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C'è anche la versione di Casa Pound:

Il pugno a Stefano Montanari e la versione di Casapound | nextQuotidiano
Il pugno a Stefano Montanari e la versione di Casapound @neXt quotidiano | 12 giugno 2018

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Ieri abbiamo raccontato dell’aggressione denunciata da Stefano Montanari a Roma: il farmacista e sua moglie, invitati nella sede romana dei fascisti del terzo millennio in via Napoleone III per una conferenza sui vaccini organizzata da Francesca Romana Cristicini, hanno dichiarato che: «Questa persona, un affiliato di Casapound di cui conosciamo nome e cognome, come i testimoni ci hanno confermato, si è avvicinato al gruppo di persone che stavano parlando con il dott. Montanari e, senza profferire parola, a tradimento, a sangue freddo, gli ha sferrato un pugno alla tempia, pugno dato con una tecnica adatta a limitare la tumefazione post colpo».

Il pugno a Stefano Montanari e la versione di Casapound
Sempre su Facebook la Gatti aveva scritto: “l’agguato era stato elaborato a tavolino e l’invito a tenere una conferenza era probabilmente solo una scusa. Sembra che a Casapound della salute della gente e dei loro figli pare proprio non importare niente. Quelli o almeno uno di loro, non volevano sapere di risultati scientifici: importava solo attirare il dott. Montanari in una trappola. Perché, allora, non ucciderlo? Informazioni raccolte sull’energumeno lo identificano come un inviato di guerra in Siria. Forse, nel caso specifico, l’ordine che ha ricevuto imponeva solo di menare il dott. Montanari? Un avvertimento?”.

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ha scritto su Facebook la sua versione dei fatti, che è radicalmente diversa da quella raccontata da Montanari e Gatti:

La filosofia di Casapound è quella di fare conferenze con un contraddittorio che però, nonostante i miei sforzi ed un herpes sul labbro superiore causatomi dallo stress per la suddetta conferenza, io non sono riuscita a trovare.

Quindi, con un’ eccezione straordinaria alla regola, Casapound mi ha dato tutta la sua disponibilità per fare ugualmente l’evento invece di farlo saltare.
il dottor Montanari quindi era preparato inizialmente al fatto che ci sarebbe stato un contraddittorio, cosa che ad oggi non riesco ad immaginare gestibile visto che solo qualche domanda della dottoressa che presentava la conferenza è riuscita a mandare fuori di testa il dottore, figuriamoci se al posto della signora ci fosse stata la nemesi di Montanari.

La dottoressa, lo schiaffo e il pugno
Cristicini, militante di Casapound, racconta che Montanari a un certo punto ha tolto il microfono alla dottoressa che doveva introdurre la sua conferenza, purtroppo rimasta finora senza nome, e successivamente è andato via “infuriato per qualche domanda della dottoressa”; qui però il racconto comincia ad essere impreciso: Montanari, in rotta, prende le scale per lasciare l’edificio e qui viene raggiunto dal tizio che gli avrebbe dato un pugno, secondo la sua versione. Che non è quella degli altri che erano lì: “La prima quella dei dottori che sostengono che la persona sia di CP e la versione di CP ed altri che sostengono che non fosse una persona interna ma un uomo, che avrebbe avuto con lui un diverbio mentre scendevano le scale e che si sarebbe poi allontanato in strada dopo lo schiaffo”.

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Le versioni sull’accaduto sono quindi due ed in contrasto. Non si sa se Montanari e Gatti abbiano sporto denuncia per il colpo ricevuto.

Leggi sull’argomento: L’aggressione con pugni a Stefano Montanari a Roma
 

kok90

o COSì...o POMì
Tempio Pausania, La nebbia, questo imprescindibile valore che imperversa su Millantar. | Galluranews.org

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C’eravamo lasciati alla nona favoletta del pianeta della Fuffa, Millantar, allorquando l’attesa per la card fai da te sarebbe stata finalmente erogata. Perché fai da te? Semplice, ti danno una carta, la riempi di tuo denaro e la spendi dove vogliono quelli del palazzo, gli evidenziatori del mondo migliore. Tutto su Millantar era valore, l’evidenza su tutti veniva considerata E.V.A., Evidenza Valore Aggiunto, e sul pianeta, ovviamente, veniva anche pagata. La somma era sempre la stessa, un quideuro al mese. Truffarelli era un vago ricordo, superato persino dalla sua fama chiaroscura con vaghi riflessi sul violetto acceso.

A palazzo non sapevano più cosa inventarsi, si prodigavano ogni giorno alla ricerca del vuoto da riempire e di buchi da tappare, la smania del laccio emostatico da usare per tamponare le emorragie era a sua volta un business e sul testo Sacro della Bubbola molte pagine erano bianche in attesa di essere riempite di minchiate nuove, tali da placare la fame esplosiva dei millantariani che erano giunti all’agonia. La povertà era alle porte, gli esodati dal salottificio clen clen non trovavano lavoro e più o meno tutti stavano pensando ad un altro business che corresse parallelo alla fuffa epocale del progetto senza intaccarne l’evidente prestigio, ormai in decadenza, seppure a doppio circuito integrato e con brugola storta ancora presente.

A Fra Gandolfo da Norcia era venuto in mente il business delle preziosissime pietre laviche del vulcano Ruttor, a Porcellini, preceduto dalla sua chiara fama di venditore di intrugli cosmici, ma seguito da militari colorati di verde a strisce gialle, un rimedio per la vaccinazione di massa con la tetraminchina senegalese, la migliore del pianeta, a Suorpaolina il confezionamento di alcol etilico da miscelare con la pasta Fissan per lenire i dolori del deretano afflitto da inculate cosmiche, e così via.

Tra gli altri, insensibili al decadimento generale della fuffa di Millantar, vi erano due incalliti seguaci che mica potevano rimanere al palo, e si inventarono un nuovo mestiere, creando un’industria che avrebbe garantito lavoro e ricchezza. Fraccus e Gonzon fecero sorgere sulle pendici del Monte Ruttor, un Nebbificio di ultimissima generazione, con doppio circuito di scarico dei reflui tossici e flusso canalizzatore direttamente collegato alla nebbia presente da sempre in quantità rilevanti sull’intero pianeta. Millantar, in altre costellazioni vicine e anche sul Pianeta dei new Detractor, era conosciuto anche come il pianeta della nebbia.

Fu così che l’idea prese corpo e sostanza e i due industriali iniziarono la loro produttiva attività di imbustare nebbia, dopo l’avventura tragica appena conclusa del Pippodromo e delle scommesse clandestine che li avevano ridotti sul lastrico.

La fabbrica 4.0 dei due sorse ed entrò in produzione da subito. La plastica per le buste era stata fornita da Tontini LTD, emerita e prestigiosa società collegata a Tarlok, quindi in qualche modo sempre associata all’iniziale disegno piramidale del Re. La costruzione aveva infatti una riconoscibile sagoma piramidale, col vertice a stretto contatto con il flusso canalizzatore e nel quale erano allocate le bocche di aspirazione. L’intricato groviglio di tubi e tubazioni interne, completavano la base della piramide dove veniva imbustata la nebbia dagli operai. Gli affari andarono subito bene e Gonzon e Fraccus se la godevano alla grandissima.

” Senti Gonzon – disse Fraccus un giorno – e se ingrandissimo la fabbrica e ci mettessimo anche a imbustare bubbole di altra natura?”

” Sarei d’accordo, se ve ne fossero ancora in circolazione. Il Re le ha usate tutte e non vedo dove potremmo orientare il mercato fuffico. Non ci resta che la nebbia, e forse qualcosa di simile, che ne so… lo smog? Imbustiamo lo smog? O il fumo della sigaretta? Lo vendiamo a chi ha smesso di fumare e non si è ancora disintossicato?”

Vedi, lo dicevo io che restava ancora potenzialità nella fuffa, mi sembrano ottime idee. E smog e fumo di sigaretta sia!”.

Il nemico numero 1 della nebbia, è cosa nota, è il vento. Bisognava intercettare quell’odioso vento traverso che soffiava dal pianeta dei New Detractor’s, “bannarlo”, escluderne la virulenta azione demolitrice che aveva provocato l’allontanamento di moltissimi riconvertiti al Mondo Meno Peggiore che era la causa principale degli attriti e degli scontri quotidiani tra millantariani e i Detrax, com’erano noti gli abitanti del pianeta antagonista.

Che fare, cosa inventarsi che già non fosse stato inventato? Quale potente Dio dei venti quantici si poteva invocare per placarne la collera? A Gonzon e Fraccus venne allora l’idea che ancora oggi sulla Bubbola, il testo sacro del pianeta, viene indicata come “la scoreggia a doppio carburatore inverso, con triplo scappellamento a sinistra”. Una sorta di antivento che pensarono potesse proteggere il pianeta dai venti maligni. Persino Suorpaolina, seguace di Mamma Teresa, dell’ordine delle sorelle di Giuda, pregò per invocare le grazie della protettrice dei fuffaroli, Regina Coeli, per fermare le ire di Eolo. La scoreggia funzionò per un breve periodo, sinché sul pianeta non si esaurirono le quantità di carburante necessario, un intruglio con gamberi del Sahara, aringhe del Mar Morto e olio che proveniva dal vasto oliveto sorto con la macchina cazzoponica a cacca di elefante siberiano. La miscela, un potentissimo e maleodorante carburante, alimentava una corrente di aria fetida sui venti, nemici del nebbificio, esautorandone l’effetto e consentendo alla nebbia di persistere sul pianeta a ridosso del Monte Ruttor. Il business terminò appena la natura si ribellò alla sua manipolazione e chiese anche il conto ai due fuffaroli del nebbificio che non osarono neppure continuare con lo smog e il fumo della sigaretta la loro Fuffica attività imprenditoriale.

Tarlok, sulla terrazza del suo castello-palazzo, osservò la nebbia diradarsi agli irti colli, piovigginando mentre saliva, e sotto al maestrale urlar e biancheggiar il mare. La scena lo ispirò e ne fu attratto per il secondo libro da far scrivere sulla sua inutile vita del cazzo. Già aveva il titolo ” Come dare evidenza alla nebbia”, accompagnato da un cofanetto regalo che conteneva due DVD del meditatore Stokaz, artefice della rivoluzione quantica, olistica, truffaldinistica che si era diffusa a Millantar. Il primo DVD era intitolato ” Stokaz, dopo aver pisciato lavatevi le mani, mi raccomando”, il secondo ” Ora che vi siete lavati, asciugatevi”.

I due cofanetti regalo andarono a ruba insieme al libro del Tarlok che riuscì a vendere uno smisurato numero di copie per le quali si assicurò un posto d’onore nella classifica delle migliori “sole” mai scritte. Meglio “sole”, che accompagnate da idioti. No?

Antonio Masoni
 

MNEMOSINE

Forumer storico
Maurizio Sarlo caccia fuori la laurea se sei laureato veramente invece di millantare titoli che hai solo nel tuo cervello, quando cacciate i 1.500 euro al mese promessi a tutti i clemmioti da oltre tre anni ? Altro che conferenze di qui, conferenze di la' , su minchiate improponibili come siete voi!
 

MNEMOSINE

Forumer storico
Pssera' giugno, luglio, agosto settembre e così via fin che dura dura, l'importante e raschiare denari , denari e denari, promettendo la luna, macchine impossibili, la felicità eterna, il paradiso in terra...ah ah ah minchioni!
 

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