stefanofabb
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Bce: tra 2014 e 2019 calo sensibile valore titoli debito detenuti da famiglie area euro, soprattutto italiane
"Tra il primo trimestre del 2014 e il primo trimestre del 2019
il valore dei titoli di debito detenuti dalle famiglie
dell'area dell'euro è sensibilmente diminuito, riflettendo in
ampia misura le vendite nette realizzate dalle famiglie (in
contrapposizione alle variazioni di prezzo) in un periodo
caratterizzato da ingenti acquisti di titoli di debito da parte
dell'Eurosistema nell'ambito del programma di acquisto di
attività (PAA)". E' quanto si legge nel bollettino della Bce.
"Le vendite sono state soprattutto trainate dalle famiglie
italiane, che hanno notevolmente ridotto le proprie
disponibilità in titoli di debito, sebbene tali consistenze
siano comunque rimaste di gran lunga superiori a quelle
detenute dalle famiglie negli altri paesi europei. Le
istituzioni finanziarie monetarie (IFM) e il governo italiano
rappresentano gli emittenti principali di tali titoli. La
complessiva riduzione delle disponibilità in titoli di debito
emessi al di fuori dell’area dell'euro è stata in larga parte
riconducibile a un netto calo, pari a 22 miliardi di euro,
delle consistenze di titoli di debito del Regno Unito".
Milano, Finanza.com
"Tra il primo trimestre del 2014 e il primo trimestre del 2019
il valore dei titoli di debito detenuti dalle famiglie
dell'area dell'euro è sensibilmente diminuito, riflettendo in
ampia misura le vendite nette realizzate dalle famiglie (in
contrapposizione alle variazioni di prezzo) in un periodo
caratterizzato da ingenti acquisti di titoli di debito da parte
dell'Eurosistema nell'ambito del programma di acquisto di
attività (PAA)". E' quanto si legge nel bollettino della Bce.
"Le vendite sono state soprattutto trainate dalle famiglie
italiane, che hanno notevolmente ridotto le proprie
disponibilità in titoli di debito, sebbene tali consistenze
siano comunque rimaste di gran lunga superiori a quelle
detenute dalle famiglie negli altri paesi europei. Le
istituzioni finanziarie monetarie (IFM) e il governo italiano
rappresentano gli emittenti principali di tali titoli. La
complessiva riduzione delle disponibilità in titoli di debito
emessi al di fuori dell’area dell'euro è stata in larga parte
riconducibile a un netto calo, pari a 22 miliardi di euro,
delle consistenze di titoli di debito del Regno Unito".
Milano, Finanza.com