Certificati di investimento - Cap. 5 (9 lettori)

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giancarlo22

Forumer storico
Ancora? Ma lo capite che GS (come ogni altro emittente) paga al LORDO????
Sono le banche che poi applicano la tassazione/ritenuta a seconda del regime del cliente (e al di là del caso specifico, NON TUTTI i clienti sono in regime amministrato).

GS non applica la ritenuta fiscale italiana ma potrebbe applicare la ritenuta USA.
 

giancarlo22

Forumer storico
non è proprio cosi, vero che la tassazione è lasciata alla banca che opera come sostituto d'imposta per la particolare legislazione italiana in caso di coupon (titoli, obbligazioni, ecc). Ma se trattati come "dividendi" questi sono tassati alla fonte dall'emittente del dividendo, anche da noi in Italia oramai è cosi, ed una qualsiasi azienda (non la banca), anche piccolissima, che distribuisce i dividendi, li accredita al netto della ritenuta del 26% che poi versa allo Stato. Questo anche se il percettore è straniero e residente in alcuni Stati dove non ci sono accordi sulla doppia imposizione.
L'errore secondo me nasce proprio dal considerare i coupon, le cedole, come "dividendi".

Concordo perfettamente con questa ipotesi. Goldman Sachs l'ha considerata come un dividendo azionario (impropriamente) ed ha applicato la tassazione USA del 30%. Directa ha aggiunto, come si deve, quella italiana.
BIsogna capire se:
GS ammette l'errore e rimborsa Directa e da qui i CLiente;
GS ammette l'errore ma non rimborsa subito demandando la questione ad una richiesta di rimborso USA
GS non ammette l'errore ma informa che è stato un caso particolare che non si ripeterà per gli altri prodotti
GS non ammette l'errore e conferma che applicherà la regola anche agli altri prodotti (è da capire se quando c'è un basket fraziona la tassa tra i sottostantio USA e non USA).
Vedremo nel seguito sia GS che gli altri emittenti, che non credo seguiranno quel comportamento.
 

Fab04

Nuovo forumer
Segnalo il certificato IT0006746298 con il balzo di ieri di unicredit potrebbe rimborsare tra una settimana
 

giancarlo22

Forumer storico
15.42 Medinsky: Russia non cambia posizione su Crimea e Donbass. Kiev accettato nostre richieste su Nato e basi militari
La Russia non cambia posizione sulla Crimea e il Donbass: lo ha ribadito il capo negoziatore di Mosca nei colloqui con l'Ucraina, Vladimir Medinsky. "Ci tengo a sottolineare in modo particolare che la posizione di principio circa la Crimea e il Donbass resta invariata", ha detto Medinsky in un'intervista a Rossiya 24. "Ieri, per la prima volta, la parte ucraina ha messo per iscritto la sua disponibilità a soddisfare una serie di condizioni importanti per costruire relazioni normali e, spero, di buon vicinato con la Russia in futuro". ha continuato Medinsky. Nell'accordo, spiega, ci sono "il rifiuto di aderire alla Nato, la neutralità dell'Ucraina e la rinuncia alle armi nucleari e di distruzione di massa". Inoltre "il rifiuto di schierare basi militari straniere e contingenti militari, nonché l'obbligo di condurre esercitazioni militari solo con il consenso degli Stati garanti, inclusa la Russia"

Non resta che discutere il possesso delle regioni del Don BAss.......
certo che se per tutte le controversie territoriali la Russia pensa di comportarsi così ne avremo di crisi internazionali (la prossima con il Giappone per le isole Curili)........
 
Ultima modifica:

CarloConti

Forumer storico
Why Cathie Wood Just Dumped Tesla for This Hot EV Stock
30/03/2022 12:39 MTFL
Famed investor Cathie Wood is a bull on electric vehicles (EVs), as the industry fits her policy of investing in disruption and innovation growth stories, including autonomous technology. In a recent interview with Barron's, Wood even predicted EV sales to grow from 4.8 million units in 2021 to 40 million units in 2026.
Wood owns several EV stocks, but the one that's stood out so far is industry leader Tesla (TSLA.O). Tesla is, in fact, Wood's largest holding -- the stock constituted 7.54% across all of Ark Invest's family of exchange-traded funds (ETFs) as of March 28.
Yet, that's after Wood sold nearly 146,000 shares in Tesla on March 25. The last time Wood sold Tesla shares was in January.
What's even more surprising, though, is the EV stock Wood bought same day: Nio (NIO.N). The Ark Autonomous Technology & Robotics ETF reported a purchase transaction of 420,057 shares of Nio on March 25.
To be sure, trimming her Tesla position doesn't necessarily mean Wood's conviction on the stock has lessened. Yet the fact that she bought Nio stock for the first time ever deserves a lot more attention from investors as it confirms Wood's conviction in the Chinese EV stock.
Why Nio caught Cathie Wood's attention
Wood's interest in Tesla shouldn't come as a surprise. The company's foothold in the EV industry is hard to match and even catch up with, as Tesla already has nearly a million cars out on the roads and its sales have grown exponentially in recent years.
Image source: Statista.
Yet competition is heating up, and Wood seemingly doesn't want miss any opportunity EV companies other than Tesla can bring to the table. Nio is, in fact, often called the "Tesla of China" and has even said it aims to sell better products than Tesla but at lower costs.
The fact that Wood bought Nio stock just one day after the company's fourth-quarter and full-year 2021 earnings release suggests something in the report caught Wood's attention. I believe it's the EV maker's growth plans.
devo ammettere che il mio portafogli potrebbe esplodere in senso positivo a seguito della "grande" ristrutturazione iniziata a fine 2021 se quattro titoli nei prossimi 2/3 anni recuperano un'altro 15/25% e li dichiaro: AirFrance, Nio, Paypal e Sunrun, per alcuni forse anche meno. Attualmente il loro parziale recupero già a portato importanti risultati ma "l'esplosine" dovuta all'asimmetria dei rendimenti dei certificati avverrebbe con un'ulteriore recupero che in base alla durata dei ctf in ptf può avvenire mediamente in tre anni.
 

Losco&Lasco

È l'unico gioco in cittá.
devo ammettere che il mio portafogli potrebbe esplodere in senso positivo a seguito della "grande" ristrutturazione iniziata a fine 2021 se quattro titoli nei prossimi 2/3 anni recuperano un'altro 15/25% e li dichiaro: AirFrance, Nio, Paypal e Sunrun, per alcuni forse anche meno. Attualmente il loro parziale recupero già a portato importanti risultati ma "l'esplosine" dovuta all'asimmetria dei rendimenti dei certificati avverrebbe con un'ulteriore recupero che in base alla durata dei ctf in ptf può avvenire mediamente in tre anni.
senza contare che siamo ancora in uno scenario di volatilità abbastanza importante, se calasse a livelli più tranquilli salirebbe tutto il comparto certificati di riflesso anche a sottostanti fermi
 
Stato
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