Fib settembre.....riservato a... (1 Viewer)

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Massaio di Voghera
Ravenna, 27 giu. (TMNews) - L'"energico" Matteo Renzi, durante il semestre di presidenza dell'Unione europea, metterà al centro i problemi legati alla crescita per uscire dalla crisi. "Sono sicuro che alcuni risultati arriveranno" ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, per il quale il Cancelliere tedesco Angela Merkel ha "ammorbidito" alcuni toni rigidi sulle politiche di austerità. "La prossima settimana l'Italia assumerà la presidenza Unione Europea - ha ricordato Squinzi dall'assemblea di Confindustria Ravenna -. Abbiamo un premier che è una persona energica e ha voglia di fare" e "penso che metterà alcune" delle problematiche che frenano la crescita, "al centro dell'attenzione degli altri paesi europei. E sono sicuro che alcuni risultati arriveranno". Nel suo intervento il leader degli industriali ha notato che "l'intransigenza" iniziale del Cancelliere tedesco sia meno rigida nelle ultime settimane: "credo che alcune cose stiano già cambiando". "Mi sembra che la Merkel stia un po' ammorbidendosi - ha precisato a margine dell'assemblea -, d'altra parte se non ammorbidiamo l'Europa cosa facciamo? Questa è l'area più avanzata con maggiore potenziale al mondo ed è quella che non cresce, quindi da qualche parte stiamo sbagliando".

ce ne fosse uno che dice : il 2% del debito Italiano, che , con il patto di stabilita' DOBBIAMO pagare ogni anno per anni 20 ( cioe' 43 miliardi l'anno) e' abolito, e' rettificato..e'..qualcosa

nessuno, anzi tutti quelli del PD hanno confermato che il patto si rispetta

ma questi sanno di cosa stanno parlando?
 

Dogtown

Forever Ultras Ghetto
non l'ho fatta io la lista..:-o

Ginetta ha appena mangiato, i figlioli non si vedono ancora

ieri ho preso dalle grinfie del gatto una merla...avra' 20-30 giorni...mangia fermiciattoli



...sempre per rimanere in tema di uccelli :eeh: e confermare la rekkiaggine anche di questo 3d che ricordo doveva trattare solo di gnocca:D , sotto al mio portico han fatto il nido i merli e un'altra specie in una vaso di fiori appeso, stupendi, gatto permettendo anche qui.
 

Dogtown

Forever Ultras Ghetto
Ravenna, 27 giu. (TMNews) - L'"energico" Matteo Renzi, durante il semestre di presidenza dell'Unione europea, metterà al centro i problemi legati alla crescita per uscire dalla crisi. "Sono sicuro che alcuni risultati arriveranno" ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, per il quale il Cancelliere tedesco Angela Merkel ha "ammorbidito" alcuni toni rigidi sulle politiche di austerità. "La prossima settimana l'Italia assumerà la presidenza Unione Europea - ha ricordato Squinzi dall'assemblea di Confindustria Ravenna -. Abbiamo un premier che è una persona energica e ha voglia di fare" e "penso che metterà alcune" delle problematiche che frenano la crescita, "al centro dell'attenzione degli altri paesi europei. E sono sicuro che alcuni risultati arriveranno". Nel suo intervento il leader degli industriali ha notato che "l'intransigenza" iniziale del Cancelliere tedesco sia meno rigida nelle ultime settimane: "credo che alcune cose stiano già cambiando". "Mi sembra che la Merkel stia un po' ammorbidendosi - ha precisato a margine dell'assemblea -, d'altra parte se non ammorbidiamo l'Europa cosa facciamo? Questa è l'area più avanzata con maggiore potenziale al mondo ed è quella che non cresce, quindi da qualche parte stiamo sbagliando".

ce ne fosse uno che dice : il 2% del debito Italiano, che , con il patto di stabilita' DOBBIAMO pagare ogni anno per anni 20 ( cioe' 43 miliardi l'anno) e' abolito, e' rettificato..e'..qualcosa

nessuno, anzi tutti quelli del PD hanno confermato che il patto si rispetta

ma questi sanno di cosa stanno parlando?


Cameron said:"I'll be clear, today is a very bad day for Europe..."


...emmmò sò kazzi se si inkazzano i british!!!
 

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Massaio di Voghera
il Naim di questa settimana hanno raddoppiato l'esposizione short e sono full long..
 

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Massaio di Voghera
e' il 109% per il 3 quarto che fa impressione : praticamente scommettono sia al rialzo che vendono il ribasso per un fine anno esplosivo
 

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Massaio di Voghera
mi sono letto i giornali

la mossa di Renzi di ieri, il voto a Junker, non ha nessuna controparte economica, solo promesse ed un rilievo forte politico

Praticamente , di fronte ai problemi contingenti Italiani, non portiamo a casa nulla..se non un " sei forte Renzi"...

e siamo al terzo presidente italiano che si prende "..sei forte...."..

3 anni passati,buttati nel cestino...

144.000 aziende fallite o chiuse

nessun risultato...nessun cambiamento...

brao
 
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Massaio di Voghera
tra l'altro

per centrare le direttive europee e le promesse fatte dal governo, la produzione italiana deve esportare il 4% in piu'

questo significa che, se non si centra questo dato per fine anno, il governo ha un buco di 16 miliardi..e verrebbero messe in forse sia i 10 miliardi spesi per gli 80 euro dati e sia il rapporto deficit pil che salterebbe

il 4% e' una robusta ripresa sul fronte della produzione..molto,ma molto difficle da raggiungere
 

bischer0tt0

mi sono già rotto
mi sono letto i giornali

la mossa di Renzi di ieri, il voto a Junker, non ha nessuna controparte economica, solo promesse ed un rilievo forte politico

Praticamente , di fronte ai problemi contingenti Italiani, non portiamo a casa nulla..se non un " sei forte Renzi"...

e siamo al terzo presidente italiano che si prende "..sei forte...."..

3 anni passati,buttati nel cestino...

144.000 aziende fallite o chiuse

nessun risultato...nessun cambiamento...

brao

sarà per quello che là questi 3 si son presi del "sei forte" :D
 

snapo

the greater the truth, the greater the libel
tra l'altro

per centrare le direttive europee e le promesse fatte dal governo, la produzione italiana deve esportare il 4% in piu'

questo significa che, se non si centra questo dato per fine anno, il governo ha un buco di 16 miliardi..e verrebbero messe in forse sia i 10 miliardi spesi per gli 80 euro dati e sia il rapporto deficit pil che salterebbe

il 4% e' una robusta ripresa sul fronte della produzione..molto,ma molto difficle da raggiungere


Matteo Renzi e il paese che rappresenta sembrano viaggiare col vento in poppa. Sembrano e in parte è fortunatamente così; in altra parte è un gioco di immagini e di specchi, di annunci ai quali la realtà corrisponde molto parzialmente. La sola vera conseguenza è il suo rafforzamento personale a discapito della democrazia la cui fragilità sta sfiorando il culmine senza che il cosiddetto popolo sovrano ne abbia alcuna percezione.

Ascoltando il leader appena tornato dalle esibizioni di Ypres e di Bruxelles sembra che la partita della flessibilità economica sia stata guadagnata. Pienamente guadagnata, dopo aver mostrato i muscoli alla Merkel e avere poi concluso con un sorriso, un abbraccio e solide promesse.


Il pareggio del bilancio sarà rinviato al 2016, gli investimenti per la crescita saranno consentiti, la fiducia cambierà in meglio le aspettative, le riforme strutturali - che sono la condizione richiesta dalla Germania - saranno fatte anche perché (Renzi lo dice e lo ridice) il premier ci mette la faccia. Più chiaro, più netto ed anche più irresistibile di così non ce n'è un altro. Un vero fico che la sorte ha regalato all'Italia e - diciamolo - al Partito socialista europeo e all'Europa intera. Però...

Però non è proprio così. Intanto per quanto riguarda la flessibilità.

Il pareggio del bilancio non è stato rinviato al 2016 ma in realtà al 2015 il che significa che bisognerà porne le condizioni nella legge di stabilità di quell'esercizio, che sarà in votazione dell'autunno di quest'anno. Si intravede una manovra di circa 12 miliardi e forse più.

Nel frattempo la domanda, cioè i consumi, sono fermi anzi leggermente peggiorati; la "dazione" degli 80 euro, almeno per ora, non ha dato alcun segnale. È certamente presto per giudicare, aspettiamo i dati di giugno e di luglio; ma per ora non ci sono segnali di ripresa.


Semmai ci sono segnali di ulteriore aumento della disoccupazione, giovanile e non. Il vero e solo dato positivo viene dall'intervento della Banca centrale europea che nelle prossime settimane dovrebbe intervenire con misure "non convenzionali". Ma qui non c'entrano né il governo italiano né le istituzioni europee e neppure la Germania. Qui c'entra la Bce e la fermezza di Draghi, sperando che la lotta per alzare l'inflazione abbia successo.

Draghi richiama un altro tema assai scottante che però non riguarda il presidente della Banca centrale il cui nome nel caso in questione è stato usato a sua insaputa (e molto probabilmente col suo personale fastidio).

È circolata nei giorni scorsi la notizia che uno dei possibili anzi probabili candidati a sostituire Van Rompuy alla presidenza del Consiglio europeo sarebbe stato Enrico Letta. La notizia è uscita sul Financial Times e su molti giornali italiani e la candidatura avrebbe avuto il pregio di non provenire dal governo italiano ma da quello inglese e anche francese.


Pregio, perché i candidati alle massime cariche dell'Unione non sono scelti sulla base della nazionalità d'origine, ma sulla base del talento e dell'esperienza. Lo stesso Giorgio Napolitano ha ricordato pubblicamente che, dal momento della nomina a presidente della Bce, Draghi non è più considerato come un italiano, così come Jean-Claude Juncker non è considerato un lussemburghese, sicché un altro italiano scelto per un'altra carica non incontra alcuna difficoltà per la presenza d'un suo "originario concittadino".

Questo non è un dettaglio di poco conto ma un punto fondamentale per chi persegue gli obiettivi dell'Europa federale e non confederata. Ma il nostro Renzi (e guai a chi ce lo tocca) ha di fatto risposto: Letta chi? E poi ha aggiunto che la presenza di Draghi costituiva un ostacolo all'eventuale incarico di Letta. Comunque - ha infine aggiunto il nostro presidente del Consiglio - lui non pensava affatto ad ottenere quella carica per un italiano ma piuttosto ad avere la ministra degli Esteri, Mogherini, alla carica di Alto rappresentante della politica estera e della difesa europea.

Abbiamo già scritto domenica scorsa, e qui lo ripetiamo per chi ha orecchie da mercante, che quella carica non conta assolutamente nulla.

Politica estera e difesa sono solidamente nelle mani dei governi nazionali, nessuna cessione di sovranità è prevista in proposito, ogni paese europeo ha la sua politica estera che spesso non coincide con quella degli altri. Si tratta dunque d'un obiettivo di pura facciata, che proprio per questo l'Italia ha già ottenuto e utilizzerà a favore della Mogherini o di D'Alema.

Concludo ricordando che la flessibilità concessa all'Italia nei limiti che abbiamo già visto è comunque subordinata a riforme strutturali che incidano sull'economia. Altre riforme interessano assai poco l'Europa e gli stessi italiani. Quelle della legge elettorale nonché la riforma del Senato sono tra le meno interessanti ai fini della flessibilità. Di esse abbiamo più volte parlato nelle scorse settimane.
Scalfari come brunetta e belpietro: sputtana quel ?vero fico? di palazzo chigi - Politica


magari fossimo ancora ai tempi del morti...:lol::wall::wall::lol:


avremmo tre anni ancora per ripensarci


avremmo duecento miliardi di debito ancora da generare


avremmo oltre centomila imprese ancora da far fallire


avremmo ancora un milione di disoccupati da creare


avremmo ancora 150 miliardi di pil da bruciare


insomma avremmo ancora un po' di ossigeno per respirare e ossigenare quei due neuroni in croce rimasti...


invece abbiamo 80 euro lordi per alcuni(ma per molti vengono mangiati da altre tasse...tasi...tari...etc etc)...e fa la sua porca differenza!:bow::bow::bow:
 
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