30 ANNI.......ANDATI IN FUMO! (1 Viewer)

lothar

Forumer storico
Catania: 30 Andati In Fumo.......

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30 ANNI di sacrifici per rifarsi un'immagine di città operosa e fattiva, piena di gente con voglia di affermarsi, di creare, di industriarsi.
Per chi conosce le genti di sicilia sa bene che il catanese, spirito levantino, è sempre stato aperto agli scambi, commerciali, culturali ecc.
ci si era rialzati dal fango in cui si era caduti negli oscuri anni 70 (100 morti ammazzati l'anno!), delinquenza che spadroneggiava dovunque, la città deserta all sei di sera......ec. ecc.
oggi Catania si presentava come una città viva, piena di iniziative di vario tipo, musicali, culturali, sportive (la orizzonti, squadra di pallanuoto femminile che ha vinto di tutto a livello nazionale, europeo e mondiale e non mi risultano incidenti durante le loro partite), la movida catanese aveva ridato vita al centro storico ( una volta tabù) e il processo stava allargandosi anche ad altre zone. a fatica, ma inarrestabile..............

lo pensavo fino a ieri............

oggi, dopo che siamo diventati pessimo esempio in tutto il mondo....torneranno i vecchi luoghi comuni dei siciliani mafiosi, inaffidabili, con nessun senso civico e guerrafondai!

con buona pace di chi, per decenni, ha lavorato, faticato, si è impegnato contro tutto e tutti (dalla delinquenza al burocrate estortore) per dimostrare che nella propria terra si può e si deve vivere bene!

l'amarezza è tanta, la voglia di continuare comincia a vacillare..........perchè farlo? per i propri filgi? per chi ha creduto in te? ma con quali prospettive se poi, per distruggere tutto basta un manipolo di "tifosi" prezzolati da chissà chi (che marmaglia!) per distruggere quanto costruito a fatica negli anni?

sulla sicilia stavano piovendo investimenti internazionali per lo sviluppo turistico e industriale ((compatibile, non come quello che ci ha regalato lo stato con l''anic, l'ipab, la pirelli e la fiat!) solo nella mia zona due aziende vogliono investire per realizzare una fabbrica di scarpe ecologiche un'altra di abbigliamento ha chiesto un lotto nella zona artigianale per produrre Abbigliamento di lavoro (è la ditta che produce le mitiche tute rosse della ferrari) ma dopo i fatti di ieri......la nostra immagine di persone operose e ingegnose sicuramente verrà offuscata da quelle scene di guerriglia urbana a cui non siamo abituati e che non riconosciamo assolutamente come nostre!
possono alcuni prezzolati delinquenti distruggere il lavoro di migliaia di persone che ogni giorno devono sudare sangue per pagare le estorsioni, legali e meno, e continuare ad assicurare il pane per i propri figli e per i propri operai?
è giusto che per tale marmaglia chi ha creduto e investito nella propria terra debba pagarne conseguenze micidiali?

che si chiudano pure gli stadi, non so se è questa la panacea, ma soprattutto.........ci sia certezza di giudizio!
credo sia piu serio e piu concreto per dare ai cittadini onesti la speranza di veder crescere il proprio alberello appena piantato senza che nessuno glielo venga a strappare dalle radici!


solo uno stato giusto può chiedere ai cittadini di fare sacrifici, non certo uno stato socio-estortore!

c'è speranza di vedere qualcosa di concreto oltre le fumose parole di circostanza?...............

intanto dobbiamo continuare a vivere e lottare, oggi piu di ieri, per non lasciarci trascinare dall'orda puzzolente del fango che ci sta venendo addosso............

stasera andrò a san giovanni li cuti, mi siederò sulla spiaggia e aspetterò che l'odore del mio mare mi penetri nei polmoni e nel cervello fino a togliere l'ultimo alito dei fumogeni puzzolenti di ieri.....

FORZA CATANIA!


LOT
 

melodia

Forumer storico
lothar ha scritto:
stasera andrò a san giovanni li cuti, mi siederò sulla spiaggia e aspetterò che l'odore del mio mare mi penetri nei polmoni e nel cervello fino a togliere l'ultimo alito dei fumogeni puzzolenti di ieri.....
è un'immagine molto bella, questa che dai : )


per quel che mi riguarda, di questa gentaglia (eufemismo) se ne può trovare
a qualsiasi longitudine e latitudine, in Italia e non solo.
non è una questione di città, regione o nazione.

la tua catania resta una dignitosa città.

devono fermare il calcio così com'è diventato oggi.
partendo dalla retribuzione di quegli analfabeti che inseguono una palla
per andar a finire agli sponsor che sovvenzionano la macchina da guerra.
 

lothar

Forumer storico
melodia ha scritto:
è un'immagine molto bella, questa che dai : )



per quel che mi riguarda, di questa gentaglia (eufemismo) se ne può trovare
a qualsiasi longitudine e latitudine, in Italia e non solo.
non è una questione di città, regione o nazione.

la tua catania resta una dignitosa città.

devono fermare il calcio così com'è diventato oggi.
partendo dalla retribuzione di quegli analfabeti che inseguono una palla
per andar a finire agli sponsor che sovvenzionano la macchina da guerra.


bene! ora non resta che convincere il resto del mondo che a catania non si passano le giornate ad ammazzare poliziotti!


grazie per le tue parole, il mio voleva essere lo sfogo per l'indignazione per quanto accaduto e per la consapevolezza che i danni li pagheranno tutti i siciliani onesti e non questa marmaglia alla deriva.

lot
 

melodia

Forumer storico
lothar ha scritto:
bene! ora non resta che convincere il resto del mondo che a catania non si passano le giornate ad ammazzare poliziotti!


grazie per le tue parole, il mio voleva essere lo sfogo per l'indignazione per quanto accaduto e per la consapevolezza che i danni li pagheranno tutti i siciliani onesti e non questa marmaglia alla deriva.

lot

non ringraziarmi, è quel che realizzerebbe qualsiasi persona con un po' di buon senso.
poi, che latiti spesso e volentieri... si sa.

buon sabato sera (e w/e)... e bada che io ti immaginerò lì, seduto sulla spiaggia :)


:bye:
 

nonmollare

Moderator
melodia ha scritto:
è un'immagine molto bella, questa che dai : )


per quel che mi riguarda, di questa gentaglia (eufemismo) se ne può trovare
a qualsiasi longitudine e latitudine, in Italia e non solo.
non è una questione di città, regione o nazione.

la tua catania resta una dignitosa città.

devono fermare il calcio così com'è diventato oggi.
partendo dalla retribuzione di quegli analfabeti che inseguono una palla
per andar a finire agli sponsor che sovvenzionano la macchina da guerra.

melodia ha ragione
sei in un momento di sconforto e ti siamo vicino.
c'è tanta violenza in giro dappertutto.
non possiamo cambiare il mondo ma possiamo cambiare noi stessi per migliorarci e " non farci trascinare dall'orda puzzolente del fango "
noi continueremo ad amare la Sicilia ed i siciliani.

dicci come è andata ieri sera sulla spiaggia.
ciao :)
 

melodia

Forumer storico
lothar, Alfio Caruso su La Stampa scrive parole che hanno la medesima amarezza tua,
solo lui punta il dito su altri temi...




Venerdì sera Catania si è piantata un coltello nel cuore. L’aveva già fatto ventitré anni addietro. Anche allora la sera invernale scorreva tiepida mentre i colpi di una pistola mettevano a tacere la coscienza più inquieta dell'inesistente società civile, Pippo Fava. Entrambi gli episodi, così lontani e diversi, scaturiscono dalla perdita d'identità subita dal tessuto cittadino in mezzo secolo. Il disincanto e l'ironia sono stati sostituiti dalla rabbia e dalla lagna. L'aver costantemente inviato in Parlamento e all'Assemblea regionale quanti avevano spesso fallito nelle proprie professioni, e abbisognavano, dunque, di una rivincita, ha fatto perdere peso politico. Aggrappata a quella maledetta definizione di Piovene - la Milano del Sud - Catania è scivolata nel baratro intellettuale e morale. Si è trasformata in facile preda dei diversi comitati d'affari. Ha perduto l'anima senza nemmeno venderla.

L’ultima battaglia che le hanno imposto riguarda il Ponte sullo Stretto: nemmeno la interessa, però serve alle logiche delle famiglie dominanti, accomunate dai profitti e dall'appartenenza alla massoneria. Di conseguenza totale impegno dell'attuale maggioranza di centro-destra nel perorare l'ennesima causa sbagliata, ma silenzio totale sullo sfruttamento turistico promesso da tutti i sindaci del dopoguerra e mai realizzato. Catania ha il privilegio unico al mondo di racchiudere in trenta chilometri la riviera dei Ciclopi e gli oltre tremila metri dell'Etna. I giapponesi vi avrebbero costruito un impero delle vacanze, i catanesi quando vogliono raggiungere l'Etna telefonano agli amici di Nicolosi per sapere se la strada è percorribile. In compenso potranno godersi le due vie intitolate ad Antonio Canepa e Concetto Gallo, personaggi controversi di un'epoca ancor più controversa. Erano i profeti armati dell'indipendentismo, ampiamente innervato dalla mafia e dalle logge, teso a staccare l'isola dal resto del Paese. E il sindaco autore del provvedimento, lo Scapagnini bravo più nel curare Berlusconi che la città, appartiene a un partito denominato Forza Italia. Il consueto trionfo dell'Eterno Paradosso Siciliano.

In questa realtà impervia di delusioni quotidiane e di annunci mirabolanti la squadra di Marino ha rappresentato il giusto motivo d'orgoglio. La serie A assaggiata dopo una lunga assenza è stata vissuta come l'annuncio di un futuro migliore; perfino emigranti di lungo corso, che avevano smesso di tifare, non hanno resistito al richiamo di quel rossoazzurro, di cui andare fieri. Il Catania divertiva e vinceva, i consensi piovevano, il duo Pulvirenti-Lo Monaco, presidente e amministratore delegato, stava dimostrando con i risultati che pure lì dove erano fiorite retrocessioni, polemiche, squalifiche, si poteva impostare il presente con un occhio al futuro. Quanto di tutto questo è stato bruciato l'altra sera? Chi potrà mai dimenticare il sangue innocente versato, lo sguardo smarrito di una giovane moglie? Chi spiegherà ai figli di Filippo Raciti che non avranno un padre per la sfida estrema e insensata di ragazzi cresciuti nel culto dello «spertu e malandrino», cioè dell'illegalità?

Il calcio da decenni ci ha abituato alla violenza gratuita, quanto accaduto nei dintorni del vecchio Cibali l'abbiamo già visto in tanti Paesi del mondo e in tante città italiane, eppure le scene di Catania torcevano le budella, esibivano un di più di ferocia, sapevano di agguato programmato. Le peggiori malefatte del calcio si sono spesso aggrappate all'evanescente motivazione degli accadimenti agonistici. Venerdì sera, invece, la guerra alla polizia, ai carabinieri, è stata dichiarata all'insaputa dell'abituale, pessimo arbitraggio di Farina (la sua permanenza è una spia del nostro calcio malato). La voglia indistinta era di colpire quelli che da sempre in Sicilia sono considerati ospiti sgraditi, se non, addirittura, i veri nemici: gli uomini in divisa, i rappresentanti delle Istituzioni.

«Poliziotto primo nemico» è da mesi lo slogan dei teppisti della curva Sud. Tanto livore prescinde da qualsiasi aggancio con la realtà. Può essere la risposta alla decisione di Pulvirenti e Lo Monaco di tagliare ogni rapporto con gli ultras; può essere il seguito della belluina aggressione di pochi giorni addietro alle forze dell'ordine: entrate in un palazzo adibito a deposito di armi e droga, sono state bersagliate con il lancio di pietre, piatti, utensili, pentole. Di sicuro da quarantott'ore Catania e noi catanesi siamo sprofondati nel buio dal quale speravamo di uscire.

Alfio Caruso
Fonte: www.lastampa.it
 

lothar

Forumer storico
alfio russo ha toccato le corde del cuore in modo virtuoso com'è aduso fare e ha detto quello che tutti sanno ma nessuno dice, cioè che le società calcistiche sono vittime di estorsioni vere e proprie da parte della delinquenza organizzata che solo perchè si svolge in ambito calcistico cambia nome e si autodefinisce tifo ultras!

i provvedimenti governativi tendenti ad aumentare la responsabilità oggettiva delle società (fino a 500mt oltre i confini dello stadio.....quindi la società diventa responsabile, almeno in teoria, se in quell'area ci abitasse.......unabomber!!!!)non fanno altro che esporle maggiormente ai ricatti dei piccoli boss del tifo che non perderanno occasione di far valere al momento propizio.


lot
 

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