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winston wolf

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Il Resto del Carlino Ravenna 13/06/19
Cmc, ok al concordato preventivo - di Lorenzo Tazzari
Il Tribunale ammette la procedura. L' azienda: «Un passo molto importante»
IL TRIBUNALE di Ravenna ieri mattina ha ammesso la Cmc alla procedura di concordato preventivo. «Si tratta di un passo molto importante ai fini dell' implementazione del Piano, che attesta la validità della strada intrapresa e delle azioni messe in campo fino a questo momento» spiega in una nota la cooperativa di via Trieste. Dopo il pronunciamento dei giudici si è diffusa in azienda una grande soddisfazione. tanto che Cmc ha deciso di mettere nero su bianco quanto aveva fatto trapelare riservatamente nei giorni scorsi ovvero che non aderirà a nessun Progetto Italia per il settore delle costruzioni che avrebbe visto le prime 5 o 6 aziende del settore, alle prese con molti debiti, unite in un' unica società con l' intervento di Cassa depositi e prestiti. «No. Andiamo avanti da soli perché possiamo farcela» dicevano apertamente ieri sera fonti vicine ai vertici della società. Il piano presentato dalla società prevede la continuità aziendale della cooperativa.
Il piano concordatario consentirà di soddisfare integralmente i 'creditori in prededuzione', ovvero gli organi che gestiscono la procedura concordataria e i costi sostenuti dopo la richiesta di concordato. Soddisfazione integrale per i creditori privilegiati (i lavoratori diretti e indiretti della Cmc) e i fornitori strategici. I creditori chirografari, quindi fornitori non strategici e anche i titolari dei due bond che ammontano a circa 575 milioni di euro (i 2/3 del debito) non riceveranno denaro ma 'strumenti finanziari partecipativi' (Sfp) dotati di diritti patrimoniali e amministrativi che saranno emessi entro 90 giorni dall' omologazione.
LA SOCIETÀ «ha piena fiducia nelle importanti misure contenute nel piano concordatario ritenendo che la soluzione 'stand alone' (da soli) sia, ad oggi, la più coerente con l' attuale base sociale».
In questa ottica, Cmc comunica che «ha avviato una fase di riorganizzazione interna, volta a rilanciare le attività industriali di lungo periodo. Ne consegue pertanto che ogni ipotesi circolata in questi giorni sui media circa un coinvolgimento sotto varie forme al Progetto Italia è in realtà destituita di ogni fondamento». Soddisfatto il sindaco de Pascale: «Tutta la nostra comunità accoglie con grande fiducia l' approvazione del concordato; si tratta di un primo passaggio, ma fondamentale per il futuro della Cmc, l' azienda cooperativa inscindibilmente legata alla nostra città. Ora è indispensabile andare avanti con coraggio nell' attuazione del piano, consapevoli che le professionalità e le capacità degli uomini e delle donne della Cmc sono una grande risorsa per tutto il sistema Paese».
 

winston wolf

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Corriere di Romagna 13/06/19
Cmc, primo via libera al concordato Il colosso delle costruzioni ora ci crede - di ANDREA TARRONI
Il giudice fallimentare approva il piano, ora si attende il voto dei creditori nell' assemblea
RAVENNA Era un passaggio stretto, che azienda e advisor consideravano "non scontato", per quanto si dimostrassero "fiduciosi". Adesso però Cmc può gettare le basi per la continuità dellapropria attività aziendale: ieri pomeriggio il Tribunale di Ravenna ha ammesso la cooperativa alla procedura di concordato preventivo.
«Si tratta di un passo molto importante ai fini dell' implementazione del Piano - è l' immediato commento che giunge da via Trieste- che attestala validità della strada intrapresa e delle azioni messe in campo fino a questo momento».
Il giudice Alessandro Farolfi, pertanto, havalutato percorribile il piano presentato dalla società che prevede la continuità aziendale della cooperativa e la soddisfazione integrale dei creditori in prededuzione, di quelli privilegiati e dei fornitori strategici, ma anche la soddisfazione parziale e non monetaria degli altri creditori chirografari con l' attribuzione di strumenti finanziati partecipativi. Queste le basi del piano concordatario che era stato preparato dagli advisor (Mediobanca e lo studio Trombone con lo studio del professor Andrea Zoppini e l' avvocato Fabrizio Corsini come consulenti legali) e che era stato presentato il 30 marzo scorso ad una affollata assemblea dei soci che si tenne all' hotel Mattei: l' ap provazione fu unanime.
Ora il passaggio più delicato, dove risulterà fondamentale il ruolo dei bondholder. Si tratta dell' adunanza dei creditori, che dovranno votare e accettare il piano. Diversamente il giudice non potrà che dichiarare fallita la società. Come previsto dal concordato, ora entro 90 giorni saranno emessi da Cmc strumenti finanziari partecipativi (Sfp), dotati di diritti patrimoniali e amministrativi. Questi serviranno a soddisfare i creditori chirografari non classificati come fornitori strategici. Saranno così assorbiti i flussi netti generati dalla Società negli anni 2020 e 2021, e a seguire (dal 2022 e fino al 2030), i suddetti flussi saranno destinati alle distribuzioni di dividendi e riserve attribuite ai titolari di Sfp, con immediato effetto liberatorio per Cmc.
«La società hapiena fiducia nelle importanti misure contenute nel piano concordatario - aggiungono dai vertici della cooperativa ravennate - ritenendo che la soluzione stand alone sia, ad oggi, la più coerente con l' attuale base sociale. In questa ottica, si comunica altresì che Cmc ha avviato una fase di riorganizzazione interna, volta ad efficentare e rilanciare le attività industriali di lungo periodo. Ne consegue pertanto che ogni ipotesi circolata in questi giorni sui media circa un coinvolgimento sotto varie forme al Progetto Italia - precisano da via Trieste -è in realtà destituita di ogni fondamento». Soddisfazione viene espressa da parte del sindaco di Ravenna, Michele De Pascale: «Tutta la nostra comunità accoglie con grande fiducia l' approvazione del concordato; si tratta di un primo passaggio, ma fondamentale per il futuro della Cmc, l' azienda cooperativa inscindibilmente legata alla nostra città». Cmc infatti ha solo in Italia circa 750 dipendenti diretti, di cui circa 400 sono assunti su Ravenna. «Ora è indispensabile andare avanti con coraggio nell' attuazione del piano - conclude il primo cittadino ravennate-, consapevoli che le professionalità e le capacità degli uomini e delle donne della Cmc sono una grande risorsa per tutto il sistema Paese, abbiamo dunque fiducia nel fatto che questo possa essere solo il primo di tanti passi da fare nella direzione giusta».
 

Proteus40

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Corriere di Romagna 13/06/19
Cmc, primo via libera al concordato Il colosso delle costruzioni ora ci crede - di ANDREA TARRONI
Il giudice fallimentare approva il piano, ora si attende il voto dei creditori nell' assemblea
RAVENNA Era un passaggio stretto, che azienda e advisor consideravano "non scontato", per quanto si dimostrassero "fiduciosi". Adesso però Cmc può gettare le basi per la continuità dellapropria attività aziendale: ieri pomeriggio il Tribunale di Ravenna ha ammesso la cooperativa alla procedura di concordato preventivo.
«Si tratta di un passo molto importante ai fini dell' implementazione del Piano - è l' immediato commento che giunge da via Trieste- che attestala validità della strada intrapresa e delle azioni messe in campo fino a questo momento».
Il giudice Alessandro Farolfi, pertanto, havalutato percorribile il piano presentato dalla società che prevede la continuità aziendale della cooperativa e la soddisfazione integrale dei creditori in prededuzione, di quelli privilegiati e dei fornitori strategici, ma anche la soddisfazione parziale e non monetaria degli altri creditori chirografari con l' attribuzione di strumenti finanziati partecipativi. Queste le basi del piano concordatario che era stato preparato dagli advisor (Mediobanca e lo studio Trombone con lo studio del professor Andrea Zoppini e l' avvocato Fabrizio Corsini come consulenti legali) e che era stato presentato il 30 marzo scorso ad una affollata assemblea dei soci che si tenne all' hotel Mattei: l' ap provazione fu unanime.
Ora il passaggio più delicato, dove risulterà fondamentale il ruolo dei bondholder. Si tratta dell' adunanza dei creditori, che dovranno votare e accettare il piano. Diversamente il giudice non potrà che dichiarare fallita la società. Come previsto dal concordato, ora entro 90 giorni saranno emessi da Cmc strumenti finanziari partecipativi (Sfp), dotati di diritti patrimoniali e amministrativi. Questi serviranno a soddisfare i creditori chirografari non classificati come fornitori strategici. Saranno così assorbiti i flussi netti generati dalla Società negli anni 2020 e 2021, e a seguire (dal 2022 e fino al 2030), i suddetti flussi saranno destinati alle distribuzioni di dividendi e riserve attribuite ai titolari di Sfp, con immediato effetto liberatorio per Cmc.
«La società hapiena fiducia nelle importanti misure contenute nel piano concordatario - aggiungono dai vertici della cooperativa ravennate - ritenendo che la soluzione stand alone sia, ad oggi, la più coerente con l' attuale base sociale. In questa ottica, si comunica altresì che Cmc ha avviato una fase di riorganizzazione interna, volta ad efficentare e rilanciare le attività industriali di lungo periodo. Ne consegue pertanto che ogni ipotesi circolata in questi giorni sui media circa un coinvolgimento sotto varie forme al Progetto Italia - precisano da via Trieste -è in realtà destituita di ogni fondamento». Soddisfazione viene espressa da parte del sindaco di Ravenna, Michele De Pascale: «Tutta la nostra comunità accoglie con grande fiducia l' approvazione del concordato; si tratta di un primo passaggio, ma fondamentale per il futuro della Cmc, l' azienda cooperativa inscindibilmente legata alla nostra città». Cmc infatti ha solo in Italia circa 750 dipendenti diretti, di cui circa 400 sono assunti su Ravenna. «Ora è indispensabile andare avanti con coraggio nell' attuazione del piano - conclude il primo cittadino ravennate-, consapevoli che le professionalità e le capacità degli uomini e delle donne della Cmc sono una grande risorsa per tutto il sistema Paese, abbiamo dunque fiducia nel fatto che questo possa essere solo il primo di tanti passi da fare nella direzione giusta».

Premesso che qualunque cosa dichiarino questi qui, ora come ora, non vale nulla, visti i precedenti, bisogna dire che sono talmente incollati alla poltrona da preferire di rischiare il fallimento piuttosto che aderire ad un progetto che salverebbe la società, ma che ovviamente spazzerebbe via l'attuale incapace gruppo dirigente, vertici compresi. Chiaramente preferiscono rimanere ben saldi al potere anche con una azienda ridotta ai minimi termini, ma comunque sotto il loro controllo e sono così arroganti da pensare che la loro assurda proposta verrà accolta dai creditori, così da metterli nel sacco una seconda volta.
 

sese1976

Nuovo forumer
Premesso che qualunque cosa dichiarino questi qui, ora come ora, non vale nulla, visti i precedenti, bisogna dire che sono talmente incollati alla poltrona da preferire di rischiare il fallimento piuttosto che aderire ad un progetto che salverebbe la società, ma che ovviamente spazzerebbe via l'attuale incapace gruppo dirigente, vertici compresi. Chiaramente preferiscono rimanere ben saldi al potere anche con una azienda ridotta ai minimi termini, ma comunque sotto il loro controllo e sono così arroganti da pensare che la loro assurda proposta verrà accolta dai creditori, così da metterli nel sacco una seconda volta.

Come valutate voi la cosa?
E come si inserisce del Progetto Italia con Salini?
 

Proteus40

Forumer attivo
Come valutate voi la cosa?
E come si inserisce del Progetto Italia con Salini?

Ma se hai letto gli articoli, In CMC, non intendono prendere parte al Progetto Italia, a mio parere, le motivazioni sono chiaramente stupidità di fondo, arroganza e desiderio di mantenere il controllo della società da parte di chi l'ha portata alla rovina.
 

riky2013

Forumer attivo
a se hai letto gli articoli, In CMC, non intendono prendere parte al Progetto Italia, a mio parere, le motivazioni sono chiaramente stupidità di fondo, arroganza e desiderio di mantenere il controllo della società da parte di chi l'ha portata alla rovina.



non capisco come siamo considerati noi obbligazionisti banche comprese, privilegiati o chirografi
 

Proteus40

Forumer attivo
a se hai letto gli articoli, In CMC, non intendono prendere parte al Progetto Italia, a mio parere, le motivazioni sono chiaramente stupidità di fondo, arroganza e desiderio di mantenere il controllo della società da parte di chi l'ha portata alla rovina.



non capisco come siamo considerati noi obbligazionisti banche comprese, privilegiati o chirografi

Chirografari chiaramente, non si tratta mica di un bond garantito e ovviamente manco tra gli strategici, cosa che non escluderei per le banche. La patata avvelenata nel concordato è stata preparata soprattutto per gli obbligazionisti, quelli che secondo "il bugiardo" non avevano nulla da temere.
 

riky2013

Forumer attivo
Chirografari chiaramente, non si tratta mica di un bond garantito e ovviamente manco tra gli strategici, cosa che non escluderei per le banche. La patata avvelenata nel concordato è stata preparata soprattutto per gli obbligazionisti, quelli che secondo "il bugiardo" non avevano nulla da temere.



i ns bond erano secured e normalmente dovremmo rientrare nei privilegiati
 

Proteus40

Forumer attivo
Chirografari chiaramente, non si tratta mica di un bond garantito e ovviamente manco tra gli strategici, cosa che non escluderei per le banche. La patata avvelenata nel concordato è stata preparata soprattutto per gli obbligazionisti, quelli che secondo "il bugiardo" non avevano nulla da temere.



i ns bond erano secured e normalmente dovremmo rientrare nei privilegiati

Scusa ma io non ho idea di che bond tu possieda, ma i due bond CMC sono unsecured senior, anche perchè mi piacerebbe capire cosa avrebbe mai messo a garanzia CMC.
Ma se hai convinzioni diverse mostra i prospetti dove risulterebbero secured e quindi garantiti, magari ci stiamo disperando per nulla o quasi.
 

waltermasoni

Caribbean Trader
Chirografari chiaramente, non si tratta mica di un bond garantito e ovviamente manco tra gli strategici, cosa che non escluderei per le banche. La patata avvelenata nel concordato è stata preparata soprattutto per gli obbligazionisti, quelli che secondo "il bugiardo" non avevano nulla da temere.



i ns bond erano secured e normalmente dovremmo rientrare nei privilegiati


Secured?? E cosa vi era di collaterale a garanzia???
Erano non secured
Un bond secured con prezzo 6???
 

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