Affari e scoperte: mercatini, negozi, aste, eredità ... (10 lettori)

Loryred

Forumer storico
Mi permetto di consigliare anche, per coloro che non l'avessero ancora fatto, di visitare qualche casa d'aste durante le esposizioni che precedono le aste. Per me , quando riesco, è sempre stimolante e mi aiuta a comprendere meglio le opere ed a vedere cose , a volte , particolari. Non costa nulla .

Esperienza più semplice per chi vive nelle città non periferiche anche se non mi trincero dietro la pigrizia. Ho una sister milanese, potrei andarci più spesso.

Sul resto mi diverto ad ironizzare ma sono affezionata anche agli altri lidi nonostante l'atmosfera qui sia piú scanzonata e rilassante e la nostra passionaccia da "battitori liberi" e curiosi venga condivisa e non tollerata.

P.S. Mi sono sempre definita onnivora, vale per generi come fonti di approvvigionamento, perché porsi dei limiti? E' sufficiente essere consapevoli ed utilizzare attenzione e buon senso!
 
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Ziig

Forumer attivo
Ok la B.Bassotti, ma certo non ti sara'. sfuggito il senso del lavoro, tipo una societa' di prigionieri inscatolati nel lavoro e condizionati (fabbrica sullo sfondo), dove il barbone e' l'unico rimasto libero - e senza il numero di matricola. Riflette il sentire e le polemiche di quegli anni, che ora si ripeteranno, mutatis mutandis et magliettibus, in Oriente, come gia' ci mostra l'arte di laggiu'.
Anche questa e' la magia dei mercatini, dove sfrucugliamo nel passato, ma possiamo anche divinare il futuro. Per questo la politica, se potesse, li farebbe sparire subito. Per questo, inoltre, interessarsi solo all'arte contemporanea, quando non sia in malafede, rappresenta comunque una rinuncia a renderci conto di quello che veramente siamo. Persino una fuga, se ricordo come certi miei clienti di postadolescente rifuggissero terrorizzati e rattristati dalle opere prenovecentesche. "Questo no, mi fa pensare alla morte!"
Alla fine solo chi si tira fuori dalle mode puo' apprezzarne il meglio. Le mode, come i castelli, sono sempre piu' interessanti viste da fuori che da dentro. E peraltro, apparentemente proteggono, ma solitamente invece ti rinchiudono dentro come un prigioniero. I castelli. Ma anche le mode. E' lo stesso.
Il problema è che come il contemporaneo può diventare un mondo che preclude la comprensione del passato anche l'incancrenirsi sul passato rappresenta una limitazione ancora più forte: cullarsi nell'idea che la comprensione di quello che è stato faccia comprendere quello che accadrà è secondo me solo una pia illusione, per capire il presente (che sarebbe la cosa più importante) e magari intuire qualcosa del futuro (che sarebbe auspicabile per quanto non necessario) è importante abbracciare tutto il mondo dell'arte.
Purtroppo mi sento di dire che la maggior parte delle persone che studiano a fondo la storia dell'arte spesso disprezzano il contemporaneo senza nemmeno studiarlo con la stessa meticolosità; in questo senso "la moda" è secondo me quasi solo un immagine per rifuggire un mondo che richiede uno sforzo molto maggiore per essere compreso rispetto a quanto accadeva in passato.
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Il problema è che come il contemporaneo può diventare un mondo che preclude la comprensione del passato anche l'incancrenirsi sul passato rappresenta una limitazione ancora più forte: cullarsi nell'idea che la comprensione di quello che è stato faccia comprendere quello che accadrà è secondo me solo una pia illusione, per capire il presente (che sarebbe la cosa più importante) e magari intuire qualcosa del futuro (che sarebbe auspicabile per quanto non necessario) è importante abbracciare tutto il mondo dell'arte.
Purtroppo mi sento di dire che la maggior parte delle persone che studiano a fondo la storia dell'arte spesso disprezzano il contemporaneo senza nemmeno studiarlo con la stessa meticolosità; in questo senso "la moda" è secondo me quasi solo un immagine per rifuggire un mondo che richiede uno sforzo molto maggiore per essere compreso rispetto a quanto accadeva in passato.
Forse ti stupira' da parte mia, ma sono d'accordo. E aggiungo: chi si appassiona al solo passato lo fa per motivazioni non congrue, direi sbagliate, o insufficienti. Il passato andrebbe guardato con gli occhi del passato, ma anche con quelli del presente.
In effetti c'e' chi fatica ad accettare o l'uno o l'altro, mentre solo l'uso alternato di lenti diverse ci restituisce non solo le qualita' del passato, ma anche le sue potenzialita' piu' profonde, piu' umane, non solo le potenzialita' del presente, ma anche il suo senso storico, con cui si inserisce nella storia.
Resta che il passato ha gia' subito una severa selezione (una specie di lavaggio dalle mode, se vogliamo), e li' non appare necessaria un'attitudine da esploratore come quella che solitamente si attiva nell'osservare il presente. Attitudine che invece farebbe scoprire nel passato quanto era sotto gli occhi di tutti e nessuno ha ancora visto. Siamo molto piu' restii a porre in primo piano i nostri gusti e il nostro sentire di fronte alle opere del passato, ma questo mi pare sbagliato.

A questo proposito, mi viene in mente che in Antroposofia si considera che ogni periodo della vita ha un suo specifico punto di vista, e tutti rimangono potenzialmente a nostra disposizione. Cosi' che non sarebbe male saper usare, per esempio, il punto di vista di quando avevamo 15 anni quando si sia di fronte ad una certa situazione, per esempio un ambiente del tutto nuovo. Per poi magari usare, nella medesima situazione, anche quelli di noi trentenni e di noi 50enni (per chi gia' se li ritrova :eek: :cry:). Il vantaggio e' quello di poter attivare diversi punti di vista e differenti considerazioni, ottenendo una panoramica degli avvenimenti molto piu' intrisa di coscienza. Un po' , come si vede, la stessa cosa che guardare i quadri del passato con l'occhio del contemporaneo ecc ecc
 
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RedArrow

Forumer storico
Il problema è che come il contemporaneo può diventare un mondo che preclude la comprensione del passato anche l'incancrenirsi sul passato rappresenta una limitazione ancora più forte: cullarsi nell'idea che la comprensione di quello che è stato faccia comprendere quello che accadrà è secondo me solo una pia illusione, per capire il presente (che sarebbe la cosa più importante) e magari intuire qualcosa del futuro (che sarebbe auspicabile per quanto non necessario) è importante abbracciare tutto il mondo dell'arte.
Purtroppo mi sento di dire che la maggior parte delle persone che studiano a fondo la storia dell'arte spesso disprezzano il contemporaneo senza nemmeno studiarlo con la stessa meticolosità; in questo senso "la moda" è secondo me quasi solo un immagine per rifuggire un mondo che richiede uno sforzo molto maggiore per essere compreso rispetto a quanto accadeva in passato.
Quando divagate così vi pagherei una cena a base di caviale nel miglior ristorante di Milano :D
In teoria sono d'accordo con te ma appunto solo in teoria perchè nella pratica il disprezzo vero si percepisce da parte di chi si occupa esclusivamente di contemporaneo (il 99% per cento di chi frequenta questo mondo) verso chi studia l'antico. Non c'è bisogno di far notare che nel noto e frequentato forum, termometro attendibile (con tutte le prudenze del caso) di quanto accade in Italia nel mercato dell'arte, un 3D di grafica antica non sia mai stato aperto. Potremmo però magari spiegare questo fatto con una motivazione che ci fa brutalmente scendere dal cloud :D e ci riporta altrettanto brutalmente con i piedi per terra: ciò accade perchè, essendo l'antico più lontano da noi, richiede che ci si metta molta testa, e inoltre arricchirsi con l'antico è molto più difficile che con il moderno.
Personalmente mi iscrivo nel novero di chi considera antico, moderno e contemporaneo come tappe di un percorso ininterrotto, esattamente come lo storico che che inizia da Pericle e arriva a Renzi. D'altra parte chi scrive i testi di storia che si studiano a scuola scrive tre volumi, mica si ferma al primo.
Nel tuo post c'è quello che considero un errore concettuale, cioè lo studio del passato non serve a prevedere il futuro, ma a meglio interpretare il presente, e a smascherare i furbetti del quartierino. Si sente ad esempio dire nei dibattiti pubblici che l'eta periclea, la libertà, la democrazia ecc. ecc. senza sapere che la democrazia di duemila anni fa era avanzata per l'epoca ma se vista con gli occhi del presente apparirebbe come illiberale e repressiva, non consentendo, ad esempio, alle donne e agli schiavi di votare, e finanziando costose campagne militari di espansionismo colonialistico.
Semplicemente di prende il termine democrazia e lo usa liberamente, mostrando così di ignorare la distinzione tra significato e significante (e non c'è bisogno di essere linguisti per capirlo), oltre che, ovviamente, la storia.
Ah l'uso distorto dei termini, e l'interpretazione univoca dei fenomeni ... poco fa tornando dal lavoro sull'autobus ho visto una giovane ragazza piangere come una pazza e gridare al telefono, sicuramente contro un fidanzato, o spasimante. Si potrebbe dire che in questi casi è giusto solidarizzare, però fermiamoci un attimo a capire. Il pianto del bambino ha un significato, o meglio ne ha diversi (dolore o capriccio, ad esempio, e sono due cose diverse), nelle donne dolore si, ma anche egocentrismo, negli uomini dolore si, ma anche immaturità, e nelle persone di tutti i sessi magari commozione ...
E se quella ragazza avesse pianto per egocentrismo allo scopo di inchiodare il malcapitato alla croce allora sarebbe giusto solidarizzare?
E stavolta ho divagato io :p ...
 
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RedArrow

Forumer storico
Avevo postato tempo fa delle incisioni di Georg Martin Preissler.La cosa curiosa è che per ogni incisione c'è la rispettiva copia con delle linee tratteggiate,come a modificare i volumi.Non sono riuscito a capire se siano precedenti o posteriori.Sarei curioso di sapere se sono studi dello stesso incisore,magari delle prove prima dell'incisione definitiva.

Vedi l'allegato 531057

Vedi l'allegato 531058

Vedi l'allegato 531059

Vedi l'allegato 531060

Vedi l'allegato 531061

Vedi l'allegato 531062

Vedi l'allegato 531063
Potrebbero essere acqueforti realizzate durante stati diversi della preparazione della lastra (prove di stato) però le forme non sempre perfettamente sovrapponibili (es. il volto della donna). Forse c'è solo un disegno comune di partenza da cui sono state ottenute lastre diverse.
 

baleng

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Potrebbero essere acqueforti realizzate durante stati diversi della preparazione della lastra (prove di stato) però le forme non sempre perfettamente sovrapponibili (es. il volto della donna). Forse c'è solo un disegno comune di partenza da cui sono state ottenute lastre diverse.
Credo siano stati differenti della stessa, dal piu' semplice al piu' elaborato. La non sovrapponibilita' non e' un problema, a noi sembra strano, ma i segni sulla lastra si possono anche cancellare.

EDIT

Dimenticavo, le righe dello stato posteriore sono tutte a bulino. I tratti del disegno iniziale ... non so, non riesco a vedere, ma anche quelli potevano essere fatti a bulino, con tecnica piu' leggera.
 
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Barlafuss

Forumer storico
Non ho trovato nulla,solo delle incisioni acquarellate posteriormente.Mi incuriosiva la sequenza ,non ho mai avuto sottomano incisioni in diversi stati .E' interessante confrontarli.
 

baleng

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. poco fa tornando dal lavoro sull'autobus ho visto una giovane ragazza piangere come una pazza e gridare al telefono, sicuramente contro un fidanzato, o spasimante. Si potrebbe dire che in questi casi è giusto solidarizzare, però fermiamoci un attimo a capire. Il pianto del bambino ha un significato, o meglio ne ha diversi (dolore o capriccio, ad esempio, e sono due cose diverse), nelle donne dolore si, ma anche egocentrismo, negli uomini dolore si, ma anche immaturità, e nelle persone di tutti i sessi magari commozione ...
E se quella ragazza avesse pianto per egocentrismo allo scopo di inchiodare il malcapitato alla croce allora sarebbe giusto solidarizzare?
E stavolta ho divagato io :p ...
Duole dirlo, ma il pianto delle donne non va preso cosi' sul serio. Diciamo che risulta il piu' delle volte essere uno strumento come un altro. :look:
Prevengo gli attacchi, soprattutto delle amazzoni, specificando che ho scritto un saggio sull'argomento (in senso piu' vasto, naturalmente) e che mi impegno a donarlo nelle mani di tutti i frequentatori di questo forum allorche' ci si incontri (magari ricordatemelo prima, grazie).
 

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