OSSERVA NEL PROFONDO DELLA NATURA E ALLORA COMPRENDERAI MEGLIO OGNI COSA (1 Viewer)

Val

Torniamo alla LIRA
1570099677-pubblicit-sessista.jpg


A segnalare la pubblicità sessista è stato il vicepresidente dell’Arcigay di Napoli Antonello Sannino.
 
Ultima modifica:

Val

Torniamo alla LIRA
Vorrei capire. Dove sta il problema ?
Mi devo coprire gli occhi ? C'è sotto qualcosa d'altro ?
Sono diventati tutti bacchettoni ? ....o c'è dell'altro ?
La donna è libera di vestirsi come vuole. E lo fa. Punto.
Ieri al supermercato - non in Via Sonoquiperte - c'era almeno una ragazza
- ma ne ho viste altre - con una super minigonna. Era in compagnia della madre.
Avrà avuto sui 25/28 anni. Cosa faccio ? Non la guardo ? Mi indegno ?
.........penso solo ad una cosa. Beata Lei che può permetterselo.
Siamo ancora un Paese Occidentale.....e non sono gay.
 

Val

Torniamo alla LIRA
E cosa potevamo aspettarci con i soliti pidioti al governo ?

La tesi è quella del Pd: in sintesi, la manovra è quella che è - sindacati e imprese la considerano deludente,
la colpa è solo di Matteo Salvini.
Non di tutto il governo Conte uno, compreso il M5s, ma solo della Lega Nord.

Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera,
segnata da una valutazione politica, quella che il leader della lega se ne sia andato dal governo per evitare la manovra.
Poi da una notizia, cioè l'ammissione che dai conti del Def aggiornato, il documento che prepara la legge di Bilancio,
c'è un buco pari alla metà della cifra necessaria ad evitare l'aumento dell'Iva.

«Le risorse per finanziare la completa sterilizzazione delle clausole e le misure previste dalla manovra, al netto della flessibilità e altri fattori sono in effetti circa 14 miliardi».

Le ipotesi di aumenti parziali dell'Iva, insomma, non erano legate al finanziamento del taglio al cuneo fiscale,
né al green new deal, ma alla oggettiva difficoltà di coprire il rinvio degli aumenti delle due aliquote dell'imposta su beni e servizi.

Gualtieri si è detto «fiducioso che con il contributo di tutti si arriverà a una soluzione equilibrata e condivisa».

Tradotto, ministri e maggioranza non si allarghino con le richieste e si preparino a rinunciare a qualcosa.
Perché quei 14 miliardi non possono diventare deficit.

Per questo l'ipotesi di aumenti selettivi dell'Iva non sono ancora da escludere.

Ieri il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia è tornato a parlare di una rimodulazione dell'imposta.

In teoria un passaggio di merci da un'aliquota ad un'altra.

In pratica, vista la necessità di fare quadrare i conti anche con un 2,2% di deficit,
facile che al ministero dell'Economia venga la tentazione di ricavare qualcosa anche dall'Iva.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Sappiamo che negli USA la FED è dovuta intervenire per ormai 15 giorni
fornendo liquidità al sistema bancario tramite operazioni di REPO;
cioè di finanziamento dietro cessione di titoli, dato che gli interessi sul mercato interbancario
erano esplosi arrivando a quasi il 10%. Centinaia di miliardi messi in campo per aiutare le banche.

Ora nella settimana clou di settembre, quella finita il 18 settembre il cambiamento dei valori liquidi della varie banche USA, divise fra piccole, grandi e straniere, è stato come segue:



Come vediamo sono state sopratutto le banche di grandi dimensioni USA a vedere una fuga di liquidità,
mentre quelle straniere, soprattutto europee, hanno visto un incremento nelle disponibilità liquide per circa 13 miliardi.

Del resto le banche europee, con i tassi negativi overnight prima dello 0,4% e poi dell 0,5%, non hanno problemi nel recuperare liquidità.

Allora quale grande banca è stata dietro l’esplosione dei tassi di interesse interbancari di settembre,,
con una riduzione della propria liquidità tale da pesare sul sistema?

Reuters
fa notare come JP Morgan , istituto con 2.200 miliardi di attivo, abbia visto calare i proprio depositi liquidi
presso la FED per 158 miliardi nella prima parte dell’anno, fino a giugno.

Una cifra tale da pesare per un terzo del totale delle riduzioni di liquidità del sistema bancario nel suo complesso, banche estere comprese.



Per dare un’idea delle dimensioni nel buco, la seconda banca per riduzione della liquidità + Bank of America con 29 miliardi,
ma che ha un attivo non molto diverso da quello di JP Morgan.

Ora questa riduzione può aver avuto un senso, in quando il rendimento della liquidità è minimo,
ma, nello stesso tempo, il fatto che improvvisamente ci sia stato un tale forte calo di liquidità
ha accentuato una situazione ambientale non favorevole, causando l’esplosione dei tassi,
proprio in concomitanza con …. l’anniversaio di Lehmann Brothers.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ma pensa un po' .....

Se un tema serio ed impegnativo come la tutela ambientale viene lasciato alla politica più becera e demagogica
non si può avere come risultato che esaltazione, fanatismo e, francamente, follia.

Questo è quello che è successo quando Alexandra Ocasio Cortez, la democratica sostenitrice del Green New Deal,
della politica iperambientalista, la Costa o la Fioramonti d’oltreoceani, si è recata in una sala comunale a presentare la sua politica ed a richiederne l’appoggio.

One of Ocasio-Cortez's constituents loses her mind over climate change during AOC's townhall,
claims we only have a few months left: "We got to start eating babies! We don't have enough time! …
We have to get rid of the babies! … We need to eat the babies!" pic.twitter.com/uVmOnboluI

— Ryan Saavedra (@RealSaavedra) October 3, 2019

Vediamo come viene data ad una persona presente la parola.
La ragazza, con una maglietta bianca con una scritta (poi vedremo cosa riporta) inizia, con un curioso accento nordico-tedesco, ad affermare:

“Non saremo qui a lungo per colpa del cambiamento climatico. Abbiamo solo pochi mesi.
Apprezzo il suo supporto con il Green New Deal, ma non è abbastanza veloce,
non riesce a risolvere il problema in modo abbastanza veloce.
Un professore svedese ha detto che dobbiamo mangiare la gente morta, ma non è abbastanza” (si toglie il giubbotto) ”
Io penso che il suo prossimo slogan elettorale debba essere questo”(indica la maglietta)
Dobbiamo iniziare a mangiare i bambini, non abbiamo abbastanza tempo.
Ci sono anche troppe foche, dobbiamo iniziare a mangiarle.

E voi, voi siete tutti inquinanti. Dovete mangiare le foche.
Io penso che sia una grande cosa che voi appoggiate il Green New Deal, ma non è abbastanza.
Anche se bombardassimo la Russia, ci sarebbe comunque troppa gente, troppo inquinamento.
Quindi dobbiamo liberarci dei bambini, sono un enorme problema.


Dal modo di parlare, di atteggiarsi, non eravamo di fronte ad una provocatrice, come potete vedere dal video,
ma ad una persona che parlava seriamente, anche se appare evidente che non tutte le rotelle erano al loro posto.

Nonostante questo era una persona che, evidentemente, si era informata nel mainstream ecologista,
come indica anche i riferimenti al professore svedese.

Quindi le tolgono la parola ed interviene Alexandria Ocasio Cortez.

Pensate che la contraddica seccamente?

Nooo, le dice che “Localmente abbiamo più di qualche mese” e che “Non dobbiamo ridurci a mangiare nulla, ma possono esserci più soluzioni“.
Insomma va perfino incontro a chi è evidente sia fuori di melone. Tutto questo ha fatto perfino partire un hashtag negli USA: #eatthebabies, #magiaibambini.

Una volta si diceva che i comunisti mangiavano i bambini. Ora si stanno preparando i fanatici ambientalisti, con l’aiuto del Green New Deal….
eatthebabies.jpg
 

Val

Torniamo alla LIRA
«Sono morti perché avevano le fondine bianche, quelle di vecchio tipo, in cartone pressato, che si aprono facilmente.
A uno dei due si è anche sganciata. Ci sono casi analoghi. È successo già a Trieste nel 2014".
 

Val

Torniamo alla LIRA
Sui socials, sempre più imperanti e pervasivi nella nostra vita quotidiana, si è verificata negli ultimi giorni
una valanga di critiche sul fatto che il Ministro delle Politiche Agricole, on. Teresa Bellanova,
avesse solamente la terza media e che avesse lavorato come bracciante.

La cosa, sinceramente, mi lascia del tutto indifferente, poichè da discutere ci sarebbero aspetti ben più rilevanti, ma tant’è.

Questo interesse per gli studi del nuovo Ministro, così come avvenne per la “ministra” Valeria Fedeli,
è certamente conseguente a quanto avvenuto nell’ultimo ventennio in Italia.

Dopo “mani pulite” è stata fatta passare nell’opinione pubblica la convinzione che solamente i tecnici
possano gestire al meglio la res pubblica, come se la Repubblica Italiana fosse la Città del sole di Tommaso Campanella.

I politici sono, secondo questa scuola di pensiero imperante, in massima parte incapaci o corrotti
o, in alcuni casi, incapaci e corrotti. Ben vengano gli esperti, i cosiddetti tecnici.

Nella gestione della società italiana la tecnè deve prevalere sulla politeia e, quindi, per un tecnico l’excursus studiorum è molto importante.

Infatti, vigendo il pareggio di bilancio ed il fiscal compact, in Italia scelte politiche non devono essere operate.

C’è la Commissione Europea che vigila con piglio severo su tutto e su tutti.

Tutto è regolamentato, tutto è inevitabile, quasi naturale così come è naturale la legge di gravità.

D’altronde, come si può essere contro la legge di gravità?

Come sosteneva la Thatcher, al neocapitalismo non c’è alternativa e quindi sono i mercati
che con lo spread governano le scelte economiche di una nazione e non più la politica.

Questo messaggio ci viene propinato ogni giorno dai sacerdoti della globalizzazione, che allignano nella stampa e nella televisione ad ogni livello.

L’Italia è una vittima sacrificale di questa impostazione ideologica e, oserei dire, quasi teologica
e pertanto ai più è parso quanto mai bizzarro che a capo del Ministero delle Politiche Agricole fosse posta una bracciante agricola ,
che è pur sempre un’esperta del settore, e non un docente universitario di una prestigiosa facoltà di agronomia italiana.

La storia recente ci parla, purtroppo, di governi fatti da super esperti e professoroni, come quello del Prof. Mario Monti,
ex rettore niente di meno che della Bocconi di Milano, il tempio del neoliberismo italiano, che hanno dato pessimo esempio di se stessi,
che hanno fatto enormi sfaceli, causando il più grande aumento del debito della Repubblica Italiana.

Vorrei anche ricordare che nel dream team di Monti c’era l’indimenticata ed indimenticabile Elsa Fornero,
al cui operato ancora oggi si cerca di mettere rimedio. Ma, per amor di patria, fermiamoci qui.

Per contro, come non ricordare quanto, negli anni sessanta, bene fece al Molise ed all’Italia tutta l’on. Vittorino Monte,
nonostante avesse solamente la licenza elementare! Sicuramente uomo di altri tempi, ma sicuramente anche di altra tempra.

Io credo, invece, che la questione sia un’altra.

Dal curriculum della Bellanova, riportato su Wikipedia, si evince che ha fatto la bracciante a quindici anni,
a trenta anni viene nominata segretaria generale provinciale della FLAI, e quindi sicuramente non lavora più nei campi,
a trentotto anni è segretaria generale della Filtea (Federazione Italiana Tessile Abbigliamento Calzaturiero) e diventa un funzionario della CGIL a tempo pieno.

Poi d’embée la politica. L’ascesa è stata inarrestabile.
E’ stata eletta per la prima volta alla Camera dei Deputati nel 2006, poi nel 2008, quindi nel 2013 e nel 2018 al Senato.

Conclusione: i campi agricoli il nuovo Ministro per le Politiche Agricole li ha visti molto poco e sempre da lontano,
alla politica è arrivata grazie alle porte girevoli della CGIL, e per questo non è la prima, vedi la Fedeli di cui sopra, e non sarà certamente neanche ultima .

Per essere un buon politico ed un buon Ministro non necessitano titoli accademici
ma necessita solamente tener fede al giuramento prestato, che così recita:
Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione
e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione.”


Da cittadino e patriota auguro al nuovo Ministro buon lavoro, nell’interesse esclusivo della nazione e del popolo italiano.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Il tweet di endorsment di Trump a “Giuseppi” rischia di essere il più costoso della storia italiana.

Il premier Conte conferma al 100% l’impegno nella costruzione ed acquisto degli F35 americani,
con il versamento della prima tranche da 385 milioni ai partner a stelle e strisce
.

Confermato completamente l’acquisto di 90 caccia, di cui 30 nella versione B a decollo corto ed atterraggio verticale
e 60 nella versione A da caccia, che saranno costruiti a Cameri negli stabilimenti Alenia Aermacchi,
con utilizzo della vicino aeroporto, ex base aerea, come supporto.

Il problema è che, dopo l’espulsione dal progetto della Turchia, che avrebbe dovuto essere uno dei maggiori committenti, ci sono dei forti dubbi sull’economicità del progetto.

Gli ordini, dopo quelli italiani, si sono letteralmente dimezzati e non ci sono prospettive di nuovi clienti,
dato che il caccia è incredibilmente costoso e complesso e che gli altri paesi committenti, come Israele,
preferiscono costruirseli in casa. Germania, Francia e Spagna si sono gettati nel progetto FCAS, che coinvolge Airbus,
mentre noi stessi, con il Regno Unito, stiamo sviluppando il caccia di sesta generazione Tempest, progetto a cui si unirà anche la Svezia.

Insomma F 35 sembra un mezzo di costosa transizione, tanto più di il Typhoon sinora si è rivelato un buon mezzo con una prospettiva operativa.
Un caccia di cui si poteva fare a meno, che era nel mirino del Movimento Cinque Stelle,
ma che, come tante altre cose, è stato oggetto un una grande retromarcia politica,
tanto pagano i contribuenti, quelli che si vuole tartassare con il sostituto d’imposta sulle colf o con la “Lotta al contante”.

Sarà abbastanza a far tornare il buon Giuseppi nelle grazie di Trump? Non crediamo proprio.

C’è tutto il problema legato all’appoggio dei Servizi Italiani alle operazioni anti – Trump nel 2016,
i vari casi Papadopoulos, l’aiuto di Renzi e Gentiloni ad Hillary Clinton, con tanto di endosrment pubblici e privati.

Curiosamente gli incontri del procuratore William Barr con le autorità italiane sono stati resi ampiamente noti alla stampa,
segno che qualcuno, nei nostri servizi, non ha ancora ben capito che il vento è cambiato e che, con queste mosse,
si rischia di rendere ancora più fragile la posizione di Giuseppi e del governo italiano nel suo complesso.

I dazi sui formaggi e sui liquori sono anche un segnale che negli USA non sono poi così fessi come li pensavano in Italia…
 

Users who are viewing this thread

Alto