Portafogli e Strategie (investimento) Sunset Boulevard: the Indian Summer of the debt (Vol. VI) (1 Viewer)

Imark

Forumer storico
Intanto, il mese scorso il default rate è ancora sceso quasi ovunque, salvo in Europa, dove è leggermente rimbalzato...

Globalmente, siamo scesi dal 10% di marzo (rivisto) al 9% di aprile, e siamo diretti al 2,7% pronosticato per dicembre ed al 2% fra 12 mesi. Negli USA siamo passati dall'11% al 9,5 e siamo diretti al 3% a fine anno. In Europa siamo passati dal 7,3% al 7,8% e siamo diretti all'1,5% di fine anno. Anche questo mese Moody's non indica nel bollettino di stampa il target a 12 mesi del default rate di USA ed EU, il che mi fa supporre che il dato di fine anno possa essere per le due aree il bottom di ciclo.

D'altronde, per entrambe saremmo al di sotto della media storica, che si attesta sopra al 4% annuo.

Moody's: Global Default Rate Fell to 9.0% in April 2010

New York, May 06, 2010 -- The global speculative-grade default rate continued its downward path in April, sliding to 9.0% from March's revised level of 10.0%, said Moody's Investors Service in its latest monthly default report. A year ago, the global default rate stood at 8.8%.

Moody's default rate forecasting model now predicts that the global speculative-grade default rate will finish this year at 2.7% and then fall to 2.0% a year from today.

"The pace of defaults continues to fall, and the credit outlook today is far less negative than it was a year ago. While risks certainly remain, our base case projections indicate very few defaults over the near term," said Moody's Director of Credit Policy Research Albert Metz.

In the U.S., the speculative-grade default rate also decreased from a revised level of 11.0% in March to 9.5% in April. At this time last year, the U.S. default rate stood at 9.8%.

In the U.S., the dollar-weighted speculative-grade bond default rate ended at 9.1% in April, also down from March's level of 11.3%, while the European dollar-weighted speculative-grade bond default rate fell from 5.8% in March to 3.9% in April.

At this time last year, the U.S. and European default rates stood at 14.5% and 7.4%, respectively.

Among U.S. speculative-grade issuers, Moody's forecasting model foresees the default falling to 3.0% by the end of the year. In Europe, the forecasting model projects the speculative-grade default rate will decline to 1.5%.

A total of 5 Moody's-rated corporate debt issuers defaulted in April, which sends the year-to-date default count to 22. In comparison, 115 defaults were recorded in the first four months last year, 25 of which were April defaults.

Overall, 20 of this year's defaults were by North American issuers while the rest were from Europe and Asia.

Across industries over the coming year, default rates are expected to be highest in the Consumer Transportation sector in the U.S. and the Business Service sector in Europe.

Measured on a dollar volume basis, the global speculative-grade bond default rate closed at 8.1% in April, down from 10.3% in March. Last year, the global dollar-weighted default rate stood at 13.6% in April.

Moody's speculative-grade corporate distress index -- which measures the percentage of rated issuers that have debt trading at distressed levels -- came in at 14.1% at the end of April, down from 17.1% in March. A year ago, the index was much higher at 53.5%.

In the leveraged loan market, no Moody's-rated loan defaulters were recorded in April. The trailing 12 month U.S. leveraged loan default rate fell from 10.4% (revised) in March to 8.8% in April. A year ago, the loan default rate was 6.8%.
 

porchetto

la casa non fallisce
ciao Antonio hai visto Ballarò ieri
intervista di Epifani che diceva le stesse cose della Todini
"con l'inflazione i più poveri diventano più poveri i ricchi più ricchi"
ti risparmio il commento del conduttore che diceva che con l'inflazione i ricchi sono ancora più ricchi perchè hanno un maggior flusso di soldi :D,
questi la pensano diversamente da te, ma a me sembra che tu hai fatto un'analisi lucida.

poi forse c'è uno scambio di idee che ho avuto con gli amici del forum a cena prima di partire dal raduno di ferrara, amici molto in gamba e più internazionalizzati di me che solo quest'anno mi sto iniziando a confrontare con i BRIC con la mia azienda (ho affittato anche ad una cinesina che studia italiano a Perugia per diventare interprete di un'azienda cinese che ha aperto una filiale a Milano)

con l'ingresso della Cina nel WTO (voluto mi sembra da Clinton) stiamo diventando tutti più poveri perchè la ricchezza si ridistribuisce verso la cina dove i quasi schiavi sono legali, e dovendo noi competere con loro i nostri livelli salariali sono destinati a scendere.

Ma allora non è meglio una sana inflazione che almeno ci taglia ilmastodontico debito pubblico che ci portiamo sulle spalle?


se è OT sposta pure ho creiamo un altro 3d "L'inflazione è la nostra alleata?"
 

TheLondoner

Forumer storico
trovo molto interessante la visione di Mark sulla ricchezza mobiliare.....in effetti oltre il dato numerico ... potrebbe essere che un decennio d'inflazione lo si abbia già avuto a causa della bolla immobiliare e del costante aumento del prezzo del petrolio spalmato sul decennio trascorso...ora ci troviamo sostanzialmente dinanzi a scenari nuovi.
 
Inflazione non è solo una questione di volontà delle autorità (piu' monetaria che governativa)

1) CI sono alcuni studi interessanti ( Rogoff) che mostrano che il debito sopra il 90% del GDP abbassa almeno di 1% la crescita del GDP rispetto al passato
2) Il leverage che ha sospinto la crescita nell'ultimo decennio non è piu proponibile nel prossimo/attuale ciclo economico e questo sarà un ulteriore fattore negativo di crescita rispetto al passato
3) C'e' ancora ampia capacita produttiva (oltre che manodopera) inutilizzata che limita inflazione
4)Le manovre (necessarie)per la riduzione del deficit non stimoleranno certo la crescita, anzi rischiano di avvicinanrci al double deep
5) L'inflazione si muove molto sulle aspettative, quindi l'unica variabile "impazzita" che potrebbe nel breve alzarle è l'aumento del prezzo del petrolio che recentemente è diventata una delle variabili piu' pesanti nella creazione delle aspettative.
6 )L'effetto inflazione sul debito serve solo a rinviare il problema, in quanto crescerebbero gli interessi da pagare sul debito di nuova emissione piu velocemente di quanto si possa erodere in termini reali l'enorme massa di debito
 

Imark

Forumer storico
ciao Antonio hai visto Ballarò ieri
intervista di Epifani che diceva le stesse cose della Todini
"con l'inflazione i più poveri diventano più poveri i ricchi più ricchi"
ti risparmio il commento del conduttore che diceva che con l'inflazione i ricchi sono ancora più ricchi perchè hanno un maggior flusso di soldi :D,
questi la pensano diversamente da te, ma a me sembra che tu hai fatto un'analisi lucida.

poi forse c'è uno scambio di idee che ho avuto con gli amici del forum a cena prima di partire dal raduno di ferrara, amici molto in gamba e più internazionalizzati di me che solo quest'anno mi sto iniziando a confrontare con i BRIC con la mia azienda (ho affittato anche ad una cinesina che studia italiano a Perugia per diventare interprete di un'azienda cinese che ha aperto una filiale a Milano)

con l'ingresso della Cina nel WTO (voluto mi sembra da Clinton) stiamo diventando tutti più poveri perchè la ricchezza si ridistribuisce verso la cina dove i quasi schiavi sono legali, e dovendo noi competere con loro i nostri livelli salariali sono destinati a scendere.

Ma allora non è meglio una sana inflazione che almeno ci taglia ilmastodontico debito pubblico che ci portiamo sulle spalle?

se è OT sposta pure ho creiamo un altro 3d "L'inflazione è la nostra alleata?"

Ciao Roberto, non è OT ... ;) Anche secondo me l'inflazione è socialmente "unfear", in quanto l'adeguamento dei prezzi e dei compensi professionali è sempre più rapido di quello dei salari, sebbene, per altro verso proprio le classi sociali che godono di maggiore facilità di adeguamento delle proprie entrate ai livelli inflazionisti (gli altri si impoveriscono) sono fra le maggiori detentrici di asset mobiliari.

Ad ogni buon conto, senza un consenso politico che le apra la strada, l'attuale congiuntura è deflazionistica, come scritto da gold_boy nel post sopra...

Affinché ci sia inflazione, occorrerebbero misure che vadano ad incidere sulla globalizzazione riducendone la portata (chiamiamolo "protezionismo nazionale") in tutti i paesi occidentali e indicizzazione di prezzi/salari all'inflazione con contestuale rialzo di salari e pensioni minime.

Dico soltanto che ad oggi questo consenso non c'è (e per me è un bene), anche perché non lo vogliono le grandi corporation, che sono le vere elites dominanti della politica dei nostri giorni.

Però consolidamento fiscale e deflazione con continua riduzione del tenore di vita e della ricchezza percepita, sia mobiliare che immobiliare, in quasi tutto l'occidente, è uno scenario che nel lungo termine non ha grande sostenibilità politica.

E' per questo che dico che ancora almeno il prossimo biennio si proverà a venirne fuori con le ricette attualmente messe in campo, poi però occorrerà vedere se, dinanzi ad un loro eventuale fallimento, non nascerà consenso per cercare soluzioni differenti.
 

Alobar

So di non sapere...
6 )L'effetto inflazione sul debito serve solo a rinviare il problema, in quanto crescerebbero gli interessi da pagare sul debito di nuova emissione piu velocemente di quanto si possa erodere in termini reali l'enorme massa di debito
Non ne capisco molto, ma su questo punto ho sempre letto l'opposto, e cioè che negli anni futuri l'inflazione avrebbe potuto "bruciare" l'eccesso di debito pubblico creato per i salvataggi delle banche. Da che dipendono queste diverse opinioni?:-?
 

Imark

Forumer storico
Non ne capisco molto, ma su questo punto ho sempre letto l'opposto, e cioè che negli anni futuri l'inflazione avrebbe potuto "bruciare" l'eccesso di debito pubblico creato per i salvataggi delle banche. Da che dipendono queste diverse opinioni?:-?

Ecco, su questo punto fra quelli indicati da gold_boy mi trovo in disaccordo anch'io...
 

Alobar

So di non sapere...
Forse il punto è nel livello degli interessi rispetto all'inflazione. Se non sbaglio, ai tempi dell'iperinflazione italiana, chi ha investito in bot ha perso parecchio in termini reali, in quanto i bot riconoscevano interessi inferiori all'inflazione. Immagino che se per qualche motivo gli interessi del tasso fisso dovessero essere mediamente superiori all'inflazione, le cose potrebbero andare diversamente... Questo è tutto ciò che nella mia ignoranza macroeconimica posso immaginare, qualche opinione più "autorevole"?
 

Imark

Forumer storico
Forse il punto è nel livello degli interessi rispetto all'inflazione. Se non sbaglio, ai tempi dell'iperinflazione italiana, chi ha investito in bot ha perso parecchio in termini reali, in quanto i bot riconoscevano interessi inferiori all'inflazione. Immagino che se per qualche motivo gli interessi del tasso fisso dovessero essere mediamente superiori all'inflazione, le cose potrebbero andare diversamente... Questo è tutto ciò che nella mia ignoranza macroeconimica posso immaginare, qualche opinione più "autorevole"?

I BOT rincorrevano l'inflazione, e forse restavano un attimo indietro, ma chi rinnovava trimestralmente riusciva tutto sommato a starle dietro ... chi invece era investito in titoli TF medi e lunghi, ha preso un colpo ben più consistente dalla crescita inflazionistica in quegli anni.
 

p_dinamite

Forumer attivo
io sinceramente ho paura dell'inflazione, vivendo in una località relativamente privilegiata (zona rossa dove non si può costruire ASSOLUTAMENTE nulla di nuovo) penso che impiegherò parte della liquidità per ristrutturare 2 immobili molto vetusti... spero quindi di riuscire a fare i lavori (tra permessi, ecc... preventivo 2-3 anni di tempo) con un relativo periodo di bassa inflazione...

Mi voglio cmq. sovrappesare sull'immobiliare... ovviamente in località belle dove difficilmente apriranno i permessi per fare nuove costruzioni
 

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