Affari e scoperte: mercatini, negozi, aste, eredità ... (14 lettori)

cassettone

In stand by
Tra noi qualcuno che ci dia qualche dritta sull'acquisto di tappeti orientali annodati a mano. Ogni volta li vendo ma non mi decido mai a prenderli.


Qualcun altro aveva qua fatto la domanda, io distinguo quelli fatti a mano e quelli fatti a macchina.
Ce ne sono centinaia di tipi, ci sono nodi più stretti o più larghi, li dividono in nuovi, moderni ed antichi.
Ci sono quelli piatti, kilim, quelli a pelo raso e quelli a pelo folto.
Sono prodotti dalla Russia, passando per la Persia, poi in India e Cina, ci sono anche quelli nordafricani o berberi.

Oggi ne volevo comprare qualcuno, ma erano di vello troppo alto, prezzi i picocli 15 euro i medi 40/50 euro.
Mi hanno chiesto per un Kilim, venduto come pregiato russo 50 euro, ma a quei prezzi ne posso trovare uno nuovo in negozio e non sporco da lavare, però di kilim ci sono antichi che vanno da 1000 euro in su.

In certi compravendo li mettono per terra per antichizzarli, quelli non li comprerei mai.
 

cassettone

In stand by
Oggi pochi banchi saranno stati una 50ina, ho comprato per un euro questa bottiglietta altezza 6,5 centimetri peso 8 grammi, per dare un metro alla leggerezza diciamo che un bicchierino da liquore pesa in media 40 grammi.
Il contorno è dorato ed i colori sono smalti trasparenti.sicuramente è soffiata a bocca quindi non industriale.
Non so se è antica moderna e la provenienza.
Visto che ci sono delle donne e questa bottiglietta sicuramente era un contenitore di profumi, qualcuna/o ha già visto questo tipo di bottiglietta? può essere da bomboniera? o moderna proveniente da paesi orientali?
Se il banconista l'ha messa in vendita ad un euro al 90% è moderna, ma è molto particolare e leggera, quindi non si sa mai, al massimo un euro di acquisto non vintage ed un'esperienza di conoscenza in più per tutti.

WP_20170910_17_15_51_Pro.jpg
 

cassettone

In stand by
Mi sa che faccio delle domande troppo difficili :)
Ipotizzo bottiglietta da fiuto per profumi, magari fatta in india anni 80, oppure imitazione da altri paesi orientali, oppure una murano poi dipinto come si faceva nell'800.
Qualcuno ha visto qualcosa di simile in vendita da qualche parte?

WP_20170912_18_55_24_Pro (526x800).jpg


WP_20170912_18_55_38_Pro (460x800).jpg


WP_20170912_18_55_12_Pro (568x800).jpg
 

pacorez

Forumer attivo
Buonasera ...stasera mi e' capitato di vedere questo ...ma può essere falso ?? C' e un bel bollino 583 che pare sia un numero casa d' aste ..non riesco a rintracciare una firma di Salvo in rete ..non capisco ..un negozio che e' un racatto di falsi ..boh
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Buonasera ...stasera mi e' capitato di vedere questo ...ma può essere falso ?? C' e un bel bollino 583 che pare sia un numero casa d' aste ..non riesco a rintracciare una firma di Salvo in rete ..non capisco ..un negozio che e' un racatto di falsi ..boh
Quanto chiedono?
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Posto qui un acquisto recente perchè ho un dubbio ... e una sfida per gli instancabili grufolatori del forum.
Nel cercare la provenienza di questa stampa sulle prime avevo pensato a "Histoire naturelle, générale et particulière, avec la description du Cabinet du roi" di Georges Louis Leclerc, conte di Buffon (un antenato del portierone della nazionale di calcio).
A quanto pare invece (dal venditore ebay che posto sotto) la stampa che allego è tratta dall'enciclopedia di metà settecento "Encyclopédie ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers, par une Société de Gens de lettres", edita tra il 1751 e il 1772 da Diderot e d'Alembert, proprio loro, i due grandi illuministi.
Ciò rende questa stampa un piccolo pezzo di storia. Il valore della stampa in realtà non è grandissimo.
Il punto però non è questo, quanto il fatto che negli esemplari che si vedono in giro le firme sulla lastra in basso a destra e a sinistra sono diverse.
La mia rispetto agli esemplari che posto manca della firma in basso a sinistra, mentre in basso a destra è presente un monogramma (AB, seguito forse da una s., che potrebbe essere sculpit).
Si veda ad esempio qui:
Antique Print-Engraving-SHRIKE-TANAGER-WHYDAH-MANAKIN-Martinet-Diderot-1751
Come è possibile? :mumble: :mumble: :mumble:
Una volta incisa la lastra i nomi ovviamente rimangono.
Il dubbio non sembri lezioso, gli specialisti riconoscono la rarità e l'epoca delle stampe da un segno in più o un segno in meno.
@baleng ... inutile dire che il tuo apporto è necessario !

Vedi l'allegato 443985
Ciao.
La tua acquaforte in effetti dovrebbe essere una pagina tratta dall'enciclopedia di Diderot e d'Alembert. Non ho mai avuto tanta voglia di approfondire il decorativo (pur con stima per gli autori e per l'opera), comunque esistono varie edizioni dell'opera, una i mercanti la chiamavano "edizione di Livorno", magari basta andare a vedere. L'acquaforte non è immodificabile, ed è frequente trovare in edizioni diverse che la lettera, per esempio, sia stata modificata (il punto è proprio questo, certo che si possono cancellare scritte e reincidere, credo che in questo caso lo stampatore compensi il minore spessore della lastra in quel punto ponendole sotto uno o più pezzi di carta - almeno io l'ho visto fare: il primo esempio che ricordo di avere sono le vedute di Roma del Vasi, create nel 700 avendo come aiutante il Piranesi. Quando poi nell'800 Piranesi era diventato un artista assai più famoso del Vasi e si procedette ad una seconda edizione - riconoscibilissima per la differenza di carta - ad alcune incisioni in cui si poteva notare la mano dell'illustre allievo venne modificata la scritta "Vasi inc." - o qualcosa di simile, ora non ricordo tutto - in "Vasi e Piranesi inc.", cioè venne cancellato il primo inc, o fecit, e sopra si incise il nome di Piranesi eccetera).
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Ho trovato che la mia partita a scacchi ha un originale:

Opera: “Partita a scacchi” dipinto autografo di Honoré Daumier, realizzato con tecnica a olio su tavola nel 1865, misura 24,5 x 32,5 cm. ed è custodito nel Petit Palais a Parigi.

Mostre: “Exposition H. Daumier et Gavarni”, Parigi, Maison de Victor Hugo, 1923; “Royal Academy Exhibition of French Art 1200-1900”, Londra, Burlington House, 1932; “Peintures, aquarelles, dessins”, Parigi, Musée de l’Orangerie, 1934; “From David to Toulouse-Lautrec” New York, Metropolitan Museum of Art, 1941 (successivamente a Chicago, Art Institute); “Daumier, le Peintre Graveur”. Parigi, Bibliothèque Nationale, 1958; “Daumier – Paintings and Drawings. An Exhibition organized by the Arts Council of the Great Britain”, Londra, Tate Gallery, 1961; “Französische Malerei des 19. Jahrhunderts von David bis Cézanne”, Monaco di Baviera, Haus der Kunst, 1964-65.

Nel 1970 il dipinto si presentava alquanto scurito perché non aveva mai subito in precedenza alcun restauro.

Esiste una copia, certamente meno energica della presente versione, nella collezione Thannhauser di New York (olio su tavola, cm 24,5 x 33,5). Tale composizione, secondo gli studiosi, sarebbe stato un abbozzo autografo di Daumier, da lui stesso scartato, ripreso in più particolari da un’altra mano...

Il mio evidentemente sarà un terzo esemplare chissà di quale autore.

"Partita a scacchi" di Honoré Daumier
Bravissima :up:. Il tuo foglio è dunque una copia. Ciò in via teorica permetterebbe di attribuirlo con maggiore :d: probabilità proprio al famoso César Baldaccini, essendo il lavoro fatto bene e potendosi sempre ipotizzare una copia di studio da parte dell'artista, il quale dunque in questo caso non adopererebbe il proprio stile specifico. Per controllare la firma, lo fai meglio di tutti, e comunque magari sarebbe meglio l'accento acuto sulla E (evitabile se maiuscola). Detto questo, meglio non illudersi troppo, ovviamente: un buon lavoro riflette quasi sempre sulle copie gran parte della sua forza, tanto più quando sian fatte con impegno o capacità.
 

Loryred

Forumer storico
Bravissima :up:. Il tuo foglio è dunque una copia. Ciò in via teorica permetterebbe di attribuirlo con maggiore :d: probabilità proprio al famoso César Baldaccini, essendo il lavoro fatto bene e potendosi sempre ipotizzare una copia di studio da parte dell'artista, il quale dunque in questo caso non adopererebbe il proprio stile specifico. Per controllare la firma, lo fai meglio di tutti, e comunque magari sarebbe meglio l'accento acuto sulla E (evitabile se maiuscola). Detto questo, meglio non illudersi troppo, ovviamente: un buon lavoro riflette quasi sempre sulle copie gran parte della sua forza, tanto più quando sian fatte con impegno o capacità.

Bentornato prof! La "quasi-copia", dato che confrontando con l'originale l'area blu dietro l'uomo di spalle manca, innanzitutto è postuma rispetto a Daumier, depone a favore "francese" la carta originale, la firma è simile a quella di César, a casa posterò ev. ingrandimento, è comunque presente anche sulla spalla dell'uomo in grigio oltre che sul retro in alto.

Mancano accentature, già ci avevo badato, il lavoro mi è parso buono, non un falso voluto poi, visto il lavoro su carta ed il disegno sul retro, ho anch'io pensato ad un'esercizio o simile.
 

Users who are viewing this thread

Alto