8 e 5 per mille. (1 Viewer)

Ignatius

sfumature di grigio
L'8 per mille lo do ai Luterani, folgorato dalle letture di Max Weber sull'etica protestante e lo spirito del capitalismo.
Vabbè, qualche volta l'ho dato anche agli ebrei e ai valdesi, ma di solito "investo" sui luterani.
I tanti "aiuti di stato" alla chiesa cattolica sono abbastanza vergognosi e spudorati, dal mio punto di vista, e non credo che sia opportuno darle anche il mio 8 per mille (fra l'altro, la chiesa riceve anche l'80% dell'8 per mille di chi non ha firmato, ma questa è un'altra storia). Scusate, sono uscito dal tema.

Il 5 per mille va, da due anni, alla CNGEI (boy-scout laici). Prima andava alla ricerca su alcune malattie.
http://www.cngei.it/
http://www.cngei.it/vediMacro.phtml?IDMacro=4432&menu=6
 

JOACKIN

joakin
Nel 1904 Max Weber, un sociologo ed economista tedesco, pubblicò un saggio su protestantesimo e capitalismo. Egli affermò che il capitalismo non era semplicemente un prodotto della Riforma, ma in effetti scoprì che nelle zone capitaliste progredite e pluriconfessionali i proprietari, i leader, i più qualificati e preparati erano in genere protestanti. Secondo il Fischer Weltalmanach, due terzi dei 540 premi Nobel assegnati fino al 1985 erano andati a persone di cultura protestante. Solo il 20 per cento era stato assegnato a persone di estrazione cattolica. Delle venti nazioni che avevano il prodotto nazionale lordo pro capite più elevato, nove erano protestanti e due cattoliche. D’altro canto, su dieci nazioni in via di sviluppo e fortemente indebitate, cinque erano cattoliche e nemmeno una protestante.
Sul settimanale tedesco Der Spiegel è stato scritto che furono gli ideali calvinisti ad incitare gli inglesi a diventare una grande potenza mondiale. A partire dal XIX secolo, la crescente forza politica di Stati Uniti, Germania e Gran Bretagna ha contribuito in modo determinante al rinnovamento sociale. Si è posto l’accento sul fatto che tutti dovevano avere uguali possibilità. Alcuni sono dell’opinione che i vortici creatisi all’interno della corrente principale della Riforma siano stati i precursori del socialismo moderno. La coscienza politica della responsabilità sociale ha preparato la strada al cosiddetto stato assistenziale. È stato soprattutto nelle regioni protestanti che le autorità civili hanno assunto a poco a poco il controllo degli aspetti legali relativi a nascite, decessi, matrimoni, divorzi ed eredità. Spesso c’è molta differenza tra paesi cattolici e protestanti per quel che concerne la possibilità di divorziare o di abortire legalmente.
Due baluardi del protestantesimo, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, si unirono a formare la bestia con due corna menzionata nella profezia biblica. (Rivelazione 13:11) Uno dei colossi politici del XX secolo, l’Organizzazione delle Nazioni Unite (chiamata in un primo tempo Lega o Società delle Nazioni), sorse in seguito alle iniziative protestanti.
 

JOACKIN

joakin
Il sociologo tedesco Max Weber dice: “Una domanda doveva sorgere per ogni credente . . . : sono io dunque fra gli eletti?” I singoli cercavano di stabilire se avevano la grazia di Dio e se erano quindi destinati alla salvezza. Weber sosteneva che facevano questo attraverso la loro “vita professionale laica”. Il successo negli affari e l’accumulo di ricchezze erano visti come un segno del favore di Dio.
La credenza nel destino spinge alcuni a compiere azioni estreme. I piloti giapponesi suicidi della seconda guerra mondiale credevano nel kamikaze o “vento divino”. L’idea che gli dèi avessero un disegno e che fosse possibile avere una parte in esso coloriva di sfumature religiose quella morte orrenda. Nello scorso decennio i dinamitardi suicidi in Medio Oriente hanno spesso fatto notizia per i loro raccapriccianti assalti. Il fatalismo ha un ruolo importante in questi “attacchi suicidi ispirati da convinzioni religiose”, fa notare l’Enciclopedia delle religioni.
Ma perché la credenza nel destino è così diffusa? Un rapido sguardo alle sue origini fornirà la risposta.
 

JOACKIN

joakin
I luterani furono i primi a definire il libro di Copernico “un’assurdità”. La Chiesa Cattolica dapprima non si espresse, poi stabilì che il libro era in contrasto con la propria dottrina ufficiale e nel 1616 lo incluse nell’Indice dei libri proibiti, dove rimase fino al 1828.
 

JOACKIN

joakin
I luterani tedeschi: una specie in via di estinzione?
Dal corrispondente di Svegliatevi! nella Repubblica Federale di Germania
“LA CHIESA luterana non avrà un futuro”. Forse alcuni telespettatori si saranno allarmati udendo dire queste parole alla televisione tedesca. Fatto ancora più allarmante, erano state pronunciate nei pressi della regione che diede i natali a Martin Lutero, fondatore di quella chiesa e padre della Riforma.
È vero, la Chiesa Evangelica Luterana Unita della Germania ha circa 25 milioni di fedeli, pari, secondo l’ultimo censimento ufficiale, a circa 45 volte il numero dei fedeli di tutti gli altri gruppi protestanti della Germania messi insieme. Tuttavia questa Chiesa è in sfacelo: i resti bombardati della chiesa commemorativa dell’imperatore Guglielmo, a Berlino Ovest, che compaiono sulla nostra copertina, potrebbero emblematicamente raffigurarlo.
Nel 1961 oltre il 50 per cento dei tedeschi era formato da luterani. Nel 1970 la cifra era scesa al 49 per cento, nel 1980 al 46 per cento. Poi sembrò che le cose migliorassero. All’inizio del 1981 un quotidiano tedesco riferì: “La Chiesa Luterana in Germania si è ripresa dagli smacchi di un decennio fa. . . . Il fenomeno delle defezioni dalla Chiesa . . . ha perso quelle sinistre dimensioni”.
Ma le cifre dei fedeli per il 1984 hanno dimostrato che quell’ottimismo era prematuro. Ora si calcola che la chiesa perderà altri 4 milioni e mezzo di fedeli nell’arco di dieci anni. Entro il 2030, perciò, solo un terzo della popolazione, se non meno, si ritiene che sarà formato da luterani.
Perché se ne vanno?
Nel corso del summenzionato programma televisivo, andato in onda nel 1986, sette ex appartenenti alla chiesa indicarono le ragioni del loro malcontento: il fatto che la chiesa si oppone agli sport della domenica, che finanzia movimenti di guerriglia comunisti, la sua presa di posizione nei confronti della politica governativa in materia di difesa, l’espulsione di due pastori omosessuali e la sua negligenza nei confronti degli animali. Un altro contestava l’accordo in base al quale le tasse ecclesiastiche vengono dedotte dai guadagni dei fedeli. È degno di nota che solo due d’essi menzionarono Dio. Eppure non è su questo che si basa la religione?
Anche se il calo dei fedeli è una cosa seria, ancor più inquietante, dice Johannes Hansen, eminente teologo luterano, è “la condizione religiosa veramente triste in cui si trovano i fedeli”. È per questo che in una domenica normale meno del 6 per cento di essi assiste alle funzioni religiose; nelle grandi città poi la percentuale è ancora più bassa. Solo uno su quattro pensa che andare in chiesa o leggere la Bibbia siano doveri cristiani. Infatti, circa otto su dieci dicono che per essere buoni luterani basta essere battezzati e cresimati, vivere onestamente ed essere fidati. Non è strano che il Frankfurter Allgemeine Zeitung abbia detto in un editoriale: “Se la Chiesa Luterana è in pericolo non è per il numero dei fedeli, ma per la sua mancanza di forza spirituale”!
I fedeli che sono privi di forza spirituale vedono la loro chiesa alla stessa stregua. Ne ammirano la grande storia, si vantano dei suoi begli edifici e approfittano dei vantaggi sociali che essa offre. Quando però si tratta di “trovare Dio”, molti preferiscono cercarlo nella natura anziché nella chiesa. Questo fatto ha indotto un esponente della chiesa a chiedere con sarcasmo perché queste persone non si facciano anche celebrare il funerale dal Dipartimento delle Foreste invece che dalla chiesa.
“Quello che apparentemente manca”, diceva una rivista americana alcuni anni fa, “è quell’entusiasmo per Dio e per la sua verità che caratterizzò i primi luterani”. Perché tanti luterani considerano la loro chiesa nient’altro che un’utile struttura per il battesimo dei neonati, per la cresima degli adolescenti e per il matrimonio degli adulti? Perché cercano Dio nella natura e tornano alla chiesa solo alla fine della vita per ricevere una “sepoltura decorosa”? Perché manca la forza spirituale?
[Nota in calce]
Per l’esattezza, Lutero nacque e trascorse gran parte della sua vita in quella che è ora la Repubblica Democratica Tedesca, comunemente chiamata Germania Orientale.
 

Ignatius

sfumature di grigio
Il sociologo tedesco Max Weber dice: “Una domanda doveva sorgere per ogni credente . . . : sono io dunque fra gli eletti?” I singoli cercavano di stabilire se avevano la grazia di Dio e se erano quindi destinati alla salvezza. Weber sosteneva che facevano questo attraverso la loro “vita professionale laica”. Il successo negli affari e l’accumulo di ricchezze erano visti come un segno del favore di Dio.
La credenza nel destino spinge alcuni a compiere azioni estreme. I piloti giapponesi suicidi della seconda guerra mondiale credevano nel kamikaze o “vento divino”. L’idea che gli dèi avessero un disegno e che fosse possibile avere una parte in esso coloriva di sfumature religiose quella morte orrenda. Nello scorso decennio i dinamitardi suicidi in Medio Oriente hanno spesso fatto notizia per i loro raccapriccianti assalti. Il fatalismo ha un ruolo importante in questi “attacchi suicidi ispirati da convinzioni religiose”, fa notare l’Enciclopedia delle religioni.
Ma perché la credenza nel destino è così diffusa? Un rapido sguardo alle sue origini fornirà la risposta.

C'è una sfumatura che fa la differenza: il protestante crede che la ricchezza sia un segno del favore di Dio, e quindi si sforza di raggiungerla per avere conferma del fatto che Dio, scusate la blasfemia, crede in lui.

Il fatalismo è tutt'altra cosa, per me.
Se una persona nasce povera, e per tutta la vita dice a se stessa "come sono stato sfortunato a nascere povero", non assumerà mai un atteggiamento positivo e, economicamente, produttivo.
 

JOACKIN

joakin
Uno sguardo a Martin Lutero
Nei passati cinque anni o più, si son fatti discorsi fra teologici luterani e cattolici. La mira ultima è apparentemente quella di ricondurre i luterani nella chiesa cattolica. Benché alcuni singoli luterani non trovino questo pensiero di loro gradimento, altri lo ritengono accettevole.
Infatti, Lutero stesso avrebbe probabilmente guardato tali sforzi con occhio di approvazione, nonostante le sue polemiche contro il papa. Egli fu un devoto monaco che non ebbe nessun desiderio di separarsi dalla chiesa cattolica. Voleva invece che essa apportasse riforme per correggere pratiche da lui sinceramente considerate non cristiane.
Secondo il dott. Carl Braaten della Scuola di Teologia Luterana di Chicago, una riunione con la chiesa cattolica sarebbe conforme ai desideri di Lutero. “La Riforma”, egli ha detto, “fu sempre volta a costituire un movimento temporaneo”.
Il loro fondatore
Quando cominciò a sfidare certe pratiche della chiesa cattolica, Martin Lutero non aveva nessuna intenzione di fondare la chiesa luterana. Comunque, fu un avvenimento naturale quando la sua separazione da Roma divenne irriconciliabile e quando egli concluse che la chiesa in Germania dovesse essere ovunque possibile riformata a dispetto del papa e dell’imperatore.
Il nome “luterano” fu dapprima dato al seguaci di Lutero dai suoi nemici. Benché fosse usato come termine derogatorio, essi lo adottarono.
Ciò che portò Lutero a separarsi dalla chiesa cattolica fu la pratica della vendita di lettere d’indulgenza. La chiesa asseriva che le indulgenze emesse dal papa potessero abbreviare la permanenza di una persona, o di un parente, nel purgatorio. Alcune perfino concedevano il perdono dei peccati. La vendita di tali indulgenze era uno dei modi mediante cui ai giorni di Lutero la chiesa otteneva denaro.
Siccome il papa Leone X aveva molto bisogno di denaro per completare la Basilica di S. Pietro in Roma, fece un accordo con l’arcivescovo Alberto di Brandeburgo, in Germania, che avrebbe aiutato a compiere l’opera. Egli accettò da Alberto la somma di 10.000 ducati in cambio dell’arcivescovado di Magonza. Affinché Alberto potesse restituire la somma alla casa finanziaria di Fugger, da cui aveva ottenuto il prestito, il papa gli diede il privilegio di dispensare un’indulgenza nei suoi territori per un periodo di otto anni. Metà del denaro ricevuto sarebbe stato versato al papa e l’altra metà alla casa di Fugger come restituzione del prestito.
Al monaco domenicano Tetzel fu affidata la vendita di queste indulgenze. Egli e i suoi compagni venditori facevano nella loro campagna di vendita stravaganti asserzioni. Fra l’altro dicevano: “Non appena la moneta tintinna nell’offertorio, l’anima salta via dal purgatorio”.
Lutero s’infuriò a tali asserzioni. Egli sostenne che la concessione di indulgenze senza pentimento era contraria alla dottrina cristiana. Argomentava: “Le indulgenze sono le più perniciose perché introducono la compiacenza e mettono perciò in pericolo la salvezza”. In uno dei suoi sermoni nel 1516 E.V. disse: “Asserire che il papa possa liberare le anime dal purgatorio è audace. Se può far questo, è crudele non liberandole tutte”.
Il 31 ottobre 1517, Lutero inchiodò novantacinque tesi inerenti alle indulgenze sulla porta della chiesa di Wittenberg in Germania. Questa era la pratica nel suo giorno per pubblicare la sfida a un dibattito. Nessuno accettò la sua sfida e non ci fu mai sul soggetto nessuna discussione con rappresentanti della chiesa.
La tesi numero cinque diceva: “Il Papa non ha né la volontà né il potere di rimettere alcuna pena, eccetto quelle che egli ha imposte con la sua propria autorità o con quella dei canoni”. La tesi numero ventuno diceva: “Così quei predicatori di indulgenze che dicono che, con le indulgenze del Papa, un uomo sia sciolto e salvato da ogni punizione sono in errore”.
Sfidando così la pratica della chiesa di vendere indulgenze, Lutero si lanciò senza saperlo nella via della separazione dalla chiesa cattolica e accese la scintilla che fece divampare la Riforma. Le sue tesi furono tradotte dal latino in tedesco e vennero stampate da alcuni di quelli che le avevan lette. Esse divennero un comune argomento di conversazione in tutta la Germania.
 

Bonzo Ganzo

...che c@zzo guardi...?
Mi sento di suggerire qualche canile/gattile, o qualche altra associazione che sfama, difende, si prende cura di coloro che realmente non hanno voce

Conosco bene una Onlus
http://www.animalipersieritrovati.org/
ma ci sono tante associazioni, potete trovarle sul sito del mio amico Daniele
http://nuke.randagia.net/

opinione personale, ma spero qualcuno voglia farci un pensiero :)

Toh...:-o

...guarda chi c'e'...:-o

...ecco che ogni tanto si degna di onorarci con la sua presenza...:-o

...ciao eh...:-o :rolleyes:
 

Argema

Administrator
Membro dello Staff
No, non fraintendetemi, ho passato un periodaccio, e ora sono come svuotato e stanco.
:)
 

Users who are viewing this thread

Alto