Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato (13 lettori)

Ray Strapazzo

"IL DEBITO BUONO CI SALVERA'" (Mario Draghi)
I rischi, secondo non pochi osservatori, di fronte a tante aspettative sono due: che i mercati restino delusi e che, in ogni caso, gli strumenti di politica monetaria ad oggi conosciuti abbiano ormai esaurito la loro forza.

Del tutto improbabile un helicopter money, ma un sostegno davvero straordinario all'economia tipo "whatever it takes" può essere di nuovo messo in atto dal Presidente.

Non dimentichiamo che l'Unione Europea è da tempo sotto attacco degli sciagurati populisti-sovranisti ai quali dovrà opporsi con tutti i mezzi a disposizione.

Oggi probabilità al 70% UP...
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mantegna

Forumer attivo
Potrebbe essere che quando un presidente come Draghi è a fine mandato tende ad evitare di mettere il suo successore in situazioni da lui create e che potrebbero metterlo in difficoltà. La missione di Draghi non è salvare i mercati e la Lagarde mi pare che in qualche intervista l'abbia rimarcato. Per cui esiste la possibilità reale che Draghi deluda le attese di questi giorni così come ha deluso il suo omologo Powell e che la Lagarde sia tutt'altro che la befana che porta i regali, magari 200 euro a testa con l'Helicopter money. Questo per restare coi piedi per terra, poi se c'è qualcuno che sa già di Stati Uniti d'Europa, Eurobond, posso fare i migliori auguri di buona fortuna. Ma guardiamo anche alla storia più recente, la Grecia per esempio, Cipro, le banche fallite, l'economia non è un luna park ma uno strumento di dominio. Per esempio, cosa vi fa pensare che i tedeschi si accollino il nostro debito?
 

Ray Strapazzo

"IL DEBITO BUONO CI SALVERA'" (Mario Draghi)
Per cui esiste la possibilità reale che Draghi deluda le attese di questi giorni così come ha deluso il suo omologo Powell e che la Lagarde sia tutt'altro che la befana che porta i regali, magari 200 euro a testa con l'Helicopter money.

Draghi l'ha ribadito centinaia di volte: "La mission è l'inflazione prossima al 2%", non altro.
Per incrementare l'inflazione è necessario stimolare i consumi, e per stimolare i consumi
è necessario, in qualche modo, aumentare il potere d'acquisto delle masse, in primis
favorendo l'acquisto di prime case (con tutto il loro contenuto) con mutui in saldo.
Propendo per la non delusione dei mercati.
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stefanofabb

GAIN/Welcome
Draghi l'ha ribadito centinaia di volte: "La mission è l'inflazione prossima al 2%", non altro.
Per incrementare l'inflazione è necessario stimolare i consumi, e per stimolare i consumi
è necessario, in qualche modo, aumentare il potere d'acquisto delle masse, in primis
favorendo l'acquisto di prime case (con tutto il loro contenuto) con mutui in saldo.
Propendo per la non delusione dei mercati.
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La cosa è utopistica..non conosco un prestatore cosi generoso di soldi..la aspettativa di vita è scaduta molto e la BCE lo sa benissimo,buon giorno.
 

bundsun

Nuovo forumer
Del tutto improbabile un helicopter money, ma un sostegno davvero straordinario all'economia tipo "whatever it takes" può essere di nuovo messo in atto dal Presidente.

Non dimentichiamo che l'Unione Europea è da tempo sotto attacco degli sciagurati populisti-sovranisti ai quali dovrà opporsi con tutti i mezzi a disposizione.

Oggi probabilità al 70% UP...
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Hai stancato con gli attacchi ai populisti sovranisti. tu vota per chi vuoi , ma in democrazia si rispettano le opinioni di tutti. Non sono leghista, ma i miliardi di debiti chi li ha fatti? dov' eri negli ultimi 30 anni?
 

Portovenere71

Forumer attivo
È la settimana della BCE: taglio tassi e QE, le attese per la riunione di giovedì
9 Settembre 2019
Dopo l‘allentamento delle tensioni tra Usa e Cina sul fronte del commercio, gli investitori guardano ora alle prossime mosse delle Banche centrali, le cui aspettative rimangono orientate verso un atteggiamento accomodante.

La prima ad esporsi sarà la Bce, che il prossimo giovedì alzerà il velo sull’ultimo jolly del governatore Mario Draghi prima di passare il testimone a Christine Lagarde. Il mercato si aspetta che l’Eurotower rimetta mano al suo piano d’acquisto di titoli e tagli ulteriormente i tassi.


Dai sondaggi di Bloomberg emerge che gli economisti puntano su un taglio al tasso sui depositi di 10 punti, ma nessuna mossa a settembre. Anche la forward guidance, la frase con la quale Francoforte indica la traiettoria futura dei tassi, potrebbe esser rafforzata indicando che resteranno bassi ancora a lungo.

Prevista inoltre una nuova riedizione del Quantitative easing. Molti si aspettano una sua riedizione: il consensus Bloomberg si aspetta 40 miliardi da ottobre per dodici mesi.

“Il taglio – secondo gli analisti di IG – riguarderà con ogni probabilità il tasso sui depositi che dovrebbe essere limato di 20 punti base. Allo stesso tempo, l’Istituto di Francoforte dovrebbe adottare misure per allentare le pressioni sulle banche prevedendo una serie di tassi a livelli più favorevoli per le banche (il cosiddetto tiering). Infine, ma forse più importante, Draghi proverà a non deludere le attese del mercato, che propendono per un lancio immediato del QE 2.0, limitandosi a cambiare la forward guidance per i prossimi mesi. Non crediamo che la Bce lanci il QE, vista la scarsità di strumenti a disposizione per Francoforte. Le munizioni della Bce sono scarse e vanno preservate nel caso lo scenario dovesse deteriorarsi. Quindi aspettiamoci volatilità, anche se in fondo non crediamo che il mercato stia pensando veramente al bazooka”.

Dal marzo 2016 il tasso di rifinanziamento principale è a zero, quello sui depositi (la liquidità che le banche parcheggiano sul conto della Banca Centrale Europea) è negativo dello 0,4%.
(WSI)
 

steff

Forumer storico
MILANO (MF-DJ)--Gli investitori hanno in qualche modo ridotto le aspettative di un ulteriore allentamento di politica monetaria da parte della Banca centrale europea, affermano da Unicredit. I dubbi sul fatto che la Bce annuncerà un altro programma di acquisti di attività ha supportato un rialzo dei rendimenti, ma questa prospettiva potrebbe cambiare con l'avvicinarsi della riunione del 12 settembre. Il mercato rimane infatti in attesa del rilascio di alcuni dati macroeconomici della zona euro, tra cui quelli relativi alla produzione industriale di Francia e Italia di domani, in quanto più saranno deboli, più è probabile che gli investitori tornino a ricoprire una posizione piuttosto aggressiva rispetto alle aspettative della Bce, precisano gli analisti. Finora, questi dati non hanno avuto un ruolo chiave per il mercato obbligazionario, ma questa volta le cose potrebbero essere diverse in vista dell'incontro di giovedì.

voc

(END) Dow Jones Newswires

September 09, 2019 03:14 ET (07:14 GMT)
 

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