FTSE Mib Futures Y SOPRAVVISSUTI di Idee e grafici. parte seconda (3 lettori)

WANTED

Forumer storico
a vedere.....ancora giù
ma dovremmo essere in zona cesarini
stiamo rasando nei fondi :mmmm:

manca ancora l'input UP
 
Ultima modifica:

WANTED

Forumer storico
a vedere.....ancora giù
ma dovremmo essere in zona cesarini
stiamo rasando nei fondi :mmmm:

manca ancora l'input UP


vedendo invece il settimanale.....:eek::eek:
gli indicatori si son appena girati :mmmm::mmmm:

Sotto però troviamo parecchie cosine a supporto.
La mm100 verde che al pari della trend bianca
passa a 18500.........2 al prezzo di una ????? :lol:

Ancora poco sotto ricordo il buco aperto tra
le 2 trend blu, molto più visibile sul giornaliero . :rolleyes:

Più sotto ancora il supportone in area 17800 che incide
pure sulla mitica mm200 , senza poi tralasciare il target
finale del TS ribassista in area 17600.

Ci arriverà ?????? :mmmm::mmmm:

PS: Comunque sia......sempre meglio seguire la massa
per non perdere il treno per le feste.....Natalizie :lol::lol:
 

dondiego49

Forumer storico
Cala l’appetito per il rischio: Piazza Affari scenderà ancora
News alert: Origlia Pietro

Situazione difficile per l’indice Ftse Mib che dopo aver rotto la soglia dei 20mila punti è andato incontro a forti vendite,.

Pietro Origlia 10 ottobre 08:00
Per info visita il sito: pietro-pitt-origlia.it
1

7

2
Oknotizie

Lunedì 13 ottobre alle 18.00 sei invitato da quattro trader di grande esperienza a copiare dal vivo tutte le mosse di chi opera da anni sui mercati, ogni giorno! Partecipa a Strategie vincenti su Forex, Azioni e Futures. iscriviti quì.

Di seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte da Davide Pantaleo a Pietro Origlia.

L’indice Ftse MIb ha sfondato anche il supporto dei 19.500 punti fallendo tutti i tentativi di rimbalzo almeno per ora. Fin dove potrà spingersi la discesa del mercato nel breve?

Non si arresta la debolezza in atto sui mercati azionari del Vecchio Continente che in scia ai nuovi timori legati al deterioramento dell'economia nell'area euro (pesa in particolar modo il rallentamento tedesco i cui ultimi dati sono ampiamente sotto le attese), continuano quel trend ribassista in atto oramai da metà settembre.
In questo contesto ad abbassare ulteriormente l'appetito per il rischio è stato il report del FMI che, spingendo la BCE a varare un QE, ha rivisto al ribasso la crescita economica di alcuni Paesi, mettendo in secondo piano le minute della FED che, allontanando al secondo semestre del 2015 il primo rialzo dei tassi d'interesse oltreoceano, avevano spinto nella giornata di mercoledì i listini americani a far segnare la migliore performance del 2014.
Sul valutario nelle ultime sedute si sta assistendo ad un rimbalzo dell'EURO che nei confronti del DOLLARO passa di mano in area 1.27 e i cui guadagni potrebbero spingersi fin verso la soglia degli 1.28-1.285 senza per questo cambiare quel trend ribassista in atto oramai da 5 mesi.

Situazione difficile sul nostro indice principale che dopo aver rotto la soglia dei 20mila punti è andato incontro a forti vendite aprendo la strada ad un test sui minimi di Agosto 2014 posizionati sui 18900-19000 mila punti. In corrispondenza di questi livelil è atteso un iniziale rimbalzo anche in presenza del forte ipervenduto presente nel brevissimo termine. Nel caso questa eventualità dovesse realizzarsi ricordo che sarà solo oltre i 20300 punti che il FTSE Mib invierebbe un primo segnale di fiducia.
- See more at: http://www.trend-online.com/inte/origli ... AqlFN.dpuf
Unicredit ha violato al ribasso la soglia dei 6 euro, mentre Intesa Sanpaolo si è riportato a ridosso dei 2,2 euro. Consiglierebbe di acquistare questi due titoli sui livelli attuali?

Debolezza in atto sul titolo UNICREDIT che con la rottura dei 6 euro è atteso in area 5.7 e a seguire sui forti sostegni posti sui 5.50 euro.
Situazione identica per INTESASANPAOLO attesa al test dei 2.15-2.13 euro e a seguire 2.05- 2 euro.

Nella seduta di ieri Saipem e Tenaris sono riusciti a muoversi in controtendenza rispetto al mercato. Quali indicazioni operative ci può fornire per questi due titoli? Quali i livelli da seguire ora?

La forte discesa delle quotazioni del PETROLIO potrebbero continuare ad aver un impatto negativo sul settore. Nello specifico SAIPEM si mantiene sempre all'interno di un trend ribassista le cui vendite potrebbero continuare con discese sotto i primi supporti in area 15.50 e target sulla soglia dei 15 euro.

Situazione precaria anche per TENARIS che con la rottura dei 16 euro andrebbe a ritoccare i minimi di agosto posti in area 15.60 euro.

Prosegue inarrestabile la discesa di World Duty Free e Autogrill che non riescono a trovare alcun appiglio per risalire la china. Quale operatività ci consiglia per questi due titoli?

Un mix di news negative ( aumento affitti all'interno degli scali spagnoli e timori legati all'EBOLA) hanno avuto un impatto negativo sui titoli della famiglia Benetton. Situazione molto difficile per WORLD DUTY FREE che nelle prossime ore potrebbe andare a rivedere i suoi minimi in area 6.8 euro, ultimo baluardo per evitare ulteriori vendite.

Non cambia il trend su AUTOGRILL che con la rottura dei 5.50 euro ha inviato un segnale SHORT con primi target sulla soglia dei 5 euro.
- See more at: http://www.trend-online.com/inte/origli ... PFR5O.dpuf
In caso di recuperi del mercato, quali sono i titoli che potrebbero fare meglio nel breve? A quali consiglia di guardare ora?

Pochi i titoli che continuano ad essere impostati al rialzo. Tra questi segnalo AEFFE con la tenuta di area 1.75 euro. A seguire RETELIT sopra gli 0.66 euro ed infine BP MILANO sulla tenuta degli 0.6 che rappresenta la parte basse del trading range in atto da 4 settimane.

buon trading tutti

Per ulteriori info scrivi a: [email protected]
- See more at: http://www.trend-online.com/inte/origli ... AVXTn.dpuf
 

dondiego49

Forumer storico
emot-question.gif
emot-question.gif
emot-question.gif
emot-question.gif
emot-question.gif
emot-question.gif
emot-question.gif
emot-question.gif


A Piazza Affari si può tornare a fare shopping, ma con cautela
News alert: Fiat

L’indice ha raggiunto l’area dei 19.000 punti che dovrebbe offrire un sostegno per un primo rimbalzo, pronti però a scappare in caso di rottura dello stesso. I titoli e i temi da seguire in avvio di settimana.

Davide Pantaleo 15 ore fa
4

10

0
Oknotizie

Lunedì 13 ottobre alle 18.00 sei invitato da quattro trader di grande esperienza a copiare dal vivo tutte le mosse di chi opera da anni sui mercati, ogni giorno! Partecipa a Strategie vincenti su Forex, Azioni e Futures. iscriviti quì.

Anche l’ultima seduta della scorsa settimana si è conclusa in ribasso per le Borse europee che non hanno trovato alcun sostegno in Wall Street. Il Ftse100 è sceso dell‘1,43%, mentre il Cac40 e il Dax30 hanno accusato un ribasso rispettivamente dell‘1,64% e del 2,4%.

A difendersi meglio degli altri è stata Piazza Affari che ha visto il Ftse Mib fermarsi a 19.200 punti, con un calo dello 0,94%, dopo aver toccato un massimo a 19.428 e un minimo a 19.019 punti. Molto negativo il bilancio su base settimanale visto che nelle ultime cinque sedute l’indice delle blue chips ha lasciato sul parterre il 4,95% rispetto al close del venerdì precedente.
Reggerà il supporto dei 19.000 punti?

La settimana è stata vissuta tutta in discesa con il Ftse Mib che, dopo aver perso la soglia dei 20.000 punti, è andato a mettere sotto pressione i supporti dei 19.800 e dei 19.500, la rottura dei quali ha prodotto un’accelerazione ribassista in direzione dei 19.000 punti. In corrispondenza di questo livello proprio venerdì scorso si è avuto un primo tentativo di reazione che ha permesso ai corsi di riportarsi in area 19.200.
Il quadro tecnico del mercato ha subito un netto deterioramento nelle ultime giornate, ma vista la velocità della discesa e i livelli raggiunti, è lecito attendersi ora un rimbalzo dell’indice. Se sarà confermata la tenuta di area 19.000, i corsi metteranno nel mirino dapprima l’area dei 19.500 punti, precedente supporto e ora resistenza, oltre la quale si guarderà ai 19.800 e ai 20.000 punti. L’eventuale riconquista di quest’ultimo livello non sarà sufficiente a mettere al riparo dal rischio di nuove vendite visto che sarà necessario almeno un ritorno sopra i 20.200/20.300, dove transita la media mobile a 200 periodi.
- See more at: http://www.trend-online.com/prp/piazza- ... WoQgv.dpuf
Fino a quando le quotazioni si manterrano al di sotto dei 19.500 punti, sarà reale la minaccia di nuovi interventi ribassisti. In tal caso bisognerà monitorare in primis l’importante sostegno dei 19.000 punti, rotti i quali la discesa proseguirà verso i 18.800, ossia sui minimi di agosto. Negativo sarà l’abbandono anche di quest’ultimo sostegno che aprirà le porte a flessioni più marcate in direzione dei 18.500 prima e dei 18.000 punti in un secondo momento.
La nostra idea è che il mercato possa dare vita ad un recupero nel corso della prossima ottava, ma sarà bene muoversi con grande cautela vista l’elevata volatilità e la fragilità che interessa la struttura grafica del Ftse Mib al momento.
I market movers da seguire in avvio di settimana

Per la prima seduta della prossima settimana segnaliamo che il mercato azionario giapponese sarà chiuso per festività, mentre in America sarà chiuso il mercato dei bond. Sull’opposta sponda dell’Atlantico non si segnalano dati macro di rilievo per lunedì e in agenda troviamo solo un discorso di Charles Evans, presidente della Fed di Chicago, mentre in Europa nel primo pomeriggio prenderà il via la riunione dell’Eurogruppo.
In mattinata si guarderà alla Germania dove saranno collocati titoli di Stato con scadenza a sei mesi per un ammontare massimo di 2 miliardi di euro.
I titoli e i temi da monitorare a Piazza Affari

A Piazza Affari da lunedì non sarà più quotato il titolo Fiat ed è atteso il debutto di Fiat Chrysler Automobiles le cui negoziazioni avranno inizio alle ore 15.15, segnalando che è atteso lo sbarco del titolo anche in America.
In avvio di settimana partirà l’aumento di capitale di Fintel Energia che sarà realizzato tramite l’emissiojne di 1.594.249 azioni ordinarie nel rapporto di un nuovo titolo ogni 15 possedute al prezzo unitario di 3,13 euro. L’operazione si concluderà il prossimo 31 ottobre, mentre i diritti relativi all’aumento di capitale saranno quotati fino al 27 ottobre.
- See more at: http://www.trend-online.com/prp/piazza- ... 9TovA.dpuf
Da seguire l’asta dei titoli di Stato visto che saranno offerti BTP con sacadenza nel 2018 per un ammontare compreso tra 3 e 3,5 miliardi di euro, oltre ai BTP con scadenza a 7 anni per un importo tra 1,5 e 2 miliardi di euro, mentre per i BTP trentennali l’offerta sarà racchiusa tra 750 milioni e 1,25 miliardi di euro. - See more at: http://www.trend-online.com/prp/piazza- ... 1TpNc.dpuf
 
Ultima modifica:

dondiego49

Forumer storico
img839118.jpg


In Italia finanziarsi allo sportello costa ancora troppo, nonostante l’Euribor a tre mesi sia sotto lo 0,1%. Una recentissima analisi di Banca d’Italia rivela che ad agosto il tasso medio applicato, per esempio, alle famiglie che hanno fatto ricorso al credito al consumo si è attestato al 9,34%. Mentre per chi va in rosso sul conto il tasso medio è stato del 4,89%. Ancora, per le imprese non finanziarie che hanno chiesto prestiti fino a un milione di euro il tasso medio è risultato del 3,97%.

Insomma, non sorprende che non ci sia la corsa di famiglie e imprese per chiedere i 23 miliardi di euro erogati alle banche dalla Bce di Mario Draghi in occasione della prima asta Tltro dello scorso settembre. Peraltro si tratta di finanziamenti concessi agli istituti di credito a tassi quasi nulli (0,15%) proprio per essere impiegati nell’economia reale. Logico quindi attendersi che i costi applicati a loro volta dalle banche ai clienti non siano alti. E invece no. D’altronde i tassi fissati per legge (a partire dai tassi effettivi medi di mercato, Tegm, rilevati trimestralmente dalla Banca d’Italia presso i singoli intermediari finanziari) al di sopra dei quali scatta l’usura arrivano ancora a superare il 24%.

È il caso per esempio degli scoperti senza affidamento fino a 1.500 euro, che per il quarto trimestre prevedono un tasso-soglia del 24,18% annuo. Ciò vuol dire che una banca potrebbe arrivare ad applicare tale costo del denaro senza ricadere nell’usura. Nei crediti personali i tassi massimi arrivano al 19,15%. E non va meglio a chi va in rosso con il fido. Le aperture di credito in conto corrente possono arrivare a costare il 18,525% fino a 5 mila euro, il 16,6% oltre 5 mila euro. Su livelli simili sono gli altri finanziamenti per famiglie e imprese: qui il tasso-soglia è fissato al 17,36%. Per gli sconti commerciali delle fatture si può andare oltre il 15%. I tassi medi applicati effettivamente sul mercato sono inferiori, ma restano comunque molto spesso a doppia cifra.

Tutti i dettagli su MF-MilanoFinanza, in edicola da sabato anche in formato elettronico su pc e tablet iPad, Android, Amazon Kindle e Windows 8.
 

Users who are viewing this thread

Alto