Gli italiani detengono attività finanziarie per circa 4.000 mld di cui
1.000 in cash (c/c e materassi), ma non ne vogliono sapere di acquistare, come andrebbe fatto, il grande debito che dopotutto hanno fatto loro e rimane a carico di tutti. La quota investita in tds è infatti di
appena il 6% sul totale, la decina di miliardi convogliati in questi giorni nei BTp-Italia
rappresenta in realtà una frazione del debito di appena lo 0,4%.
Non dobbiamo lamentarci se poi gli interessi per
centinaia di miliardi volano all'estero e se - in caso di grave recessione o depressione (sufficientemente probabile) - lo Stato si vedrà costretto ad inasprire le varie patrimoniali già in corso, per ora attuate con mano leggera.
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L’appello, caduto nel vuoto, di Giuliano Melani (11/2011)
sul Corriere della Sera
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