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Sotto 47 senza contro opa in 2 settimane, ma Fastweb non va giù più di tanto
14/03/2007 18.30
Mercoledì nero per le Borse ma Fastweb limita i danni a piazza Affari. In chiusura, infatti, il titolo ha segnato un calo dello 0,61% raggiungendo quota 48,3 euro contro il -2,45% registrato dall'S&P/Mib, dopo essersi mosso in altalena tra 48,05 euro e 49,98 euro, con scambi oltre la media giornaliera dell'ultimo mese e pari al 6,64% del capitale.
E' inoltre passato ai blocchi il 2% del capitale tramite un pacchetto di 1,6 milioni di azioni al prezzo unitario di 48,55 euro per un controvalore di 77,68 milioni di euro, dopo che già era stato scambiato anche un pacchetto di 50 mila titoli a 48,52 euro per un totale di 2,4 milioni. Il titolo dell'operatore tlc aveva subito un primo sbandamento in terreno negativo in scia alla smentita di un possibile interesse da parte di Mediaset.
Il gruppo di Cologno non prevede di effettuare una contro opa sull'operatore delle tlc, dopo l'offerta lanciata da Swisscom, in quanto "la telefonia non è nel nostro core business", ha dichiarato l'Ad di Mediaset, Giuliano Andreani. Sulla stessa linea il vipresidente, Pier Silvio Berlusconi: "entrare nelle telecomunicazioni oggi sembra per noi abbastanza lontano".
Un'ipotesi del genere favoriva la speculazione su Fastweb in attesa di una contro opa e anche di un possibile rilancio da parte di Swisscom la cui offerta è, ricordiamolo, pari a 47 euro per azione. Da quando è stata annunciata l'opa, Fastweb ha sempre viaggiato abbondantamente al di sopra di questo prezzo, ma secondo l'Ad della società elevetica, Carsten Schloter, "è destinato a tornare sotto i 47 euro nel giro delle prossime due settimane se non ci sarà alcuna contro opa".
Ma se una controfferta dovesse arrivare, Schloter non ha detto cosa Swisscom farebbe, solo ha spiegato che il suo gruppo non guarderà ad altre acquisizioni in caso di insuccesso dell'opa. Se, invece, "portiamo in porto questa acquisizione dovremo poi evidentemente focalizzarci sulla riduzione del debito portandolo a un rapporto 1 a 1 con l'Ebitda prima di considerare nuove acquisizioni", ha aggiunto l'Ad della compagnia svizzera, il quale ha garantito che non ci sarà un delisting di Fastweb se l'opa raccoglierà dal 30 al 60%.
Fastweb inoltre rimarrà italiana e "non sarà trasferito in Svizzera alcun tipo di attività", così come "il marchio non verrà toccato". Questo perchè "la società è un'opera d'arte dell'imprenditoria italiana" e, in caso di successo dell'opa, "consentirà a Swisscom di incrementare di un quinto il fatturato e l'Ebitda e di aumentare il cash flow". Per il manager della compagnia telefonica svizzera, Fastweb genererà "un flusso di cassa decisamente interessante già nel 2007". Quanto ai progetti per l'Italia, Schloter ha sottolineato che "Swisscom vuole spostarsi sulle reti di nuova generazione, Fastweb l'ha già fatto e ora è in vantaggio di 3-5 anni sulla concorrenza".
Riguardo all'inchiesta giudiziaria sulle false fatturazioni delle compagnie telefoniche, che ha coinvolto anche la società milanese, Schloter si è detto fiducioso. Quanto al ruolo del primo azionista e fondatore della società, Silvio Scaglia, l'Ad di Swisscom ha affermato di averne già "discusso molto con lui": rimarrà el Cda, ma non più come presidente.
Antonella Marseglia