LA VITA NON E' TROVARE SE STESSI. LA VITA E' CREARE SE STESSI (1 Viewer)

Val

Torniamo alla LIRA
Mandatela a casa. Incapace.

"Scene di ordinario degrado della Capitale amministrata dal Movimento 5 stelle:
in pieno centro, a Vicolo Savelli, dietro piazza Navona, un uomo e una donna
utilizzano la strada come un vero e proprio vespasiano a cielo aperto",

"Nella via si trova la nota pizzeria del centro storico 'Montecarlo', che fino a qualche tempo fa teneva i tavoli fuori,
sulla strada, garantendo la pulizia e la gestione ordinata di quel pezzetto di città.
Il Comune è intervenuto vietando al ristorante di avere i tavoli fuori, è in corso una disputa giuridica e giudiziaria"

"al posto dei tavolini ci sono macchine parcheggiate in sosta vietata, moto e motorini che invadono il vicolo
e i turisti che usano lo spazio come un bagno pubblico".

"Questo sarebbe decoro urbano? Non sarebbe meglio trovare una soluzione con il ristorante, invece di abbandonare la strada alla totale incuria?
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ho sempre pensato che ci fosse un limite.
Poi mi sono reso conto che ogni limite poteva essere superato.
Ora, ne sono certo, c'è una gara ...........l'assunto del "limite" è stato superato.

Il riscaldamento globale è la realizzazione del sogno degli ambientalisti
(che da ora in poi chiamerò sempre e solo Gretini):
esercitare il controllo totale sulla società e sui comportamenti individuali.

Il Gretinismo è servito per decenni come migliore scusa per il controllo delle azioni dei singoli individui,
ricattandoli con avvertimenti del tipo: fa' questo per la salvezza dei tuoi figli o, se non ne hai, per la salvezza delle foche.

Ma col riscaldamento globale è tutta un'altra forza: fallo per la salvezza dell'intero pianeta,
ché il tuo comportamento a Stoccolma, sostiene la piccola Greta, ha conseguenze a Gitega, nel Burundi.
Lo spettro del riscaldamento globale ha il beneficio aggiuntivo di consentire di superare
l'irritante ostacolo delle sovranità nazionali, dispregiativamente liquidate come sovranismi.

Il problema del riscaldamento globale è così gigantesco che, in realtà,
nessuna soluzione è sufficiente a risolverlo, e qualunque cosa si faccia non sarà mai abbastanza.

Rammentate il protocollo di Kyoto che entrò in vigore nel 2003, ci fece dissanguare economicamente,
ma al risultato che si prefiggeva non ci si avvicinò d'uno iota? Era «solo un primo passo».

Ma perché la CO2? Perché controllare la CO2 significa controllare gli usi dell'energia,
e ciò significa controllare tutti noi, la nostra economia, i nostri stili di vita:
ove ha fallito il comunismo, ci stanno provando col Gretinismo

Il che non è esente da una tragica ironia: i peggiori disastri ecologici sono stati quelli
perpetrati nei Paesi del blocco sovietico e lo sono ancora oggi nella comunista Cina.

I Gretini vorrebbero convincerci che più alto è il nostro benessere,
maggiore è il danno che facciamo all'ambiente, in generale, e al clima, in particolare.

Naturalmente, i costi da sopportare per fare come essi dicono di fare
saranno sempre a carico di «altri», i cattivi: le multinazionali e i ricchi, europei e americani.

Il concetto l'ha messo nero su bianco anche Francesco, nella sua Laudato si'.

Il nemico dei Gretini, allora, è la ricchezza, il benessere, il divario tra chi è ricco e chi è povero:
il ricco deve sentirsi in colpa, e deve diventare povero.
Il sospetto che un nemico più appropriato dovrebbe essere la povertà non li sfiora nemmeno. Ma sono Gretini.

Allo scopo malcelato di diminuire questo odioso benessere,
la parola d'ordine è diminuire i consumi delle risorse energetiche del pianeta.
Per lasciarle dicono i Gretini anche alle generazioni future.

Peccato che col petrolio che finisce, poniamo, fra 50 anni, il gas fra 100 e il carbone fra 300,
risparmiarne un fantastico 10% (l'equivalente di improponibili 4 protocolli di Kyoto)
significa farli finire fra 55, 110 e 330 anni, rispettivamente, con buona pace delle generazioni future.

E con buona pace dei timori dei cambiamenti climatici che rimarrebbero tutti,
visto che qualunque catastrofe sia prevista accadere fra 100 anni accadrebbe inesorabilmente 10 anni dopo.

Ma l'aritmetica non è mai stata il forte dei Gretini. Forse le lezioni d'aritmetica erano previste di venerdì.

Allora, se si vogliono gratificare le generazioni future, la vostra parola d'ordine, cari Gretini,
dovrebbe essere non «diminuire» ma «immediatamente interrompere, senza se e senza ma»
i consumi delle risorse energetiche del pianeta. E, se si vuole evitare che il clima impazzisca,
anche le generazioni future dovrebbero astenersi dal servirsi di quelle che, a questo punto,
«risorse» non possono più chiamarsi: la logica Gretina, insomma, privando dello stato di «risorsa»
l'oggetto delle loro attenzioni, toglierebbe a costoro il loro potere venefico.

E siccome i Gretini non sono cretini, hanno capito che il veleno devono somministrarlo a dosi controllate.

Somministrata e digerita la prima dose politicamente accettabile di veleno, si passa alla seconda.

A questo proposito, la campagna sul clima è insidiosissima: si comincia col vendere l'imminente pericolo
e la necessità di agire, quindi si prospettano azioni successive, tutte costosissime e naturalmente inutili
(ricordatevi che l'unica soluzione utile sarebbe il fermo totale).

Quando la loro inutilità sarà evidente, si dirà che non è abbastanza, e che quello precedente era solo un piccolo passo.

E via di questo passo. In ogni momento la parola d'ordine è fateci caso «agire subito».

Che il clima non c'entri in tutto ciò è evidente, se si hanno occhi per vedere quanto nudo è il Re:
appena 50 anni fa ci dicevano che, per colpa nostra, il pianeta si stava raffreddando,
oggi ci dicono che, sempre per colpa nostra, si sta riscaldando,
ma le azioni che suggeriscono siano intraprese sono, oggi, le stesse di allora.

Ciò che aspirano controllare, allora, non è il clima. Ma gli uomini.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Salvo eccezioni credo, dai cinquantenni in sù, si sappai ancora far funzionare il cervello.

Il problema nasce sotto, più sotto, dai trentenni in giù.
Ma è dai ventenni che il problema si fa grave.
Il cervello - probabilmente - ha aumentato di viscosità. Avete mai preso in mano un cervello ?
Ed ora "fluttua". Le radiazioni hanno invaso i neuroni, che a quell'età dovrebbero essere almeno 3
azzerando le capacità di comprendee. Di scindere. Cosa fare e cosa non fare.
Se poi ci mettiamo anche i videogiochi, y tube, ed annessi vari, la capacità di scindere
è praticamente ridotta a zero.

Sono parole al vento. Però avrei piacere se servissero a qualche genitore.
Diversamente affacendato. Aprire gli occhi e non sottovalutare la malattia.

C'è qualcosa di inquietante nel «fenomeno Greta», ora giunto da noi in occasione della Settimana santa.

La ragazzina è l'icona non soltanto dell'ambientalismo radicale,
ma di tutta quella parte dell'opinione pubblica che ama semplificare ogni cosa sulla base di schemi moralistici.

Nel suo più celebre discorso, alla Cop-24 di Katowice,
la Thunberg ha adottato toni giacobini per contrapporre la purezza dei suoi ideali giovanili
agli interessi di quegli adulti potenti che terrebbero nel lusso una piccola porzione dell'umanità,
proprio mentre sacrificano i diritti dei più deboli.

Com'è possibile che questa ragazza sia stata chiamata a parlare di fronte a esperti venuti da ogni parte del mondo?

A Katowice la Thunberg è intervenuta come rappresentante di un'organizzazione che si chiama Climate Justice Now.

Insomma, la rete dei movimenti ecologisti ha deciso di non mandare un cinquantenne
consapevole della complessità dei problemi e ha giocato con grande freddezza la carta mediatica
di un volto ancora infantile schierato a difesa del mondo intero.

Ovviamente, Greta conosce ben poco i temi di cui parla.

Il cambiamento climatico è questione non semplice e si tratta, per giunta, solo di una parte del problema.

Gli ecologisti immaginano soluzioni autoritarie, imposte da un potere globale,
ma quanti hanno a cuore la libertà individuale sono legittimamente scettici di fronte a ciò.

Per giunta, è assurdo che si sia fatta di questa ragazza una sorta di rock-star presente a ogni consesso internazionale.
E c'è da chiedersi fino a chi punto si spingerà il cinismo di chi ne sta utilizzando l'immagine per calcoli affaristici e per retorica manichea.

Quando verrà costruita la vicenda che è all'origine della piccola Greta,
un giorno da Jean-Paul Juncker e subito dopo da papa Francesco,
si scopriranno le ambizioni di una madre cantante che ha già scritto un libro («Scene dal cuore»),
una dinamica società di marketing (la «We Do Not Have Time»),
un think-tank creato dall'ex-ministra socialdemocratica Kristina Persson:
proprio di quel partito che ha candidato la piccola al Nobel della pace.

Da tempo, i media svedesi stanno evidenziando vari lati poco edificanti della vicenda.

In particolare, molti hanno sottolineato come dietro alla società «We Do Not Have Time»
vi sia Ingmar Rentzhog e il progetto di un nuovo social network volto a sensibilizzare il pubblico in materia climatica.
L'obiettivo è di agganciare il mondo ambientalista in una sorta di Facebook tematico:
ed è facile immaginare quali siano i risvolti commerciali dell'operazione.

Business is business, ma certo è ben poco nobile come viene detto a Stoccolma
che questo uomo d'affari stia continuamente usando l'immagine della ragazza per raccogliere fondi.

La cosa è stata apertamente denunciata dallo Svenska Dagbladet il 9 febbraio scorso.
Il quotidiano era stato uno tra i primi a far conoscere la giovane,
ma in seguito è rimasto scandalizzato dal comportamento di Rentzhog:
che non è riuscito a trovare solidi argomenti per giustificare il suo operato.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Torno su questo argomento, perchè siamo a livello di cui sopra.
"L'Iva peserà sulle famiglie. Così si ridurranno i consumi"

A prescindere dal fatto - assodato da decenni di esperienze - che come aumenta l'inflazione
aumentano i prezzi e l'iva non c'entra una beata mazza. Dove sta il problema ?

Il problema è altro. Per aumentare il PIL e quindi diminuire il rapporto deficit / PIL
(perchè il debito non diminuirà MAI) devi aumentare le vendite. E quindi i consumi.

E come fai ad aumentare i consumi ?

Devi diffondere il pensiero e convincere la popolazione che stiamo meglio.

Ora. Come fai ad imprimere un pensiero positivo, se ogni 30 minuti esce una notizia
che deprime la gente e la porta a non consumare ?

Risultato finale. I consumi stagnano ed aumenta il risparmio.

Ed allora quale soluzione trovi ? Non c'è trippa per nessuno. Mago Silvan aumenta le tasse.
Una bella tassa sui depositi e ti porti a caso qualche miliardo di introiti.
Bravi Italiani. Non avete speso ed ora avete lo stesso risultato.
Meno soldi ed un pugno d'aria. Bravi.

Secondo punto. Gli Italiani "hanno" le abitazioni. Le proprietà immobiliari.
Seconda soluzione. Tassi la prima casa (ed io non ci trovo nulla di male).
Ti trovi sempre il pugno d'aria in mano.

Ma così colpisci tutti. Indistintamente. Agiato, ricco e meno agiato. Perchè di "poveri",
veri poveri, per fortuna non ne abbiamo molti. Nonostante le statistiche. Che valgono una cicca.

Coglioni. E' così facile. Imposizione indiretta.

Mentre c'è la tassazione che si chiama proprio "indiretta". Che colpisce chi consuma, certo, ma come ?
l'IVA. Poi le Imposte di Registro, poi le Accise.
Ma prima di tutto l'Iva.

L'ho già scritto. Un aumento del 10% dell'Iva = 2 punti, si riflette su un aumento di prezzo di :

Bene che costa 1 euro = 0,02 = 2 centesimi.
2 euro = 0,04 = 4 centesimi
5 euro = 0,10 = 10 centesimi
10 euro = 0,20 = 20 centesimi

Voi - mentre acquistate - le vedete materialmente queste differenze di prezzo ?
Se solo andate in 2 supermercati, queste differenze le vedete già ora sui prodotti in vendita.
Senza che l'iva sia aumentata.

Ma saliamo.
100 euro = 2 euro di aumento.

Questa settimana ho girato 3 negozi di vendita scarpe.
Stessa scarpa. Identica. Marca mondiale. Scarpa per trekking. Non faccio nomi.
Da Pittarello 60 euro. Da Scarpe & Scarpe 50 euro.
E non erano in promozione. Questione di margini di profitto.

10 euro su 50 euro cosa sono ? = 20% non il 2% di eventuale aumento iva.

SVEGLIA.

SE passa la Flat tax. Il primo scaglione - sino a 15000 euro -
passa dal 23 al 15% = 1200 euro.

Sai quanto devi spendere in un anno per fare 1200 euro di incremento 2% dell'Iva ?

60.000 SESSANTAMILA EURO.

E se spendi 60.000 euro in un anno, ma chettefrega se l'iva aumenta ?
 

Val

Torniamo alla LIRA
E proprio quelli che dovrebbero essere dalla parte di chi produce,
di chi fa PIL, mettono in giro queste notizie ?
Una - poverina - è arrivata alla mia stessa conclusione.
Ma Vi dico. Lo capite "come vive" ? Lei spende più di 60.000 euro all'anno.
Lei difende gli interessi di chi spende più di 60.000 euro all'anno. E piange.

"Il governo conferma l’aumento dell’Iva e delle accise.
Questa decisione colpirà indiscriminatamente le famiglie e ridurrà ulteriormente i consumi"

Parole dure quelle del Cavaliere che vengono condivise anche dall'azzurro Marin:

"Oggi il ministro Tria ha fatto chiarezza e ha annunciato che l'aumento dell'Iva può diventare realtà.
Tria ha solamente confermato quello che tutti sapevamo. Di più: ha detto la verità. Un dramma per gli Italiani.
Aumenta la pressione fiscale, aumentano le tasse locali, aumenta l'Iva. E perché?
Per pagare le politiche assistenzialiste e stataliste del governo M5S-Lega".

Duro anche l'affondo della capogruppo al Senato, Anna Maria Bernini che inchioda l'esecutivo:
"Il governo sull'Iva sta giocando una partita a perdere. Se aumenterà, come ha annunciato il ministro Tria
e come appare ormai scontato nonostante le smentite di Lega e M5S,
per gli italiani è in arrivo una stangata da circa 1200 euro annui, e i più colpiti saranno imprenditori e liberi professionisti:
un'autentica beffa dopo che la maggioranza ha assicurato di voler tutelare il ceto medio".

Insomma lo spauracchio di un Iva in crescita potrebbe dare un'ulteriore frenata ai consumi.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Mentre le famiglie Italiane - accorte, composte da 2 persone - spendono 10.000 euro in un anno.

Il che vorrebbe dire 1200 euro di risparmio tasse e 200 euro in più di costo iva.

1.000 euro di surplus. Il 10%
 

seidifiori

Forumer attivo
Torno su questo argomento, perchè siamo a livello di cui sopra.
"L'Iva peserà sulle famiglie. Così si ridurranno i consumi"

A prescindere dal fatto - assodato da decenni di esperienze - che come aumenta l'inflazione
aumentano i prezzi e l'iva non c'entra una beata mazza. Dove sta il problema ?

Il problema è altro. Per aumentare il PIL e quindi diminuire il rapporto deficit / PIL
(perchè il debito non diminuirà MAI) devi aumentare le vendite. E quindi i consumi.

E come fai ad aumentare i consumi ?

Devi diffondere il pensiero e convincere la popolazione che stiamo meglio.

Ora. Come fai ad imprimere un pensiero positivo, se ogni 30 minuti esce una notizia
che deprime la gente e la porta a non consumare ?

Risultato finale. I consumi stagnano ed aumenta il risparmio.

Ed allora quale soluzione trovi ? Non c'è trippa per nessuno. Mago Silvan aumenta le tasse.
Una bella tassa sui depositi e ti porti a caso qualche miliardo di introiti.
Bravi Italiani. Non avete speso ed ora avete lo stesso risultato.
Meno soldi ed un pugno d'aria. Bravi.

Secondo punto. Gli Italiani "hanno" le abitazioni. Le proprietà immobiliari.
Seconda soluzione. Tassi la prima casa (ed io non ci trovo nulla di male).
Ti trovi sempre il pugno d'aria in mano.

Ma così colpisci tutti. Indistintamente. Agiato, ricco e meno agiato. Perchè di "poveri",
veri poveri, per fortuna non ne abbiamo molti. Nonostante le statistiche. Che valgono una cicca.

Coglioni. E' così facile. Imposizione indiretta.

Mentre c'è la tassazione che si chiama proprio "indiretta". Che colpisce chi consuma, certo, ma come ?
l'IVA. Poi le Imposte di Registro, poi le Accise.
Ma prima di tutto l'Iva.

L'ho già scritto. Un aumento del 10% dell'Iva = 2 punti, si riflette su un aumento di prezzo di :

Bene che costa 1 euro = 0,02 = 2 centesimi.
2 euro = 0,04 = 4 centesimi
5 euro = 0,10 = 10 centesimi
10 euro = 0,20 = 20 centesimi

Voi - mentre acquistate - le vedete materialmente queste differenze di prezzo ?
Se solo andate in 2 supermercati, queste differenze le vedete già ora sui prodotti in vendita.
Senza che l'iva sia aumentata.

Ma saliamo.
100 euro = 2 euro di aumento.

Questa settimana ho girato 3 negozi di vendita scarpe.
Stessa scarpa. Identica. Marca mondiale. Scarpa per trekking. Non faccio nomi.
Da Pittarello 60 euro. Da Scarpe & Scarpe 50 euro.
E non erano in promozione. Questione di margini di profitto.

10 euro su 50 euro cosa sono ? = 20% non il 2% di eventuale aumento iva.

SVEGLIA.

SE passa la Flat tax. Il primo scaglione - sino a 15000 euro -
passa dal 23 al 15% = 1200 euro.

Sai quanto devi spendere in un anno per fare 1200 euro di incremento 2% dell'Iva ?

60.000 SESSANTAMILA EURO.

E se spendi 60.000 euro in un anno, ma chettefrega se l'iva aumenta ?

ma se per portare una mela dal fruttivendolo si spende di più di autostrada, di più di carburante,
di più di amm.to mezzi ecc. perchè è aumentata l'iva del 2%, sei sicuro che l'aumento
al consumatore finale sarà solo del 2%?
Comunque non bisogna lamentarsi? oggi non ci lamentiamo se sale l'iva di soli 2 punti percentuali,
domani lasciamola aumentare di altri 5 punti (tanto che vuoi che siano pochi spiccioli).
Il problema secondo me non sono le entrate, ma le spese; oltre ovviamente all'evasione.
 

tatteo

Forumer storico
Torno su questo argomento, perchè siamo a livello di cui sopra.
"L'Iva peserà sulle famiglie. Così si ridurranno i consumi"

A prescindere dal fatto - assodato da decenni di esperienze - che come aumenta l'inflazione
aumentano i prezzi e l'iva non c'entra una beata mazza. Dove sta il problema ?

Il problema è altro. Per aumentare il PIL e quindi diminuire il rapporto deficit / PIL
(perchè il debito non diminuirà MAI) devi aumentare le vendite. E quindi i consumi.

E come fai ad aumentare i consumi ?

Devi diffondere il pensiero e convincere la popolazione che stiamo meglio.

Ora. Come fai ad imprimere un pensiero positivo, se ogni 30 minuti esce una notizia
che deprime la gente e la porta a non consumare ?

Risultato finale. I consumi stagnano ed aumenta il risparmio.

Ed allora quale soluzione trovi ? Non c'è trippa per nessuno. Mago Silvan aumenta le tasse.
Una bella tassa sui depositi e ti porti a caso qualche miliardo di introiti.
Bravi Italiani. Non avete speso ed ora avete lo stesso risultato.
Meno soldi ed un pugno d'aria. Bravi.

Secondo punto. Gli Italiani "hanno" le abitazioni. Le proprietà immobiliari.
Seconda soluzione. Tassi la prima casa (ed io non ci trovo nulla di male).
Ti trovi sempre il pugno d'aria in mano.

Ma così colpisci tutti. Indistintamente. Agiato, ricco e meno agiato. Perchè di "poveri",
veri poveri, per fortuna non ne abbiamo molti. Nonostante le statistiche. Che valgono una cicca.

Coglioni. E' così facile. Imposizione indiretta.

Mentre c'è la tassazione che si chiama proprio "indiretta". Che colpisce chi consuma, certo, ma come ?
l'IVA. Poi le Imposte di Registro, poi le Accise.
Ma prima di tutto l'Iva.

L'ho già scritto. Un aumento del 10% dell'Iva = 2 punti, si riflette su un aumento di prezzo di :

Bene che costa 1 euro = 0,02 = 2 centesimi.
2 euro = 0,04 = 4 centesimi
5 euro = 0,10 = 10 centesimi
10 euro = 0,20 = 20 centesimi

Voi - mentre acquistate - le vedete materialmente queste differenze di prezzo ?
Se solo andate in 2 supermercati, queste differenze le vedete già ora sui prodotti in vendita.
Senza che l'iva sia aumentata.

Ma saliamo.
100 euro = 2 euro di aumento.

Questa settimana ho girato 3 negozi di vendita scarpe.
Stessa scarpa. Identica. Marca mondiale. Scarpa per trekking. Non faccio nomi.
Da Pittarello 60 euro. Da Scarpe & Scarpe 50 euro.
E non erano in promozione. Questione di margini di profitto.

10 euro su 50 euro cosa sono ? = 20% non il 2% di eventuale aumento iva.

SVEGLIA.

SE passa la Flat tax. Il primo scaglione - sino a 15000 euro -
passa dal 23 al 15% = 1200 euro.

Sai quanto devi spendere in un anno per fare 1200 euro di incremento 2% dell'Iva ?

60.000 SESSANTAMILA EURO.

E se spendi 60.000 euro in un anno, ma chettefrega se l'iva aumenta ?
di fatti per me dovrebbero rimettere l imu sulla prima casa( con adeguate detrazioni come prima) e aumentare iva , magari piu sui beni di lusso o superflui e lasciarla inalterata su prodotti tipo pane, farina, frutta, .......
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ciao "seidifiori".
Perdonami. Ma se Tu spendi 10.000 euro in un anno e tutta la spesa è soggetta
a tassazione Iva, passare dal 22% al 24% ti costa sempre 200 euro.

La mela, il trasporto, l'autostrada.
Tu parli dei prezzi finali. E tu pensi che un aumento dell'iva sul costo del trasporto incida su un prezzo finale ?
Quando il gasolio è aumentato del 6% in 2 mesi ? Hai verificato se gli aumenti si sono riversati sul prezzo finale
dei prodotti ? E di quanto è aumentato il pedaggio autostradale ?
Il costo. Ma te l'ho scritto prima. Il mercato. Il profitto, fa il prezzo.
Non pensi che già oggi ci siano sul mercato differenze di prezzo del 2%
sullo stesso identico medesimo articolo ?

E quando siamo passati dalla lira all'euro ?
In 6 mesi i prezzi sono aumentati del 100%. Te ne sei accorto ?

Abbiamo pagato e muti........

Scendiamo con i piedi per terra. Stiamo parlando del 2%
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ciao Tat. Ma certo. Tutto è fattibile. L'importante è il risultato finale.

Guardavo poco fa le notizie che vengono divulgate.

A prescindere che scrivere iva al 25,2% mi fa ridere. Ma siamo il paese dei balocchi.
Ok. Passiamo dal 22 al 25% - 3% aumento.

Sempre sui 10.000 euro di spesa annua siamo a 300 euro.
Sempre 1200 di risparmio fiscale. Bonus, Surplus 900 euro.
Ma stiamo ancora qui a discutere ?

Vengono poi le notizie farlocche.

Associazioni consumatori.
Aumento dell'iva comporterebbe minimo 538 euro di aumento nella spesa famiglia.
Confcommercio.
Aumento dell'iva comporterebbe minimo 382 euro di aumento nella spesa famiglia.

Ma dai. Facciamo così. Sabato 20 giochiamo al superenalotto. E' meglio.
 

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