clemm coemm (18 lettori)

Lerus

Forumer storico
in quel magna-magna che sono i finanziamenti alle onlus come potrebbero entrare queste associazioni, cosa saprebbero fare, cosa proporrebbero, quali esperienze potrebbero vantare? Assolutamente nulla tranne quattro o cinque anni di incontri salottieri mensili
Non è detto che questa eventualità sia il loro obiettivo di fondo nè che si verifichi ma, l'idea stessa che possa in teoria accadere, gli permetterebbe di andare avanti ancora per qualche tempo.
Lerus ,tutte le opzioni sono possibili
Appunto....cito un tuo post
https://www.investireoggi.it/forums/threads/clemm-coemm.88107/page-1741#post-1045248576
 

kok90

o COSì...o POMì
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Sissa

Forumer storico

la prima parola che mi è venuta in mente è stata "stronzo" e poi ho pure pensato: ma è proprio sicuro che la gente sia interessata ad un qualcosa che lui chiama microcredito? Perché non specifica cosa, come, quando e quanto otterranno continuando ad accettare le sue offese e vessazioni? può essere che non siano interessati al suo strampalato progetto. L'educazione la impari lui
 

Sissa

Forumer storico
Tanto per informare.
Esiste un programma mondiale che l'ONU ha attivato in collaborazione con tutti i 193 paesi membri e si chiama AGENDA 2030. Si prefigge, entro il 2030 appunto, 17 obiettivi fra i quali anche sconfiggere la povertà nel mondo. Il reddito di inclusione attivato in molti paesi sembra essere una di queste misure. Ma c'è molto altro.
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Il quotidiano La Repubblica si interesserà di seguire passo passo gli sviluppi del programma

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Zappia e Stefanile gli ambasciatori permanenti italiani all'ONU non Sarlo e Luperto
 

kok90

o COSì...o POMì
Produrre e utilizzare energia 100% rinnovabile in modo Etico e Sostenibile
Serata informativa su:
“Come ciascuno di noi può essere coinvolto in un’ esperienza di riconversione energetica domestica.
Prospettive per il Futuro… ”.
Sanremo (IM)
Martedì 5 novembre 2019 ore 18,00
Relatore:
Tommaso Gamaleri – Resp. Servizi Tecnici nel Mercato dell’Energia
Sala della Concattedrale di SAN SIRO
Piazza San Siro, 49 (IM)
[email protected]
Tel: 335 59 96 592

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La Spezia - «Conosco il direttore generale della Asl 5 Andrea Conti, ma non ho chiesto alcun favore. Gli ho soltanto presentato la mia azienda che si occupa di certificazioni energetiche. Tutto qui, nulla di illecito». L’ex consigliere regionale Luigi Morgillo è stato preciso sul punto. Durante l’interrogatorio di ieri ha fatto un accenno anche a a questa vicenda. Conti non è indagato ma è tirato in ballo dal dirigente dell’azienda sanitaria Massimo Buccheri - in carcere con le accuse di aver intascato tangenti e pilotato appalti - che in una telefonata intercettata qualche mese fa affermava, senza mezzi termini, che il bando per «il conto termico» alla struttura extraospedaliera di Calice al Cornoviglio, assegnato alla società di Morigillo, non era altro che «una marchetta al direttore generale».

Davanti al giudice per le indagini preliminari Mario De Bellis e al pm Luca Monteverde, Morgillo ha parlato per più di due ore, affermando di essere stato favorito nella gara a sua insaputa. L’ex politico spezzino è stato arrestato una settimana fa assieme ad altre dieci persone coinvolte, a vario titolo, nell’inchiesta sugli appalti truccati all’interno della Asl spezzina. Morgillo si sarebbe assicurato il lavoro relativo al progetto di Calice facendo in modo che altre due società invitate dalla Asl 5 non presentassero alcuna offerta.

«Prendiamo atto dei riferimenti verso terze persone fatti dal dirigente Buccheri: questo signore può dire quello che vuole ma non è detto che tutto ciò sia aderente alla realtà. Morgillo ha deciso di rispondere alle domandeperché ha ritenuto di poter indicare elementi utili a chiarire alcuni aspetti dell’indagine, elementi che la difesa ritiene di una certa rilevanza anche per gli inquirenti. Gli elementi portati da Morgillo riguardano l’utilità del suo lavoro di manager e il valore dei rapporti che lui ha con gli enti pubblici vista la sua precedente attività politica. Le telefonate intercettate dai finanzieri dimostrano soltanto contatti informativi e di presentazione commerciale dell’azienda», hanno affermato gli avvocati Marco Ansaldo e Matteo Ridolfi. Durante l’interrogatorio, Morgillo ha provato a chiarire anche i sospetti su una seconda gara, organizzata in provincia di Massa-Carrara, da una società di edilizia popolare.

Secondo gli investigatori, l’ex politico si sarebbe assicurato l’appalto (da 84 mila euro) «mediante collusioni», prendendo accordi affinché le altre società interessate si sfilassero dall’affare. Il 3 luglio 2017 è un giorno decisivo secondo gli inquirenti: Morgillo parla con l’ingegnere Tommaso Gamaleri della cooperativa “Rete energie”: «Però cioè in Liguria secondo me si può far qualcosa con gli enti pubblici col conto termico perché piano piano stanno entrando, allora magari possiamo vedere anche se riusciamo un po’ a metterci d’accordo, a coordinarci in modo che, uno se va da una parte uno non va dall’altra e viceversa eh?», afferma Morgillo. Tra le intercettazioni riportate negli atti ce n’è anche una in cui l’ex consigliere regionale ricorda un litigio tra lui e Buccheri. È l’11 agosto 2017 quando la guardia di finanza intercetta una conversazione tra Morgillo e un’altra persona risultata finora estranea al fascicolo. Si parla di lavoro e di «problematiche connesse alle turbative d’asta e alle pesanti conseguenze che ne derivano».
Poi, a un tratto, Morgillo racconta che «un giorno lo ha chiamato l’ingegnere della Asl (Buccheri) - si legge nell’informativa dei finanzieri - alla quale sta facendo le pratiche per l’incentivo per il conto termico e questo per telefono gli avrebbe detto che ha fatto l’aggiudicazione chiedendo uno sconto per un lavoro sotto soglia». Morgillo è sconcertato dal comportamento di Buccheri: «Allora questo qua mi chiama per telefono e mi dice “allora ho fatto l’aggiudicazione, vieni però mi devi fare un po’ di sconto così” e io ho fatto finta di non capire, gli ho detto “guarda non sento bene non capisco un c...o, tanto sono qua di fronte, vengo su!”. Belin gli ho detto “ma per telefono mi dici questa cosa qua?” cioè lì era una cosa fatta un po’ così a cazzo perché cioè...».

Inchiesta Asl, Morgillo: «Sono innocente»
 

kok90

o COSì...o POMì
IL RITORNO DEL COMPOST?? :rolleyes:




Partito Valore Umano
1 h
Dall’Inferno al Paradiso
(In Terra)...

Tema:
Xilella e Abbattimento Ulivi!!
Il politichese da cambiare!!

Indichiamo, quello che pensiamo, come PVU
(Dipartimento Agricoltura), sull’incredibile brutta piega che hanno preso le politiche a difesa della storia culturale, sociale, agricola e salutistica sull’abbattimento degli Ulivi in Puglia.

Il PVU appoggia e cerca di sostenere, il prezioso, valoriale e scientifico lavoro proposto dal Prof Giuseppe Altieri. AgriEcologo.Docente Universitario e, per ciò che riguarda la sua valoriale scientificità sull’argomento ambientalista, per noi, uno dei massimi ed etici esperti al Mondo.

Riteniamo vergognosa e abominevole, assieme al Prof Giuseppe Altieri, la presa di posizione assunta dal solito “politichese” e da quegli enti preposti alla salvaguardia in questo delicato strategico “campo”!

Partendo dalla Puglia, nelle prossime settimane e mesi, avvieremo una graduale campagna di sensibilizzazione, prevenzione e cura del “campo” ambientale ed agricolo.

Andremo a spiegare ad ogni Agricoltore, ad ogni Cittadino e ad ogni Persona preposta alla salvaguardia dell’ambiente quali siano i metodi valoriali per affrontare le problematiche che portano sconquasso nell’ambiente. Ad iniziare dalle cause principali che sono:
- pesticidi sempre più invasivi
- approfondimento sugli effetti che determinano le irrorazioni in cielo di certi aerei (cosiddette scie chimiche)
- errate soluzioni proposte dal “politichese” alle suddette problematiche.

Partiamo dal fatto che, ancora per qualche mese, effettueremo la nostra azione etica ed altruista con risorse economiche pari a zero. E si sa, le azioni si sviluppano solo se si hanno basi economiche adeguate. Altrimenti, ci si tiene quello che passa il “macrabo convento Politichese”.

Come PVU stiamo attuando una parallela campagna di chiamata a sostegno delle nostre azioni: andiamo a contattare i Cittadini di ogni VIA d’Italia al fine di convincere UNO o più di uno a contribuire alle azioni etiche del PVU. Siamo convinti che il nostro Programma “politico-socio-culturale ed economico” convincerà moltissime brave Persone.

Perché siamo purtroppo convinti di essere arrivati tutti a questo seguente bivio sociale: O il nostro Programma o quello assurdo e abominevole di chi pratica il “politichese”!

Noi vogliamo il “Paradiso in Terra”. Chi NON vuole l’inferno che, sempre più, ci fanno vivere, rifletta e ci aiuti a vincere prima possibile.

Qui di seguito incollo la relazione inviataci dal Prof Giuseppe Altieri.

Un Piano Generale Agroecologico per combattere il disseccamento degli Ulivi del Salento

Intervento sulla Xilella di Giuseppe Altieri a "Tra poco in Edicola" - Rai radio 1 (25 ottobre 2019).

“E' necessario un Piano Agroecologico generale per combattere la Xilella e non un programma di sterminio chimico della biodiversità botanica ed animale generale, oltre che del patrimonio paesaggistico e culturale dell'Umanità rappresentato dagli Ulivi secolari, tutelati dall'Art. 9 della Costituzione Italiana.
Cui si aggiungono le drammatiche conseguenze delle irrorazioni di Pesticidi sulla popolazione locale”

LINK RADIO RAI 1
https://www.raiplayradio.it/…/trapocoinedi…/archivio/puntate

Techiche agroecologiche come lo sfruttamento della biodiversità funzionale per aumentare gli insetti utili e attrarre altrove i vettori della Xilella (Sputacchine), impiego di microrganismi utili sinergici dell'Ulivo ed antagonisti dei patogeni, recupero della fertilità dei suoli con coperture vegetali appropriate e incremento del'humus, corroboranti e biostimolatori per rinforzare le piante, potature di risanamento e cure fitosanitarie generali con metodi preventivi a base di sali di Rame e Zinco, ecc… sono le uniche possibilità che abbiamo per contenere e combattere la Xilella.

I Pesticidi chimici e i disseccanti come il Glifosate o altri, che hanno ridotto la fertilità e biodiversità microbiologica dei suoli, sono semmai la causa del complesso di disseccamento degli Ulivi e non possono essere la soluzione contro la Xilella. Così come non lo può essere la distruzione di tutte le piante infette, in quanto la xilella è ormai diffusa ed ubiquitaria su moltissimi ospiti vegetali; e gli insetti vettori sono estremamente polifagi e molto mobili…
Usare Pesticidi chimici, in particolare quelli che uccidono tutto ed hanno lunga persistenza, come i Piretroidi (che sono tra l'altro solo dei contatticidi e pertanto non proteggono dagli insetti la nuova vegetazione che nasce dopo il trattamento chimico), significa massacrate soprattutto insetti Utili, predatori e parassitoidi della Spitacchina vettore della Xilella. In quanto gli insetti utili sono molto più mobili e non si muovono solo sulla nuova vegetazione, come avviente per gli insetti vettori ad apparato boccale pungente succhiante come le sputacchine, gli afidi, ecc. , che cercano tessuti meno lignificati. In tal modo gli insetti utili vengono più facilmente in contatto con la vecchia vegetazione sulla quale si trovano residui di pesticidi di lunga persistenza (anche 8-12 settimane) come avviene per alcuni piretroidi, rimanendone vittime predestinate.

I disseccanti chimici oltre a compromettere la fertilità e l'equilibrio microbiologico dei suoli, alterano la biodiversità vegetale e microbica a danno degli organismi utili.
E' necessario pertanto in primis vietare la pratica (incivile) della raccolta delle olive da terra con aspiratori, che oltre a compromettere la qualità dell'olio (immangiabile), costringono gli agricoltori a usare disseccanti e prodotti che uccidono lombrichi e fertilità, per evitare ostacoli alla raccolta e qualche vermetto (utile e protetto come il lombrico) tra le olive… per meno di 2 € al litro...

Le regioni italiane hanno a disposizione miliardi di € in fondi europei prioritari ed obbligatori per misure agroclimatico-ambientali e per l'agricoltura biologica, con cui
è possibile compensare gli agricoltori per le cure agroecologiche e per il servizio fornito alla collettività, pagando loro i maggiori costi delle cure agroecologiche e gli eventuali minori ricavi, più un 30% per le azioni collettive, come quelle dei sindaci che impongono di non usare pesticidi chimici in quanto tutori della salute dei prorpri cittadini…
Abbiamo fondi a disposizione per tutti, ma che da tropo tempo finiscono per sovvenzionare l'esatto contrario, ovvero l'impiego di mezzi chimici, oggi oltretutto anacronistici… magari sovvenzionando anche la raccolta delle olive sulle piante, per un olio biologico e di alta qualità, valorizzabile sul mercato
...rispetto all'elemosina oggi pagata agli agricoltori del Sud.

Proviamoci almeno…
Giuseppe Altieri
 

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