clemm coemm (10 lettori)

kok90

o COSì...o POMì
0261 15-Feb-20 00.42.jpg


Un’azienda si considera florida e redditizia quando annovera dipendenti fedeli e felici che la sostengono perché non solo ci vivono ma si considerano parte fondamentale dell’azienda stessa. Esempi di lungimiranza di alcuni imprenditori ce ne stanno diversi, sono quel genere di padroni che sanno di gestire la vita dei loro dipendenti e lo scambio reciproco, il do ut des, risulta normale quanto fruttuoso per ambo le componenti. Un’azienda per così dire “normale” non si basa solo sul fatturato, ovviamente la pietra miliare per continuare ad andare avanti e crescere, ma anche sullo zoccolo duro e passionale di chi ci lavora. Non ci sono altre prerogative altrettanto valide che determinano solidità e vita futura assicurata per quell’azienda.

Esempi come la Olivetti (la foto di copertina è con Adriano Olivetti), la Mivar, e tanti altri, stanno a rafforzare questo binomio imprescindibile tra lavorati e proprietà. Il tempo assicura il futuro e nulla sembra scalfire quelle aziende che hanno basato il loro principio imprenditoriale sul rispetto e la benevolenza verso i loro lavoratori. Le successive intraprese, allorquando economie e/o eredi si sono succeduti, in forza anche di paurose crisi sociali, hanno decretato la fine di quelle aziende che finiscono chiuse o inglobate in multinazionali senza lasciare traccia di quelle vecchie gestioni, quasi a conduzione familiare.

Un’azienda veneta, la Mungi & Bevi.
53464650_10156392219223823_3955791254733717504_n.png
La Mungi & Bevi, a gran parte dei nostri lettori, dice poco o nulla. Si tratta di un ex consorzio del latte che operava nel Veneto. Nel 2019 viene dichiarato fallito come consorzio lattiero caseario. Riesce a sopravvivere ripresentandosi come S.r.l con lo stesso nome ed è tutt’ora in attività con la stessa linea di prodotti. Nulla di che, sin’ora, non fosse per un dettaglio assai importante.

La vita di quell’azienda, ad un certo punto, prende una piega differente. In due anni (tra il 2016 e il 2018), una titolare dell’azienda e un personaggio che diviene di colpo il factotum dell’azienda stessa, la mettono in ginocchio. Decisioni avventate, portano questa nuova gestione, ad una linea aziendale diversa, i dipendenti che avanzano, a tutt’oggi, crediti su fatture mai pagate per svariati mesi

A questo punto, cioè al momento della comparsa di questo intraprendente quanto eversivo direttore aziendale, inizia la fine di quel consorzio che fatturava circa 12 milioni di euro all’anno.

La storia si complica, sulle orme di un altro personaggio di cui ci siamo spesso occupati che aveva fondato il progetto del mondo migliore. Il Coemm, ad un dato momento, si intreccia con l’azienda veneta nel tentativo, rivelatosi al pari degli altri un fallimento. Il suo vate, Maurizio Sarlo, dice ai propri discepoli, oramai meno di 10.000 seguaci che continuano ad attendere la manna dei 1.500 € al mese, che quella azienda veneta avrebbe concorso a creare il patrimonio a cui attingere per l’erogazione del “QUID”. Bufale un tot al quintale, e non mozzarelle.

Un’azienda in ginocchio per colpa di avventati dirigenti
Il manager senza scrupoli, propone, in accordo col Coemm, una serie di corsi di formazione, a pagamento, per apprendere non si sa quali segreti. L’ennesima esca per fregare soldi ai discepoli ( il Coemm) che, inerti come zucche vuote, ci cadono ancora una volta. Non solo, ai discepoli viene proposto anche l’acquisto dei prodotti, peraltro ottimi, dell’azienda, a costi migliori. Tanti acquistano e, purtroppo, a tanti nonostante il pagamento in anticipo, non si recapita nulla. Fregati e mazziati, ancora una volta.

La comparsa del mentore, ovvero del manager senza scrupoli, dentro la Mungi & Bevi, determina il crac aziendale che porta al fallimento. La proprietà denuncia la figlia e questo famigerato factotum che, senza alcun ostacolo, decideva e faceva quel che voleva. Tipo licenziare i dipendenti, oggi sulla strada, minacciarli, senza che in azienda concorresse una crisi tale da far prendere decisioni di quel tipo. A spasso circa 30 dipendenti; ne resteranno una decina appena.

L’azienda Mungi & Bevi, 80 anni di storia, dal 1937, cambia volto ma chi piange per la perdita del lavoro, a causa di quel mentore e della sua spregiudicata gestione, ha dovuto fare i conti con l’assenza improvvisa di un reddito con strascichi umani impietosi. Qualche dipendente è sull’orlo del suicidio.

Un’azienda modello in mano ad un manager senza scrupoli
L’azienda, nota per la consegna a domicilio di prodotti di qualità, va in fallimento. Il fratello, attuale direttore con altri soci, denuncia sorella e manager, che vengono cacciati via ma nel frattempo era intervenuto il crac. Quella titolare, che risulta coinvolta nel Coemm a pieno titolo, è uccel di bosco, scompare dall’azienda di famiglia e risulta dentro una vicenda giudiziaria che si cerca di dipanare.

Il terrore dentro l’azienda, dopo l’avvento di quel manager, è palese. Tutti hanno paura di tutti, e quindi il clima, grazie alla comparsa di questo intraprendente factotum, diviene irrespirabile. Si ha paura di parlare.

Da 40 dipendenti si è ora in 10 e tutto grazie ad un personaggio che speriamo la giustizia intervenga per assicurarlo e inchiodarlo alle sue responsabilità. Non solo ha distrutto un’azienda florida ma ha fatto si che l’impianto familiare, di cui abbiamo detto in premessa, diventasse un ricordo. E questo senza che l’azienda fosse attraversata da una crisi nelle vendite. Capite l’arcano?


Un'azienda florida, come certi personaggi la distruggono. | Gallura News
 

Sissa

Forumer storico
Tanto per riepilogare.
I soldi li dovrebbe garantire il partner o i partner (non si capisce quanti sono), il quale/ i quali un giorno ci sono già, un giorno li si sta convincendo, un altro giorno ancora si deve trattare...questi partner avranno il vantaggio di un gruppo d'acquisto creato tramite il con si (ma come non s'accontentavano della restituzione in "valore umano"???) ma non prima che quest'ultimo abbia la personalità giuridica di impresa sociale (il progetto d'impresa sarebbero i selfie dei clemmini tra pizzette e pasticcini?) e a condizione che siano riconosciuti "progetto umanitario" (ma de che, forse umanitario nel senso della beneficenza fatta al fondatore :rotfl::rotfl::rotfl:). In tutto questo visto che sono etici si inserisce strategicamente il partito del valore umano che grazie ad un "partner esterno" garantirebbe ai primi delegati di via la possibilità di avere auto a noleggio targate con si :D:D:D innescando un meccanismo dove comprando e rivendendo auto (non si capisce se centomila ma lui parla di otto milioni) si andrà a garantire il micro credito per l'eternità "almeno fino a quando il partner deputato farà le cose per bene" (ma ci sono o non ci sono sti soldi o devono arrivare dai soldi dei clemmini per il noleggio, gli investimenti, le case, i contratti luce e gas?).
Ma il bello deve ancora venire: senza considerare che alla fine della fiera questo "micro credito" non lo deve dare sarlo, né il con si, né il coemm, né il pvu, clemmini mettetevi il cuore in pace e continuate nel frattempo a fare i crediti formativi perché testuali parole "la vettura forse si può fare per otto milioni, il micro credito invece fino a centomila, ma solo se si riempie il contenitore" :rasta:
Ancora non l'avete capito: siete voi il quid!
E MOLLATELO!!!

Perfetto Libba, perfetto e preciso. Che qualcuno provi a smentire
 

Sissa

Forumer storico
Vedi l'allegato 543484

Un’azienda si considera florida e redditizia quando annovera dipendenti fedeli e felici che la sostengono perché non solo ci vivono ma si considerano parte fondamentale dell’azienda stessa. Esempi di lungimiranza di alcuni imprenditori ce ne stanno diversi, sono quel genere di padroni che sanno di gestire la vita dei loro dipendenti e lo scambio reciproco, il do ut des, risulta normale quanto fruttuoso per ambo le componenti. Un’azienda per così dire “normale” non si basa solo sul fatturato, ovviamente la pietra miliare per continuare ad andare avanti e crescere, ma anche sullo zoccolo duro e passionale di chi ci lavora. Non ci sono altre prerogative altrettanto valide che determinano solidità e vita futura assicurata per quell’azienda.

Esempi come la Olivetti (la foto di copertina è con Adriano Olivetti), la Mivar, e tanti altri, stanno a rafforzare questo binomio imprescindibile tra lavorati e proprietà. Il tempo assicura il futuro e nulla sembra scalfire quelle aziende che hanno basato il loro principio imprenditoriale sul rispetto e la benevolenza verso i loro lavoratori. Le successive intraprese, allorquando economie e/o eredi si sono succeduti, in forza anche di paurose crisi sociali, hanno decretato la fine di quelle aziende che finiscono chiuse o inglobate in multinazionali senza lasciare traccia di quelle vecchie gestioni, quasi a conduzione familiare.

Un’azienda veneta, la Mungi & Bevi.
53464650_10156392219223823_3955791254733717504_n.png
La Mungi & Bevi, a gran parte dei nostri lettori, dice poco o nulla. Si tratta di un ex consorzio del latte che operava nel Veneto. Nel 2019 viene dichiarato fallito come consorzio lattiero caseario. Riesce a sopravvivere ripresentandosi come S.r.l con lo stesso nome ed è tutt’ora in attività con la stessa linea di prodotti. Nulla di che, sin’ora, non fosse per un dettaglio assai importante.

La vita di quell’azienda, ad un certo punto, prende una piega differente. In due anni (tra il 2016 e il 2018), una titolare dell’azienda e un personaggio che diviene di colpo il factotum dell’azienda stessa, la mettono in ginocchio. Decisioni avventate, portano questa nuova gestione, ad una linea aziendale diversa, i dipendenti che avanzano, a tutt’oggi, crediti su fatture mai pagate per svariati mesi

A questo punto, cioè al momento della comparsa di questo intraprendente quanto eversivo direttore aziendale, inizia la fine di quel consorzio che fatturava circa 12 milioni di euro all’anno.

La storia si complica, sulle orme di un altro personaggio di cui ci siamo spesso occupati che aveva fondato il progetto del mondo migliore. Il Coemm, ad un dato momento, si intreccia con l’azienda veneta nel tentativo, rivelatosi al pari degli altri un fallimento. Il suo vate, Maurizio Sarlo, dice ai propri discepoli, oramai meno di 10.000 seguaci che continuano ad attendere la manna dei 1.500 € al mese, che quella azienda veneta avrebbe concorso a creare il patrimonio a cui attingere per l’erogazione del “QUID”. Bufale un tot al quintale, e non mozzarelle.

Un’azienda in ginocchio per colpa di avventati dirigenti
Il manager senza scrupoli, propone, in accordo col Coemm, una serie di corsi di formazione, a pagamento, per apprendere non si sa quali segreti. L’ennesima esca per fregare soldi ai discepoli ( il Coemm) che, inerti come zucche vuote, ci cadono ancora una volta. Non solo, ai discepoli viene proposto anche l’acquisto dei prodotti, peraltro ottimi, dell’azienda, a costi migliori. Tanti acquistano e, purtroppo, a tanti nonostante il pagamento in anticipo, non si recapita nulla. Fregati e mazziati, ancora una volta.

La comparsa del mentore, ovvero del manager senza scrupoli, dentro la Mungi & Bevi, determina il crac aziendale che porta al fallimento. La proprietà denuncia la figlia e questo famigerato factotum che, senza alcun ostacolo, decideva e faceva quel che voleva. Tipo licenziare i dipendenti, oggi sulla strada, minacciarli, senza che in azienda concorresse una crisi tale da far prendere decisioni di quel tipo. A spasso circa 30 dipendenti; ne resteranno una decina appena.

L’azienda Mungi & Bevi, 80 anni di storia, dal 1937, cambia volto ma chi piange per la perdita del lavoro, a causa di quel mentore e della sua spregiudicata gestione, ha dovuto fare i conti con l’assenza improvvisa di un reddito con strascichi umani impietosi. Qualche dipendente è sull’orlo del suicidio.

Un’azienda modello in mano ad un manager senza scrupoli
L’azienda, nota per la consegna a domicilio di prodotti di qualità, va in fallimento. Il fratello, attuale direttore con altri soci, denuncia sorella e manager, che vengono cacciati via ma nel frattempo era intervenuto il crac. Quella titolare, che risulta coinvolta nel Coemm a pieno titolo, è uccel di bosco, scompare dall’azienda di famiglia e risulta dentro una vicenda giudiziaria che si cerca di dipanare.

Il terrore dentro l’azienda, dopo l’avvento di quel manager, è palese. Tutti hanno paura di tutti, e quindi il clima, grazie alla comparsa di questo intraprendente factotum, diviene irrespirabile. Si ha paura di parlare.

Da 40 dipendenti si è ora in 10 e tutto grazie ad un personaggio che speriamo la giustizia intervenga per assicurarlo e inchiodarlo alle sue responsabilità. Non solo ha distrutto un’azienda florida ma ha fatto si che l’impianto familiare, di cui abbiamo detto in premessa, diventasse un ricordo. E questo senza che l’azienda fosse attraversata da una crisi nelle vendite. Capite l’arcano?


Un'azienda florida, come certi personaggi la distruggono. | Gallura News


Tutto, ma proprio tutto quello che avvicina fa questa fine, io opterei per un esorcista più che per un magistrato. Mi dispiace davvero per i dipendenti Mungi & Bevi e per la famiglia che vede distrutto il lavoro di anni.
 

kok90

o COSì...o POMì
18767602_10210144144532533_8408034360467360345_n.jpg

Maurizio Sarlo ha condiviso un link.
15 FEBBRAIO 2020

Pronti a prenotare l’Auto ...?

Noi del COEMM, anche a nome di tutti gli Aderenti ai CLEMM, ringraziamo il Presidente della Confederazione ConSi (Fabrizio Azzolini) e tutti i loro consiglieri per aver espresso, nella riunione confederale tenutasi a Bologna nello scorso week end, la massima fiducia nel Direttivo COEMM e nel Suo Fondatore.
Altresì, la Confederazione ConSi, ha invitato i Delegati del COEMM ed il suo Fondatore a presentarsi, sempre a Bologna, domenica 16/02/2020, per una “audizione formale” attraverso la quale, il COEMM ed i suoi Partner esterni possano evidenziare le azioni da intraprendere e siglare con ConSi.


La pianificazione, votata dal Direttivo COEMM già a suo tempo, è sempre stata quella di consigliare e promuovere verso gli Aderenti ai CLEMM di organizzarsi e di creare una grandemente partecipata ed operosa comunità che nella sostanza possa intendersi come una “Impresa Sociale” pronta a diventare il più etico ed altruista GRUPPO DI ACQUISTO D’ITALIA E DEL MONDO.

Con la Confederazione ConSi, quanto sopra, è diventato finalmente realtà.

Per accrescere ancor più la sua visibilità nella comunità giuridico/amministrativa, il Presidente Confederale, Fabrizio Azzolini, provvederà a formalizzare presso la prefettura competente la richiesta di riconoscimento della Personalità Giuridica, riconoscimento che, comunque, non è necessario alla funzionalità della Confederazione, già perfettamente e giuridicamente operante.

Nell’audizione di domenica prossima, in quel di Bologna, i delegati del Direttivo COEMM spiegheranno e cercheranno di far comprendere, a tutti, quanto sarebbe importante che la Confederazione ConSi desse un regolare mandato alla SEI srl (costituita dal COEMM come garante e facilitatore di progetti proveniente da Terzi), pur mantenendo, ovviamente, la piena libertà di provvedere in proprio; mandato per l’esplorazione del mercato nazionale e internazionale per il reperimento di Soggetti che siano interessati ad offrire i loro prodotti/servizi al Gruppo di Acquisto ConSi. E, altresì, a portare in audizione a ConSi i Partner finanziari (o loro Delegati).

Quanto sopra è gradito ai suddetti Partner esterni al COEMM, specie a quei Mecenati che non vedono l’ora di avviare le varie iniziative filantropiche pianificate.

Con un regolare mandato, la società SEI srl potrebbe portare al Direttivo della Confederazione ConSi ed alle Sue Commissioni, tutte le migliori proposte ricercate sui mercati internazionali (e offerte da uno o più Mecenati: grandi e piccoli).

La SEI srl, in questi ultimi due anni e mezzo, ha infatti acquisito moltissime proposte progettuali e di mecenatismo, di piccola e grande potenzialità e, ora che il ConSi è operativo, si potrà passare alle fasi d’inizio…

Il Direttivo COEMM, quindi, già nell’incontro del prossimo 16/02/2020, porterà alla Confederazione ConSi le ragioni di La Sei srl esplicitandole che, avuto il mandato, si passerà a produrre:

1. Nominativo e pianificazione data per incontro formale con i Partner Finanziatori (esterni al COEMM). E, tutto ciò, per quello che attiene al finanziamento del Micro Credito Sociale (MCS)

2. Nominativo e visibilità contrattualistica della Carta di Credito/Debito e del Partner ad uopo, i quali dovranno essere proposti agli Aderenti ai ConSi per acquisire il MCS in tutta la massima sicurezza legislativa e fiscale.

3. Piattaforma sulla quale poggiare i dati per tutti gli Aderenti ConSi, ai fini della prenotazione di Auto Nuove a Noleggio (senza pagare anticipi e con modica spesa mensile).

4. Nominativo e proposta per acquisizione Energia e Gas (pagabili anche con i Token della CRIPTOVALUTA).

5. Nominativo del Partner che avvierà la CRIPTOVALUTA totalmente a disposizione del Programma Mondo Migliore. Una CRIPTOVALUTA che farà diventare semplice la registrazione dei Crediti Formatovi.

6. Programma della Banca del Tempo;


7. Ed altri ottimi servizi …


Stiamo davvero facendo i classici grandi passi avanti, al fine di produrre il più grande, etico ed altruistico Gruppo di Acquisto italiano.

Grazie d’averci creduto.

Maurizio Sarlo

Ideatore del Programma Mondo Migliore
 

Contessa

Nuovo forumer
ragazzi mi sembra di avere letto qualcosa che riguardava la casa di proprietà, mi potete ragguagliare in merito?
Temo di essermi perso questo passaggio....
 

Sissa

Forumer storico
18767602_10210144144532533_8408034360467360345_n.jpg

Maurizio Sarlo ha condiviso un link.
15 FEBBRAIO 2020

Pronti a prenotare l’Auto ...?

Noi del COEMM, anche a nome di tutti gli Aderenti ai CLEMM, ringraziamo il Presidente della Confederazione ConSi (Fabrizio Azzolini) e tutti i loro consiglieri per aver espresso, nella riunione confederale tenutasi a Bologna nello scorso week end, la massima fiducia nel Direttivo COEMM e nel Suo Fondatore.
Altresì, la Confederazione ConSi, ha invitato i Delegati del COEMM ed il suo Fondatore a presentarsi, sempre a Bologna, domenica 16/02/2020, per una “audizione formale” attraverso la quale, il COEMM ed i suoi Partner esterni possano evidenziare le azioni da intraprendere e siglare con ConSi.

La pianificazione, votata dal Direttivo COEMM già a suo tempo, è sempre stata quella di consigliare e promuovere verso gli Aderenti ai CLEMM di organizzarsi e di creare una grandemente partecipata ed operosa comunità che nella sostanza possa intendersi come una “Impresa Sociale” pronta a diventare il più etico ed altruista GRUPPO DI ACQUISTO D’ITALIA E DEL MONDO.
Con la Confederazione ConSi, quanto sopra, è diventato finalmente realtà.
Per accrescere ancor più la sua visibilità nella comunità giuridico/amministrativa, il Presidente Confederale, Fabrizio Azzolini, provvederà a formalizzare presso la prefettura competente la richiesta di riconoscimento della Personalità Giuridica, riconoscimento che, comunque, non è necessario alla funzionalità della Confederazione, già perfettamente e giuridicamente operante.
Nell’audizione di domenica prossima, in quel di Bologna, i delegati del Direttivo COEMM spiegheranno e cercheranno di far comprendere, a tutti, quanto sarebbe importante che la Confederazione ConSi desse un regolare mandato alla SEI srl (costituita dal COEMM come garante e facilitatore di progetti proveniente da Terzi), pur mantenendo, ovviamente, la piena libertà di provvedere in proprio; mandato per l’esplorazione del mercato nazionale e internazionale per il reperimento di Soggetti che siano interessati ad offrire i loro prodotti/servizi al Gruppo di Acquisto ConSi. E, altresì, a portare in audizione a ConSi i Partner finanziari (o loro Delegati).
Quanto sopra è gradito ai suddetti Partner esterni al COEMM, specie a quei Mecenati che non vedono l’ora di avviare le varie iniziative filantropiche pianificate.Con un regolare mandato, la società SEI srl potrebbe portare al Direttivo della Confederazione ConSi ed alle Sue Commissioni, tutte le migliori proposte ricercate sui mercati internazionali (e offerte da uno o più Mecenati: grandi e piccoli).
La SEI srl, in questi ultimi due anni e mezzo, ha infatti acquisito moltissime proposte progettuali e di mecenatismo, di piccola e grande potenzialità e, ora che il ConSi è operativo, si potrà passare alle fasi d’inizio…
Il Direttivo COEMM, quindi, già nell’incontro del prossimo 16/02/2020, porterà alla Confederazione ConSi le ragioni di La Sei srl esplicitandole che, avuto il mandato, si passerà a produrre:

1. Nominativo e pianificazione data per incontro formale con i Partner Finanziatori (esterni al COEMM). E, tutto ciò, per quello che attiene al finanziamento del Micro Credito Sociale (MCS)
2. Nominativo e visibilità contrattualistica della Carta di Credito/Debito e del Partner ad uopo, i quali dovranno essere proposti agli Aderenti ai ConSi per acquisire il MCS in tutta la massima sicurezza legislativa e fiscale.
3. Piattaforma sulla quale poggiare i dati per tutti gli Aderenti ConSi, ai fini della prenotazione di Auto Nuove a Noleggio (senza pagare anticipi e con modica spesa mensile).
4. Nominativo e proposta per acquisizione Energia e Gas (pagabili anche con i Token della CRIPTOVALUTA).
5. Nominativo del Partner che avvierà la CRIPTOVALUTA totalmente a disposizione del Programma Mondo Migliore. Una CRIPTOVALUTA che farà diventare semplice la registrazione dei Crediti Formatovi.
6. Programma della Banca del Tempo;
7. Ed altri ottimi servizi …

tiamo davvero facendo i classici grandi passi avanti, al fine di produrre il più grande, etico ed altruistico Gruppo di Acquisto italiano.
Grazie d’averci creduto.
Maurizio Sarlo
Ideatore del Programma Mondo Migliore


SENTI SENTI COME GLIELA HA RIGIRATA STAVOLTA, ROBA DA PIAZZISTI DI ENCICLOPEDIE
 

lucamax

Forumer storico
Ahahahah Kok, non ho parole, Cina, Egitto......non invitatelo mai a casa valà

Ovvio
Un truffatore che ha basato la sua ricchezza sulle menzogne ,sulle millanterie e sulle false promesse non può che portare sfiga
Insomma è un po' come Re Mida
Solo che il truffatore sarlo tutto quello che tocca diventa merda
 

Users who are viewing this thread

Alto