora oggi difficile ricostruire gli sviluppi di queste stampe in ordine cronologico.
Ancora una volta protagonista dell’attività promozionale del suo grande Maestro fu Giovanni Malesci, il quale, dopo aver esposto 25 acqueforti, insieme ai dipinti portati presso la Galleria Excelsior di Parigi, decise di dare alle stampe 164 lastre (per un totale di 166 fogli, perchè due incise anche sul verso) nel 1925 in occasione del centenario dalla nascita di Giovanni Fattori. Le 164 lastre giudicate meglio conservate, furono scelte tra le 178 ritrovate nello studio di Fattori stesso. Così furono eseguite 2 tirature da 50 esemplari presso l’editore Benaglia di Firenze, a seguito delle quali le matrici furono donate al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi.
Nel 1958, dietro al permesso di Malesci, fu eseguita una nuova tiratura, in 10 cartelle, delle 164 lastre ad opera della Calcografia Nazionale di Roma, in occasione del cinquantenario della morte di Giovanni Fattori. A queste fu aggiunta anche la tiratura di 10 lastre inedite, rimaste escluse nel 1925 perchè giudicate troppo rovinate.
Di queste 10 matrici inedite fece seguito un’ulteriore tiratura nel 1970, in 30 cartelle numerate, ad opera dell’editore Vallerini di Pisa, sotto la promozione ed il controllo della vedova Malesci, Anna Allegranza Malesci. Le 10 lastre furono poi annullate e consegnate presso il Gabinetto dei Disegni e Stampe degli Uffizi di Firenze, anch’esse con il divieto di ristampa, come le precedenti.

In pratica si tratta delle lastre più rovinate, di cui però esistono solo 40 copie edite postume.
A me sono state vendute come riproduzioni. :ciapet:

Azz, io credevo che stavolta avevi preso una bufala e invece ti sei salvato alla grande (come quasi sempre). :)

Col foulard altro colpaccio.
 

mambor1

Forumer attivo
ho cercato anche io non e'mai passata in asta una di queste del 1970...

cmq se hai voglia di liberarti di quella brutta sono qui
possiamo metterci d'accordo:-D

downloadfile-1.jpg
 

Loryred

Forumer storico
Intanto, primo accenno di risultati sul folulard di Sonia Delaunay

Delaunay | Foulard Pink Squares - Artsper

Non è lo stesso, ma a 900 copie anch'esso e si parla di 590 €. Forse non è stato sbagliato chiedere alla venditrice di foulards se ne avesse con immagini di pittori :fiu:

In rete si trova molto di lei non so se originale o riprodotto... fosse davvero quella del '77 la trovo bellissima!!! Ed anche un bel colpaccio!!! Conoscendo i coori o il disegno si potrebbe capire di più.

Art Shop

Sonia Delaunay Scarf | 1stdibs.com

Sonia Delaunay ' A Damiers' Textile | 1stdibs.com

Sonia and Robert Delaunay : Art scarves, 100% silk

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SONIA DELAUNAY SILK SCARF; 436/900, Art Arial, Paris; 31" x 31" | Rago Auctions
 

kiappo

Forumer storico
Grazie, esami sembrano a posto sono in attesa di vedere se la dimettono. Pare forma virale ma è un po' a terra. In genere è una wonder woman inarrestabile

Quest'anno, dicono che l'influenza sarà piuttosto "tosta"... ma vedrai che "wonderwoman" si rimetterà presto! Auguri!:)
 

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