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Oggi: 28 Dic, 2025

Legge 104, il 2026 è alle porte tra permessi, congedi e smartworking: più tutele per disabili e caregiver

Il debutto delle novità per chi ha la 104 si avvicina: dal 2026 più tutele su permessi, congedi e altro per disabili e caregiver nel lavoro
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legge 104
Foto © Investireoggi

Si avvicina il debutto delle novità per chi ha la 104, una legge che rappresenta da oltre trent’anni il principale pilastro normativo a tutela delle persone con disabilità e dei loro familiari. Non è una legge assistenzialistica in senso stretto, ma uno strumento di garanzia dei diritti fondamentali: lavoro, salute, integrazione sociale e pari opportunità. A partire dal 1° gennaio 2026, il quadro applicativo della legge 104 è destinato ad arricchirsi di nuove misure che puntano a rafforzare la protezione dei soggetti più fragili, soprattutto in ambito lavorativo e previdenziale.

Le novità in arrivo (previste dalla Legge n. 106/2025) si inseriscono in un percorso di riforma più ampio, che mira a superare una visione frammentata della disabilità.

L’obiettivo dichiarato è rendere le tutele collegate alla disabilità più uniformi, accessibili e coerenti con le reali esigenze di cura, sia per la persona con handicap grave sia per il caregiver familiare. Il baricentro si sposta sempre più sul concetto di “progetto di vita”, già richiamato dalla normativa più recente in materia.

Permessi 104 e assenze dal lavoro: più flessibilità

Uno degli ambiti maggiormente interessati dalle novità 2026 riguarda i permessi lavorativi (c.d. permessi 104). Restano fermi i tre giorni mensili di permesso retribuito previsti dall’articolo 33 della legge 104 (frazionabili anche in ore), ma il legislatore ha previsto un rafforzamento degli strumenti di conciliazione tra lavoro e salute.

In particolare, dal 1° gennaio 2026 vengono introdotte ulteriori 10 ore extra di permessi 104 utilizzabili per visite mediche, terapie, esami clinici e percorsi riabilitativi, sia per il lavoratore disabile sia per chi assiste un familiare in condizione di gravità.

Questa integrazione risponde a un’esigenza concreta: le tre giornate mensili, da sole, spesso non sono sufficienti a coprire l’intero fabbisogno di cura, soprattutto in presenza di patologie croniche o degenerative.

Congedi più lunghi e tutela del posto di lavoro

Un’altra novità rilevante riguarda i congedi per motivi di salute o assistenza. Dal 2026 viene rafforzata la possibilità di assentarsi dal lavoro per periodi prolungati, anche in modo frazionato, con una tutela esplicita del posto di lavoro. Pur non trattandosi sempre di congedi retribuiti, il principio che si consolida è quello della non penalizzazione del lavoratore fragile o del caregiver sul piano occupazionale.

Questo aspetto è particolarmente importante in ottica previdenziale: la conservazione del rapporto di lavoro evita interruzioni forzate di carriera che, nel lungo periodo, incidono negativamente su contributi e pensione futura.

Priorità allo smart working e semplificazione delle procedure INPS

Dal 1° gennaio 2026 viene inoltre rafforzato il diritto di precedenza al lavoro agile per i beneficiari della legge 104. Non si tratta di un obbligo generalizzato per il datore di lavoro, ma di una priorità riconosciuta a chi, per condizioni di disabilità o assistenza, ha maggiore necessità di flessibilità organizzativa. Lo smart working diventa così uno strumento strutturale di inclusione, non una concessione temporanea.

Sul piano amministrativo, le novità puntano a una semplificazione delle procedure. Le certificazioni sanitarie tendono a essere sempre più digitalizzate e integrate con i sistemi informativi pubblici, riducendo tempi di attesa e passaggi burocratici.

Parallelamente, l’INPS rafforza i controlli, non in un’ottica punitiva, ma per garantire che i benefici della legge 104 siano destinati a chi ne ha effettivo diritto.

Conclusioni sulle novità legge 104

È importante chiarire che le novità del 2026 non modificano direttamente le principali prestazioni economiche legate alla disabilità, come indennità di accompagnamento, pensioni di invalidità o detrazioni fiscali. Questi istituti restano disciplinati dalle norme vigenti e dalle leggi di bilancio annuali.

La legge 104 si avvia, dunque, a una nuova fase, più attenta alla qualità della vita e alla sostenibilità del percorso lavorativo delle persone con disabilità e dei loro familiari. Le novità dal 1° gennaio 2026 non stravolgono l’impianto originario della norma, ma ne rafforzano lo spirito: rimuovere gli ostacoli che limitano l’uguaglianza sostanziale, rendendo il lavoro e la previdenza realmente accessibili a tutti. In questo senso, la legge 104 continua a essere uno strumento centrale di civiltà giuridica e sociale.

Riassumendo

  • La legge dal 2026 rafforza le tutele per disabili e caregiver nel lavoro.
  • Introdotta maggiore flessibilità nei permessi per cure, visite mediche e assistenza.
  • Congedi più lunghi garantiscono tutela del posto di lavoro ai soggetti fragili.
  • Priorità riconosciuta allo smart working per beneficiari della legge 104.
  • Procedure più semplici grazie a certificazioni sanitarie digitali e controlli INPS.
  • Nessuna modifica diretta a pensioni, indennità e benefici economici esistenti.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.