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stefanofabb

GAIN/Welcome
Gualtieri da Davos loda banche italiane. Su crescita economia: 'Ci serve politica bilancio espansiva'
Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri parla ancora da
Davos, dove sono in corso i lavori del World Economic Forum,
affrontando il tema delle banche italiane e, anche, della
necessità di stimolare l'economia attraverso il lancio di
stimoli fiscali. Gualtieri afferma che il sistema bancario
italiano sta "piuttosto meglio", facendo riferimento sia ai
"livelli patrimoniali e di liquidità, che sono molto
positivi", che alla "qualità del capitale". Il titolare
del Tesoro loda le banche italiane per la riduzione degli NPL
(non performing loans, crediti deteriorati): riduzione che
definisce una "storia di successo, riconosciuta ovunque".
"Penso che a questo abbiano contribuito l'accresciuta
attenzione della Vigilanza Ue, le nuove regole, il forte
impegno delle banche e le regole sulle Gacs", spiega,
aggiungendo di essere "fiducioso" sul fatto che, grazie a
"queste nuove regole, abbiamo un sistema europeo più
resistente e resiliente". Detto questo, "non stiamo ancora
sfruttando il potenziale di avere una Unione bancaria". Certo,
"dobbiamo assicurare un ambiente in cui le differenze restano
e sono salvaguardate, ma serve anche più integrazione, darebbe
molto potenziale completare l'Unione con un sistema di
garanzie dei depositi unico". Gualtieri ripete che
"complessivamente il sistema bancario in Europa e in Italia è
sano e solido e pronto alla sfida". Il ministro spezza anche
una lancia a favore di una politica fiscale espansiva,
ricordando che appelli in tal senso sono stati lanciati sia
dalla Bce che dalla Commissione europea: "Ci serve una
politica di bilancio espansiva, specialmente per non lasciare
che la Bce si faccia carico da sola di sostenere la cresita e
evitare la deflazione". "Alcuni Paesi hanno margini
limitati, lo sappiamo. ma ci servono modi creativi nuovi di
combinare risorse pubbliche e private". Tra l'altro,
specifica, una linea espansiva "serve anche per la
produttività. Questo è il momento di mobilitare un ammontare
senza precedenti di risorse tramite il canale del Green Deal e
dell'innovazione". Milano, Finanza.com
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
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IL Sole 24 Ore di oggi.Pag.2
 

Owblisky

Compravendite mobiliari
Scontata la vittoria di Bonaccini

BTP, IL MERCATO STA COMPRANDO 500 MILIONI DI DEBITO PRIMA DELLE ELEZIONI

Complice il coronavirus cinese e il timore dei mercati di un caso Sars 2, torna l'appetito per i titoli governativi. Ma l'Italia è un caso a parte, con il M5S in alto mare e le elezioni regionali molto attese in Emilia Romagna e in Calabria domenica prossima

La vittoria di Bonaccini non è mai stata messa in dubbio. Ha governato bene ed una sfidante debole come la Borgo non ha nessuna chance di batterlo sul piano personale.
Quello che sarà determinante sarà la dimensione della vittoria e come ne usciranno i vari partiti e partitini.
Se vince x distacco no problem, se vince di misura.......problem.
Sempremente, imho.
 

juninho

Inítium sapiéntiæ timor Dómini
Il ceo di JP Morgan da Davos: rischio bolla è solo nel debito sovrano, non comprerei mai bond a tassi negativi

L’unica bolla nel mercato finanziario è nel debito sovrano. A dirlo Jamie Dimon, il numero uno del colosso bancario made in Usa JP Morgan Chase parlando alla Cnbc a margine del World Economic Forum di Davos.
Qualche zona ombrosa nel mercato? “Solo nel debito sovrano”, ha sottolineato Dimon. La scorsa settimana, il governo degli Stati Uniti ha alzato il velo sul deficit federale, sulla buona strada per superare i 1.000 miliardi di dollari nell’anno fiscale 2020.
Il governo americano ha registrato un deficit di 357 miliardi di dollari nel trimestre fiscale che si è concluso a dicembre vicino al muro dei 1.000 miliardi di dollari per l’intero anno. Si tratta della prima volta dal 2012. Alla luce di ciò, secondo Dimon i tassi di interesse storicamente bassi in tutto il mondo hanno mantenuto i mercati non solo tranquilli in mezzo a livelli di debito in aumento, ma che i tassi di interesse negativi, come si è visto in Europa, sono un’ulteriore prova che gli investitori potrebbero sopravvalutare il debito pubblico. “In questo momento la gente pensa che le banche centrali di tutto il mondo possano fare quello che vogliono. Non possono”, ha continuato Dimon. “Sono intelligenti, guardano tutti i fatti cercando di capire cosa fare”. Ma l’inflazione sarebbe la grande sorpresa negativa”.
Inflazione su e tassi in aumento: ecco il possibile circolo vizioso per il debito

Se l’inflazione aumentasse inaspettatamente difatti potrebbe costringere le banche centrali ad aumentare i tassi di interesse contribuendo così a raffreddare l’economia. Ma ciò renderebbe anche il debito pubblico molto più costoso. “Penso che sia molto difficile per le banche centrali compensare per sempre la cattiva politica di altri paesi. E questo le mette in trappola”, ha detto il numero uno di JP Morgan che guido la maggiore banca Usa dal 2005, navigando attraverso la crisi finanziaria.
Nello scenario negativo di inflazione in ascesa, le banche centrali probabilmente andrebbero ad alzare i tassi di interesse per mantenere una crescita dei prezzi costante. Un simile aggiustamento del tasso di riferimento aumenterebbe probabilmente i prezzi delle obbligazioni poiché l’indebitamento diventerebbe più costoso. I rendimenti potrebbero scendere anche al di sotto dello zero. “Un simile evento turberebbe ulteriormente i già caotici mercati del debito pubblico”, afferma Dimon.”Non comprerei mai un’obbligazione a tasso negativo. A meno che nonne fossi costretto“, ha aggiunto il numero uno di JP Morgan. “Nella storia, ogni volta che si vede una cosa del genere, non necessariamente finisce bene”.
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
marketinsight.it - USA - RICHIESTE SETTIMANALI SUSSIDI DISOCCUPAZIONI A 211 MILA UNITÀ (214 MILA UNITÀ CONSENSUS)
Nella settimana che si è conclusa il 18 gennaio le richieste
di sussidi di disoccupazione sono state pari a 211 mila unità,
lievemente al di sotto delle 214 mila unità attese dal consensus
ma al di sopra delle 205 mila unità della precedente settimana
(dato rivisto da 204 mila unità)[...]


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