Ma GUaltieri e Conte sono dei veri traditori italiani? Sanno solo mentire? (1 Viewer)

big_boom

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ROVIGO

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:-?La 3^ LEGA al .......Governo Italiano?:tristezza:

:mmmm:la 1^ LEGA al Governo con FORZA ITALIA l'ha :benedizione: BOSSI:nnoo: leader della Lega:wall:
:mmmm:
la 2^ LEGA al Governo con M5S l'ha :benedizione: SALVINI:nnoo: leader della Lega:wall:

:tristezza:vorrano mica uguagliare le 20.000 leghe di JULES VERNE???:winner:
 

big_boom

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oggi e il giorno della verita' e mentre molti come Rovigo ancora rosicano contro Bossi, Berlusconi e Salvini si capira' quale sara' la fine dell'Italia

ma noi abbiamo lui quello coerente:

Sapete chi dovrà firmare il Mes? Il ministro degli Esteri. O delegare qualcuno, come ministro degli Esteri.
Il ministro degli Esteri sono io e vi posso assicurare che ieri non è stata votata nessuna autorizzazione, né a firmare il Mes, né a chiudere l’accordo sul Mes, perché altrimenti io mi sarei rifiutato, con tutto il MoVimento 5 Stelle, di votare quella risoluzione e quell’atto.

Quindi chi in questo momento sta dicendo che ieri il Parlamento ha approvato il Mes mente sapendo di mentire, oppure cercano una scusa per vendersi in Parlamento al miglior offerente… Ma su questo ci torniamo dopo.

Facciamo chiarezza sul Mes - Il Blog delle Stelle
 

tontolina

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Mes, Giuseppe Conte dice "sì": così rischiamo di svendere l'Italia all'Europa

Informazioni di fonte d' alta quota dicono: Il governo Conte ha deciso di aderire al Mes. Il Mes in sigla vuol dire Meccanismo europeo di stabilizzazione. Dovrebbe essere un fondo dotato di un mucchio di euro destinati a impedire il default=fallimento di Stati troppo indebitati.
Una bella cosa in teoria.
In pratica significa consegnare l' Italia agli strozzini.
Soldi freschi, tra l' altro in misura consistente versati dal nostro Tesoro, onde innaffiare la nostra economia, ma in pratica significa consegnare il nostro destino alle banche tedesche e francesi, le quali ci cingeranno con le mani la gola, costringendoci a restituire con interessi tragici questi quattrini. Finirà che cederemo a Germania e Francia, oltre che alla Cina, e ad acquirenti forestieri dei nostri titoli di Stato, i nostri settori strategici. Cioè ai francesi le banche, in prima fila Unicredit, e le assicurazioni (Generali), ai tedeschi le Ferrovie e la sbrindellata Alitalia, e chissà mai saranno esposti come pezzi pregiati al mercato Eni, Enel e Leonardo.
 

@221

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secoloditalia.it/2020/04/domani-il-tradimento-mes-meloni-avverte-non-ci-provate/

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Domani il tradimento Mes? Meloni avverte: “Non ci provate”


Siamo alla vigilia del tradimento chiamato Mes. L’Eurogruppo convocato per domani si prepara a farci ingoiare il boccone amaro per avere soldi con cui contrastare il coronavirus. Le indiscrezioni che fioccano sono davvero preoccupanti.

Le mani avanti le ha messe Angela Merkel che ha svelato il tema in discussione. Ovvero come attivare il meccanismo europeo di stabilità con “condizionalita’ minime”. Sarà l’usuraio a stabilire quanto farsi ridare.

Il tradimento Mes domani alla firma
Anche Paolo Gentiloni, commissario Ue e sempre più lontano dall’Italia che lavora e che soffre, ha ammesso che il cosiddetto “Mes light” può essere la soluzione per l’Europa. Certo, lo dice fingendo di credere che poi non arriverà la Trojka ad imporci le sue condizioni alla politica economica del nostro Paese.

C’è il concreto rischio di un capitombolo del governo. In videoconferenza domani il ministro Gualtieri dovrà decidere se assentire al diktat europeo o se fare pollice verso, come chiede gran parte delle forze politiche italiane. Molto conterà dalle decisioni che probabilmente saranno prese in nottata: a rimetterci la faccia – e su una questione di non poco conto – rischiano di essere i Cinquestelle. I quali hanno sempre proclamato la loro avversione al Mes.

Ora siamo tutti alla resa dei conti. E nel bel mezzo di una tragedia per la Nazione lo spettro di una stagione di austerità decisa da poteri stranieri è decisamente la peggiore delle ipotesi in campo. L’Italia ha bisogno di tornare a partire economicamente perché la mazzata legata al coronavirus non sarà facile da sopportare. E immagine che possano venire commissari dall’Ue, dalla Bce o dal Fondo monetario internazionale per mettere le mani sul nostro patrimonio sarebbe davvero inaccettabile.

Meloni: “Scateneremo l’inferno in Parlamento”
Il governo Conte risparmi questa mortificazione al popolo italiano. Non vogliamo fare la fine della Grecia, è bene che a Palazzo Chigi e al ministero dell’Economia se lo mettano bene in testa.

Comprendano bene anche il pensiero di Giorgia Meloni: “Il dibattito sui prestiti europei sta cominciando a diventare grottesco, ogni giorno sentiamo vari esponenti della UE che provano ad indorare la pillola ma l’obiettivo di fondo rimane sempre lo stesso: sfruttare l’emergenza coronavirus per fare shopping di asset strategici e aziende italiane.

Non sono minimamente ricevibili le offerte di “basse condizionalità” sul MES annunciate dalla Merkel, il Governo non cada nella trappola e faccia valere ad ogni costo il principio che non siamo disponibili all’ipotesi che si utilizzi un fondo creato anche con i soldi nostri per indebitarci e dettarci condizioni! Se qualcuno per nome e per conto degli italiani dice sì al MES, non faremo sconti e in Parlamento scateneremo l’inferno”.
 
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@221

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adnkronos.com/fatti/politica/2020/04/06/coronavirus-salvini-mes-sfiducia-governo_F17ILUQHdvbplbIwACDPHJ.html
Coronavirus, Salvini: "No al Mes o sfiducia al governo"

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Così il leader della Lega, Matteo Salvini, ribadisce la sua ferma opposizione al fondo salva Stati come possibile risposta dell'Ue alla crisi generata dall'emergenza Coronavirus. Nel suo post su twitter, Salvini riporta la notizia secondo cui l'Italia sarebbe "vicina all'accordo sul Mes" e si dice pronto a sfiduciare il governo guidato da Giuseppe Conte.
 

@221

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Casapound: pronti a infrangere quarantena se governo approva MES

Casapound: pronti a infrangere quarantena se governo approva MES

Casapound si dichiara pronta ad infrangere la quarantena a scendere in piazza a protestare, nel caso in cui il governo dovesse firmare il Mes.


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(Photo credit should read ANDREAS SOLARO/AFP via Getty Images)

Con una diretta Facebook trasmessa nella giornata di oggi Casapound, attraverso le parole del suo leader Simone di Stefano, si è detto pronta a scendere in piazza a protestare sotto Palazzo Chigi, qualora il governo guidato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, decida di approvare il MES.

Una minaccia che inoltre rischia di di poter avere un riscontro immediato, considerato che sempre nella giornata di oggi si terrà un incontro dell’Eurogruppo in cui si discuterà del tema. Nel video trasmesso, Di Stefano si dichiara perfettamente consapevole della gravità della scelta che il suo partito vuole mettere in pratica nel caso in cui il governo decida di approvare ed utilizzare il Meccanismo Europeo di Stabilità, anche senza condizionalità. Così, come si è dichiarato cosciente del fatto che anche le opposizioni stanno contestando duramente questo trattato e si dichiarano pronte ad effettuare una durissima battaglia in Parlamento.

Casapound però, come riferisce il suo leader non si fida, e dunque procederà nella sua protesta a prescindere da questo. Per Di Stefano, infatti risulta inaccettabile che “un governo tenuto in piedi con lo scotch”, possa prendere delle “decisioni così gravi” su questo tema. Secondo il leader Di Stefano infatti, firmare il MES sotto qualunque forma equivale a consegnare il nostro paese “all’usura internazionale” e a “un futuro di povertà assoluta”.

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Photo credit should read ANDREAS SOLARO/AFP via Getty Images)

Di Stefano si sofferma poi sul decreto appena firmato dal governo Conte.
La sua opinione è che il governo, attraverso dei “provvedimenti truffa” sta sostanzialmente prendendo in giro gli imprenditori.

Per lui, la strada da percorrere era quella di trovare un modo di far indebitare i cittadini con lo stato senza l’intermediazione delle banche, oppure di trovare di emettere una moneta in grado di entrare direttamente nelle tasche di aziende e famiglie. Con questi provvedimenti invece, per Casapound il governo sta costringendo gli imprenditori a indebitarsi con le banche mettendoli in grave pericolo. la sua tesi è che se da un lato è vero che lo stato farà da garante, e dunque i prestiti saranno accessibili a tutti gli imprenditori che ne hanno bisogno, dall’altro, considerato il fatto che non è scontato che superata l’emergenza coronavirus, l’economia si riprenda di colpo, con il passare dei mesi molti di questi imprenditori corrono il pericolo di ritrovarsi in sofferenza nei confronti delle banche. Ecco perché secondo Di Stefano “è una truffa ciò che è stato messo in campo fino ad adesso”.

Di Stefano: il governo deve limitarsi a gestire l’emergenza
Per Casapound il governo dovrebbe semplicemente in questo momento limitarsi a gestire l’emergenza e appena che questa sia stata superata, dare agli italiani la possibilità di esprimersi ( e qui non è chiaro se invochi il voto oppure un referendum) su questione come per l’appunto il MES. Di Stefano su questo attacca il Presidente della Repubblica, affermando che“Mattarella deve capire che il popolo italiano ha il diritto di esprimersi”.

Non manca in conclusione una critica all’euro, considerata da CasaPound l’origine di tutte le difficoltà economiche del paese. Per Di Stefano infatti bisogna rinunciare a quella che lui considera una moneta straniera ed istituire invece una banca pubblica allo scopo di sganciarsi dal sistema bancario privato. “Noi proponiamo la sovranità monetaria” dichiara Di Stefano, e le misure che esposto portano effettivamente in quella direzione, aggiungendo infine, che se proprio non si può uscire subito dall’eurozona, allora la prima cosa da fare è creare una moneta parallela sotto il controllo totale dello stato.

Resta il fatto che il messaggio lanciato oggi da Simone di Stefano è esplosivo. Se il governo firma il Mes, Casapound scenderà in piazza “con le mascherine tricolore” a protestare.
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@221

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07 aprile 2020

Maria Giovanna Maglie a Quarta Repubblica: "La Germania vuole affossarci perché ha un'enorme crisi del debito privato"

"La Germania ha un'enorme crisi del debito privato". Questo il motivo per cui Angela Merkel e compagni hanno tutto l'interesse di strangolare l'Italia. La rivelazione arriva da Maria Giovanna Maglie, in collegamento con Quarta Repubblica su Rete Quattro. La giornalista spiega che le banche locali e nazionali tedesche non navigano in buone acque. Anzi, c'è di più, "hanno un buco pari all'intero Pil tedesco, quindi hanno bisogno di soldi e li cercano dove possono".

Ma la Germania è in buona compagnia, anche la Francia ha tutti gli interessi di affossarci: "E così - conclude - noi ci troviamo in una situazione drammatica. Ma se devo dire la mia io non inviterei in questo momento a sparare metaforicamente contro la Germania, ma contro chi in Italia ha reso possibile un trattato dell'Unione europea che è una prigione, un imbroglio".

 

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