Trading con i segnali del mio cane. (2 lettori)

mrnovellino

Forumer storico
...

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powermind

Forumer storico
Va beh dai a questo punto si è capito che 20740 non lo prende

Stacco in anticipo rispetto alle 18

Così mi denudo ma x fare la doccia

Prof io lo sapevo già da stamattina che 20750 sarebbe stato il minimo


Saluti e addio
 

arseniolupin

Forumer storico
Ho promesso di no

Non mi dica più niente, tanto non risponderò più a nessuno
Non mi dica più niente, tanto non risponderò più a nessuno

Così non leggerò più insulti e perfino bestemmie su un forum dove in 20 anni ho avuto l'onore di incrociare ben altre discussioni .
Mi ci vendo sopra una paio di put che risponderai ancora . Il premio è un incasso sicuro .

E basta
 

NoToc

old style
Ho il.sospetto che se anche corressi a piedi fino a Salerno :fiu: il fisico trarrebbe beneficio, ma la testa.......:p

fai pure come credi :), ti dico solo questo: qualche anno fa dopo visita specialistica per espisodi di extrasistole , un cardiologo mi disse di fare camminata di almeno 30 ' ogni giorno

(e così mi riallaccio indirettamente anche a fittizia che oggi ti ha sconsigliato di andare a correre :d: :rolleyes:)

buonanotte
 

non-stop

Forumer storico
A me questo approccio controtrend ha sempre causato guerre infinite con il mio sistema nervoso. E’ qualcosa di sadico: provare piacere nella sofferenza anticipatoria dovuta all’idea di essere già avanti nella corsia inversa non appena il mercato gira, soffrire perché non gira, pregustare l’anticipazione del gain non appena il trend inverte ma, alla fine, accontentarsi di un coito interrotto. Perché nei numeri questo è: poniamo a base 100 un determinato movimento in termini di punti indice. L’approccio anticipatorio controtrend ci fa entrare, diciamo, ad 80 ? Dopo di che ci si gusta la sofferenza, anche visiva, di osservare il trend spingere (in tutti i sensi…:ciapet:) fino a 100 (quindi si sta sotto di 20) ed ammettendo che lo stop non salti prima. A questo punto, se si è dei fenomeni ad aver letto il movimento, il trend inverte e si fa il canonico 68% di fibo. Ma noi che facciamo ? Già parzialmente consumati dalla sofferenza del controtrend, 9 volte su 10 chiudiamo a 75. E per chiudere a 75 bisogna comunque essere veramente bravi. L’operazione ha reso 5 di gain a fronte di un loss potenziale di 20. Non c’è verso di scollarsi da questo modus operandi. E’ come addentrarsi nella foresta consapevoli che è tappezzata di fosse profonde, nascoste dal solito cespuglio di foglie, e finirci regolarmente dentro. Poi miracolosamente si snoda da qualche albero una liana a cui ci ancoriamo, risalendo convinti di aver rischiato l’osso del collo, sorridenti come deficienti per ricascarci alla fossa successiva. C’è qualcosa di contorto a livello mentale, in questo modo di leggere il mercato e operare. Nonostante questa consapevolezza, questa indole sadica è quasi sempre incontrastabile.

Non può essere solo una questione di indole, perché colpisce praticamente tutti. E’, dal mio punto di vista, una questione semplicemente cerebrale. La famosa irrazionalità del cervello nelle scelte economiche, e non solo quelle. Il fatto di non credere a dei prezzi può anche essere normale. Ma il fatto di mettersi, regolarmente, contro a quei prezzi, dipende da meccanismi a mio avviso fuori dalla nostra portata. E quindi li accetto. Anche se mi mandano in bestia quando, più o meno regolarmente, finisco nella fossa. Non è diverso dalla sensazione che il prezzo proposto dal commerciante sia comunque una fregatura, e nemmeno se fosse a sconto saremmo convinti che il prezzo è giusto e che quell'altro ci sta guadagnando più di quanto noi presumiamo sia legittimo, fra l'altro a noi, a cui a bene vedere, non ce ne dovrebbe fregare niente del guadagno altrui e solamente della nostra soddisfazione indotta dall'acquisto/operazione.

Tipo oggi, io sono abbastanza sicuro che se fossi rimasto davanti ai grafici, mi sarei fatto suggestionare da qualcosa, qualunque cose, da un frame, un dato, un indicatore, un qualunque maledetto grillo parlante che mi avrebbe indotto a chiudere prima del dovuto. Il cervello non ha visto. Il mercato ha fatto il suo corso. Ma resta il fatto che ero controtrend. E sono entrato sulla base di mie supposizioni.

Sono sempre più portato a non pensare ed affidarmi all’intuito. E poi spegnere tutto. Posso avere a disposizione tutti gli strumenti numerici e gestionali possibili ed immaginabili, ma io non riesco a non tradare senza affidarmi alle mie sensazioni. Non me lo dice nessun oscillatore cosa fare. Solo le mie sensazioni. E 9 volte su 10, anticipo. E non c’è niente da fare.

Probabilmente diventeremo bravi ad evitare i loss. Ma da qui a considerare di diventare bravi a fare gains con regolarità, bisogna scollegare il cervello.


Notevole...almeno per me.... Grazie.

Ciao.
 

fit-tizia

Forumer storico
A me questo approccio controtrend ha sempre causato guerre infinite con il mio sistema nervoso. E’ qualcosa di sadico: provare piacere nella sofferenza anticipatoria dovuta all’idea di essere già avanti nella corsia inversa non appena il mercato gira, soffrire perché non gira, pregustare l’anticipazione del gain non appena il trend inverte ma, alla fine, accontentarsi di un coito interrotto. Perché nei numeri questo è: poniamo a base 100 un determinato movimento in termini di punti indice. L’approccio anticipatorio controtrend ci fa entrare, diciamo, ad 80 ? Dopo di che ci si gusta la sofferenza, anche visiva, di osservare il trend spingere (in tutti i sensi…:ciapet:) fino a 100 (quindi si sta sotto di 20) ed ammettendo che lo stop non salti prima. A questo punto, se si è dei fenomeni ad aver letto il movimento, il trend inverte e si fa il canonico 68% di fibo. Ma noi che facciamo ? Già parzialmente consumati dalla sofferenza del controtrend, 9 volte su 10 chiudiamo a 75. E per chiudere a 75 bisogna comunque essere veramente bravi. L’operazione ha reso 5 di gain a fronte di un loss potenziale di 20. Non c’è verso di scollarsi da questo modus operandi. E’ come addentrarsi nella foresta consapevoli che è tappezzata di fosse profonde, nascoste dal solito cespuglio di foglie, e finirci regolarmente dentro. Poi miracolosamente si snoda da qualche albero una liana a cui ci ancoriamo, risalendo convinti di aver rischiato l’osso del collo, sorridenti come deficienti per ricascarci alla fossa successiva. C’è qualcosa di contorto a livello mentale, in questo modo di leggere il mercato e operare. Nonostante questa consapevolezza, questa indole sadica è quasi sempre incontrastabile.

Non può essere solo una questione di indole, perché colpisce praticamente tutti. E’, dal mio punto di vista, una questione semplicemente cerebrale. La famosa irrazionalità del cervello nelle scelte economiche, e non solo quelle. Il fatto di non credere a dei prezzi può anche essere normale. Ma il fatto di mettersi, regolarmente, contro a quei prezzi, dipende da meccanismi a mio avviso fuori dalla nostra portata. E quindi li accetto. Anche se mi mandano in bestia quando, più o meno regolarmente, finisco nella fossa. Non è diverso dalla sensazione che il prezzo proposto dal commerciante sia comunque una fregatura, e nemmeno se fosse a sconto saremmo convinti che il prezzo è giusto e che quell'altro ci sta guadagnando più di quanto noi presumiamo sia legittimo, fra l'altro a noi, a cui a bene vedere, non ce ne dovrebbe fregare niente del guadagno altrui e solamente della nostra soddisfazione indotta dall'acquisto/operazione.

Tipo oggi, io sono abbastanza sicuro che se fossi rimasto davanti ai grafici, mi sarei fatto suggestionare da qualcosa, qualunque cose, da un frame, un dato, un indicatore, un qualunque maledetto grillo parlante che mi avrebbe indotto a chiudere prima del dovuto. Il cervello non ha visto. Il mercato ha fatto il suo corso. Ma resta il fatto che ero controtrend. E sono entrato sulla base di mie supposizioni.

Sono sempre più portato a non pensare ed affidarmi all’intuito. E poi spegnere tutto. Posso avere a disposizione tutti gli strumenti numerici e gestionali possibili ed immaginabili, ma io non riesco a non tradare senza affidarmi alle mie sensazioni. Non me lo dice nessun oscillatore cosa fare. Solo le mie sensazioni. E 9 volte su 10, anticipo. E non c’è niente da fare.

Non sono d'accordo. E' fondamentale avere un metodo e lavorare poi sulle emozioni.

Probabilmente diventeremo bravi ad evitare i loss. Ma da qui a considerare di diventare bravi a fare gains con regolarità, bisogna scollegare il cervello.

Non sono d'accordo, fondamentale è avere un metodo. Il metodo è il punto di partenza poi il grosso è lavorare sulle emozioni.

Trend o controtrend è una scelta che consapevolmente che va fatta prima.
Secondo me i controtrend tendenzialmente pagano di più nell'intraday perchè sono veloci.
Sicuramente sono più rischiosi.

Ho detto.
 

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