Certificati di investimento - Cap. 2 (4 lettori)

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NoWay

It's time to play the game
Banche: Enria (Bce) auspica piu' emissioni bond

MILANO (MF-DJ)-Il capo della Vigilanza Bce, Andrea Enria, si dice "preoccupato" del fatto che le banche della zona euro non sfruttino appieno le favorevoli condizioni di finanziamento create dalla politica monetaria ultra espansiva della Banca centrale europea e, a suo avviso, dovrebbero emettere di più. Lo ha affermato lo stesso Enria intervenendo al forum Analysi a Milano. Enria ha quindi ribadito di essere "leggermente preoccupato" nel vedere che le banche non si affrettano a emettere obbligazioni che potrebbero aiutarle a soddisfare i requisiti Mrel sulle passività ''loss absorbing''.
 

NoWay

It's time to play the game
** Sulla Fed i trader che prezzano un taglio di un quarto di punto già questa settimana al 65,8%, ben al di sotto dell'88,8% previsto venerdì, secondo un rapporto di FedWatch.

** L'indice bancario <.SPXBK>, sensibile ai tassi, cede l'1% a fronte dell'imminente riduzione dei costi sui prestiti.

** "Non si è registrato nessun panico per quello che è successo nel fine settimana. Penso che (la Fed) procederà con un taglio di un quarto di punto percentuale anche dopo l'attacco saudita" ha detto Peter Cardillo, chief market economist presso Spartan Capital Securities a New York.
 

albicocco

Forumer storico
Banche: Enria (Bce), bassa redditivita' tormenta settore e Autorita'

MILANO (MF-DJ) -- "La "bassa" redditività bancaria è un problema che tormenta il mondo bancario dell'area dell'Euro ma anche le Autorità di Vigilanza". Lo ha affermato Andrea Enria, chair of the Supervisory Board della Bce, nel corso del Forum Analysis a Milano.


Ma ora io dico... vogliono requisiti patrimoniali sempre più stringenti, vogliono che dismettano in fretta le posizioni in sofferenza (non tutte, si sa...) e poi vogliono anche la redditività...

A sky tg 24 hanno detto che per Basilea 4 le banche italiane dovranno rinforzare il capitale
Adc in vista?
 

El Trinche

Forumer storico
scusate ma anche ammesso che i due pozzi rimanessero chiusi per sempre, quanto dovrebbe incidere sul prezzo reale tale (teorico) decremento produttivo? Inoltre Il 75% del consumo viene dall'industria, che se fosse davvero così in crisi dovrebbe richiederne davvero molta di meno. Ogni anno per giunta l'energia elettrica prodotta non da idrocarburi diminuisce ed aumentano le utenze elettriche (vd autotrasporti).
Quindi quale fondamentale, se non solo speculativo può avere spinto su la quotazione dei futures? Nel 2019 la soglia di convenienza ad estrarre shale oil si è abbassata sotto i 70$ /bar. Non vedo quindi alcun motivo perchè l'oil possa reggere queste quotazioni, se non motivi speculativi (ciò non vuol dire che se specula chi ha "la borsa grossa" non possano reggere per un bel pò :cool:)

Ciao GP, se è vero che la domanda di idrocarburi destinati al mondo automobilistico siriduce ed è destinata a scendere ancora di più, la domanda totale di petrolio risulta comunque in crescita.

ho dato un'occhiata rapida al sito dell'OPEC e sull'ultimo report di luglio, si vede come la domanda di petrolio sia prevista in moderata crescita (il 2° e il 3° paese consumatore sono Cina e India)
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