La legge bilancio 2026, nella sua versione definitiva, segna un passaggio rilevante per il sistema economico e sociale italiano, introducendo un pacchetto articolato di interventi che toccano fisco, lavoro, previdenza, famiglie e imprese. Il provvedimento ridisegna alcune regole centrali con l’obiettivo di alleggerire il carico fiscale, sostenere l’occupazione e favorire gli investimenti produttivi.
Misure fiscali nella legge di bilancio 2026
Uno dei capitoli più significativi riguarda la tassazione delle persone fisiche. È prevista una riduzione dell’IRPEF grazie al taglio dell’aliquota intermedia, che scende dal 35% al 33%. Questa modifica mira a rendere più progressivo il prelievo e a migliorare il reddito disponibile per una fascia ampia di contribuenti.
Cambia anche la disciplina sui dividendi, con nuove regole che incidono sulla tassazione dei proventi finanziari.
Sempre in ambito fiscale trova spazio una nuova definizione agevolata dei debiti affidati alla riscossione nel periodo compreso tra il 2000 e il 2023. Si tratta della cosiddetta rottamazione quinquies, che consente di regolarizzare vecchie pendenze con condizioni più favorevoli (previsto un piano di rateizzo fino a 9 anni). Torna inoltre la possibilità di assegnare beni ai soci con un trattamento agevolato, misura che interessa molte realtà societarie di piccole e medie dimensioni.
La legge bilancio 2026 introduce anche novità per il reddito d’impresa. Tra queste spicca l’introduzione di una ritenuta sulle operazioni tra imprese, che partirà in forma ridotta nel 2028 e aumenterà dal 2029. Interventi specifici riguardano il settore bancario e assicurativo, mentre viene rivista la normativa sugli affitti brevi, tema di grande attualità per il mercato immobiliare e turistico.
Bonus edilizi, lavoro e famiglie
Sul fronte degli incentivi edilizi, il testo conferma fino alla fine del 2026 le principali agevolazioni.
Bonus ristrutturazioni, ecobonus e sismabonus restano al 50% per gli interventi sull’abitazione principale e al 36% per i lavori sulle seconde case. Una scelta che garantisce continuità a famiglie e operatori del settore delle costruzioni, evitando brusche interruzioni.
Ampio spazio è dedicato alle misure per il lavoro e la famiglia. Viene introdotto un nuovo sgravio contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato, pensato per favorire la stabilità occupazionale. Sono previsti incentivi mirati per sostenere l’occupazione femminile, con particolare attenzione alle lavoratrici madri e agli strumenti di conciliazione tra vita privata e attività professionale. In questo quadro si inserisce il rafforzamento del bonus mamme, che sale a 60 euro al mese (il bonus mamme 2025 è di 40 euro al mese). L’ISEE è reso più leggero grazie all’innalzamento della franchigia già prevista per l’abitazione principale.
La normativa sui congedi parentali viene potenziata, così come le tutele in caso di malattia dei figli minori. Cambiano anche le modalità di anticipo della NASpI, rendendo più flessibile l’accesso alla liquidazione per chi perde il lavoro. Dal 2026 diventa strutturale il lavoro occasionale in agricoltura, mentre l’APE sociale viene prorogata fino al 31 dicembre dello stesso anno. Dall’altro lato niente proroga di Quota 103 e Opzione donna.
Guardando sempre al sistema pensionistico, la legge bilancio 2026 prevede un graduale allungamento dei tempi per il pensionamento di vecchiaia e anticipata ordinaria, con un mese in più di requisiti a partire dal 2027 e ulteriori due mesi dal 2028.
Vengono introdotte nuove regole sul trattamento di fine rapporto e sulla previdenza complementare per i neoassunti, con l’intento di rafforzare le tutele future.
Anche le imprese nella legge di bilancio 2026
Le imprese trovano nella manovra numerosi strumenti di sostegno. Debutta un nuovo iperammortamento per gli investimenti in beni strumentali, che prende il posto dei precedenti crediti d’imposta legati ai programmi 4.0 e Transizione 5.0.
Per il settore agricolo resta attivo uno specifico credito d’imposta 4.0. Vengono rifinanziate misure già esistenti come la Nuova Sabatini e i bonus collegati alla ZES Unica, all’agricoltura e alla pesca. Prorogati anche gli incentivi per il design e l’ideazione estetica, oltre ai crediti d’imposta per le ZES e le ZLS.
Riassumendo
- Riduzione IRPEF e nuove regole fiscali per redditi, dividendi e vecchi debiti fiscali.
- Confermati bonus casa fino al 2026 al 50% per abitazioni principali e 36% seconde case.
- Incentivi a lavoro stabile, occupazione femminile e sostegno economico alle famiglie.
- Rafforzate tutele su congedi, NASpI, lavoro agricolo e APE sociale prorogata.
- Novità pensionistiche con requisiti più lunghi e nuove regole su TFR e previdenza.
- Sostegni alle imprese con iperammortamento, crediti d’imposta e incentivi settoriali.