ACQUA MARCIA: Ennesima opa a prezzo scandaloso (1 Viewer)

Alex63

Nuovo forumer
Buongiorno al forum,

sono un nuovo utente, che comunque Vi segue da tempo, e detengo direttamente ed indirettamente tramite amici un pacchetto consistente di azioni Acqua Marcia pari a circa lo 0.35% del capitale sociale.

Da quello che vedo tutti quanti sul forum siete abbastanza convinti del fatto che il prezzo offerto sia scandalosamente basso e, dato che in Italia i piccoli azionisti sono tutelati praticamente solo a parole, volevo proporVi, come ho già fatto sul forum dei siti "iborsini" e "finanzaonline" e come vorrei fare anche su altri forum, di unire le nostre forze onde evitare che questa meravigliosa società ci venga sfilata dalle mani ad un prezzo ridicolo.

Il mio 0.35%, che in nessun caso verrà consegnato a questi prezzi, fa sì che sia necessario solo l'1.65% delle rimanenti azioni per evitare il delisting del titolo, e se si riuscisse a riunire tanti piccoli azionisti in un, chiamiamolo così, patto di sindacato di minoranza, forse si potrebbe ottenere qualcosa di più delle briciole che ci vengono offerte.

Mi piacerebbe pertanto sentire la Vostra opinione sulla mia proposta ed eventualmente potremmo organizzarci per far sì che diventi realtà.

Vi invito ad andare a questo indirizzo [LINK:e641ba534c] http://www.borsaitalia.it/servlet/A...oc_date=&grp=Documenti&image1.x=73&image1.y=4[/LINK:e641ba534c] e a scaricarvi e a leggere un pò di documentazione del 2004, in particolar modo la semestrale, per rendersi conto che questa società, in ottica di cassetto, può arrivare a valere non 5 ma 20 volte il prezzo attuale.

Saluti e buon trading
 

silvia 80

Forumer attivo
franci ha scritto:
willi ha scritto:
willi ha scritto:
g.d'orta ha scritto:
Riusciremo a fermarla, almeno questa volta?

Opa a 0.33, ora si compra a meno due punti percentuali sopra il prezzo di opa: si può certamente acquistare per vedere come si metterà.

E' un titolo che non ho mai seguito da vicino, ma ricordo lo stesso amministratore delegato affermare, nemmeno tanto tempo fa, che i soli alberghi posseduti valgono cinque volte il prezzo di borsa della società.

rettifico...scusa volt... ho interpretato male quello che hai scritto...
:ops:

Ciao Voltaire.
Grazie, come al solito.
Sai che su Acqua Marcia ci stavo da tre anni.
Ferma...sempre.
kle ho a 0,29 da tre anni.-.l.dividendi? inesistenti..
Guardare i numeri e fondamentali?
Sempre.
E c'erano, c'erano.
Ovvio che c'erano.
Qui ci portano via le nostre scappatoie, la roba buona la portano via tutta
Io, personalmente non mollo acqua Marcia
Visto che la ho a 0,29.
Ma chi le ha più alte?
E ovvio che Acqua Marcia valga 5 volte sua quotazione.
Ma...ce la vogliono portare via a 0,33.
Io, personalmente, noin consegno.l
Per PRINCIPIO
La prossima, cari miei, è Bonifiche.
Ci hanno portato via roba buona...da Manuli a quella che oggi si chiama Trevi finanziaria, a tutte quelle belle azioni che , in ub anno difficile, ci hanno sfilato.
Ricordate Elsag? Io si.Ricordate Esaote?
Per questo continuo a fare medie al ribasso su Snia.
Con buona pace della signora Danieli.
Sorin era una bellissima azione...si è visto.
Ricordate Sci?
Famiglia Costa e Romanengo.
Non ho preso le due lire che mi hanno proposto per uscire 15 giorni fa.
Mi terrò un 'azione non quotata...pazienza
Avrò sempre lo sfizio di andare a rompere all'asseblea.
Con buonissima pace di famiglia Costa e Romanengo.
Saluti

finche gli azionisti non si organizzano in piccoli comitati per fare valere i propri diritti....
Io ho tantissime snia e il discorso è lo stesso, per me vale 4/5 volte tanto, ma la realtà è che quota niente.
Quello che temo è un'opa a prezzi ridicoli con un premio da fame.
 

silvia 80

Forumer attivo
Alex63 ha scritto:
Buongiorno al forum,

sono un nuovo utente, che comunque Vi segue da tempo, e detengo direttamente ed indirettamente tramite amici un pacchetto consistente di azioni Acqua Marcia pari a circa lo 0.35% del capitale sociale.

Da quello che vedo tutti quanti sul forum siete abbastanza convinti del fatto che il prezzo offerto sia scandalosamente basso e, dato che in Italia i piccoli azionisti sono tutelati praticamente solo a parole, volevo proporVi, come ho già fatto sul forum dei siti "iborsini" e "finanzaonline" e come vorrei fare anche su altri forum, di unire le nostre forze onde evitare che questa meravigliosa società ci venga sfilata dalle mani ad un prezzo ridicolo.

Il mio 0.35%, che in nessun caso verrà consegnato a questi prezzi, fa sì che sia necessario solo l'1.65% delle rimanenti azioni per evitare il delisting del titolo, e se si riuscisse a riunire tanti piccoli azionisti in un, chiamiamolo così, patto di sindacato di minoranza, forse si potrebbe ottenere qualcosa di più delle briciole che ci vengono offerte.

Mi piacerebbe pertanto sentire la Vostra opinione sulla mia proposta ed eventualmente potremmo organizzarci per far sì che diventi realtà.

Vi invito ad andare a questo indirizzo [LINK:e1acfb9b48] http://www.borsaitalia.it/servlet/A...oc_date=&grp=Documenti&image1.x=73&image1.y=4[/LINK:e1acfb9b48] e a scaricarvi e a leggere un pò di documentazione del 2004, in particolar modo la semestrale, per rendersi conto che questa società, in ottica di cassetto, può arrivare a valere non 5 ma 20 volte il prezzo attuale.

Saluti e buon trading
ottima iniziativa.

Ciao.
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Alex63 ha scritto:
unire le nostre forze onde evitare che questa meravigliosa società ci venga sfilata dalle mani ad un prezzo ridicolo.


Benvenuto.

In Italia, la tutela delle minoranze sta solo sulla carta: gli strumenti attuali sono puramente teorici, ed anche la futura azione collettiva (definirla "class action" è un'offesa agli USA) promette di essere ridicola, a partire dall'obbligo di rivolgersi ad associazioni di consumatori (e solo quelle "di Stato"), come se tutti noi fossimo degli incapaci di intendere e di volere e che le associazioni devono proteggere (dietro pagamento di belle tessere associative e di tanti bei contributi pubblici).

Ora potrei immediatamente segnalare quella che è forse l'opa più scandalosa di tutte se si guarda il valore di bilancio delle attività, tramite un articolo su Aduc-Investire Informati, ma certo non è in base a ciò che "loro" si smuoverebbero.

Una strada che si potrebbe percorrere è l'organizzazione in proprio, ma vorrebbe dire:

1) Uno, o meglio più di uno, di noi debba essere disponibile a lavorare concretamente ai vari casi, partecipazione alle assemblee incluse.

2) Impugnare le delibere davanti in tribunale, con tutto ciò che ne consegue in termini di costi, lavoro e tempo da dedicare.

3) Organizzarsi economicamente: impossibile fare tutto ciò gratis, perché esistono spese da affrontare.

Secondo me, non ci sono le condizioni per poter attuare ciò che ho indicato. I motivi sono vari, dalla diffidenza verso queste azioni alla mancanza di persone preparate in grado di saper gestire il tutto.
 

silvia 80

Forumer attivo
g.d'orta ha scritto:
Alex63 ha scritto:
unire le nostre forze onde evitare che questa meravigliosa società ci venga sfilata dalle mani ad un prezzo ridicolo.


Benvenuto.

In Italia, la tutela delle minoranze sta solo sulla carta: gli strumenti attuali sono puramente teorici, ed anche la futura azione collettiva (definirla "class action" è un'offesa agli USA) promette di essere ridicola, a partire dall'obbligo di rivolgersi ad associazioni di consumatori (e solo quelle "di Stato"), come se tutti noi fossimo degli incapaci di intendere e di volere e che le associazioni devono proteggere (dietro pagamento di belle tessere associative e di tanti bei contributi pubblici).

Una strada che si potrebbe percorrere è l'organizzazione in proprio, ma vorrebbe dire:

1) Uno, o meglio più di uno, di noi debba essere disponibile a lavorare concretamente ai vari casi, partecipazione alle assemblee incluse.

2) Impugnare le delibere davanti in tribunale, con tutto ciò che ne consegue in termini di costi, lavoro e tempo da dedicare.

3) Organizzarsi economicamente: impossibile fare tutto ciò gratis, perché esistono spese da affrontare.

Secondo me, non ci sono le condizioni per poter attuare ciò che ho indicato. I motivi sono vari, dalla diffidenza verso queste azioni alla mancanza di persone preparate in grado di saper gestire il tutto.

Legalmente non è possibile nominare un sindaco con il 3% del capiatale?
 

Alex63

Nuovo forumer
g.d'orta ha scritto:
Alex63 ha scritto:
unire le nostre forze onde evitare che questa meravigliosa società ci venga sfilata dalle mani ad un prezzo ridicolo.


Benvenuto.

In Italia, la tutela delle minoranze sta solo sulla carta: gli strumenti attuali sono puramente teorici, ed anche la futura azione collettiva (definirla "class action" è un'offesa agli USA) promette di essere ridicola, a partire dall'obbligo di rivolgersi ad associazioni di consumatori (e solo quelle "di Stato"), come se tutti noi fossimo degli incapaci di intendere e di volere e che le associazioni devono proteggere (dietro pagamento di belle tessere associative e di tanti bei contributi pubblici).

Ora potrei immediatamente segnalare quella che è forse l'opa più scandalosa di tutte se si guarda il valore di bilancio delle attività, tramite un articolo su Aduc-Investire Informati, ma certo non è in base a ciò che "loro" si smuoverebbero.

Una strada che si potrebbe percorrere è l'organizzazione in proprio, ma vorrebbe dire:

1) Uno, o meglio più di uno, di noi debba essere disponibile a lavorare concretamente ai vari casi, partecipazione alle assemblee incluse.

2) Impugnare le delibere davanti in tribunale, con tutto ciò che ne consegue in termini di costi, lavoro e tempo da dedicare.

3) Organizzarsi economicamente: impossibile fare tutto ciò gratis, perché esistono spese da affrontare.

Secondo me, non ci sono le condizioni per poter attuare ciò che ho indicato. I motivi sono vari, dalla diffidenza verso queste azioni alla mancanza di persone preparate in grado di saper gestire il tutto.

Ciao Voltaire e grazie del benvenuto,

Quello che dici tu è diverso da quello che cerco io, il mio è un po' il concetto de "l'unione fa la forza", per cui se ti presenti in banca con 5.000 euro non ti guardano nemmeno, ma se vuoi aprire un conto da 500.000 euro i direttori delle banche vengono nel tuo ufficio con la modulistica necessaria all'apertura del conto con le condizioni migliori che ti possono praticare.

Attualmente, semprechè poi vengano mantenute le intenzioni, tramite questa proposta saremmo saliti allo 0.421% del capitale sociale controllato; se per caso si arrivasse al 2% ti rendi conto da solo che si darebbe fastidio alla proprietà la quale, per ridurre la nostra quota, avrebbe solo la possibilità di lanciare un aumento di capitale oneroso raccattando sul mercato gli eventuali diritti inoptati.

Mi sembra un po' costosetto rispetto alla possibilità di accontentare un esigua minoranza di azionisti con un prezzo più rappresentativo del valore della società.

Saluti e buon trading
 

silvia 80

Forumer attivo
Alex63 ha scritto:
g.d'orta ha scritto:
Alex63 ha scritto:
unire le nostre forze onde evitare che questa meravigliosa società ci venga sfilata dalle mani ad un prezzo ridicolo.


Benvenuto.

In Italia, la tutela delle minoranze sta solo sulla carta: gli strumenti attuali sono puramente teorici, ed anche la futura azione collettiva (definirla "class action" è un'offesa agli USA) promette di essere ridicola, a partire dall'obbligo di rivolgersi ad associazioni di consumatori (e solo quelle "di Stato"), come se tutti noi fossimo degli incapaci di intendere e di volere e che le associazioni devono proteggere (dietro pagamento di belle tessere associative e di tanti bei contributi pubblici).

Ora potrei immediatamente segnalare quella che è forse l'opa più scandalosa di tutte se si guarda il valore di bilancio delle attività, tramite un articolo su Aduc-Investire Informati, ma certo non è in base a ciò che "loro" si smuoverebbero.

Una strada che si potrebbe percorrere è l'organizzazione in proprio, ma vorrebbe dire:

1) Uno, o meglio più di uno, di noi debba essere disponibile a lavorare concretamente ai vari casi, partecipazione alle assemblee incluse.

2) Impugnare le delibere davanti in tribunale, con tutto ciò che ne consegue in termini di costi, lavoro e tempo da dedicare.

3) Organizzarsi economicamente: impossibile fare tutto ciò gratis, perché esistono spese da affrontare.

Secondo me, non ci sono le condizioni per poter attuare ciò che ho indicato. I motivi sono vari, dalla diffidenza verso queste azioni alla mancanza di persone preparate in grado di saper gestire il tutto.

Ciao Voltaire e grazie del benvenuto,

Quello che dici tu è diverso da quello che cerco io, il mio è un po' il concetto de "l'unione fa la forza", per cui se ti presenti in banca con 5.000 euro non ti guardano nemmeno, ma se vuoi aprire un conto da 500.000 euro i direttori delle banche vengono nel tuo ufficio con la modulistica necessaria all'apertura del conto con le condizioni migliori che ti possono praticare.

Attualmente, semprechè poi vengano mantenute le intenzioni, tramite questa proposta saremmo saliti allo 0.421% del capitale sociale controllato; se per caso si arrivasse al 2% ti rendi conto da solo che si darebbe fastidio alla proprietà la quale, per ridurre la nostra quota, avrebbe solo la possibilità di lanciare un aumento di capitale oneroso raccattando sul mercato gli eventuali diritti inoptati.

Mi sembra un po' costosetto rispetto alla possibilità di accontentare un esigua minoranza di azionisti con un prezzo più rappresentativo del valore della società.

Saluti e buon trading

Io spero che la tua iniziativa abbia successo.
Comunque entrare a 0.33 è come giocare alla lotteria gratis (al limite perdi le commissioni).
 

franci

Forumer storico
Alex63 ha scritto:
g.d'orta ha scritto:
Alex63 ha scritto:
unire le nostre forze onde evitare che questa meravigliosa società ci venga sfilata dalle mani ad un prezzo ridicolo.


Benvenuto.

In Italia, la tutela delle minoranze sta solo sulla carta: gli strumenti attuali sono puramente teorici, ed anche la futura azione collettiva (definirla "class action" è un'offesa agli USA) promette di essere ridicola, a partire dall'obbligo di rivolgersi ad associazioni di consumatori (e solo quelle "di Stato"), come se tutti noi fossimo degli incapaci di intendere e di volere e che le associazioni devono proteggere (dietro pagamento di belle tessere associative e di tanti bei contributi pubblici).

Ora potrei immediatamente segnalare quella che è forse l'opa più scandalosa di tutte se si guarda il valore di bilancio delle attività, tramite un articolo su Aduc-Investire Informati, ma certo non è in base a ciò che "loro" si smuoverebbero.

Una strada che si potrebbe percorrere è l'organizzazione in proprio, ma vorrebbe dire:

1) Uno, o meglio più di uno, di noi debba essere disponibile a lavorare concretamente ai vari casi, partecipazione alle assemblee incluse.

2) Impugnare le delibere davanti in tribunale, con tutto ciò che ne consegue in termini di costi, lavoro e tempo da dedicare.

3) Organizzarsi economicamente: impossibile fare tutto ciò gratis, perché esistono spese da affrontare.

Secondo me, non ci sono le condizioni per poter attuare ciò che ho indicato. I motivi sono vari, dalla diffidenza verso queste azioni alla mancanza di persone preparate in grado di saper gestire il tutto.

Ciao Voltaire e grazie del benvenuto,

Quello che dici tu è diverso da quello che cerco io, il mio è un po' il concetto de "l'unione fa la forza", per cui se ti presenti in banca con 5.000 euro non ti guardano nemmeno, ma se vuoi aprire un conto da 500.000 euro i direttori delle banche vengono nel tuo ufficio con la modulistica necessaria all'apertura del conto con le condizioni migliori che ti possono praticare.

Attualmente, semprechè poi vengano mantenute le intenzioni, tramite questa proposta saremmo saliti allo 0.421% del capitale sociale controllato; se per caso si arrivasse al 2% ti rendi conto da solo che si darebbe fastidio alla proprietà la quale, per ridurre la nostra quota, avrebbe solo la possibilità di lanciare un aumento di capitale oneroso raccattando sul mercato gli eventuali diritti inoptati.

Mi sembra un po' costosetto rispetto alla possibilità di accontentare un esigua minoranza di azionisti con un prezzo più rappresentativo del valore della società.

Saluti e buon trading

Ciao Alex e benvenuto qui :)
Io non ne ho molte, ma ci sto.
Se me le devono portar via, me le porteraanno in residuale ( se proprio DEVO consegnare),In ogni caso mi sia possibile non farlo...non consegnerò.Anche al prezzo di prendermi azioni di una non quotata.
Non so se questo è possibile: se lo è, preferisco azioni di non quotata che rendono.
Chiedo lumi a chi ne sa più di me :)
 

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