Dogtown
Forever Ultras Ghetto
Anche io penso che non possano violare la volontà del popolo, ma tant'è, sono passati 3 anni, decine di votazioni e ancora nisba...quindi ad oggi la volontà popolare è stata ignorata, osteggiata e violata
Gloria ai Bastardi - Cap. 1 (4 lettori)
- Creatore Discussione Dogtown
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Anche io penso che non possano violare la volontà del popolo, ma tant'è, sono passati 3 anni, decine di votazioni e ancora nisba...quindi ad oggi la volontà popolare è stata ignorata, osteggiata e violata
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Ma quanti accordi ha già esposto la May?...incredibile.
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COMMERCIO: LA CINA AVVERTE TRUMP, POSSIBILI RITORSIONI DOPO STRETTA HUAWEI
La Cina potrebbe adottare ritorsioni contro gli Stati Uniti dopo le strette decise la settimana scorsa dall'amministrazione Trump contro Huawei. "Questo e' un comportamento sbagliato, quindi ci sara' la reazione necessaria", ha dichiarato Zhang Ming, ambasciatore cinese nella Ue, in una intervista registrata ieri con Bloomberg. Secondo lui "i diritti e gli interessi delle aziende cinesi sono messi a repentaglio, quindi il governo cinese non stara' semplicemente a guardare". Venerdi' scorso il presidente americano, Donald Trump, ha firmato un ordine esecutivo che di fatto impedisce alle aziende Usa di fornire componentistica cruciale al colosso cinese delle tlc. Ieri pero' il dipartimento del Commercio ha dato 90 giorni di tempo a certe aziende tecnologiche e internet per adattarsi. La licenza temporanea per continuare a lavorare con il gruppo cinese vale per attrezzature, reti e dispositivi esistenti. Intanto il Ceo di Huawei, Ren Zhengfei, ha spiegato che la sua azienda si sta concentrando sulla Cina e sull'Europa dell'Est. E mentre Google ha fatto marcia indietro (aveva deciso di impedire a Huawei di ottenere aggiornamenti ad Android), l'azienda cinese sta preparando il lancio di un sistema operativo proprio da usare nei suoi smartphone.
La Cina potrebbe adottare ritorsioni contro gli Stati Uniti dopo le strette decise la settimana scorsa dall'amministrazione Trump contro Huawei. "Questo e' un comportamento sbagliato, quindi ci sara' la reazione necessaria", ha dichiarato Zhang Ming, ambasciatore cinese nella Ue, in una intervista registrata ieri con Bloomberg. Secondo lui "i diritti e gli interessi delle aziende cinesi sono messi a repentaglio, quindi il governo cinese non stara' semplicemente a guardare". Venerdi' scorso il presidente americano, Donald Trump, ha firmato un ordine esecutivo che di fatto impedisce alle aziende Usa di fornire componentistica cruciale al colosso cinese delle tlc. Ieri pero' il dipartimento del Commercio ha dato 90 giorni di tempo a certe aziende tecnologiche e internet per adattarsi. La licenza temporanea per continuare a lavorare con il gruppo cinese vale per attrezzature, reti e dispositivi esistenti. Intanto il Ceo di Huawei, Ren Zhengfei, ha spiegato che la sua azienda si sta concentrando sulla Cina e sull'Europa dell'Est. E mentre Google ha fatto marcia indietro (aveva deciso di impedire a Huawei di ottenere aggiornamenti ad Android), l'azienda cinese sta preparando il lancio di un sistema operativo proprio da usare nei suoi smartphone.
DDUKE
Viva i popoli, Viva le Nazioni europee, fanculo U€
Ahahahha, no, è sempre il solito che ripresenta ogni volta. Ovvero la democrazia va bene se votate quello che piace a noi, altrimenti rivotiamo in eterno fino a quando non votate come vogliamo noi
Dogtown
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Ahahahha, no, è sempre il solito che ripresenta ogni volta. Ovvero la democrazia va bene se votate quello che piace a noi, altrimenti rivotiamo in eterno fino a quando non votate come vogliamo noi
E' il segno distintivo dei democratici di ieri e di oggi...all around the world
Dogtown
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Notare che della Seawatch oggi non se ne parla più, ergo, chi ha cercato e voluto quella mossa non ha ottenuto la reazione politica che desiderava...
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