Iniziare una collezione di arte contemporanea con poco budget (1 Viewer)

lastra.biffata

Forumer attivo
Alla fine sono anche consapevole che forse sommando il poco di tante cose avrei anche potuto acquistare qualcosa di più significativo

E' quello che ho detto in più di un'occasione...

Rispetto agli artisti che mi piacciono come hai sottolineato l'approccio è diverso e sarei esigente. i lavori che vorrei costano davvero molto e non vorrei accontentarmi di surrogati da 1-2K che mi dicono poco o nulla, anche se confesso di recente un paio di tentazioni le ho avute.

Resto su Griffa (che io non tratto) su cui tu sei molto preparata. Un'acquerello 50x35 cm su carta, tecnica e supporto con cui lui si esprime benissimo, si trova tranquillamente intorno ai 2000€. Se vogliamo parlare di economia reale diciamo che è poco più di uno stipendio (diciamo in media 5 settimane di lavoro) oppure 4/5 mesi di affitto, non sono due lire ma non è neanche una cifra che mandi in bancarotta un comune cittadino. Eppure con 2000€ ci si prende un pezzo unico di un'artista per te importante. Io vado dietro a Kounellis, Pistoletto, Zorio dove persino i multipli hanno quotazioni altissime e che quindi non potrò comprare e invidio invece chi ama artisti molto capaci come Griffa od altri che si possono (ancora?) comprare a prezzi che io considero molto, molto umani. Se io fossi un collezionista di Griffa sarei felice come un pazzo di poter comprare una carta con 2-3000 euro quando un collezionista di Castellani per una carta del medesimo periodo deve spendere 10-15 volte tanto o per una carta di Fontana 20 volte tanto. Non sò se ho spiegato il concetto...ritengo una fortuna essere appassionato di artisti importanti e accessibili, non essendo impegnativo metterli in collezione ed è un peccato non acquisirli per come la vedo io.

Denota in effetti alcuni aspetti psicologici che ho come la paura di sbagliare e di buttarmi ed è un mio lato caratteriale ed il fatto di mettermi costantemente in discussione rispetto alla mia preparazione e a quanto pretendo da me stessa e all'insicurezza quando non mi sento ferrata in un campo, anche se questo non significa mancanza di autostima.

Infine aggiungo, riguardo la paura di "sbagliare", sugli artisti storicizzati mi è difficile capire cosa possa essere considerato un errore. Se si è preparati su un autore ovvero si conosce tutta la produzione, si sa riconoscere la qualità, si hanno dei riferimenti bibliografici, cataloghi, monografia etc etc non è possibile fare errori grossolani. L'errore lo fa chi vuole comprare non conoscendo l'artista allora su 200 opere che vede tra gallerie, mercanti e aste rischia di prendere le ciofeche. Invece se tu @Loryred guardi 200 Griffa identifichi velocemente che magari sono solo 30 quelli validi e dopodichè devi fare solo una scelta in base alla preferenza e guardando che il prezzo sia in linea per quel lavoro. Riguardo quello che dicevi sul mercatini che sono un allenamento non son daccordo che valga per le opere del gradino successivo perchè come ho scritto poco più su, il criterio di selezione e acquisto è completamente diverso. Il che non è una critica ma piuttosto mi dispiace che ti piace Griffa e sei preparatissima sulla sua opera e non metti qualcosa di suo in collezione. Come dicevo in un altro thread, serve un pò di slancio nel collezionare, un pò più di libertà d'animo e di fermezza decisione, se si è preparati sull'artista non vedo che timore si debba avere.
 

RedArrow

Forumer storico
Qualche pensiero da libero pensatore radicale (non nel senso della buonanima di Pannella).
Confesso di essere quanto più distante possibile dall'idea che si debba pianificare una collezione di opere d'arte. Il lavoro, che occupa quasi tutta la giornata, è solo mera pianificazione, sono pianificazione la famiglia e il matrimonio, per alcuni è pianificazione addirittura il sesso. L'unica cosa in cui siamo liberi di scegliere, il nostro bellissimo hobby, dovrebbe essere pianificazione? Cioè al momento zero, quando ci sentiamo attratti dall'idea di cercare opere d'arte, dovremmo stabilire che compreremo Dorazio, Pinelli e Fontana? Si d'accordo, prevengo l'osservazione, cambieremo la direzione della nostra collezione, ma saranno pur sempre solo deviazioni dalla via maestra decisa all'inizio, no?
Se accogliamo l'idea di @baleng di collezionare come ricerca di se stessi (e io la accolgo in pieno) sarebbe come dire che abbiamo già stabilito cosa siamo, e cosa saremo tra cinque, dieci, venti anni.
Personalmente poi sono per l'abolizione della categoria mentale del collezionista. E peraltro abbiamo già detto in passato, e comunque qui faccio appello alla conoscenza del tedesco di @Loryred, che ci sono lingue in cui il sostantivo collezionista, e il verbo collezionare, non esistono in sè. Sammlung e sammeln si riferiscono, senza distinzioni, alla collezione e all'atto del collezionare, ma anche alla raccolta e al raccogliere cose indistinte. Quindi il collezionista in Germania non esiste (in Italia evidentemente si). E allora vallo a dire a uno del FOL: "sei un raccoglitore!" e vedi come la prende...:D
La verità è che molti hanno bisogno di questo titolo per avere un posto nel mondo, per sentirsi qualcuno nella società, altrimenti dovrebbero dire che fanno quello fanno tutti, il lavoro che fanno tutti, la vita che fanno tutti.
Riguardo ad alcune star dell'arte contemporanea...dati i post sopra mi sono sentito di dover approfondire un minimo almeno Pistoletto.
Forte però. Una sua serigrafia, sia pur tirata in pochi esemplari è quotata così: Casa d'aste Farsettiarte
Non è dato sapere come sia andata, di certo è andata a quel prezzo o anche di più (oppure è andata invenduta e allora...).
La prossima volta che lo trovo ad un mercatino la prendo al volo invece di mandarla indietro come avrei fatto finora per cose del genere, almeno smetto di lavorare per cinque anni. A proposito di questo autore mi permetto di essere, come diceva David Hume a proposito dell'esistenza di Dio, garbatamente scettico. E così dell'arte povera, che povera poi non è per niente, non certo per le tasche di chi compra, nè nei mezzi che si richiedono alla realizzazione delle opere. Di certi autori non si capisce quale sia la ricerca, il filo conduttore, la genialità. Certo, lo specchio l'ha inventato lui :D, altrimenti come ci entrava lo spettatore dentro l'opera. Se non fosse che potrei essere querelato direi quello che penso, cioè che si tratta maestri del nulla.
Chiarisco a @lastra.biffata che la critica è rivolta alle opere, non alle persone che le producono nè a chi le vende o a chi le compra, perchè semplicemente hanno motivazioni diverse dalle mie, motivazioni che io non capisco (e non ho problemi a dirlo). Nè credo di rovinargli il mercato con un post che conta quanto uno sputo nell'universo, anzi gli auguro vendite cospicue e soddisfacenti, così come prego chi ha avuto voglia di leggere tutto il post di coglierne (al di là delle divagazioni) il senso, che non vuole essere offensivo verso nessuno.
Riguardo a me stesso mi ritengo esperto di nulla, fatta eccezione per le questioni d'amore.:D:D:D
 

lastra.biffata

Forumer attivo
Ciao @RedArrow faccio sempre a difficoltà a comprendere i tuoi post un pò con la tua critica ironica e provocatoria che da una parte fa sorridere e dall'altra mi delude un pò in termini di idea che mi ero fatto della tua competenza. Hai fatto un'osservazione sull'uso della parola "collezionista" come se fosse una brutta parola. Non vedo cosa ci sia di male a seguire un percorso collezionistico o di raccolta (compe preferisci chiamarlo) a tutti i livelli, non mi sembra un qualcosa di disdicevole. Collezionare (o raccogliere arte) non significa programmarsi la vita ma avere una preferenza per degli artisti o dei movimenti, studiarli approfoditamente e mettersi alla ricerca delle opere...non vedo nulla di noioso o snob come volevi velatamente far intendere. Mi pare che siamo su un forum di arte e collezionismo, se siamo ancora fermi a questo pensiero mi sà che ne abbiamo di strada da fare...

Puoi esprimere la tua su un'artista con grande libertà ma non capisco la denigrazione gratuita senza alcuna base di conoscenza. Ti anticipo che hai scelto come esempio forse la serigrafia più brutta che ho mai visto di Pistoletto, neanche la conoscevo, da qui deduco che conosci probabilmente poco del suo lavoro. Dire "se lo trovo al mercatino...come fa a costare x" sono frasi che mi aspetto dagli stessi che dicono che Fontana è un tagliatele, Rotella spiccicava i manifesti e Pollock era un imbrattatore...non proprio un gran livello critico. Non sono frasi che mi aspetto da te che contribuisci da tempo a questo ed altri forum dove si parla d'arte. Per fare una critica costruittiva su un'artista od un movimento bisogna studiare ed approfondire la materia più di chi lo sostiene! Non a caso ad esempio Travaglio, che è il più grande accusatore di Berlusconi sa vita, morte e miracoli di B. e non ti dirà mai che Berlusconi è un creti.no anzi ha sempre sostenuto il contrario, criticandolo però intelligentemente, dove necessario.

p.s. per farti un'idea su Pistoletto ti suggerisco di leggere il testo "Michelangelo Pistoletto. Da uno a molti 1956-1974" molto completo ed esaustivo sia neigli scritti che nelle immagini delle opere fondamentali di quegli anni. Dopo che ho iniziato ad approfondire Gilardi, che fino ad un paio di anni fa mi sembrava, a causa della mia completa ignoranza, poco più che un arredatore o un burlone, mi sono reso conto di quanto poco informato ero e di quanto ci sia da studiare prima di poter capire il lavoro di un'artista (che poi possa piacere o meno).

p.p.s. sono stato più prolisso di te :pollicione:

Ciao :)
 

RedArrow

Forumer storico
Ciao @RedArrow faccio sempre a difficoltà a comprendere i tuoi post un pò con la tua critica ironica e provocatoria che da una parte fa sorridere e dall'altra mi delude un pò in termini di idea che mi ero fatto della tua competenza. Hai fatto un'osservazione sull'uso della parola "collezionista" come se fosse una brutta parola. Non vedo cosa ci sia di male a seguire un percorso collezionistico o di raccolta (compe preferisci chiamarlo) a tutti i livelli, non mi sembra un qualcosa di disdicevole. Collezionare (o raccogliere arte) non significa programmarsi la vita ma avere una preferenza per degli artisti o dei movimenti, studiarli approfoditamente e mettersi alla ricerca delle opere...non vedo nulla di noioso o snob come volevi velatamente far intendere. Mi pare che siamo su un forum di arte e collezionismo, se siamo ancora fermi a questo pensiero mi sà che ne abbiamo di strada da fare...

Puoi esprimere la tua su un'artista con grande libertà ma non capisco la denigrazione gratuita senza alcuna base di conoscenza. Ti anticipo che hai scelto come esempio forse la serigrafia più brutta che ho mai visto di Pistoletto, neanche la conoscevo, da qui deduco che conosci probabilmente poco del suo lavoro. Dire "se lo trovo al mercatino...come fa a costare x" sono frasi che mi aspetto dagli stessi che dicono che Fontana è un tagliatele, Rotella spiccicava i manifesti e Pollock era un imbrattatore...non proprio un gran livello critico. Non sono frasi che mi aspetto da te che contribuisci da tempo a questo ed altri forum dove si parla d'arte. Per fare una critica costruittiva su un'artista od un movimento bisogna studiare ed approfondire la materia più di chi lo sostiene! Non a caso ad esempio Travaglio, che è il più grande accusatore di Berlusconi sa vita, morte e miracoli di B. e non ti dirà mai che Berlusconi è un creti.no anzi ha sempre sostenuto il contrario, criticandolo però intelligentemente, dove necessario.

p.s. per farti un'idea su Pistoletto ti suggerisco di leggere il testo "Michelangelo Pistoletto. Da uno a molti 1956-1974" molto completo ed esaustivo sia neigli scritti che nelle immagini delle opere fondamentali di quegli anni. Dopo che ho iniziato ad approfondire Gilardi, che fino ad un paio di anni fa mi sembrava, a causa della mia completa ignoranza, poco più che un arredatore o un burlone, mi sono reso conto di quanto poco informato ero e di quanto ci sia da studiare prima di poter capire il lavoro di un'artista (che poi possa piacere o meno).

p.p.s. sono stato più prolisso di te :pollicione:

Ciao :)
Ok, nell'insieme l'hai presa bene, mi fa piacere.
Andiamo con ordine, però. Accordiamoci su un punto. Non affermiamo che il nostro interlocutore ci delude perchè esprime idee radicalmente diverse dalle nostre.
Vorrei isolare e mettere a fuoco solo due o tre cose. Non ci avrei visto niente di male nel definirsi collezionista se non che ho osservato, col tempo, che spesso è una vera forma di snobismo, un modo per cercare di distinguersi dalla cosiddetta massa. Ho conosciuto anche importanti collezionisti e il tratto che accomuna quelli che hanno a casa opere veramente importanti è che ti guardano dall'alto verso il basso come se tu fossi un verme. Uno è stato anche mio datore di lavoro, era nipote di un grande collezionista del '900 e per inciso tale signore quando si parlava di arte si sentiva così tanto superiore da non concederti nemmeno il diritto di parola. Si dà poi il caso che la sua azienda (nel settore tecnologico) sia fallita lasciando a casa, senza pagarli, dipendenti (me compreso) e fornitori. Poi con i soldi che aveva in cassaforte ha riaperto in Svizzera. Un esempio, certo, ma significativo.
Seconda cosa, la ricerca. Certo che cerchiamo gli artisti che ci interessano e li compriamo. Ma oltre a fare questo io faccio anche, e sopratutto il contrario. Cerco artisti e opere che non conosco, lascio che mi incantino, e se tali opere ci sono riuscite le studio e le compro perchè esse sono riuscite a parlare a me. Questo è l'aspetto immateriale della ricerca. In questo modo, si dovrebbe capire, vai dove la tua bussola biologica ti porta, dove la tua sensibilità di spinge ad andare. E non puoi pianificare niente.
Veniamo a Pistoletto. Lasciamo che siano le opere a dire qualcosa di sè stesse, come dicevo sopra, e non i libri che dovremmo comprare semmai dopo. Se quella che ho postato è brutta allora mi piacerebbe sapere perchè costa così tanto, più di un maestro del passato. E se quella è brutta allora è forse bella questa?
Michelangelo Pistoletto – Il cappio
O questa?
Michelangelo Pistoletto – Coniglio
O questa?
Michelangelo Pistoletto (N. 1933) , Scimmia
Poi ci sono i frattali, che altro non sono che specchi con dei numeri scritti su, e così via.
Allora, poichè non ho trovato niente che valga la pena approfondire, succede che con Pistoletto mi fermo qua.
Cioè la critica non è solo pars construens, è anche pars destruens.
 

lastra.biffata

Forumer attivo
Sarò fortunato io ma i collezionisti o comunque chi compra arte ed anche i galleristi che conosco son tutte persone umili, affabili, aperte e con una grande voglia di confrontarsi costruttivamente. Certo ci sono le eccezioni ma fare di tutta l'erba un fascio mi sembra un pò semplicistico. Perdonami ma parte tua vedo troppo astio e pregiudizio ovvero il cosiddetto snobismo all'incontrario, cioè sei snob verso persone che tu ritieni essere snob ma che in realtà non lo sono.

@RedArrow mi sembra che non ci siano i presupposti per affrontare con te una conversazione sul tema Arte Povera, per cui mi spiace ma declino la tua richiesta di spiegazione delle opere che hai proposto. Se vuoi sostenere una conversazione sul movimento ed i suoi artisti, prima documentati bene e leggi dei testi e poi ne discutiamo altrimenti con la tua predisposizione di chiusura e scetticismo, conseguenza del non essere informato, non arriviamo a nulla di costruttivo. Se parti dicendo "non vale niente e i libri per studiarlo semmai li compro dopo", non c'è proprio il terreno per poter mettere in piedi una discussione od un confronto. La critica, anche quella feroce, è tale se documentata altrimenti sono inutili chiacchiere al vento che mi posso aspettare dal primo pincopallo che passa per strada ma non da te. Ti aspetto per una discussione documentata sul tema. Ok? :accordo:
 

vecchio frank

could be worse...
Mah... :mmmm: la logica mi spingerebbe a dare ragione a :grinangel: @lastra.biffata perché è verissimo che ogni critica dev'essere documentata, ma l'istinto mi spingerebbe a non dare torto a :sse: @RedArrow : una corrente, un movimento o un artista possono anche non piacere a priori, appunto "d'istinto" come sembra sia il caso di Pistoletto e dell'Arte Povera per Red.
Nella fattispecie, visto che è stato tirato in ballo Pistoletto, vi dirò che è proprio un artista che è sceso moltissimo nella mia considerazione. Mi piacevano e mi piacciono ancora le sue serigrafie specchiate, soprattutto quelle che ritraggono persone, come questa con Anselmo, Zorio e Penone, ma il resto della sua ricerca non mi ha mai convinto, e lo dico proprio avendo visto la mostra al MAXXI di Roma da cui è tratto il catalogo di cui parla @lastra.biffata, catalogo che possiedo. Sui frattali meglio stendere un velo. La grande mela che ha donato a Milano, poi, mi fa orrore.
Allargando il discorso, e premesso che la dialettica non è il mio forte e le discussioni non mi appassionano, da Duchamp in poi ha vinto la narrazione secondo la quale in arte tutto è permesso, il bello non conta nulla, quello che conta è il concetto, la storia dell'arte è finita, eccetera. Ora, tutto questo potrà anche essere vero, ma si tratta appunto di accettare questa narrazione, come un cristiano accetta i dogmi della sua fede. Ma chi la rifiuta? Chi la rifiuta è semplicemente tagliato fuori, e si muoverà sempre ai margini del sistema dell'arte attuale. Chi la accetta "fa" il sistema, ma siamo sicuri che la narrazione sia giusta? Tutto qua, IMHO.

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Ziig

Forumer attivo
Nella fattispecie, visto che è stato tirato in ballo Pistoletto, vi dirò che è proprio un artista che è sceso moltissimo nella mia considerazione. Mi piacevano e mi piacciono ancora le sue serigrafie specchiate, soprattutto quelle che ritraggono persone, come questa con Anselmo, Zorio e Penone, ma il resto della sua ricerca non mi ha mai convinto, e lo dico proprio avendo visto la mostra al MAXXI di Roma da cui è tratto il catalogo di cui parla @lastra.biffata, catalogo che possiedo. Sui frattali meglio stendere un velo. La grande mela che ha donato a Milano, poi, mi fa orrore.
Ma infatti la ricerca su un artista serve proprio a distinguere i picchi nella poetica e nella produzione di un artista dalle opere e dai cicli in cui la qualità peggiora; peraltro concordo a pieno con quanto affermi sull'autore, nel senso che secondo me la sua produzione di qualità è quella degli anni veri e propri dell'arte povera, da lì in poi come altri si tratta di riproposizioni o di nuovi cicli poco convincenti; questo è un discorso generale che vale per quasi tutti (che so, De Chirico per me finisce con la metafisica, le opere del dopoguerra le trovo tremende), quindi a maggior ragione una analisi è possibile solo a partire da una conoscenza.
Poi se per inclinazione personale non si è portati ad approfondire qualcosa niente di male, io su tutta la pittura dell'800 non so NULLA e probabilmente mai saprò nulla, perchè non mi interessa nè mi appassiona e per mia indole dubito mai cambierò idea :D ; in questo senso se mi si chiede un parere su un De Nittis non credo di poter giudicare la qualità se non basandomi su un canone estetico (il che è ridicolo, il mio parere varrebbe come quello di uno qualunque fermato per strada): di fatto non lo considero nel mio panorama, in fondo approfondire tutto proprio non si può....

Una sola cosa ,@RedArrow : in arte contemporanea pensare di giudicare l'opera "per quanto dice" posticipando la conoscenza del senso è un approccio perlomeno fuorviante, che anzi rischia di ribaltare i valori di un opera: proprio per quanto detto da @vecchio frank i parametri da un certo punto in poi della storia dell'arte sono cambiati, mantenere la stessa impostazione di fronte a un Tintoretto o ad un opera di Penone serve solo a farsi venire i nervi...
 

Cris70

... a prescindere
Cercare risposte dove non ce ne sono è una entusiasmante, ma improduttiva, disquisizione.
Ognuno di noi si muove in questo mondo con i suoi canoni e le sue motivazioni. Conosciamo tutti, ed anche bene, quali sono le regole generali ma poi ognuno le mutua alle proprie idee, al proprio vissuto ed alla situazione contingente.
È praticamente impossibile trovare due collezionisti che concordino su tutto, ci sarà un motivo?
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Però se si dice che è giusto comprare la qualità, riconoscerla significa avere dei criteri, oltre che una certa sensibilità.
Senza offesa, ma credo che dei criteri basati solo sul dopo Duchamp e sul nessun giudizio formato su quanto viene prima possono dare piaceri immediati ma magari grossi dispiaceri nel tempo :D
Come dice Frank, se ti fai carico dell'arte povera, per esempio, si tratta di accettare una fede, o una ideologia, perché non esistono "prove" - intese come evoluzione dell'arte e dall'arte precedente - ma solo affermazioni.
E' un po' come per coloro che crebbero sotto il Fascismo :prr: , quale diversa scelta potevano compiere, tenuti all'oscuro di quasi tutto? E infatti erano "tutti" (o quasi, vabbè) fascisti, cioè seguivano la corrente.
Chi accetta con entusiasmo di stare nella corrente oggi "vincente" dovrebbe ricordare che prima e anche a fianco dell'Impressionismo era piuttosto vincente l'arte "Pompier". Molti, in fondo, si sentono nella stessa posizione di rottura degli impressionisti, 150 anni dopo. Attenzione che invece non si trovino nella medesima condizione dei Pompiers di allora ...

Io lo so che qualcuno potrebbe rispondere: "guarda che la maggioranza oggi sta ancora nella linea Cantatore-Purificato- e Morlotti, va', questi artopovericristi non se li fila nessuno, solo una minoranza".
Bene, ciò non dimostra che rappresentino una vera rottura (di scatole sì :-D ), anche perché la minoranza che li sostiene lo fa soprattutto con il denaro (e con la corruzione plutointellettuale dei direttori di museo).
 

Cris70

... a prescindere
E se invece di strani complotti coperti da danarosi plutointelletuali stiamo molto semplicemente vivendo un periodo di transizione così come fu per gli impressionisti.
A volte semplificare aiuta
 

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