tradiamo dietro le varianti del covid (1 Viewer)

chiusure, vaccino, varianti....tu che ne pensi?

  • le chiusure sono indispensabili

    Votes: 2 14,3%
  • causa le varianti le chiusure non finiranno mai

    Votes: 2 14,3%
  • preferisco le cure immediate non i vaccini

    Votes: 6 42,9%
  • farò qualunque "vaccino" mi proporranno

    Votes: 3 21,4%
  • non servono chiusure ma protocolli per convivere con i virus

    Votes: 8 57,1%
  • non mi vaccino perchè si rischia con effetti collaterali poco noti

    Votes: 2 14,3%

  • Total voters
    14
  • Poll closed .
Stato
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vetro

valgo zero ma non sono scemo

"essere alla canna del gas

un modo molto comune per definire la situazione in cui ci si trova con mille problemi irrisolti e con lo stato d' animo così a terra da non riuscire a trovare soluzioni,la canna è un simbolo di praticità il gas è l' intossicazione più veloce .Per questo che questa frase può essere banale ma a volte molto significativa
 

vetro

valgo zero ma non sono scemo
Bonus pagamenti elettronici
Bonus auto e bici
Bonus PC
Bonus Tv
Bonus occhiali
Bonus smartphone
Bonus libri
Bonus vacanze
Bonus partite iva
Bonus mamme single
Bonus smart working, rimborsi forfettari in discussione........
Bonus 100 euro 2021 Naspi
Bonus disoccupati
Bonus donne disoccupate
Bonus Bebè
Bonus nascita
Bonus baby sitter
Bonus nido
Bonus mamma, da confermare
Bonus matrimonio, non sono note le detrazioni
Bonus covid
Bonus sanificazione
Bonus figli universitari
Bonus cultura
Art bonus
Bonus docenti
Bonus collaboratori sportivi
Bonus lavoratori dello spettacolo
Contributi spettacolo viaggiante
Bonus edicole
Bonus lavoratori autonomi
Bonus chef
Bonus resto al sud
Bonus pubblicità
Bonus affitto
Bonus luce e gas
Bonus affitto studenti
Bonus animali domestici
Ecobonus
Bonus facciate
Bonus ristrutturazione
Bonus caldaia
Bonus idrico
Bonus acqua potabile
Bonus mobili
Bonus elettrodomestici
Bonus verde


quanti bonus a pjà perculo........meglio UNO.. ma veramente bonas

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vetro

valgo zero ma non sono scemo
farò qualunque "vaccino" mi proporranno Votes: 23,1%


sicuro sei.............? sicuro sicuro................? guada qua........... e ringrazia Val




 
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vetro

valgo zero ma non sono scemo
Finanza sostenibile per il rilancio dell’economia Opportunità e sfide nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

In seguito all’emergenza sanitaria e alla crisi economica generate dalla pandemia di COVID-19, l’Unione Europea ha lanciato Next Generation EU, un ambizioso piano di investimenti per rilanciare l’economia e costruire un modello di crescita più sostenibile, più resiliente e più giusto per le future generazioni. L’Italia avrà a disposizione €209 miliardi per avviare progetti funzionali alla ripresa

Il PNRR si articola in 6 Missioni, che rappresentano le aree tematiche di intervento:
1. digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura;
2. rivoluzione verde e transizione ecologica;
3. infrastrutture per una mobilità sostenibile;
4. istruzione e ricerca;
5. inclusione e coesione;
6. salute.
Le 6 Missioni, a loro volta, includono 16 componenti funzionali a realizzare gli obiettivi economico-sociali definiti nella strategia del Governo.

l’ambito più citato è quello delle energie rinnovabili (73%), insieme con l’economia circolare (76%); a seguire, ricerca e istruzione (67%) e digitalizzazione e modernizzazione della Pubblica Amministrazione (55%) – settore, quest’ultimo, tra i meno finanziati dagli attori finanziari che hanno partecipato all’indagine (cfr. p. 6). Le aree meno citate sono: il sistema portuale sostenibile (analogamente a quanto dichiarato dagli operatori finanziari); il miglioramento dei servizi turistici e delle infrastrutture di ricettività e l’idrogeno verde.

Il PNRR prevede, in alcuni ambiti, l’ingresso di capitali privati, di altri fondi pubblici o anche di una combinazione di entrambi (blending). Tra gli obiettivi del Piano, infatti, vi è l’attivazione di un effetto leva sulle risorse di Next Generation EU in grado di attirare gli investimenti privati.

La finanza sostenibile può ricoprire un ruolo cruciale nell’azione di rilancio dell’Italia a seguito delle molteplici crisi (sanitaria, economica, sociale) innescate dalla pandemia: gli orientamenti espressi dai Soci del Forum per la Finanza Sostenibile possono favorire una maggiore integrazione di rischi e opportunità di natura ambientale, sociale e di governance nelle politiche di sviluppo e contribuire alla costruzione di modelli socio-economici più resilienti nei confronti delle crisi esogene (tra cui, naturalmente, gli eventi metereologici estremi legati al cambiamento climatico). Tra i settori di intervento citati nel PNRR, le energie rinnovabili e l’efficientamento energetico – soprattutto in ottica di riqualificazione degli edifici – assorbono la maggior parte degli investimenti degli operatori finanziari Soci del Forum, che prevedono di intervenire in questi ambiti anche nel prossimo triennio, oltre che in mobilità e agroalimentare sostenibile. Anche le organizzazioni aderenti al FFS che non investono direttamente si mostrano particolarmente attente alla sostenibilità ambientale, identificando le energie rinnovabili e l’economia circolare tra i primi settori su cui puntare nelle strategie nazionali di ripresa. L’interesse dei Soci del Forum per i settori che riguardano la transizione verso l’economia verde è coerente con le indicazioni della Commissione Europea, che valuterà il PNRR anche in base alla quota di risorse destinate a riforme e investimenti per il clima (che dovrà essere almeno del 37%)8. Inoltre, l’indagine evidenzia l’alto potenziale di crescita della rilevanza degli aspetti sociali, sempre più rilevanti per gli investitori sostenibili, anche a seguito della crisi legata alla pandemia: in effetti, nel 2020 le emissioni di social bond hanno raggiunto i $147,2 miliardi, con un aumento del 700% rispetto al 20199. Tra i temi sociali indicati nel PNRR, quelli su cui oggi si concentrano gli interventi degli operatori finanziari Soci del FFS sono: housing sociale e ricerca e istruzione. Nel prossimo triennio, si prevede un aumento degli investimenti nei servizi all’infanzia e alla disabilità. Il PNRR intende favorire, in alcuni ambiti, l’ingresso di capitali privati, di altri fondi pubblici o anche di una combinazione di entrambi (blending). Tra gli obiettivi del Piano, infatti, vi è l’attivazione di un effetto leva in grado di attirare gli investimenti privati. Attualmente, circa un terzo degli operatori finanziari Soci del Forum dichiara di aver investito in collaborazione con le amministrazioni pubbliche, principalmente attraverso strumenti di private equity, private debt e linee di credito a condizioni agevolate con garanzia pubblica. Per il prossimo triennio, più della metà degli attori finanziari è interessata a sostenere progetti in tema di sostenibilità nel quadro di partenariati pubblico-privato (con capitale di debito e/o di rischio). Per valorizzare appieno il potenziale supporto della finanza sostenibile, tuttavia, sarà cruciale superare alcuni ostacoli che frenano una parte degli investitori, come l’eccessiva burocrazia e la necessità di formare, da un lato, gli enti pubblici sugli strumenti di finanza sostenibile e, dall’altro, gli operatori finanziari sulle procedure amministrative. Gli elementi chiave, che potrebbero facilitare l’intervento di investitori attivi nell’ambito della finanza sostenibile, sono: l’identificazione di indicatori e strumenti di valutazione/misurazione dell’efficacia degli interventi e la governance trasparente nella gestione delle iniziative. A partire dai risultati di questa indagine, il Forum per la Finanza Sostenibile continuerà ad analizzare il processo di elaborazione, approvazione e implementazione del PNRR a livello nazionale ed europeo, anche in collaborazione con il decisore pubblico, ponendo la propria esperienza ventennale in materia di finanza sostenibile al servizio del rilancio del paese.

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vetro

valgo zero ma non sono scemo
Nonostante la pandemia nel 2020 si sono concentrate decine di elezioni in tutti i continenti, oltre alle presidenziali Usa del 3 novembre

Chi ha votato nel 2020
Nel 2020 si sono concentrate decine di elezioni in tutti i continenti, oltre alle presidenziali Usa del 3 novembre. Nel continente americano, il 6 dicembre in Venezuela si sono tenute le elezioni legislative dall’esito contestato: a vincere è stato il partito chavista di Nicolas Maduro. Il presidente ha il controllo dell’istituzione finora in mano all’opposizione, che però ha boicottato il voto.

Il 18 ottobre in Colombia le elezioni presidenziali hanno portato alla vittoria di Luis Arce, delfino dell’ex presidente Evo Morales e candidato del Movimento al socialismo (MAS).

Altri Paesi andati alle urne sono stati Israele (parlamentari il 2 marzo), Singapore (parlamentari, 10 luglio), Sri Lanka (parlamentari 5 agosto), Myanmar (elezioni generali 8 novembre), Giordania (parlamentari, 10 novembre) e diverse nazioni africane tra cui Tanzania, Costa d’Avorio. In Nuova Zelanda, il 17 ottobre, le elezioni generali slittate di un mese hanno visto la riconferma della popolare premier Jacinda Arden.

In Europa, elezioni municipali si sono tenute in Francia tra le polemiche, il primo turno il 15 marzo e il secondo turno il 28 giugno in 4 mila comuni, segnate da una netta ascesa del partito dei Verdi.

Prima, il 29 febbraio, le elezioni politiche in Slovacchia hanno portato alla vittoria del partito anti-corruzione Gente ordinaria e personalità indipendenti (Olano) di Igor Matovic.

In Serbia le elezioni politiche del 26 giugno sono state vinte dal Partito progressista serbo (conservatore) del presidente Aleksandar Vucic. Il 5 luglio si sono tenute le elezioni legislative in Croazia che hanno rafforzato il potere del premier conservatore Andrej Plenkovic e del suo partito dell’Unione democratica Croata (Hdz).

Il 12 luglio, con un margine risicato, il populista di destra Andrzej Duda, molto vicino a Trump, è stato riconfermato al potere in Polonia. Previste lo scorso aprile e slittate al 15 luglio, in Macedonia del Nord le elezioni parlamentari sono state segnate dalla vittoria dei socialdemocratici (SDSM) di Zoran Zaev.

Il 9 agosto in Bielorussia si sono tenute le elezioni più contestate dell’anno in Europa, che hanno assegnato la vittoria al presidente Alexander Lukashenko, in carica dal 1994.

Il 30 agosto in Montenegro le legislative sono state dominate dal Partito democratico dei socialisti (Dps), la formazione al potere del presidente Milo Djukanovic.

L’11 e il 25 ottobre in Lituania alle elezioni legislative è prevalso il partito cristiano democratico di opposizione (HU-LCD) diretto da Ingrida Simonyte, già ministro delle Finanze. In Moldavia, il 15 novembre, è stata eletta una presidente pro-Ue, Maia Sandu, che ha sconfitto il filo-russo Igor Dodon.

Chi voterà nel 2021 in Europa
Nel Vecchio Continente si comincia il 24 gennaio, con le elezioni del presidente della Repubblica del Portogallo.

In Kosovo si va verso elezioni politiche anticipate dopo la sentenza della Corte costituzionale sull’illegittimità del governo Hoti. È possibile il ricorso ai seggi tra la fine di gennaio e febbraio.

Il 12 febbraio si voterà per il rinnovo del Parlamento in Catalogna, per il quale si sta già votando per corrispondenza fino al 4 febbraio. In primavera ci sarà inoltre l’elezione presidenziale in Kosovo. Anche in Bulgaria doppie elezioni: il 28 marzo le parlamentari mentre in autunno le presidenziali. In Olanda invece si terranno le elezioni legislative il 17 marzo. Fissata anche la data delle parlamentari in Albania (25 aprile) e delle elezioni nel Regno Unito, quando Scozia, Galles e la città di Londra voteranno (6 maggio).

Il Regno Unito post Brexit dovrà quindi affrontare la prova del sempre più forte indipendentismo scozzese. Il 23 maggio, sono previste le elezioni parlamentari a Cipro, così come nel mese di settembre sia in Norvegia (13) che in Islanda (25). In Russia invece, il 19 settembre, avranno luogo le elezioni legislative.

Per importanza forse la tornata elettorale in Europa più rilevante nel 2021 sarà quella in Germania. I tedeschi andranno alle urne il 26 settembre per decidere il successore di Angela Merkel e la composizione del nuovo Parlamento federale, ma prima sono previste sei elezioni regionali nei laender (14 marzo nel Baden-Wuerttemberg e nella Renania-Palatinato, il 25 aprile nella Turingia, il 6 giugno in Bassa Sassonia, il 20 giugno quelle per il rinnovo del Bundestag e nel Meclemburgo-Pomerania anteriore).

Anche la popolazione della Repubblica Ceca, il 15 e 16 ottobre, sceglierà i propri rappresentanti in Parlamento.


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