Enel (ENEL) Enel: iniziano le dismissioni (1 Viewer)

MARCO12

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ENTRATO IN ENEL
segnali buoni di volumi .. mani forti stanno comprando...deve recuperare molto rispetto alle banche
 

tontolina

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Il Cda ha approvato l’acquisizione del 60,62% di Enersis. Il prezzo d’offerta per il 60,62% di Enersis sarà di 8,253 miliardi di euro, ossia circa il 10% di premio sui correnti prezzi azionari al netto dei costi corporate delle holding intermedie -

Previsto il contestuale pagamento da parte di Endesa di un dividendo straordinario per pari ammontare, 8,25 miliardi di euro, ed eventuale earn-out di due anni per Endesa stessa nel caso in cui Enel realizzi capital gain da vendita di azioni Enersis -


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tontolina

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Finalmente ci riprendiamo il suo vero valore

LONGGGGG

e quale sarebbe questo vero valore? :cool:

non mi pare che sia cambito molto

è stata solo una partita di giro...
Enel dà dei soldi ad Endesa
ed Endesa li restituisce ad Enel tramite un dividendo straordinario

mi dici cosa è fondamentalmente cambiato?
 
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tontolina

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alla presenza di tanto entusiasmo rialzista di MARCO12
ho guardato il grafico
siamo sulla resistenza e guardando i volumi sembra che prevalgono le vendite...
 

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tontolina

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L'Enel dice addio a Porto Tolle

di Jacopo Giliberto26 settembre 2014



L'Enel dice addio a Porto Tolle - Il Sole 24 ORE










L'Enel abbandona il progetto di trasformare in un grande impianto a carbone la vecchia grande centrale di Porto Tolle (Rovigo), sul delta del Po. Un groviglio di difficoltà normative, contenziosi locali fra i sostenitori e i nemici del progetto, un processo penale, l'impegno di contenere il debito sono fra i motivi che invogliano ad abbandonare il progetto da 2,5 miliardi di euro.
Ma soprattutto è cambiato lo scenario: i consumi elettrici sono precipitati e lo sviluppo delle fonti rinnovabili d'energia (circa il 40% della corrente elettrica prodotta in Italia) tengono spente moltissime centrali, le quali producono perdite invece di chilowattora.
Dice l'Enel: «A fronte dell'evidente cambiamento del contesto energetico e della differente dinamica tra domanda e offerta di energia avvenuti negli ultimi dieci anni, tanto è durato l'iter autorizzativo – peraltro non ancora concluso – per la riconversione della centrale di Porto Tolle, nuove alternative devono essere esaminate per l'impianto polesano alimentato a olio combustibile».
I sindacati non vogliono che la vecchia centrale, spenta da cinque anni, lasci a casa i dipendenti. Una soluzione sarà trovata, stando al succinto comunicato dell'Enel, la quale «conferma la volontà di ricercare nuove soluzioni condivise con territorio ed enti locali, nella prospettiva di creare valore e salvaguardare l'occupazione nell'area della centrale». In altre parole, potrebbe nascere una minuscola centrale alimentata con energie rinnovabili (per esempio biomasse coltivate in zona) al posto di una centrale di dimensioni giganti che dopo tre anni di costruzione avrebbe dato lavoro a un migliaio di addetti.





Il gigantismo della centrale attuale, costruita nei primi anni '80, si vede già dalla ciminiera, il più alto edificio d'Italia. È un cilindro alto 250 metri dalla cui sommità, spazzata dai venti in quota, nelle belle giornate si distingue il profilo dell'Istria. La centrale è sulla punta estrema del delta del Po, sull'isola di Polesine Camerini, contornata da canneti, lagune e colture senza confini. Il solo comune di Porto Tolle è più vasto dell'intera provincia di Trieste ed è abitato da un manipolo di contadini e pescatori con una densità di appena 44 persone per chilometro quadro, quanti ne conta il Bhutan sulle vette dell'Himalaya.
Immediati i commenti dei politici locali, dei sindacalisti e delle associazioni ambientaliste. Legambiente e Wwf congiuntamente chiedono che ora si punti alle rinnovabili e all'occupazione che esse possono generare. Il segretario della Cgil del Polesine, Fulvio Dal Zio, esige garanzie per qualche centinaio di posti di lavoro «con il massimo del rispetto ambientale». Battagliero il presidente del Veneto, Luca Zaia: il Polesine «non merita una delusione così forte» e «l'Enel non pensi di cavarsela a buon mercato». Greenpeace parla di «un passo chiaro nella direzione della progressiva riduzione delle emissioni di CO2».
 

tontolina

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tontolina

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Enel, in arrivo una pioggia di denaro da Endesa: 13,4 miliardi a fine mese.

Pubblicato il 8 ottobre 2014, ore 09:14. Ultimo aggiornamento 08 ottobre 2014 , ore 09:17
Enel riceverà oltre 14 miliardi tra la fine di questo mese e l'anno prossimo dalla controllata Endesa, sotto forma di dividendi straordinari e ordinari. Soldi utili per abbattere parte del debito.

Enel, in arrivo una pioggia di denaro da Endesa: 13,4 miliardi a fine mese. - Finanza e Borsa - InvestireOggi.it

il bilancio approvato per l'anno scorso riportava un debito netto di [FONT=&quot]39,862 Miliardi


sarebbe pertanto lecito attendersi una PFN di 25,.. Miliardi! MAGARI! :V
ma dubito che l'obiettivo venga raggiunto con una partita di giro.... [/FONT]
 

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