Più bonus da ottenere e benefit più elevati già oggi, con effetti ancora più evidenti nel 2026. E senza introdurre nuove misure o nuovi strumenti assistenziali da richiedere. Il 2026 si aprirà meglio per molte famiglie, e il merito è di un correttivo che riguarda uno dei certificati più importanti per milioni di contribuenti: l’ISEE.
Alcune modifiche all’ISEE 2026 produrranno infatti effetti positivi concreti per tante famiglie. Vediamo di cosa si tratta e cosa cambia davvero.
Il governo ti abbassa l’ISEE: ecco perché nel 2026 prendi bonus in più
Sono due gli interventi sugli ISEE di particolare rilievo. Il primo riguarda l’esclusione dal calcolo dell’indicatore dei buoni fruttiferi, dei libretti di risparmio e di tutte le altre dotazioni bancarie sotto forma di titoli garantiti dallo Stato.
Un’esclusione fino a 50.000 euro per nucleo familiare, che ha già rappresentato nel 2025 un fattore determinante per abbassare l’ISEE di molte famiglie.
Come sanno bene i beneficiari di bonus, agevolazioni e sussidi, più basso è l’ISEE, maggiori sono le prestazioni ottenibili e più elevato è l’importo riconosciuto.
La novità ulteriore, inserita di recente nella legge di Bilancio e poi rafforzata, riguarda invece la casa di abitazione principale. In particolare, sabato 20 dicembre la Commissione Bilancio del Senato ha approvato una modifica alla manovra che incide direttamente sul valore della prima casa nel calcolo dell’ISEE 2026, innalzando la soglia di esonero.
Soglia a 200.000 euro, ecco cosa cambia adesso
Sale a 200.000 euro il valore della prima casa che viene escluso dal calcolo dell’ISEE. Si tratta di una vera e propria franchigia a favore dei nuclei familiari che possiedono immobili di un certo valore o abitazioni situate in aree metropolitane, dove il valore catastale è più elevato.
Fino a oggi, infatti, queste abitazioni incidevano in modo significativo sull’ISEE, rendendo poco efficace l’attuale soglia di esenzione, pari a 52.500 euro. In pratica, fino ad ora, le famiglie con casa di proprietà potevano escludere dal calcolo dell’ISEE solo fino a 52.500 euro del valore dell’immobile adibito a residenza principale.
Con la prima bozza della manovra di Bilancio sembrava ormai certo il passaggio a 91.500 euro, già di per sé un incremento importante. Ma con l’ultima modifica approvata, la soglia quasi quadruplica rispetto a quella attuale.
Le case e gli altri immobili, così come i depositi bancari e postali, incidono sul calcolo dell’ISEE per il 20% del loro valore. Al netto delle franchigie. L’innalzamento della soglia sulla prima casa determina quindi un abbassamento significativo dell’ISEE, con effetti rilevanti sull’accesso alle prestazioni.
Ad esempio, aumenta l’assegno unico e universale per le famiglie che, scendendo sotto la soglia di circa 17.500 euro di ISEE, possono ottenere l’importo massimo previsto. C’è poi chi, portando l’ISEE sotto 9.530 euro, o sotto 20.000 euro nel caso di famiglie numerose, può rientrare nei bonus sociali sulle bollette.
Abbassare l’ISEE può essere determinante anche per l’accesso a borse di studio, riduzioni delle tasse universitarie, aiuti per la disabilità e numerose altre agevolazioni.
Un intervento che, senza introdurre nuovi bonus, amplia in modo concreto la platea dei beneficiari.