Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato (18 lettori)

stefanofabb

GAIN/Welcome
Moodys': crescita globale rimarrà debole nei prossimi due anni. Al top dei rischi l'escalation commerciale
La crescita globale rimarrà debole nei prossimi due anni dice
Moody’s ma non si prevede che l'economia mondiale entrerà in
una recessione nel 2020 o nel 2021. Così l’agenzia di rating
secondo cui al top dei rischi per l'outlook globale c'è una
eventuale escalation delle controversie commerciali.
L’agenzia
evidenzia comunque come "l'attuale contesto è caratterizzato
da una crescita strutturalmente bassa, bassa inflazione e
spazio fiscale limitato, il che rende l'economia globale più
vulnerabile agli sviluppi negativi". Milano, Finanza.com

Per come la vedo io: la drammatica situazione di Venezia ha tolto visibilità e attenzioni politiche alla forse ancor più drammatica situazione di ILVA, almeno per qualche giorno.
Inoltre, perdonate la superficialità dell'affermazione e le imprecisioni, prima che giuridicamente si abbia una risposta certa sulla decisione di Arcelor Mittal di abbandonare la barca ci vorranno mesi (mi pare di aver sentito che la prima udienza sarà a maggio, ma potrei sbagliare).
In assenza di risposte politiche, ILVA è un'ottima scusa (o un ottimo motivo, dipende da quale scuola di pensiero si segue) per far scendere il BTp 2067, insieme agli altri.
La mia sensazione è che arriverà una strizzatina d'occhio, un aiutino, una spintarella da Bruxelles per cercare di risolvere la questione.
Per non saper ne leggere e ne scrivere questo dato (Moody's)secondo me è molto influente per la discesa dei corsi obbligazionari;non aspettano altro gli algoritmi ..già appostati sulla riva. :clava: Ilva è importante ma a Black Rock che non gliene possa fregare di meno .La macroeconomia è un dato sensibile per i dealer..oggi l'hanno sentito;anche perchè io sono uscito di casa e il matusa era positivo ed avevo l'ordine inserito in denaro a 105,9 da stamane ..che ho annullato per puro caso. Forse ho fatto bene ;c'è tempo per gli acquisti,buona sera.:pollicione:
 
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Switchphysical

Forumer attivo
Per non saper ne leggere e ne scrivere questo dato secondo me è molto influente per la discesa dei corsi obbligazionari;non aspettano altro gli algoritmi ..già appostati sulla riva. :clava: Ilva è importante ma a Black Rock non so se non gliene possa fregare di meno .La macroeconomia è un dato sensibile per i dealer..oggi l'hanno sentito;anche perchè io sono uscito di casa e il matusa era positivo ed avevo l'ordine inserito in denaro a 105,9 da stamane ..che ho annullato per puro caso. Forse ho fatto bene ;c'è tempo per gli acquisti,buona sera.:pollicione:
Stefano, concordo sulla debolezza del quadro economico in generale, e in maniera particolarmente sensibile in Occidente, e sai come la penso sulla necessità di un'azione concordata quanto più ampia è possibile.

Però, cinicamente, non vorrei che si gridasse alla debolezza dei vari comparti industriali per avere la scusa per potare qualche stabilimento qui e qualche migliaio di lavoratori là, insomma, proprio quello che sta facendo Arcelor Mittal. In pratica, ti spavento dicendoti che, a causa della recessione cattiva, chiudo tutto, così poi siamo tutti contenti se limito gli esuberi a 1/3 dei posti di lavoro che andrebbero persi se fermassi davvero gli impianti.

Nella mia limitatissima visione, entro fine novembre o inizio dicembre si vedrà qualche raggio di sole per l'ILVA, perché "due feriti sono meglio di un morto" (cit.)
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Stefano, concordo sulla debolezza del quadro economico in generale, e in maniera particolarmente sensibile in Occidente, e sai come la penso sulla necessità di un'azione concordata quanto più ampia è possibile.

Però, cinicamente, non vorrei che si gridasse alla debolezza dei vari comparti industriali per avere la scusa per potare qualche stabilimento qui e qualche migliaio di lavoratori là, insomma, proprio quello che sta facendo Arcelor Mittal. In pratica, ti spavento dicendoti che, a causa della recessione cattiva, chiudo tutto, così poi siamo tutti contenti se limito gli esuberi a 1/3 dei posti di lavoro che andrebbero persi se fermassi davvero gli impianti.

Nella mia limitatissima visione, entro fine novembre o inizio dicembre si vedrà qualche raggio di sole per l'ILVA, perché "due feriti sono meglio di un morto" (cit.)
L'ho specificato come il mio modo di fare analisi "macro".Sembra che sia il quadro che non regge..si va oltre ad Ilva!! (in gergo).
 

camaleonte

Forumer storico
"
Effetto indesiderato del tiering

C’è infine un motivo tecnico: il «tiering» della Bce. Quando Mario Draghi ha tagliato i tassi sui depositi delle banche in Bce (a -0,50%), ha introdotto un meccanismo che alleviasse i dolori delle banche per questa misura. Il «tiering»: di fatto il tasso negativo non si applica a tutti i depositi in Bce, ma è stato introdotto un sistema di esenzioni. Qui sta il punto: nel caso delle banche italiane - calcola Antonio Cesarano di Intermonte - verrebbero esentati dai tassi negativi depositi per 90 miliardi (oltre ai 15 miliardi della riserva obbligatoria). «Per le banche italiane si tratta di una potenziale finestra di arbitraggio - spiega -. Possono prendere a prestito fondi a tassi negativi sul mercato interbancario dei pronti/termine, e poi depositarli in Bce a tasso zero. In questo modo lucrerebbero sul differenziale, ma drenerebbero liquidità facendo salire i tassi dei p/t e di conseguenza dei BTp». Morale: si rischia il boomerang, a meno che non arrivi liquidità dall’estero come è accaduto a inizio novembre."


https://www.ilsole24ore.com/art/lo-spread-btp-e-bund-risale-ecco-tre-motivi-dell-inversione-ACZpTjy

ERVIZIOTITOLI DI STATO

Lo spread tra BTp e Bund vola: ecco i tre motivi dell’inversione
Non solo la politica: dietro la risalita dello spread ci sono anche due buone notizie, diventate boomerang per i BTp.
di Morya Longo
 

Nemo trader

Forumer storico
La proposta tedesca

A pesare sullo spread è poi un altra vicenda: l’apertura da parte della Germania alla garanzia europea sui depositi bancari. La notizia è positiva per l’Italia, perché una garanzia comunitaria sui depositi sotto i 100mila euro ridurrebbe il rischio di fuga di denaro dai conti correnti in caso di crisi bancaria. Perché, allora, una notizia positiva pesa sullo spread BTp-Bund? Il motivo sta nei dettagli: la Germania propone una contropartita a questa concessione. Chiede, per dare il via libera alla garanzia sui depositi, che le banche riducano i titoli di Stato nazionali nei loro bilanci. Ecco perché una notizia positiva è diventata negativa per lo spread: perché le banche italiane dovrebbero vendere un bel po’ di BTp. Oggi ne detengono per 400 miliardi.......
 

juninho

Inítium sapiéntiæ timor Dómini
La Germania salva con fondi pubblici la banca NordLB e Bruxelles applaude…

Ok della Commissione europea al salvataggio statale in Germania della banca NordLB. Fatti, numeri e commenti

Disco verde della Commissione europea al salvataggio, con fondi pubblici, della banca tedesca di Hannover Norddeutsche Landesbank (NordLB). Lo scrive Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz).

La Commissione – scrive Radiocor – è giunta quindi alla conclusione che il sostegno alla banca, sull’orlo del dissesto, da parte della Bassa Sassonia e della Sassonia-Anhalt assieme alle Casse di risparmio per un totale di 3,6 miliardi di euro non viola il diritto della concorrenza.

Oltre al piano dei due Lander, azionisti con il 65% di Nord Lb, c’era per la banca anche un’offerta privata da parte di Cerberus e Centerbridge.

Secondo Faz, in particolare, il gruppo di lavoro della Commissione per la concorrenza ora raccomanda alla Commissione europea di non considerare il salvataggio di NordLB come un aiuto di Stato.

Sul caso NordLb, la Commissione europea non si è ancora pronunciata in modo definitivo, in attesa del suo insediamento ufficiale. Ma già è emerso che la direzione generale alla concorrenza (Dg Comp) ha espresso parere favorevole al salvataggio da 3,6 miliardi di Nord Lb attraverso l’iniezione di capitali pubblici da parte dello Stato della Bassa Sassonia (che fornirà capitali per 1,7 miliardi). Questa modalità di salvataggio non comporterebbe, secondo Dg Comp, un aiuto di Stato. Una bizzarria, secondo molti addetti ai lavori in Italia, e non solo.

La vicenda della banca tedesca NordLb ha comunque creato imbarazzi a Bruxelles, in una partita che ha fatto “emergere limiti (e ipocrisie) delle regole sui salvataggi bancari, proprio mentre i leader europei discutono sulle nomine per i vertici Ue”, ha scritto nei giorni scorsi Mf/Milano Finanza.

LA GERMANIA VUOLE DISTRUGGERE BANCHE E BOND ITALIANI
 

juninho

Inítium sapiéntiæ timor Dómini
Ecco come e chi in Germania vuole distruggere banche e titoli di Stato italiani

Dopo che sono stati necessari 14 anni per capire che l’eurozona non poteva reggere senza un’unione bancaria, ora dalla Germania si dettano le condizioni per completarla con un attacco distruttivo al nostro debito pubblico ed alle nostre banche.
L’analisi di Giuseppe Liturri


Settimana interessante, quella appena trascorsa sul fronte delle novità relative all’(eterno) cantiere delle riforme per la definitiva (vaste programme!) eliminazione delle cause di vulnerabilità dell’eurozona.

È stato un crescendo. Il ‘la’ è stato dato martedì 5 dal ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz che, sul Financial Times, ha presentato con grande enfasi la necessità di sbloccare lo stallo riguardante il completamento dell’unione bancaria. In particolare, la sua terza gamba (dove la prima è la vigilanza sulle banche e la seconda è il meccanismo unico di risoluzione delle crisi bancarie) e cioè lo schema unico di garanzia dei depositi bancari.

In sintesi, la proposta di Scholz si articola in 4 parti:

  1. la definizione di norme comuni per la gestione dell’insolvenza delle banche, anche di quelle meno rilevanti, oggi soggette alle regole nazionali.
  2. la riduzione dei rischi nei bilanci delle banche, partendo dalla riduzione dei prestiti in sofferenza per giungere alla riduzione del rischio connesso ai titoli pubblici in portafoglio, che non devono essere considerati privi di rischio e generare quindi adeguati accantonamenti ed assorbimenti di capitale.
  3. Solo a questo punto, la Germania potrà reggere il non facile sacrificio di consentire che i depositi delle banche dell’eurozona siano garantiti attraverso un meccanismo basato su 3 livelli: in caso di insolvenza i depositi sono garantiti dapprima dal fondo di garanzia nazionale; se questo si rivelasse incapiente, soccorrerebbe il fondo di garanzia dell’eurozona con dei prestiti; un eventuale ulteriore fabbisogno sarebbe infine soddisfatto dai governi nazionali. Sarebbe inoltre prevista la possibilità di limitate perdite anche da parte del fondo europeo di garanzia.
  4. Come ciliegina finale, Scholz aggiunge pure l’armonizzazione della tassazione societaria all’interno dell’eurozona.
Le reazioni non si sono fatte attendere. E sorprende il fatto che caute prese di distanza siano arrivate anche dal suo stesso Paese. È stato fatto notare che tale piano era una sua personale iniziativa non coordinata con la cancelleria Merkel e che non è ancora dato sapere se quest’ultima appoggerà tale piano. In Germania si sono levate numerose voci ispirate alla cautela, se non all’aperto scetticismo, verso la proposta. È infatti noto ed atavico il timore tedesco per la condivisione, a carico del contribuente tedesco, di rischi finanziari di altri sistemi bancari. “È materia esplosiva” è stato il commento di un alto funzionario UE.

Non sono state necessarie accurate analisi per capire che il principale Paese danneggiato dalle condizioni poste da Scholz sarebbe proprio l’Italia, come prontamente fatto notare da un successivo articolo del Financial Times. L’imposizione di pesanti condizioni su Paesi potenziali portatori di rischi finanziari come l’Italia costituisce la ‘libbra di carne’ data in pasto da Scholz all’opposizione interna che vede come fumo negli occhi la condivisione dei rischi non preceduta da una loro riduzione e, più specificamente, non vede di buon occhio la messa in discussione dell’autonomia delle potenti Sparkassen, dotate di un proprio autonomo fondo di garanzia.

Non ha mancato di far sentire la propria voce anche il ministro Gualtieri che ha sottolineato l’impatto distruttivo per l’Italia delle condizioni poste da Scholz in tema di riduzione dei rischi.

Ma allora, se quanto proposto da Scholz non si discosta molto da quanto da sempre sostenuto dal suo predecessore Wolfgang Schauble a proposito della necessità di una preventiva riduzione dei rischi dei sistemi bancari più vulnerabili, e le condizioni poste dallo stesso ministro sono state giudicate pericolose ed al limite della provocazione da numerosi commentatori, qual è il motivo di tale proposta e, soprattutto, perché ora?


La risposta è giunta a stretto giro, con un editoriale sempre sul FT che, senza tanti giri di parole, ipotizzava che esiste un motivo non confessabile per il quale Scholz ha deciso di avanzare la sua proposta: il Paese che avrebbe più vantaggi dal completamento dell’unione bancaria sarebbe proprio la Germania ed il suo debole sistema bancario. In particolare, la cruda verità, che i tedeschi non ammetteranno mai per non incrinare l’immagine di apparente solidità delle loro banche, è che i due giganti dai piedi d’argilla Deutsche Bank e Commerz Bank hanno bisogno di sistemare i loro problemi attraverso fusioni transfrontaliere che, per avere piena efficacia, richiedono una unione bancaria completa.

A completare, il quadro è arrivato anche l’editoriale di Munchau che invita a diffidare della proposta di Scholz, ne rivela la sostanziale conformità rispetto a quanto sempre sostenuto da Schauble, e la giustifica alla luce della corsa alla leadership della SPD. Scholz sta cercando di conquistare posizioni in vista della scelta, prevista per fine mese, del leader del partito. Ma, secondo Munchau, c’è poco da attendersi nel breve termine, è sola tattica a fini interni. Anzi, è più probabile che, per vedere alcuni passi avanti dei tedeschi verso l’espansione fiscale e il completamento dell’unione bancaria, si debba attendere la sua sconfitta nella corsa al vertice del SPD e l’avvento al governo dei Verdi.

Allora? Tanto rumore per nulla? Non proprio.

L’uscita di Scholz dovrebbe avere il significato di un’apertura di trattativa e quindi la presentazione della posizione negoziale tedesca, offerta come una gentile concessione rispetto ad una precedente totale chiusura sul tema. E questo, visti i precedenti come la sciagurata negoziazione di fine 2013 sul bail-in, ci deve preoccupare. Ricordiamo ancora la testimonianza resa a dicembre 2017 dall’ex ministro Saccomanni davanti alla commissione d’inchiesta sulle banche, e la descrizione del clima di sostanziale ricatto nei confronti dell’Italia. Bisognava fare presto nell’approvare il bail-in e, se l’Italia si fosse opposta, quella opposizione sarebbe stata interpretata dai mercati come segno di vulnerabilità e debolezza (rectius: sarebbe stata suggerita ai mercati tale interpretazione).

Ricordando tale infausto precedente, l’apertura di una negoziazione con condizioni per noi semplicemente irricevibili e non negoziabili, significa preludere a un cedimento su quei punti o su altri punti (vedi il fondo salva Stati, ESM, per il quale il prof. Giampaolo Galli ha egregiamente illustrato una situazione molto pericolosa per noi) in una logica di pacchetto.

A questo punto, dopo che sono stati necessari 14 anni per capire che l’eurozona non poteva reggere senza un’unione bancaria (correndo a mettere in piedi in fretta e furia una vigilanza comune e regole comuni di risoluzione delle crisi bancarie) apprendiamo che le condizioni per completarla messe sul tavolo dai tedeschi prevedono un attacco distruttivo al nostro debito pubblico ed alle nostre banche.

Ma, poiché ‘ad impossibilia nemo tenetur’, non è forse il caso di prendere atto che quest’unione monetaria può reggere solo con il sostanziale annichilimento del contraente più debole (quasi sempre il nostro Paese), non avventurarsi nemmeno in negoziati senza via d’uscita ed invitare gli altri contraenti ad uno smantellamento coordinato e controllato di un progetto che per completarsi richiederebbe il rispetto di condizioni impossibili?

Dopo l’approvazione del bail-in ed il conseguente affondamento di una decina di banche, cos’altro dobbiamo sentirci dire per prendere coscienza che il sogno è in realtà un incubo e che negare il problema crea ancora più danni?
 

juninho

Inítium sapiéntiæ timor Dómini
La Merkel concorda con Darth Vader che l'UE avrà bisogno del proprio esercito in modo da poter schiacciare la resistenza interna all'impero.

 

stefanofabb

GAIN/Welcome
La proposta tedesca

A pesare sullo spread è poi un altra vicenda: l’apertura da parte della Germania alla garanzia europea sui depositi bancari. La notizia è positiva per l’Italia, perché una garanzia comunitaria sui depositi sotto i 100mila euro ridurrebbe il rischio di fuga di denaro dai conti correnti in caso di crisi bancaria. Perché, allora, una notizia positiva pesa sullo spread BTp-Bund? Il motivo sta nei dettagli: la Germania propone una contropartita a questa concessione. Chiede, per dare il via libera alla garanzia sui depositi, che le banche riducano i titoli di Stato nazionali nei loro bilanci. Ecco perché una notizia positiva è diventata negativa per lo spread: perché le banche italiane dovrebbero vendere un bel po’ di BTp. Oggi ne detengono per 400 miliardi.......
La vogliono far pesare eccome Nemo trader!:piazzista: Ad ogni notizia si può scendere o salire ma ora l'ago della bilancia propende per la discesa(sembra che sia cominciato il girone di ritorno,anche se un poco prematuro dirlo).So benissimo cosa significa la speculazione sulle obbligazioni governative più trattate del mondo o quasi ed fanno gola a molti grossi dealer che se le scambiano come figurine.IL bel paese è "recidivo" dove ci sono le regole scritte ma si può eccedere su molte cose tanto c'è il condono( l'insostenibile leggerezza italiana).Un debito del genere fa ridere molti stranieri ..ehm capi stranieri (ricordando il presidente francese Sarkozy e la Merkel(non la poltrona frau) che sorrisero al palazzo con il Silvio di turno a fare da sfondo mascherato.La gente comune ha mente limitata e corta;non si possono ricordare tutte le vicissitudini.Io ero un fautore del Btp;li coccolavo per anni ,tanto danno le cedole!!:ciapet: (come dice un mio amico ex banchiere di 60 anni e da due anni in pensione che li ha ..una parte del 2067 a 84 ed un altra più fresca a 96.Alla mia domanda di ..perchè non hai venduto a 120? Lui dice che tanto è in gain e mi ha detto che terrà anche se torneranno negativi:-o ,una abnegazione totale).:censored: Un pacco di soldi abbandonato a favore della causa governativa italiana (questo si che è patriottismo) ma noi italiani siamo dei buon temponi..ci piace aspettare.Nel 2013 predicavamo tanto qui sul forum.Scrivevano altri personaggi(non c'era ancora Paolo con i suoi preziosi consigli :cry:) dicendo che sarebbe fallito il governo(perchè sentito alla Tv che lo ripeteva alle ore di punta:bla:) ,gente molto ferrata(che poi si sono eclissati).Per esperienza so che sono cosi i forum ma si viveva alla giornata ;c'era aria pesante che si tagliava con il coltello in un alter ego ,come che non ci sia un domani .Prima o poi sarebbe successo il miracolo (la moltiplicazione dei Btp) e noi ci siamo prodigati a farlo vivere più a lungo possibile.Ora prendo il certo per l'incerto ..sono maturato ed il mondo finanziario mi stuzzica al punto giusto.L'inversione di tendenza porterà altrettante problematiche e non meno critiche,anche pesanti;ora la situazione la guardo dall'esterno ;non ne vale più la pena tornare alla via crucis.Buona notte.
Merkel e Sarkozy ridono di Berlusconi: il video della conferenza stampa


 
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