Generalizzando un po':
- I Ragionieri sono gli Apostoli del Principio della Competenza in opposizione al Principio della Cassa: se si assume un impegno, occorre registrarne i costi anche se verranno pagati tra 1, tra 10 o tra 50 anni
- Gli Attuari sono i Maestri Zen delle Stime in condizioni di incertezza
- I Politici vendono spesso Sogni e Fumo; la realtà delle cose spesso dà loro fastidio, per cui fingono che Attuari e Ragionieri non esistano (come se mettere a tacere chi parla di alcuni fatti rendesse inesistenti tali fatti).
Che sia stato un disastro l'aver affidato i conti pubblici ai Politici anziché ai Ragionieri e agli Attuari l'ho già scritto più e più volte.
Ma c'è un fatto d'attualità che, con la bella stagione, si ripresenta, con pesanti conseguenze contabili accuratamente nascoste.
Una delle attuali, spudorate violazioni "politiche" alle regole contabili è la seguente:
- in Italia sbarcano decine di migliaia di immigrati non invitati
- l'accoglienza e la "gestione" (truffaldina o onesta: per ora non indaghiamo) di questi ospiti costano (malcontati) 4 miliardi l'anno
- in un mondo gestito con trasparenza, il Primo Ministro di turno spiegherebbe al Parlamento e al Popolo la necessità o forse la vantaggiosità di avere questi nuovi arrivi, e proverebbe pertanto a convincere tutti su come mai sia necessario che i contribuenti paghino 4 miliardi di tasse in più; oppure, alternativamente, spiegherebbe ai cittadini che dovranno rinunciare a servizi pubblici per 4 miliardi. Il Popolo, sensibile a tasse e a tagli di servizi, si farebbe un'idea in proposito, decidendo se la strada intrapresa sia giusta o sbagliata.
Nel mondo reale, accade una ignobile nefandezza.
La gestione dell'immigrazione costa miliardi, ma la folle preoccupazione del Governo / Parlamento è solo che i costi non vengano considerati nel parametro Deficit/PIL, sotto osservazione da parte delle Istituzioni Europee.
Altrettanto sciaguratamente, le Istituzioni Europee "concedono" questa malsana deroga all'Italia. Che bella cosa, ci trasformano in Sovrani!
Il messaggio implicito è: "Chi se ne frega dei costi dell'immigrazione: noi siamo autorizzati a sostenerli senza doverne rendere conto all'Europa e senza chiedere i correlati sacrifici ai nostri elettori. Questi costi non li pagherà chi ci ha votato, bensì le generazioni figure, sotto forma di future maggiori tasse o futuri minori servizi pubblici".
A questo punto, già che ci siamo, non sarebbe il caso di chiedere a Francia, Russia e Germania di trasferirci (pagandoci) un po' di rifiuti nucleari, da smaltire seppellendoli nel sottosuolo italiano, sigillati in modo approssimativo?
Con i proventi incassati si potrebbero fare felici gli elettori, nel breve termine.
I danni a lungo termine non graverebbero sui cittadini attuali, bensì a quelli che vivranno in Italia per le prossime centinaia o migliaia di anni.
Wiwa la Ragioneria!
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