addio al leader dei Clash (1 Viewer)

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Quanti ricordi degli anni passati con il sottofondo delle tue canzoni :(

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E' morto Joe Strummer, leader dei Clash

Joe Strummer, leader dei Clash, storica band del rock-punk, è morto nella sua casa a Somerset, nell'ovest dell'Inghilterra. Aveva 50 anni. La notizia è stata data oggi dal portavoce del cantante.

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LONDRA - Joe Strummer, fondatore, leader e chitarrista dei Clash, una delle storiche band del rock-punk, è morto nella sua casa a Sommerset, nell'ovest dell'Inghilterra. Aveva appena 50 anni. Il decesso di Strummer risale a ieri, ma è stato reso noto solo 24 ore dopo da un suo agente. "Joe", ha annunciato, "è morto nella sua casa di Sommerset", nell'Inghilterra occidentale. "Non conosciamo le cause", ha aggiunto l'agente, "ma presto sarà effettuata l'autopsia". Probabilmente, a quanto riferiscono alcune fonti compresa la Bbc, si è trattato di un attacco cardiaco.

Nato ad Ankara, in Turchia, vero nome John Graham Mellor, figlio di un diplomatico britannico e leader dei 101ers, Mellor adotta il nome di "Strummer" (letteralmente: "strimpellatore") dopo le improvvisate esibizioni del brano Johnny Be Good eseguite con l'ukulele nelle stazioni della metropolitana londinese. Alla metà degli anni Settanta Strummer diede vita all'esperienza dei Clash insieme a Michael "Mick" Jones, Paul Simonon e Tory Crimes, tutti provenienti dai London SS, nei quali milita anche Nicky "Topper" Headon.


Al primo concerto dell'agosto 1976 (come apripista di quell'altro gruppo icona del punk che sono i Sex Pistols), seguono altre apparizioni nel corso di diversi festival punk insieme agli onnipresenti Sex Pistols e a Siouxsie And The Banshees. Il sound ruvido e stringato, l'aggressività e la forte connotazione politica distinguono i Clash dalla scena punk rock soprattutto quando viene pubblicato White Riot, il loro primo 45 giri (marzo 1977), duro attacco alle istituzioni per gli scontri di Notting Hill a Londra dell'anno precedente tra polizia e giovani della comunità nera.

E' l'inizio di una storia che farà di Strummer e del suo gruppo una delle grandi icone del punk. Attento e meticoloso nella ricerca musicale, a Strummer si devono brani che, pur esprimendo messaggi fortemente politicizzati e attenti alla realtà sociale della Gran Bretagna di quegli anni, sono diventati di grande successo presso un pubblico più ampio di quello di riferimento, un patrimonio condiviso da tutti, anche grazie a delle trasformazioni interne al gruppo che via via porteranno i Clash a sperimentare più linguaggi e melodie. Per un sinteticissimo promemoria ecco la celeberrima London Calling, dischi cupi come Sandinista! o Give 'em Enough Rope, hit quali Should I Stay or Should I Go?, che spalancarono al gruppo dei ribelli del punk rock il mercato musicale degli Stati Uniti.

Negli anni Ottanta, un decisivo cambio di rotta: l'impegno politico si trasforma in sperimentazione, Strummer e i suoi provano il funk, il rap, la musica reggae e tendenze provenienti dalle minoranze etniche londinesi. L'idea funziona, dove si svelano le profonde radici dei quattro musicisti che vanno dal blues al jazz senza dimenticare il rock'n'roll: Spanish Bombs e Brand New Cadillac. Ancor più sorprendenti sono le ricerche di sonorità che anticipano di almeno dieci anni generi di tendenza degli anni '90 (The Guns Of Brixton, Train In Vain e Lost In The Supermarket). L'anima politica trova anche un riscontro commerciale di massa in tutto il mondo, Stati Uniti inclusi.

L'uscita, nel novembre 1981, del 45 giri This Is Radio Clash, anticipa anche la musica rap e hip-hop. La conferma viene da Combat Rock, coi singoli come Should I Stay Or Should I Go? e Rock The Casbah. È il 1982 e il gruppo è all'apice della popolarità, tanto che alla fine dell'anno suonano addirittura assieme a The Who, una delle poche formazioni degli anni '60 e '70 a godere del rispetto della generazione punk.

L'anno seguente Strummer e Jones, le due anime dei Clash, mostrano segni di insofferenza reciproca. Mick Jones forma i Big Audio Dynamite, mentre Strummer (insieme a Simonon) riprende il nome Clash e dà alle stampe il deludente e trascurabile Cut The Crap (1985). Jones e Strummer (una delle coppie d'oro della storia della musica inglese) si ritrovano nell'ottobre 1986 per il secondo disco dei Big Audio Dynamite (N. 10, Upping St.), ma la tanto desiderata reunion dei Clash rimane una delle tante leggende che costellano la storia del rock.

Quando nell'89 i Clash si sciolsero, a dodici anni dall'esordio ufficiale, Strummer intraprese una carriera solistica coronata da un certo successo. Uomo curioso e portato istintivamente a rimettersi in gioco, provò anche l'esperienza del grande schermo recitando e scrivendo partiture per colonne sonore cinematografiche.

Appena un mese fa l'ultimo concerto, con il suo nuovo gruppo, i "Mescaleros". Il prossimo anno i Clash, seconda band punk dopo gli americani Ramones, saranno inclusi nella "Rock and Roll Hall of Fame", il Ghota della musica rock.
 

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