Rimane aperto il dossier dell’istituto di vigilanza
Risparmio a rischio,
Sospeso il prodotto del Monte dei Paschi
MILANO - La Consob ha seguito fino ad ora con attenzione e discrezione il caso dei prodotti del gruppo Monte Paschi di Siena, MyWay/4you . E anche se il tavolo aperto tra i nuovi vertici della banca e i rappresentanti dei consumatori sembra far pensare a una soluzione positiva entro breve non è detto che sia tutto finito qui. Se fino ad ora l’attività dell’Authority guidata da Luigi Spaventa è rimasta dentro i confini della moral suasion , fonti vicine alla stessa Consob non escludono «eventuali ulteriori valutazioni» sul caso.
Il nodo da sciogliere potrebbe essere quello del prospetto informativo - e proprio ieri lo stesso Spaventa sulla rivista degli Analisti Finanziari è tornato sulla necessità di una maggiore trasparenza nel mondo del risparmio. Anche se la questione è ancora tutta da affrontare. My Way , venduti dalla Banca del Salento nel 2000, e 4You venduti da tutta la rete Mps dopo l’acquisto e la trasformazione in Banca 121 dell’istituto salentino, tecnicamente sono dei «finanziamenti» (così si dice letteralmente sul contratto). Da qui l’assenza del prospetto.
Ma la corrispondenza tra «forma» e «sostanza» nel prodotto è appunto una delle molle che hanno fatto esplodere il caso.
Per ora, grazie anche all’attività di «persuasione» della Consob i risultati effettivi sono stati due: il raggiungimento di una posizione conciliatoria tra consumatori e banca, che nell’ultimo incontro hanno concordato sulla necessità di analizzare «caso per caso» i reclami dei risparmiatori; e il blocco del collocamento del prodotto. Anche se da Rocca Salimbeni ci tengono a sottolineare che «il prodotto aveva già concluso il suo ciclo di vita». E le sottoscrizioni erano già molto ridotte negli ultimi tempi.
La soluzione potrebbe essere allora la chiusura delle singole posizioni individuali dei risparmiatori a seconda delle singole storie. In altre parole, se dovesse emergere che in alcuni casi i prodotti fossero stati «spinti» dai promotori anche in presenza di clienti «non adatti» la banca potrebbe fare un passo indietro.
Chiuse o bloccate le sottoscrizioni, si possono quindi tirare le somme su questi «finanziamenti» che prevedevano come garanzia un investimento parte in obbligazioni e parte in fondi dello stesso gruppo Monte Paschi di Siena. E nel caso di un’uscita anticipata comportavano - di fatto - delle penali altissime. Ma anche sulle stime non c’è coincidenza.
Per l’Adiconsum, i sottoscrittori sarebbero 100mila per circa 2 miliardi di euro. Mentre la banca parla di 90 mila per 1,5 miliardi. E aggiunge che i reclami coincidono con appena lo 0,5% del totale dei contratti.