IQT non vogliamo lasciarli lavorare (1 Viewer)

f4f

翠鸟科
avete parlato di minibotti da qualche parte? non ho voglia di cercare ...:d:


male: l'informazione personale è la base della democrazia
cmq, stavolta non è difficile farsi in fretta una opinione: basta vedere chi li ha proposti e come sono stati votati
una sintesi ancora maggiore?
se verranno effettivamente emessi, il bot non sarà mini.
 

Ignatius

sfumature di grigio
avete parlato di minibotti da qualche parte? non ho voglia di cercare ...:d:

Si è partiti da un'ipotesi di accreditare sul dossier titoli dei fornitori creditori dello Stato dei minibot dematerializzati, e adesso quei goliardi della Lega stanno già pensando se nelle banconote sia meglio metterci l'immagine di Tardelli o di Mattei (ma presto si arriverà a Rita Pavone e Lorella Cuccarini).


Siamo sempre lì:
https://www.investireoggi.it/forums...ma-patrimoniale-o-investimenti-forzosi.92402/

Nel frattempo io ho appreso solo che
- le criptovalute vanno segnalate nel quadro RW, inserendo come valore (FOLLIA!) il costo di acquisto: 10.000 euro di cryptovaluta potrebbero valere 200 euro o 200mila euro, con un po' di sfortuna o fortuna.
- Allianz.CH non stipula polizze con cittadini italiani (a meno che non risiedano in Svizzera); paradossalmente, è più facile comprare casa in Svizzera.
- Per aprire legalmente e senza bisogno di segnalare al fisco conti all'estero, occorre che
a) la giacenza media non superi i 5.000 euro (altrimenti vanno segnalati nel quadro RW per poterci pagare il bollo di 34,20 euro l'anno), E che
b) il saldo massimo non superi i 15.000 euro (altrimenti vanno segnalati nel quadro RW anche se, in ipotesi di giacenza media < 5.000 euro, non sono dovute imposte in Italia).

Mi pare di avere capìto che i limiti di cui sopra si applicano a parità di depositario: quindi, se uno/a volesse mettere 19.999 euro al sicuro (e senza essere tenuto a dirlo allo Stato) dovrebbe aprire 4 conti diversi.
 

f4f

翠鸟科
Si è partiti da un'ipotesi di accreditare sul dossier titoli dei fornitori creditori dello Stato dei minibot dematerializzati, e adesso quei goliardi della Lega stanno già pensando se nelle banconote sia meglio metterci l'immagine di Tardelli o di Mattei (ma presto si arriverà a Rita Pavone e Lorella Cuccarini).


Siamo sempre lì:
https://www.investireoggi.it/forums...ma-patrimoniale-o-investimenti-forzosi.92402/

Nel frattempo io ho appreso solo che
- le criptovalute vanno segnalate nel quadro RW, inserendo come valore (FOLLIA!) il costo di acquisto: 10.000 euro di cryptovaluta potrebbero valere 200 euro o 200mila euro, con un po' di sfortuna o fortuna.
- Allianz.CH non stipula polizze con cittadini italiani (a meno che non risiedano in Svizzera); paradossalmente, è più facile comprare casa in Svizzera.
- Per aprire legalmente e senza bisogno di segnalare al fisco conti all'estero, occorre che
a) la giacenza media non superi i 5.000 euro (altrimenti vanno segnalati nel quadro RW per poterci pagare il bollo di 34,20 euro l'anno), E che
b) il saldo massimo non superi i 15.000 euro (altrimenti vanno segnalati nel quadro RW anche se, in ipotesi di giacenza media < 5.000 euro, non sono dovute imposte in Italia).

Mi pare di avere capìto che i limiti di cui sopra si applicano a parità di depositario: quindi, se uno/a volesse mettere 19.999 euro al sicuro (e senza essere tenuto a dirlo allo Stato) dovrebbe aprire 4 conti diversi.

a parità di deposito, intendevi?
non credo sia per deposito ma vale per depositario... con la tua modalità al massimo sfuggi ai controlli, per un pò , IMHO
 

f4f

翠鸟科
alQuni mentecatti pensano di risolvere alcunchè con lo stampare moneta,
senza considerare che la moneta fisica (cartacea+metallica) è ormai una frazione dei pagamenti effettivi

il fatto che Di Maio si sia azzerbinato su questa fola, spiega tutto

Schermata-2018-05-30-alle-11.49.30.png
 

Stic@zzi

Guest
ci avviamo a grandi passi verso il modello argentina, o forse visto le forze politiche in campo puntano ad un modello economico repubblica di weimar

vi consiglio una lettura dei "patacconi" argentini emessi nel 2001
 
Ultima modifica di un moderatore:

ConteRosso

mod sanguinario
mi pare esagerato Stic@zzi certo sono preoccupato, si sta perdendo tempo
il 'governo del cambiamento' è una bufala non cambia niente tranne un travaso di voti dai 5S a Salvini, non mi meraviglierei se in seguito ad una grave crisi finanziaria, con lo spread alle stelle si chiamasse una figura autorevole. Manovra lacrime e sangue (penso a Mario Draghi),
appoggiato dai soliti responsabili, allo stato attuale è tutto prematuro ...prima dovremo andare a sbattere e magari nuove elezioni. Con lo spostamento al centro di tanti elettori
 

Stic@zzi

Guest
Il Patacón latino americano
Dunque il Patacón argentino 2001 è servito per pagare le fatture dei fornitori e poi anche gli stipendi dei dipendenti pubblici e le pensioni, ci ricorda Anna Maria Merlo, sul Manifesto. «Mancavano i dollari, mentre il cambio “ufficiale” restava uno a uno con il peso. Il governo aveva cominciato a dire che la moneta parallela non sarebbe servita per spendere, ma solo per risparmiare, dei mini-Bot insomma». Poi i commercianti hanno cominciato ad accettare i Patacones, perché erano meglio di niente e il ministro dell’Economia aveva messo sotto controllo i conti correnti.
I Patacones hanno cominciato a circolare a Buenos Aires. Poi nel Chaco hanno adottato il Quebracho, il Lecar a Cordoba ecc… lo Stato ha poi battezzato Lecop i bond stampati per pagare i debiti con le Province. I Patacones erano «papelitos pintados» (pezzi di carta colorati) che non avevano riserve nel Tesoro né erano basati su entrate fiscali. Con i Patacones era stato aumentato artificialmente il cash flow.
L’illusione di più soldi a coprire la perdita di valore reale di quello che avevano in tasca i cittadini, con il governo che aveva promesso di riscattarli. Ma i Patacones hanno perso valore, chi li deteneva ha dovuto accettare i nuovi pesos, che valevano molto ma molto meno. «Frode ufficiale di Stato -scrive severa Anna Maria Merlo- Ci ha riprovato con i Cedin, abilitati per operazioni commerciali di beni e servizi. L’Argentina ha fatto default nel 2001 e nel 2014. I poveri sono il 40% della popolazione, in un Paese che prima della guerra era la settima potenza mondiale».
 

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