Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato (11 lettori)

Sentenza

Forumer storico
A me non dispiacerebbe diventare un trader non dico bravo, ma almeno migliore. Chi in questo momento sta facendo trading di btp, prima di comprare potrebbe dire il prezzo a cui compra e prima di vendere quello a cui vende? In questo modo potrei capire meglio come operate e imparare qualcosa.
:-D ragazzo ci sei o ci fai
nei forum tutti o quasi tutti comprano al minimo e vendono ai maximi
 

Sentenza

Forumer storico
Ma allora come si fa a capire se funziona meglio il metodo "slow" o il metodo "fast"?
ragazzo,non ci sono metodi è quasi tutto casuale/random,ovvero quello che davi per scontato con calcoli grafici ecc,viene a cadere / crollare il giorno dopo o se sei uno sfigato qualche ora dopo aver comprato.
Insomma tira a sorte su un qualsiasi titolo azionario o bond cassettalo e incrocia le dita ,con il trading ci guadagna solo l'intermediario con le golose commissioni.
 

juninho

Inítium sapiéntiæ timor Dómini
Cinque motivi per cui i Btp faranno rally a fine anno
In attesa oggi di sapere quale sarà la cedola minima del Btp Italia, Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte Sim, spiega a milanofinanza.it perché lo spread può scendere a 110, ai livelli pre-elezioni. Con un assist di S&P

Oggi vi sono 13.500 miliardi di dollari di obbligazioni a tasso negativo, in leggera riduzione rispetto al picco di fine agosto per 17mila miliardi, comunque su livelli storicamente molto elevati. Fra questi, i titoli di Stato italiani a dieci anni hanno ancora rendimenti positivi per lo 0,901% e risultano quindi appetibili per gli investitori nonostante l'Italia sia un Paese in tripla B e non in serie A per le agenzie di rating. Questa mattina fra l'altro i mercati sono in attesa di sapere quale sarà la cedola minima garantita per il Btp Italia con scadenza 2027, emissione che sarà collocata fra il 21 e il 23 ottobre.

Oggi lo spread fra i Btp e i Bund decennali viaggia a 129 punti base ma per Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte Sim, la prospettiva è di un rally di fine anno, come spiega a milanofinanza.it. Tanto che i titoli di Stato potrebbero scendere in un range fra 120 fino a 110 punti di differenza con quelli tedeschi. E per cinque ragioni.

1) Il primo motivo è una calo deciso sul fronte dell'offerta, visto che il Mef ha completato buona parte (circa l'80%) delle emissioni previste per l’anno. Nel mese di dicembre, ricorda Cesarano, l'offerta tende drasticamente a calare, in vista dell’azzeramento delle emissioni di titoli a medio lungo termine.

2) In secondo luogo è aumentata la percezione di una dialettica positiva tra Italia e Ue in vista della presentazione del disegno di legge di bilancio, approvato dal Consiglio dei Ministri, alla Commissione europea. Il buon rapporto con la Commissione, sottolinea Cesarano, è importante, visto che il governo presenta una manovra che prevede maggiori uscite per 30 miliardi a fronte di maggiori entrate per 17 miliardi.

3) Il prossimo 25 ottobre, poi, è atteso il giudizio di S&P sul debito italiano. L'agenzia di rating presenta outlook negativo. "Lo scenario di base potrebbe contemplare un giudizio qualitativamente positivo preliminare, eventualmente, ad una revisione dell'outlook nel corso della successiva revisione del rating nella primavera del 2020", spiega Cesarano. Il tutto, però, in relazione alla verifica della manovra di bilancio una volta che sarà stata approvata sia dalla Commissione europea sia dal Parlamento.

4) A queste considerazioni si aggiunga anche il fatto che nel corso dei prossimi mesi è atteso un possibile flusso di domanda da parte degli investitori giapponesi, che hanno cominciato da un anno a incrementare gli investimenti in titoli di Stato italiani per alzare i rendimenti dei portafogli. Cesarano cita in tal senso il Gpif, il gigantesco fondo pensione dei dipendenti pubblici con asset under management per 1.500 miliardi di dollari, che ha dichiarato che considererà i bond esteri con copertura dal rischio cambio alla stregua di quelli domestici, aprendo la strada a un incremento significativo di acquisti di titoli di stato stranieri a cambio coperto che alcuni analisti stimano in circa 20 miliardi di dollari all'anno.

Nel caso dei bond in euro, il costo della copertura dal rischio cambio per un investitore giapponese presenta un lieve beneficio. In particolare il benchmark decennale italiano che attualmente presenta un tasso dello 0,90% circa, "per un investitore nipponico sarebbe pari a poco più dell'1% a cambio coperto. Si tratta di un livello di tasso potenzialmente molto appetibile, alla luce del fatto che l’equivalente bond governativo giapponese al momento presenta un tasso di -0,16%".

5) E quindi spread italiano sul comparto decennale "potrebbe registrare un'ulteriore compressione tra la fine del 2019 e gli inizi del 2020 verso i 110/120 punti base, ossia i livelli che si registravano nei primi mesi del 2018," prima delle elezioni. A contribuire al calo dello spread potrebbe intervenire anche un contestuale rialzo dei tassi tedeschi in vista dell'avvio da novembre del tiering della Bce, ossia dell'esenzione di parte dei depositi delle banche dall'applicazione del tasso negativo dello 0,5%.

Da un punto di vista tecnico, "questo provvedimento potrebbe comportare un innalzamento del costo (in realtà un minor beneficio trattandosi di tassi negativi) relativo al finanziamento dei titoli, che si traduce in un rialzo dei tassi in senso assoluto". Sarebbe più efficace se combinato a un possibile piano fiscale espansivo da parte della Germania, "una volta preso atto dell'entrata tecnica in recessione (potrebbe essere decretata da un calo del pil del terzo trimestre)", conclude Cesarano.
 

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