Obbligazioni bancarie Obbligazioni Banca Carige (2 lettori)

Fabrib

Forumer storico
ROMA (MF-DJ)--Resta Apollo la pista principale per il salvataggio di Carige ma deve migliorare la proposta.
Ieri a Francoforte, secondo quanto risulta al Messaggero, ci sarebbe stato il colloquio fra i top manager del fondo americano e la struttura tecnica della Vigilanza Bce guidata da Ramon Quintana, direttore generale della divisione 2°. Difronte alla bozza presentata - aumento di capitale di 450-500 milioni nel quale lo Schema Volontario dovrebbe convertire il bond da 318 milioni, Apollo verserebbe 120-130 milioni e i soci attuali circa 40 milioni - la Vigilanza Bce ha ritenuto debole il piano anche perchè lascia sotto il livello minimo l'indice Srep.
Da quel poco che trapela da fonti vicine all'investitore che è assistito da Equita sim, i manager di Apollo hanno promesso che per la prossima settimana la proposta verrà migliorata con una dimensione complessiva che dovrebbe avvicinarsi alla manovra dei commissari: 630 milioni. E nella nuova proposta Bce, Quintana si sarebbe raccomandato di
considerare la posizione dei Malacalza, primo socio con il 27,8% che possono condizionare l'assemblea.
Francoforte dà quindi ancora un pò di tempo per costruire un piano credibile su Carige che possa soddisfare gli altri soggetti coinvolti a cominciare dallo Schema Volontario.
 

Fabrib

Forumer storico
ROMA (MF-DJ)--Attacco frontale di Vittorio Malacalza ai commissari di Carige sulle trattative con Apollo e la nuova manovra di ostilità rischia
di far fallire l'unico vero tentativo di salvataggio dell'istituto a
pochi giorni dalla scadenza dei tempi supplementari.
Riferendosi alle anticipazioni de IlMessaggero di martedì 18 sulla
proposta del fondo Usa, il primo socio con il 27,8% contesta: "tutti gli azionisti della banca che l'hanno sostenuta negli ultimi tre aumenti di capitale, versando oltre 2 miliardi in quattro anni meriterebbero dei chiarimenti prima di leggere indiscrezioni di stampa su una presunta operazione che li vorrebbe invece sostanzialmente esclusi»".
A questo proposito va sottolineato che non c'è ancora disclosure
sulla proposta visto che le negoziazioni in corso riguardano Equita sim per conto di un investitore anonimo di cui non ha svelato l'identità e Kpmg, advisor dello Schema Volontario sottoscrittore del bond da 318 milioni. L'anonimato e l'inadeguatezza della proposta sono stati evidenziato due giorni fa nelle riunioni degli organi dello Schema e del Fondo Interbancario. Malacalza aveva subito bocciato il piano Apollo perchè poco industriale.
Alle prime accuse di Malacalza, i commissari Modiano, Innocenzi,
Lener hanno replicato chiedendo "serenità e sobrietà nei giudizi".
 

russiabond

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Carige, Apollo alla stretta finale


MILANO Potrebbe essere deciso mercoledì 26 a Francoforte il destino di Banca Carige. Quel giorno è in calendario la riunione del Supervisory board della Bce e all'ordine del giorno c'è l'esame del dossier sulla banca genovese ed eventuali delibere. Il tempo è scaduto, siamo alla fine dei supplementari e il risultato non si è ancora sbloccato nel senso che manca un'offerta binding. Nulla è perduto perchè in zona Cesarini è attesa la nuova proposta migliorativa, anticipata dai top manager di Apollo nel corso del colloquio a Francoforte di tre giorni fa con la struttura tecnica Bce guidata dal direttore generale della Divisione 2° Ramon Quintana.
La Vigilanza europea ha bocciato la prima bozza fondata su un aumento di capitale di 450-500 milioni nel quale Apollo avrebbe investito 120-130 milioni e il resto coperto dalla conversione del bond di 313 milioni dello Schema Volontario mentre una tranche di 30-40 milioni sarebbe stata riservata agli attuali azionisti tra i quali Malacalza (27,8%). Ma l'ultima presa di posizione dell'imprenditore ligure potrebbe pregiudicare il salvataggio nel senso che l'ostilità manifestata due giorni fa nei confronti della trattativa fra i commissari (Modiano, Innocenzi, Lener) e Apollo sulla penale di circa 120 milioni relativa alla transazione sulla vendita delle assicurazioni, è stata fortemente contestata dall'azionista che, tra l'altro, aveva promosso azione di responsabilità e danni per 1,250 miliardi contro l'ex vertice e il fondo Usa rigettata dal tribunale. In realtà la penale cui si riferisce Malacalza è una compensazione fra crediti e debiti Carige-Amissima, il nuovo nome delle compagnie, per circa 100 milioni.
L'INCONTRO NON TENUTOSI
Malacalza ha rimandato al mittente dei commissari le osservazioni di «sobrietà e serietà» nelle parole. Da fonti autorevoli Il Messaggero apprende che la scorsa settimana i commissari avrebbero proposto all'imprenditore ligure in un incontro con i manager del fondo americano, senza aver ricevuto alcuna disponibilità. E questo particolare aumenta i sospetti delle Autorità italiane e di Francoforte su un disegno diverso da parte dell'azionista.
Dopo aver provocato il commissariamento dal 2 gennaio a causa dell'astensione all'assemblea del 22 dicembre 2018 sulla ricapitalizzazione da 400 milioni, il nuovo affondo di Malacalza rischia di aprire le porte alla liquidazione coatta di Carige allontanando l'unico pretendente. Infatti negli accordi presi a Francoforte, il fondo Usa avrebbe promesso a Bce di riformulare una offerta da inviarle in tempo per la riunione di mercoledì prossimo. La prima versione è stata ritenuta troppo debole al punto che l'indice Srep dell'istituto sarebbe rimasto sotto la soglia minima di Bce (10,5% circa). Apollo e Quintana avrebbero concordato di recepire il piano dei commissari basato su un aumento di 630 milioni con un piano industriale di forte rifocalizzazione del business, quindi di filiali e dipendenti.
Rientrati da Francoforte, una task force di manager Apollo, affiancati dai consulenti di Equita, Ubs, Bcg, Kpmg e dai dirigenti dell'istituto è di stanza nel quartier generale di Carige per completare la due diligence in un lavoro che si protrarrà nel week end. Questo ingente sforzo finale servirà per elaborare l'offerta che, prima di essere consegnata ai commissari e alla Vigilanza, deve essere approvata dal comitato investimenti del fondo Usa. L'offerta sarà binding seppure condizionata all'ok della Schema Volontario.
Sicchè i primi giorni della prossima settimana saranno cruciali. A Genova e nei palazzi romani ci si augura che gli organi di Apollo, al contrario di quanto accaduto con BlackRock, vogliano andare fino in fondo, anche se l'aperta contrarietà di Malacalza non alimenta l'ottimismo, tanto più che i soci dovranno nuovamente esprimersi in assemblea sulla proposta di aumento di capitale. In alternativa ad Apollo potrebbe esserci il piano B di un intervento del Fitd direttamente nella ricapitalizzazione, attingendo dagli 1,5 miliardi di cassa: ma l'operazione dovrà sempre essere autorizzata dalle banche mentre nel colloquio dei giorni scorsi a Francoforte con i commissari, sembra che Quintana non si sia espresso sulla soluzione di sistema.
Rosario Dimito
 

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Finanza.com - Svolta Carige: Apollo fuori dai giochi, a salvarla ci penseranno banche e soci

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Svolta Carige: Apollo fuori dai giochi, a salvarla ci penseranno banche e soci
23/06/2019 09:41 di Titta Ferraro

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Ennesima svolta per il futuro di Carige. La proposta del fondo Apollo non è affatto piaciuta in quanto ritenuta troppo bassa e le banche si apprestano a muoversi insieme agli attuali soci. Secondo quanto riporta oggi Repubblica, il Fondo Interbancario è pronto a diventare l’azionista di riferimento della banca genovese, affiancato dagli attuali soci, con uno schema industriale che escluderebbe qualsiasi intervento di natura finanziaria. Il Fondo tornerà a riunirsi dicendo un “no” definitivo alla proposta di Apollo, ritenuta economicamente troppo esigua; Parallelamente, scrive sempre Repubblica, dovrebbe arrivare il via libera a un salvataggio di fatto firmato dal sistema creditizio italiano e sostenuto dagli attuali primi azionisti, la Malacalza Investimenti, e dagli altri soci, Gabriele Volpi, Raffaele Mincione, Aldo Spinelli, fino alla platea dei piccoli azionisti.
A rendere impraticabile la soluzione Apollo sono gli scarsi capitali messi dal fondo Usa che ha sollevato crescenti contrarietà dei quotisti del Fondo, ma anche dai soci genovesi che con quella soluzione avrebbero diluito completamente i loro investimenti. Il piano B adesso prevede la conversione del bond da parte del Fondo volontario (312 milioni sui 318 sottoscritti), mentre il resto dovrebbe arrivare dagli attuali soci, grandi e piccoli, e dall’impegno dello stesso Fondo a nuovi interventi.
Già nei giorni scorsi si era avvertito un pessimismo circa l’offerta avanzata da Apollo. Lapidarie ad esempio sono state le parole di Giuseppe Castagna, ad di Banco BPM: “È un po’ complicato pensare a qualcuno che entri e chieda alle banche il sacrificio, per avere poi il beneficio”. Castagna però non si era sbilanciato circa l’ipotesi del passaggio del bond Carige sottoscritto dallo Schema Volontario del Fondo di tutela dei depositi sotto il cappello del Fitd obbligatorio.
 

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Carige, il Fondo Interbancario pronto a dire sì

Domani incontro decisivo, verso il no all'offerta di Apollo

di MASSIMO MINELLA
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Domani potrebbe essere il giorno decisivo per il futuro di Carige. In programma c'è la riunione del Fondo Interbancario pronto a dire sì all'operazione di sostegno alla banca ligure. Il Fondo ha infatti sottoscritto il bond da 318 milioni di milioni e si preparerebbe a convertirlo in capitale, diventando il primo azionista dell'istituto. Verrebbe invece respinta al mittente l'offerta del fondo Apollo, giudicata troppo esigua dal punto di vista economico. Il Fondo vorrebbe però avere al proprio fianco gli attuali azionisti, a cominciare dalla Malacalza Investimenti, titolare del 27,7% del capitale di Carige. La sua proposta andrà così al vaglio dei soci storici della banca e solo dopo un accordo complessivo potrà essere sottoposta all'assemblea dei soci insieme all'aumento di capitale da 630 milioni. Si profilerebbe quindi una soluzione di tipo industriale che in prospettiva potrebbe anche aprire a successive alleanze. All'interno del fondo che riunisce il sistema creditizio italiano potrebbe infatti emergere qualche istituto interessato a una business combination con Carige.
 

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