Affari e scoperte: mercatini, negozi, aste, eredità ... (12 lettori)

Craic

Nuovo forumer
Secondo la tua analisi il calo dei prezzi della grafica sta nel crollo della domanda da parte della classe media.
Però tale calo potrebbe essere dovuto anche, ed è ciò che penso invece io, all'esplosione dell'offerta. Particolarmente nella grafica, che prima sonnecchiava appesa alle pareti dei salotti di casa (quelle stanze destinata agli eventi speciali che non avvenivano mai), mentre oggi all'occorrenza viene messa in vendita standosene comodamente a casa (es. Ebay su Catawiki).
Se poi pensiamo che
1) un qualsiasi autore italiano può aver prodotto, faccio per dire 50/100 serie di opere (es. 50 tirature di litografie o serigrafie), ciascuna tirata in 100 esemplari (e siamo già a 5.000 o 10.000 fogli per autore)
2) che solo in Italia negli ultimi anni abbiamo avuto migliaia di autori ma c'è il resto del mondo
3) a cui si devono aggiungere le tirature amplissime (anche in migliaia di copie, es. delle riviste)
4) a cui si deve aggiungere che spesso le opere già vendute vengono reimmesse sul mercato, anche più volte
5) a cui si devono aggiungere le prove d'autore, gli esemplari senza numerazione
6) a cui si devono aggiungere i falsi, le riproduzioni fotografiche, fotolitografiche, il fototipia e così via
è evidente che siamo sommersi dalla grafica e il benessere della classe media non c'entra niente.
Classe media che in Italia si è sempre difesa bene perchè composta da dipendenti pubblici o piccoli lavoratori autonomi (es. negozianti) e che oggi non investe in arte non per mancanza di soldi ma perchè guarda ai prodotti finanziari, alle seconde case, a quelle da dare in affitto, ai terreni.


Per la grafica sono d’accordo con te, l’eccesso di offerta c’è (oggi c’è un problema di sovrapproduzione in tutti i settori detto en passant) sia per l’apertura dei mercati (quindi il livello di concorrenza è sul piano internazionale) sia per l’evoluzione (e l’abuso) delle tecniche di stampa, ed era inevitabile.
Io nella fattispecie non mi riferisco solo alla grafica, mettiamola così: come per il mercato delle auto, anzi per tutti i mercati, anche nell’arte ci sono diversi segmenti di vendita, quindi di valori di scambio. Quel che noto è che per il segmento medio, che non può accedere alle grandi platee internazionali esclusive, è in calo la domanda (domanda che in gran parte proveniva dal segmento medio di classe sociale) e nel tempo ciò ha comportato svalutazioni progressive. Discorso inverso per il segmento alto dove aumentano gli introiti rispetto agli anni precedenti, segno che in quel segmento di mercato la crisi è stata vissuta (sfruttata) in maniera diametralmente opposta e non certo perché in quella fascia manca la volontà di investire in operazioni finanzarie, tutt’altro, nella finanza e nelle azioni speculative, anche immobiliari, ci sono soprattutto loro. E’ che di denari ne hanno troppi e possono facilmente investire dove vogliono. Sulla capacità di difesa della classe media, anche in Italia, ci sarebbe da scrivere un forum intero. Mi limito a dire che i dati sulla povertà relativa in aumento nell’ultima decade riguardano soprattutto chi è collocato in quello strato sociale. Chi era povero già da prima dalla povertà non è uscito, se ne sono però aggiunti altri e vengono soprattutto da quel bacino sociale. Si guardi con maggior attenzione ai figli della classe media degli anni ’70 che oggi oscillano tra precarietà assoluta e sperpero dei risparmi familiari, senza i quali sarebbero già alla canna del gas.
 

Barlafuss

Forumer storico
Penso sia un mix di quanto riportato da Craic,Redarrow e Baleng.Impoverimento,produzioni industriali,cambiamento dei gusti,in tutti i settori del mercato dell'arte,antiquariato e collezionismo .Fate un confronto tra il mercato dell'arte e quello della moda ,come si vestono le persone ,cosa comprano.e cosa desiderano e troverete delle sorprendenti similitudini .
 

vecchio frank

could be worse...
Penso sia un mix di quanto riportato da Craic,Redarrow e Baleng.Impoverimento,produzioni industriali,cambiamento dei gusti,in tutti i settori del mercato dell'arte,antiquariato e collezionismo .Fate un confronto tra il mercato dell'arte e quello della moda ,come si vestono le persone ,cosa comprano.e cosa desiderano e troverete delle sorprendenti similitudini .
Esatto. E tra tutte queste cause io porrei l'accento sul cambiamento dei gusti, al di là dei problemi economici.
 

vecchio frank

could be worse...
Ripercorrendo gli ultimi 50 anni ... senza pretese di inquadramento definitivo.
anni 60: mercato normale, molti pittori vivono del proprio lavoro, la grafica inizia ad essere stimata un po' più che come regalo da allegare all'olietto invece dello sconto. Verso fine decennio inizia il boom, si parla di grafica come arte per tutti, si sottolinea l'aspetto investimento. Grafica internazionale molto piacevole e ben fatta. Crescono i prezzi.
anni 70: in Italia la politica (di sinistra) si impossessa del concetto di grafica come arte per il popolo. Tra lotte politiche, sostanziale materialismo e pletora di gente che si butta (l'incisione è di moda, la serigrafia si diffonde) vengono create narcisisticamente e sadicamente vendute ad un pubblico impreparato molte opere con poco impegno artistico e scarsa qualità tecnica. Tipica l'acquaforte bianco-nero con soggetto spiacevole incorniciata in alluminio. Mercato in movimento, con momenti di crisi, prezzi in aumento seguendo l'inflazione.
anni 80 : l'edonismo nascente richiede nuovamente il colore al posto del severo bianco-nero. La grafica somiglia sempre più all'illustrazione (Topor, Pericoli, Tadini ...). Torna di moda la grafica antica nell'ambito di un recupero vintage che, nei mercatini, coinvolge per esempio specchi, macinacaffè, posateria ecc ecc. Mercato in salute. Si pensa ancora ad un investimento.
anni 90 inizia un lento decadimento del mercato, tuttavia ancora sostenuto. La grafica moderna è in crisi di creatività.Il mercato si barcamena ancora decentemente, ma non molto di più.
anni 00 dopo l'attentato alle torri si percepisce sempre più un declino, inizialmente ancora poco riconoscibile.Si inizia a ricercare solo opere di alta qualità o, in alternativa, a quattro soldi. Il mercato si restringe, ma sino al 2008 resistono numerosi appassionati, mentre il pubblico generico è ormai quasi out.
anni 10 piena crisi, crollo dei prezzi, mercato quasi al lumicino, pare resistere solo ad alti livelli.

Volutamente trascuro le possibili concause sociali od economiche. Solo un tentativo di rendiconto.
Sintesi mirabile. E piccola riflessione malinconica che ne è seguita da parte mia: tu collezioni grafica dagli anni sessanta, massimo settanta del novecento e ne hai fatto una professione, ti saranno passate tra le mani un milione di stampe. Io, pur essendo non molto più giovane di te, la collezione soltanto dagli anni dieci del duemila, e frequentando poco gallerie e mercatini ne avrò avute tra le mani non molte di più del centinaio che ho acquistato. Più quelle che ho visto sulle pareti dei musei alle varie mostre, ma quelle non si possono toccare...
 

kiappo

Forumer storico
Avete fatto dei bei ragionamenti sulla condizione del mercato dell'arte, si..penso anch'io che sia un mix di concause , non ultima come ha ben detto vecchio Frank, un cambio di gusti direi "generazionale" ...comunque così è, bisogna conviverci e cercare di stare a galla!! Buona giornata, vi saluto e ci sentiamo a fine mese..
 

Pickers90

Forumer attivo
Ciao Carissimi

È parecchio che non scrivo e leggo, causa trasferimento di lavoro ... mi sono perso come minimo 30-50 pagine che pian piano leggero durante la pausa estiva.

Ultimamente pochi acquisti di Grafica, rispetto a prima che conoscevo mercatini e negozi di compravendita qui nel Bresciano non conosco assolutamente nulla. Ultimo mercatino visitato si poteva pagare anche con la Carta !!!

Ieri nella capitale, per 2,50 ho acquistato anche se in condizioni discrete una litografia di H. Matisse (after) della serie Blue Nude ... meglio di niente !!! Condivido foto dal web.

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vecchio frank

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Oggi pomeriggio ho fatto una puntata al mercatino del giovedì che frequenta anche Frecciarossa e...mi sono lasciato prendere la mano. Ho speso la bellezza di 10 euro per una stampa dell'Ottocento. Conto di postare una foto domani (adesso c'è poca luce) assieme al resoconto.
 

vecchio frank

could be worse...
Come promesso, posto una foto del mio acquisto di ieri. Si tratta di una incisione tedesca dll'Ottocento, credo a bulino. Ritratto di Miguel Cervantes, l'autore del Don Chisciotte. A sinistra in basso si legge J. del Castillo pinx., a destra Mansfeld sculp. Più in basso al centro Zwickau b.d.G. Schuman 1818. Juan del Castillo era un pittore sivigliano del XVII secolo (ma in realtà non sono sicuro della J. - potrebbe anche essere un'altra lettera). Sul Mansfeld incisore non ho trovato nulla. Zwickau è una città tedesca in Sassonia che ha dato i natali a Robert Schumann.

DSCN0287.JPG


L'unica immagine che ho trovato in rete è questa:

Cattura di schermata (2019).png


Chiedono 9,99 euro solo per scaricarla per utilizzo personale! Come faranno a guadagnare queste banche dati di immagini?

Per il resto, al mercatino c'erano parecchie altre incisioni sia ottocentesche che moderne, compreso una da Delacroix. Qualcosa deve essere già apparso in questo 3d, postato da Red Arrow. Io ho preso quella di Cervantes perché avendo già parecchie incisioni moderne di scrittori (opera di T. Pericoli) mi è venuta all'improvviso un'illuminazione: potrei farne il filone principale della mia collezione.

Con questo stacco la spina per qualche tempo, credo.

Buon ferragosto a tutti.
 

vecchio frank

could be worse...
Aggiornamento al post precedente. In rete ho trovato anche questa immagine:

Cattura di schermata (2020).png


E' la stessa incisione ma senza tutto il contorno. Johann Ernst Mansfeld, a quanto pare, è stato un incisore tedesco vissuto tra il 1739-1796. Dunque la mia incisione è postuma, e per di più rielaborata.
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Aggiornamento al post precedente. In rete ho trovato anche questa immagine:

Vedi l'allegato 522886

E' la stessa incisione ma senza tutto il contorno. Johann Ernst Mansfeld, a quanto pare, è stato un incisore tedesco vissuto tra il 1739-1796. Dunque la mia incisione è postuma, e per di più rielaborata.
Due notizie dal Bénézit su

J E Mansfeld, (Praga 17\7\1739 - Vienna 22\2\1796) Incisore.

Allievo dell'Accademia Imperiale di Vienna e di Jacob Scmutzer. Membro dell'Aaccademia di Vienna. Incise qualche soggetto storico e numerosi ritratti di principi austriaci
.

Pertanto è certo che fosse ben quotato nei quartieri alti.
 

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