Dal 2000 il tuo quotidiano indipendente su Economia, Mercati, Fisco e Pensioni
Oggi: 30 Dic, 2025

Bonus edilizi dopo l’ok alla manovra 2026: cosa resta e cosa va via

La manovra 2026 congela i bonus edilizi: detrazioni confermate, bonus mobili prorogato e tagli rinviati, ma il futuro degli incentivi cambierà
3 minuti fa
2 minuti di lettura
bonus edilizi
Foto © Licenza Creative Commons

Dopo il via libera del Senato, è atteso per oggi anche l’ok della Camera alla manovra di bilancio 2026. Salvo colpi di scena, dovrebbe essere confermato il testo già licenziato a Palazzo Madame. Al centro dell’attenzione restano  i bonus edilizi, tema di grande interesse per famiglie, proprietari di immobili e operatori del settore.

Il quadro che emerge dalla legge di Bilancio 2026 introduce una sostanziale continuità rispetto all’anno che sta per concludersi. Per il 2026, infatti, non si prevede alcuna riduzione delle percentuali di detrazione previste per gli interventi di recupero del patrimonio immobiliare, per l’efficienza energetica e per la messa in sicurezza antisismica.

Le stesse aliquote già applicate nel 2025 vengono confermate anche per il nuovo anno, rinviando ogni ridimensionamento delle agevolazioni al 2027.

Bonus edilizi: taglio rimandato alle spese del 2027

Nel dettaglio, per le spese effettuate tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2026, i bonus edilizi (ristrutturazione, ecobonus e sismabonus) seguiranno lo schema già noto nel 2025.

Gli interventi realizzati sull’abitazione principale continueranno a beneficiare di una detrazione pari al 50%, a condizione che le spese siano sostenute dal proprietario dell’immobile o da chi detiene un diritto reale di godimento. In tutti gli altri casi (seconde case)  l’agevolazione resterà fissata al 36%.

Anche sul fronte dei limiti di spesa non sono previste modifiche. Per il bonus ristrutturazioni e per il sismabonus, compresa l’ipotesi di acquisto di immobili ristrutturati o antisismici, il tetto massimo resta ancorato a 96.000 euro per unità immobiliare. Questo limite continuerà ad applicarsi senza distinzione tra prima e seconda casa. Per quanto riguarda invece l’ecobonus, rimangono validi i massimali di detrazione già in vigore, che variano in base alla tipologia di intervento e alle prestazioni energetiche conseguite.

Lo scenario cambia solo a partire dal 2027 (salvo futuri cambiamenti). Per le spese sostenute in quell’anno, le percentuali inizieranno gradualmente a ridursi. I lavori sull’abitazione principale potranno contare su una detrazione del 36%, mentre per gli altri immobili l’aliquota scenderà al 30%.

Un ulteriore passaggio è previsto dal 2028, quando il bonus ristrutturazioni verrà uniformato al 30% per tutti gli immobili, eliminando ogni distinzione legata alla destinazione abitativa. Rimane, invece, aperta la questione sul futuro di ecobonus e sismabonus dopo il 2027, poiché la normativa non chiarisce se queste misure verranno prorogate o meno oltre tale termine.

Bonus mobili confermato ancora un anno

Accanto agli incentivi per i lavori edilizi, la manovra 2026 interviene anche sul bonus mobili. La detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di arredi nuovi e grandi elettrodomestici viene prorogata fino alle spese sostenute 31 dicembre 2026. Si tratta di un’agevolazione strettamente collegata agli interventi di ristrutturazione edilizia, che consente di recuperare parte della spesa sostenuta per migliorare e completare l’abitazione oggetto dei lavori.

Il bonus mobili potrà essere utilizzato esclusivamente se legato a interventi di ristrutturazione avviati nel corso del 2025. Il limite massimo di spesa su cui calcolare la detrazione resta fissato a 5.000 euro per unità immobiliare.

Esce dai bonus edilizi quello del 75% per le barriere architettoniche

Non tutte le misure, però, trovano spazio nella nuova legge di Bilancio.

Il bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche, che garantisce una detrazione del 75% per specifici interventi su edifici esistenti, non viene prorogato.

Questa agevolazione, prevista per lavori riguardanti esclusivamente scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici, resterà valida solo per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025. In assenza di un intervento normativo successivo, dalle spese 2026 non sarà più possibile usufruire di questo beneficio fiscale.

Nel complesso, la manovra 2026 conferma un approccio prudente, puntando sulla stabilità delle regole nel breve periodo e rinviando al futuro una revisione più incisiva dei bonus edilizi. Una scelta che offre continuità a cittadini e imprese, ma che apre anche interrogativi sulle politiche fiscali per il settore delle costruzioni negli anni successivi.

Riassumendo

  • La manovra 2026 conferma senza modifiche le regole principali sui bonus edilizi.
  • Nel 2026 restano detrazioni al 50% per prime case e 36% per altri immobili.
  • Limiti di spesa invariati: 96.000 euro per ristrutturazioni e sismabonus, ecobonus stabile.
  • Dal 2027 iniziano i tagli alle detrazioni, con ulteriore riduzione dal 2028.
  • Bonus mobili prorogato al 2026, legato a ristrutturazioni avviate nel 2025.
  • Non prorogato il bonus barriere architettoniche oltre le spese del 2025.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.