Azione legale titoli Popolare di Vicenza e Veneto Banca (3 lettori)

caligola2005

Forumer attivo
5000 clienti 350 eur minimo a cliente.....ora percentuale sulle definizioni degli azionisti,cosa vuoi che contino 70 obbligazionisti subordinati nel suo guadagno....ovviamente dopo aver promesso ( ricordo anche il 100 nominale), ora non poteva far altro che lasciare la barca....
 

Vet

Forumer storico
5000 clienti 350 eur minimo a cliente.....ora percentuale sulle definizioni degli azionisti,cosa vuoi che contino 70 obbligazionisti subordinati nel suo guadagno....ovviamente dopo aver promesso ( ricordo anche il 100 nominale), ora non poteva far altro che lasciare la barca....

Ma di chi si parla ? se non sono indiscreto.....anche via MP
grazie

p.s So che la razza dei galantuomini è una razza in via d’estinzione , ma mi auguro che fra questi o questo studio ne sia rimasto qualcuno che porti avanti la causa degli obbligazionisti loro clienti,nelle varie sedi di tribunale , chiedendo unicamente le reali spese vive sostenute....a meno che non abbisognano di denari per portare avanti la loro famiglia...ma non credo
 
Ultima modifica:

sandrino

Forumer storico
Buongiorno
Vi informo che villarosa mi ha personalmente ed UFFICIALMENTE confermato quello che vi anticipai due mesi fa.

Siete tutti fuori.

Chi ha comprato obbligazioni ed azioni da intermediario, qualunque sia stato il periodo storico, è fuori. Non accederà al rimborso.

Saranno ristorati solo azionisti in rapporto negoziale diretto che hanno sottoscritto azioni per aumento di capitale.

Col limite del 30% da cui vanno dedotti eventuali altri risarcimenti avuti (ad esempio il 15 delle transazione) e TUTTI I DIVIDENDI STORICAMENTE PERCEPITI.

La ratio del decreto Baretta non è stata affatto cambiata ma anzi, esasperata.

Vergognosa la giustificazione di villarosa :
“Mai detto tutto a tutti”
“Stiamo facendo i salti mortali”
“La colpa è del PD che ha applicato il bail-in ed entro quelle regole dobbiamo muoverci”
“Sarete oggetto di dibattito parlamentare”

Il governo del cambiamento che per fare deficit (dannoso per gli italiani) va contro l’europa.
Per ristorare i risparmiatori sta buono buono entro le regole.

Peraltro a dirla tutta, non è vero neanche quello che dicono.

Diffondete urbi et orbi ed iniziate a mobilitarvi.
 

sandrino

Forumer storico
Mi preme specificare per i reietti affiliati al clan spada, probabilmente prezzolati da qualcuno per addolcire le masse inviperite, che è inutile che continuino a stigmatizzare sul concetto “secondario”.

So bene che escludono il rapporto negoziale indiretto, si usa l’espressione gergale seppur impropria del secondario.

Così come verranno risarciti SOLO gli azionisti che hanno acquistato si in rapporto diretto ma dietro attività di consulenza prestata dall’intermediario.

Non mi metto a perdere tempo e spiegare i dettami mifid -adeguatezza ed appropriatezza- e prestazione del servizio di consulenza come atto a se stante prodromico all’esecuzione di un’operazione finanziaria perché non mi interessa farlo.

Penso che certi elementi vadano allontanati da qualsiasi comunità social.
 

Fabrib

Forumer storico
Crac bancari A metà mese scattano i primi rimborsi
Manovra, Bitonci rivendica i rimborsi. E le associazioni restano caute
  • Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
  • 2 Nov 2018
Scatteranno da metà novembre i primi rimborsi ai sociazionisti azzerati delle ex Popolari venete, che usufruiranno del fondo governativo.
Ex popolari, l’arbitro Consob farà partire i primi rimborsi per 300 soci a metà mese. Mentre dal testo della Manovra di bilancio che il governo ha mandato in parlamento per l’approvazione emerge che i risparmiatori, accettando il risarcimento, cederanno allo Stato la possibilità di insinuarsi al passivo della liquidazione come creditori o a costituirsi parte civile nei processi per la cifra pari al rimborso. Si precisano i dettagli dello schema rimborsi per i risparmiatori azzerati con le azioni di Bpvi e Veneto Banca, impostati nella bozza della Manovra di bilancio dello Stato. Intervento che vale per una platea di 300 mila soci, comprendente oltre alle venete anche le altre quattro banche liquidate nel 2015.
Il primo atto sarà il prologo del rimborso ai soci che avevano già una pronuncia favorevole dell’arbitro Consob. In tutto 300 posizioni, quasi tutti di soci ex venete, che hanno già chiesto il rimborso all’acf. Le liquidazioni, secondo lo schema del 30% della cifra fissata dall’acf con un tetto di centomila euro, inizieranno a metà mese: Consob ha già ricevuto i fondi dal ministero delle Finanze. Poi l’acf concluderà entro il 30 novembre (ma la comunicazione della decisione potrà arrivare anche dopo) le ulteriori 500 pronunce sui lodi pendenti prima della liquidazione delle due banche. In tutto 550 i soci delle due venete interessati dalla prima fase.
Intanto la Manovra delinea quel che succederà dopo. Confermati gli 1,5 miliardi in tre anni per i rimborsi, la riapertura dei termini per presentare la richiesta all’arbitro per valutare il danno subìto con la compravendita delle azioni: dovrà esser presentata entro il 30 giugno 2019. Il meccanismo di rimborso resta il 30% con un tetto di centomila euro; e ora all’acf potranno essere presentate richieste di valore superiore ai 500 mila euro. L’anno prossimo a lavorare sulle richieste di riconoscimento danni saranno 10 commissioni istituite ad hoc, due delle quali dedicate alle domande dei risparmiatori con Isee sotto i 35 mila euro. All’operazione di rimborso potranno partecipare anche i soci che abbiano firmato le transazioni offerte dalle due banche nel 2017 per ottenere eventuali differenze. Pur se finiranno in coda nei rimborsi, a meno di non avere Isee sotto i 35 mila euro
Lo schema ricalca quanto anticipato nel tempo dal sottosegretario veneto all’economia, Massimo Bitonci: «Abbiamo fatto molto più di quanto
promesso in un’iniziativa della Lega, costruita insieme a Consob, anche se ora tutti corrono ad intestarsela: vedo rappresentanti di Forza Italia presentarsi agli incontri con i soci nonostante non abbiano fatto nulla. Adesso vedremo se in fase di conversione si potrà allargare la platea dei toccati». Ad esempio sul fronte delle società, visto che lo schema riguarda fin qui solo persone fisiche o imprese individuali.
Le associazioni per altro continuano a mantenersi caute, in attesa di un incontro l’8 novembre. «Il giudizio è tutt’altro che negativo, ma le soluzioni nella bozza sono diverse rispetto a quanto ci era stato prospettato nei vari incontri sostiene Valter Rigobon di Adiconsum, a cui si sono presentati nel tempo duemila risparmiatori -. Quando ad esempio si era detto che il 30% era solo un acconto rispetto al dare poi a tutti nel tempo quanto riconosciuto». «Chiaro, il risultato è storico, con il principio che si rimborsano gli azionisti, raggiunto grazie a tutta la politica e a meccanismi di accesso semplificati aggiunge Patrizio Miatello -. Ma è negativo non lasciare aperta la strada per un rimborso totale, dopo la prima quota del 30%».
 

Fabrib

Forumer storico
"Niente di diverso da quello che ha fatto e che ha detto il Pd". Così l'Associazione Vittime del Salvabanche attacca il governo Conte sulla questione dei rimborsi agli azionisti. "Hanno preso un sacco di voti promettendo che avrebbero ridato a tutti, indistintamente, l'intero ammontare del loro investimento perduto, e finalmente, dopo mesi di chiacchiere e slogan, arriva la norma di legge del governo M5S-Lega, sui rimborsi. Un rimborso parziale (solo nella misura del 30%) che verrà dato agli azionisti che 'hanno subito un danno ingiusto, riconosciuto con sentenza del giudice o con pronuncia dell'Arbitro'", spiega l'associazione.
L'impegno di questo nuovo esecutivo, scrive ancora l'associazione, "che tanto si proclama come governo del cambiamento sarebbe dovuto essere quello di mettere in discussione i decreti incostituzionali di risoluzione delle 4 banche e delle 2 venete emanati dal Pd alla Corte Costituzionale, costringere le banche che hanno acquistato ad 1 euro a metterci i soldi per rimborsare tutti, sarebbe dovuto essere quello di punire i responsabili compreso Banca Italia e Consob, invece alla fine, al netto della propaganda si seguono le orme del Pd. Non solo: lasciare ancora gente a zero di fronte ai tanti soldi stanziati e strombazzati a favore dei media è deleterio e sconfortante al pari dell'azzeramento stesso".
Nella nota l'Associazione Vittime del Salvabcanche mostra "nel concreto" cosa è cambiato per le tre categorie di risparmiatori delle 4 banche e delle banche Venete:
Per gli obbligazionisti (con rapporto negoziale diretto) sia delle 4 banche che delle banche venete "praticamente non si è fatto nulla di nuovo, perché si applicano semplicemente gli strumenti che aveva messo in piedi il vecchio governo; quindi rimborso forfait o arbitrato da liquidare tramite il Fitd, ma sempre vincolati dai medesimi paletti (reddito Irpef e data di acquisto). Inoltre, nonostante le cose promesse in campagna elettorale, chi aveva ricevuto il suo 80% non potrà certo aspirare di recuperare il restante 20".
Quanto a quelli con rapporto negoziale indiretto, scrive ancora l'assoicazione, "in generale potremo dire che gli obbligazionisti esclusi dai rimborsi dal precedente governo, rimangono esclusi anche dal nuovo: coloro infatti che avevano comprato da intermediario non sono stati presi in considerazione, quindi non avevano ottenuto niente prima, e neppure adesso. Ma occorre ribadire - continua la nota dell'associazione - che la discriminazione tra truffati in questa vicenda non ha senso in quanto, anche a seguito delle audizioni in Commissione d'Inchiesta, è apparso con evidenza a tutti che la truffa è stata di sistema e non allo sportello".
Sul fronte degli azionisti, "i ristori sono parziali del 30% nella misura massima di 100mila euro, a cui poi andranno decurtati tutti i dividendi storicamente percepiti, e questo contribuirà ad abbassare sensibilmente il valore del rimborso, ma non solo: accettando queste cifre rinunceranno automaticamente a qualunque altra pretesa di rimborso di quanto perso in seguito ai crack. Quindi riassumendo: al di là delle rassicurazioni del governo viene confermato 'l'onere della prova', ovvero la necessità di disporre di una sentenza o una pronuncia favorevole riconosciuta ufficialmente per poter accedere al fondo di ristoro. Ma soprattutto cade il mantra delle 'restituzioni totali': il ristoro arriverà solo fino al 30% di quanto perso, e comunque fino a un massimale di 100mila euro".
 

Fabrib

Forumer storico
Roma, 3 nov. (askanews) - Il Movimento 5 stelle "è sempre stato dalla parte dei risparmiatori" ma "ora c'è chi gioca a metterci gli uni contro gli altri avvelenando i pozzi. Io non mi presto a questo giochino dei giornali". Lo scrive il vicepremier Luigi Di Maio su Facebook dopo il comunicato dell'Associazione Vittime del Decreto Salva-Banche che ha criticato le misure in manovra per il ristoro dei risparmiatori.
"L'associazione delle vittime del salva banche - scrive Di Maio - che hanno ancora nella schiena le ferite aperte dal decreto pd, è un interlocutore di questo governo dal suo insediamento, sono saliti sul palco di Italia 5 Stelle e gli ho fatto una promessa. Di fronte a tutta questa disinformazione bisogna incontrarsi".
"Quindi questo giovedì ci vedremo - annuncia il Vicepremier - assieme alle altre associazioni e comitati, per raccontare per filo e per segno in che maniera potranno riavere i soldi che hanno perso per colpa del cinismo del vecchio governo".
"Potranno accusarci di tutto, ma non del fatto che fuggiamo di fronte a chi chiede di parlare con noi - conclude Di Maio - Le porte sono sempre aperte per tutti i cittadini, soprattutto per quelli che sono stati massacrati in questi anni. Abbiamo promesso di essere al vostro fianco e lo faremo fino in fondo".
 

Rottweiler

Forumer storico
Roma, 3 nov. (askanews) - Il Movimento 5 stelle "è sempre stato dalla parte dei risparmiatori" ma "ora c'è chi gioca a metterci gli uni contro gli altri avvelenando i pozzi. Io non mi presto a questo giochino dei giornali". Lo scrive il vicepremier Luigi Di Maio su Facebook dopo il comunicato dell'Associazione Vittime del Decreto Salva-Banche che ha criticato le misure in manovra per il ristoro dei risparmiatori.
"L'associazione delle vittime del salva banche - scrive Di Maio - che hanno ancora nella schiena le ferite aperte dal decreto pd, è un interlocutore di questo governo dal suo insediamento, sono saliti sul palco di Italia 5 Stelle e gli ho fatto una promessa. Di fronte a tutta questa disinformazione bisogna incontrarsi".
"Quindi questo giovedì ci vedremo - annuncia il Vicepremier - assieme alle altre associazioni e comitati, per raccontare per filo e per segno in che maniera potranno riavere i soldi che hanno perso per colpa del cinismo del vecchio governo".
"Potranno accusarci di tutto, ma non del fatto che fuggiamo di fronte a chi chiede di parlare con noi - conclude Di Maio - Le porte sono sempre aperte per tutti i cittadini, soprattutto per quelli che sono stati massacrati in questi anni. Abbiamo promesso di essere al vostro fianco e lo faremo fino in fondo".

"Parola di Di Maio!" :lol::DD::lol:
 

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