Obbligazioni bancarie Obbligazioni Banca Carige (1 Viewer)

russiabond

Contadino della finanza
.

1.PNG


2.PNG


3.PNG
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Vede Lucio se in Italia non si smette di far credere ai diretti addetti ai lavori che una cosa può solo peggiorare volutamente perchè ci sono degli incapaci a governarle ,anche con l'aiuto governativo,con gli anni sarà dura e verremo totalmente brutalizzati da realtà estere(Credit Agricole docet che ormai da Genova alla mia romagna appare in tutte le facciate)Personalmente con le banche ho rimasto aperto uno spiraglio dandogli sempre una possibilità ;una battaglia professionale che di sicuro e col tempo pagherà ed essendo esposto con un 5% del capitale mi sta bene..in ballo c'è l'acquisto di un auto di media cilindrata,buon giorno. PS : ho sempre rifiutato di credere ,chiedendo al banchiere di turno da ragazzino perchè un titolo azionario bancario scendesse perchè manipolato da un manipolo di furbi come CARIGE!!:-R (dicevano che erano da comprare e che sarebbe stato un affare) ..sapevo che era il contrario e a differenza dei btp che li compro a prezzi alti, li prendo quasi ai minimi assoluti..speculando con sangue freddo.
 

Fabrib

Forumer storico
ROME (Reuters) - Italy's banking fund FITD said on Monday it had rejected a rescue plan presented by a private equity fund for ailing lender Banca Carige.
FITD added in statement it was ready to consider alternative solutions involving the bank's current shareholders and other private or public investors.
Carige, which was placed under special administration by the European Central Bank in January, has a capital shortfall of 630 million euros (563 million pounds).
 

russiabond

Contadino della finanza
Pubblicato il: 24/06/2019 18:30

di Vittoria Vimercati - Le banche italiane al posto di Apollo o di qualsivoglia altro fondo americano - su cui il sistema sarebbe ormai molto freddo - per ricapitalizzare in fretta Carige, vendere i suoi crediti deteriorati alla Sga e, una volta ripulita dalle attività 'non core', favorire la sua aggregazione con un'altra banca italiana. E' questo, grossomodo, l'intervento che commissari e Fondo interbancario starebbero studiando per risolvere una volta per tutte la crisi della banca, da ormai troppi mesi al centro di offerte o bozze di offerte mai del tutto definitive o vincolanti.


Il sistema bancario potrebbe essere pronto, in consorzio, a fare la sua parte con altri 120-150 milioni per arrivare alla ricapitalizzazione di 630 milioni prevista dal piano, di cui gran parte gran parte delle risorse arriverebbero dal Fitd con la conversione di 312 milioni del bond subordinato e dagli attuali azionisti, tra cui Vittorio Malacalza, che nei giorni scorsi si era mostrato molto restio ad accettare la proposta di intervento di Apollo.

Sia il consiglio del Fitd che quello dello Schema volontario oggi hanno rigettato l'ipotesi di intervento del "private equity" e sono, diversamente, pronti a intervenire con "fermo intendimento" e con "la disponibilità a valutare - nell’ambito dei propri organi e in coerenza con le disposizioni statutarie - proposte di intervento che prevedano la partecipazione degli attuali azionisti e di partners pubblici o privati".

Chi sarebbero i partner pubblici? E' possibile che questo sia un riferimento alla ricapitalizzazione precauzionale della banca da parte dello Stato, eventualità per cui il Governo a gennaio aveva già stanziato per decreto fino a un massimo di 1,3 miliardi di euro a favore dell'istituto, di cui 1 miliardo per la sottoscrizione di nuove azioni. Tuttavia, "una ricapitalizzazione precauzionale secca in questo scenario sarebbe complicata, soprattutto dal punto di vista politico", osserva una fonte finanziaria vicina al dossier.

Diversamente, nel caso di partners privati, la soluzione di sistema sarebbe solo temporanea, non comporterebbe l'intervento dello Stato e sarebbe prodromica a un intervento misto della Sga - che aveva già presentato un'offerta vincolante su 1,9 mld di npl della banca - e, subito dopo, di un altro partner industriale (bancario) che rilevi l'istituto. In questo caso, se il Fondo interbancario acquistasse il bond da 318 mln dallo Schema volontario, come prospettato dal presidente Salvatore Maccarone qualche giorno fa, potrebbe anche superare il 50% del capitale della banca.

Da domani, comunque, sia lo Schema che il Fitd avvieranno "un’analisi approfondita degli assetti tecnici e organizzativi della banca per definire il fabbisogno di capitale e le connesse proiezioni economiche-pluriennali, idonee a sostenere un piano industriale efficace e credibile". Le nuove proposte di intervento dovranno essere valutate dalla Bce, che attenderebbe sviluppi concreti sul dossier entro la fine di giugno.
 

russiabond

Contadino della finanza
i va verso un intervento di sistema per cercare di chiudere la crisi di Carige. E si profila l’ipotesi della discesa in campo dello Stato attraverso il Mediocredito Centrale — istituto al 100% di Invitalia — che investirebbe circa 200 milioni nell’istituto ligure. Un piano B alternativo al fondo Usa Apollo, che però ieri in tarda serata ha fatto arrivare ai commissari una «proposta di intervento» che prevede la partecipazione del Fondo Interbancario e degli attuali azionisti.

È stata una giornata di trattative intensissime. Ieri mattina i due consigli del Fondo Interbancario (nella versione obbligatoria del Fitd e in quella dello Schema Volontario) avevano chiuso alla prima proposta di Apollo perché considerata non adeguata. Il fondo americano aveva avanzato, in forma anonima attraverso un intermediario, uno schema di intervento aggressivo e con poco capitale, a giudizio sia del Fitd sia del primo socio, ovvero la famiglia Malacalza che ha 27,7%.





Contemporaneamente il Fondo — cioè l’intero sistema bancario — ha cominciato a delineare il Piano B che prevede la partecipazione di più soggetti, «pubblici o privati». Si vuole fare in fretta: domani a Francoforte si riunisce il consiglio della Vigilanza Bce, dove siede Fabio Panetta, neo-direttore generale della Banca d’Italia, e Carige sarà un tema chiave. Già da oggi — hanno indicato ieri in una nota — Fitd e Schema Volontario valuteranno «proposte di intervento che prevedano la partecipazione degli attuali azionisti e di partners pubblici o privati» nell’ambito «dei propri organi e in coerenza con le disposizione statutarie». Ovvero o Apollo stesso o — secondo fonti a conoscenza del dossier — il Mediocredito Centrale.

Prima di tutto andranno definite le necessità: il Fitd avvierà l’analisi «approfondita» di Carige «per definire il fabbisogno di capitale e le connesse proiezioni economico-finanziarie pluriennali, idonee a sostenere un piano industriale efficace e credibile». Si parla di un fabbisogno di circa 770 milioni di euro, più dei 630 indicati dai commissari Pietro Modiano, Fabio Innocenzi e Raffaele Lener nel loro piano di febbraio.

Parallelamente si lavorerà allo schema del salvataggio. I 312 milioni di bond verrebbero eventualmente convertiti in azioni; altri 400 milioni (che potrebbero essere arrotondati a 450-500) arriverebbero per 200 milioni dal Fitd obbligatorio attingendo alla dotazione già esistente di 1,4 miliardi di euro e per altri 200 milioni dal Mediocredito Centrale, il resto dai soci attuali. Il Fitd può tornare a intervenire nei salvataggi dopo la vittoria al tribunale della Ue su Tercas, in quanto non più considerati «aiuto di Stato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Users who are viewing this thread

Alto