a Ruby 4,5 milioni e non soldi spiccioli (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
la ragazza si è sistemata per la vita


La pm: alla ragazza 4,5 milioni

Boccassini: sesso con Ruby, Berlusconi va condannato a 6 anni e interdetto dai pubblici uffici



Milano, 13-05-2013
Il pm Ilda Boccassini ha chiesto la condanna a sei anni di reclusione per Silvio Berlusconi colpevole, secondo l'accusa, di concussione e prostituzione minorile. Il pm chiede come pena accessoria l'interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Per il processo sul caso Ruby si tornerà in aula il 3 giugno per le arringhe difensive dei legali di Silvio Berlusconi. Al termine dell'udienza di oggi i giudici del Tribunale di Milano hanno poi fissato come ultima data quella del 24 giugno, giorno in cui potrebbe essere emessa sentenza.

Nessuna attenuante
"L'imputato Berlusconi non merita attenuanti, le ebbe già per la vicenda del lodo Mondadori e non le merita per il suo comportamento processuale", ha detto Ilda Boccassini ricordando, inoltre, che l'ex premier tuttora versa soldi alle ragazze che
partecipavano alle ragazze che partecipavano alle feste di Arcore
e che sono state chiamate a testimoniare in aula.

Difesa dal processo
Spiegando perché non merita le attenuanti generiche, Ilda Boccassini ha affermato che "ancora una volta Berlusconi si è difeso fuori dal processo e non nel processo". Secondo il magistrato, "è responsabile di ambedue i reati che gli sono stati contestati". Il Pm ha sottolineato ancora una volta che "tutti i testi erano e sono a libro-paga di Berlusconi" e che "le indagini difensive sono state fatte in luoghi non consoni". "E' provato che Berlusconi non solo era a conoscenza della minore età ma che ha anche fatto sesso con la minore", ha sintetizzato Boccassini.

Smarrita
"Mi sono sentita smarrita perché non riuscivo a capire le ragioni per cui i rappresentanti delle istituzioni avevano invaso il palazzo di Giustizia", ha
detto Ilda Boccassini in riferimento alla manifestazione dei parlamentari del Pdl lo scorso 11 marzo.

Versamenti
Berlusconi avrebbe versato oltre 4,5 mln di euro a Ruby come dimostrano le intercettazioni telefoniche, un biglietto sequestrato alla giovane marocchina e i prelievi fatti dall'ex premier su uno dei suoi conti, ha spiegato il procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini.
Sistema prostitutivo
"Le ragazze invitate facevano parte di un sistema prostitutivo organizzato per il piacere di Silvio Berlusconi", ha detto il pm Ilda Boccassini nel corso della requisitoria al processo Ruby al tribunale di Milano, riferendosi alle feste dell'ex premier.
Entrare nel jet set
Ruby è stata "vittima del sogno italiano" in negativo, quello che hanno "le ragazze delle ultime generazioni in Italia", i cui unici obiettivi sono "entrare nel mondo dello spettacolo e fare soldi".
Versione di comodo
Il pm ha sottolineato come la ragazza vivesse in Sicilia in "un contesto umile ma di grande decoro" dal quale però aveva deciso di sfuggire "sfruttando la sua avvenenza e il fatto di essere mussulmana" e quindi di potere accreditare, inventandola, la versione di un padre violento e 'padre-padrone' ".
Fede e Berlusconi sapevano che era minorenne
"Emilio Fede, che era stato presidente del concorso di bellezza nel settembre 2009 in Sicilia, sapeva che Ruby era minorenne e lo disse a Silvio Berlusconi che quindi ne era consapevole", ha chiarito nella requisitoria Ilda Boccassini chiedendo la condanna di Berlusconi, imputato di concussione e prostituzione minorile. Secondo il Pm fu Emilio Fede a portare Ruby ad Arcore il 14 febbraio 2010.

Ci fu sesso
"Non c'è dubbio che Ruby avesse fatto sesso con l'imputato e ne aveva ricevuto benefici", ha detto ancora Boccassini durante la requisitoria del processo a carico
di Silvio Berlusconi.
Difesa massiccia
"C'è un apparato militare che si scatena per proteggere" Ruby quando finisce in questura la sera del 27 maggio 2010, ha detto Boccassini, riferendosi a chi quella sera cercò di farla rilasciare. Boccassini ha aggiunto che "non possiamo credere" che tutto questo si fece solo per la ragazza, e che il vero obiettivo era evidentemente difendere l'allora premier Silvio Berlusconi.
"Veramente possiamo credere che tutto questo viene fatto perché era una minore che faceva pena, a cui il padre aveva versato olio bollente in testa?", ha chiesto il pm.
Nipote di Mubarak
Quanto alla presunta parentela tra Ruby e l'ex presidente egiziano Hosni Mubarak, era "una balla colossale" e lo sapevano anche i funzionari della questura di Milano che furono contattati da Silvio Berlusconi per ottenere il suo rilascio.
"Pensate davvero - dice il pm - che non si fossero resi conto che c'era un interesse personale del presidente del Consiglio?". L'esistenza di questo interesse, secondo
Boccassini, doveva essere palese ai funzionari visto che "nel 2010 era nota una situazione in cui Berlusconi era coinvolto in storie con minorenni, come Noemi Letizia, e prostitute, nel caso Tarantini".
La telefonata del premier
Prima della telefonata di Berlusconi, c'erano "disposizioni trasparenti" sulla necessità di trattenere la giovane marocchina fermata da una volante poche ore prima per furto. Poi, però, sul telefono del funzionario Pietro Ostuni arrivò una chiamata di Berlusconi che chiedeva il rilascio della giovane sostenendo che fosse "nipote di Mubarak". Immediatamente il funzionario informò il questore di Milano e, secondo il pm Boccassini, "quando Ostuni chiamo' il questore sapeva benissimo che la storia della nipote di Mubarak era una balla colossale". Infatti, ha continuato il magistrato,
"la ragazza era stata fermata senza documenti" e tutti gli elementi indiziari raccolti fino a quel momento dimostravano che "viveva come una prostituta".






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tontolina

Forumer storico
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big_boom

Forumer storico
l'ho scritto prima che anche le prostitute vorrebbero pagare le tasse :D


se ha pagato 4,5 milioni ci sta anche una bella denuncia per evasione e facciamo bingo!
 

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